Serena conduce Operaclassica Eco Italiano

Il Quartetto Leonardo è nato nel 2019 dall’incontro di quattro giovani musicisti di variaprovenienza e background musicale, legati dalla comune passione per il repertorioquartettistico. Al momento i suoi componenti studiano presso prestigiose scuoleeuropee: Universität für Musik und destellende Kunst di Vienna e la Musikhochschuledi Lugano.Mentore della formazione è la prof.ssa Paola Besutti che segue da vicino la crescita delquartetto.Vincitori di concorsi nazionali ed internazionali, i membri del Quartetto hanno fattoparte di importanti orchestre ed ensemble come l’Orchestra Sinfonica Nazionale dellaRai, l’Orchestra Leonore, Verbier Festival e Chamber Orchestra e European UnionYouth Orchestra. Il Quartetto ha debuttato nell’aprile 2019 per la rassegna «MusicaIuxta Crucem» a Carpi e a Firenze nella suggestiva cornice della Cappella dei Principi,presso il museo delle Cappelle Medicee, eseguendo le «Ultime Sette Parole di Cristosulla Croce» di Haydn con la voce recitante di Marion d’Amburgo, ottenendo un grandesuccesso di pubblico.L’ensemble ha partecipato alla Masterclass di Oliver Wille, membro del Quartetto Kuss,presso l’Accademia Perosi di Biella e quest’estate prenderà parte alle Masterclass diLuc-Marie Aguera (Quartetto Ysaye), A.Brendel e Bruno Giuranna all’interno delFestival Virtuoso e Belcanto di Lucca. Durante il Virtuoso e Belcanto, il Quartettosuonerà in concerto nel Chiostro del Real Collegio e allo splendido Podere Le Bagginein collaborazione con le Dimore del Quartetto.Prossimamente il Quartetto Leonardo si esibirà in rassegne e festivals cameristici quali:Festival Internazionale di Musica Cinque Terre,“Farulli 100” e “Il suono giovane” diFirenze, il Mantova Chamber Music Festival con il musicologo S. Cappelletto, per ilLyceum Club Di Firenze e nella stagione 2020/21″concerti a teatro» del Teatro Civico diLa Spezia.Il Quartetto Leonardo è sostenuto dall’ Associazione Musicale Kelis impegnata nellapromozione di giovani e nuovi talenti.

I Filarmonici di Busseto sono un ensemble di organico variabile, formato da alcuni tra i migliori musicisti sulla scena internazionale prende il nome dalla storica formazione di Busseto (paese natale di Giuseppe Verdi) di cui proprio lo stesso Verdi ne fu compositore e direttore negli anni dal 1836 al 1839.

Ricostituito in età moderna da Corrado Giuffredi, il gruppo, da più di venti anni, è invitato a tenere il prestigioso “Concerto di Capodanno” della città di Parma. Sia come Filarmonici che come solisti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto del mondo (Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro alla Scala di Milano, Carnegie Hall di New York, International Center for Performing Arts di Pechino, Arts Center di Seoul, Ircam di Parigi, Musikhalle di Amburgo, Sala Tchaikovsky di Mosca, Teatro Cervantes di Buenos Aires, Parco della Musica di Roma) in oltre 50 paesi, riscuotendo sempre enorme successo. Collaborano in qualità di prime parti con le più rinomate orchestre italiane ed europee, quali Filarmonica e Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia, Orchestra della Radio Svizzera Italiana, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Vantano inoltre collaborazioni cameristiche con i maggiori musicisti sulla scena internazionale, da Marta Argerich a Salvatore Accardo, da Alexander Lonquich a Giora Feidman, da Avi Avital a Eddie Daniels solo per citarne alcuni. I Filarmonici di Busseto suonano inoltre regolarmente con artisti del calibro di Elio delle Storie Tese (con cui hanno fatto un tour di oltre cento concerti), Monica Guerritore, Arnoldo Foà, Amanda Sandrelli, Dario Vergassola, Michele Riondino, Alessandro Haber, Enzo Iacchetti in progetti eclettici che uniscano la musica alla parola. Per il Festival Verdi 2019 l’Ensemble è formato da Corrado Giuffredi al clarinetto, Giampaolo Bandini alla chitarra, Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica, Federico Marchesano al contrabbasso, Roger Catino alle percussioni.

Luigi Lo Cascio nasce a Palermo il 20 Ottobre 1967, è un attore e regista italiano. Dopo il diploma classico si iscrive alla facoltà di medicina che presto abbandona per studiare recitazione. Si diploma nel 1992 presso l’Accademia nazionale di arte drammatica Silvio D’Amico. Dopo aver recitato in due lavori classici: Margherita Gautier e Romeo e Giulietta, diretti da Giuseppe Patroni Griffi, ed essersi fatto notare in un Aspettando Godot messo in scena da Federico Tiezzi, comincia una carriera, teatrale e poi cinematografica, intensa e brillante. Nel giro di pochi anni è diretto da registi quali Carlo Quartucci in Ager Sanguinis, Elio De Capitani in La sposa di Messina, Roberto Guicciardini ne La morte di EmpedocleLa figlia dell’ariaIl figlio di Pulcinella, e da Carlo Cecchi in due straordinari allestimenti di Amleto e del Sogno di una notte di mezza estate. È nipote dell’attore Luigi Maria Burruano. Come ha ammesso lo stesso Lo Cascio, fu proprio lo zio a consigliarlo a Marco Tullio Giordana per il ruolo di Peppino Impastato ne I cento passi, interpretazione che lo nel 2000 gli vale la vittoria del David di Donatello come migliore attore protagonista. Marco Tullio Giordana lo dirigerà in seguito nel pluripremiato La meglio gioventù (2003), che gli vale il Nastro d’argento 2004 ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Nel 2001 vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del Cinema di Venezia per Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni. Nel 2005 dirige ed interpreta Nella tana, un monologo tratto dall’ultimo racconto di Franz Kafka, La Tana, di cui cura anche la riscrittura e l’adattamento. Per il suddetto spettacolo vince il Premio UBU, quale migliore attore. Nel 2006 lavora con Luca Ronconi nello spettacolo Il silenzio dei comunisti, vincendo nuovamente nell’edizione 2006-2007 il Premio UBU, sempre come migliore attore protagonista. Tra gli altri suoi maggiori lavori per il grande schermo, ricordiamo: Buongiorno, notte , regia di Marco Bellocchio, La bestia nel cuore, regia di Cristina Comencini, Il dolce e l’amaro, regia di Andrea Porporati, e Sanguepazzo, regia di Marco Tullio Giordana. Nel 2012 pubblica la silloge poetica La caccia/Nella tana per la Neos Edizioni,a cura di Roberto Rossi Precerutti. Esordisce come regista nel 2012 con La città ideale, film presentato alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Dotato di una solida cultura classica, Lo Cascio ama il teatro pirandelliano e la tragedia greca, ma anche Brecht e Beckett; per le letture predilige gli autori classici, in particolare Kafka e Dostoevskij,  ascolta la musica lirica con una netta preferenza per le opere di Verdi. Vincitore nel 2020 del David di Donatello come migliore attore non protagonista per il Film Il Traditore. Ama la vita girovaga, gli aeroporti, gli alberghi, i luoghi anonimi.Vive a Roma, ma si porta sempre dentro la sua Sicilia.

Marco Baliani

 

Attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), o Antigone delle città, spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna del 2 agosto, o ancora dirigendo progetti come I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea. Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia, e L’occasione. Tra i lavori più recenti, la regia e la scrittura del testo per lo spettacolo Decamerone. Vizi virtù passioni e Giocando con Orlando (anche interprete) con Stefano Accorsi. Come attore e autore, insieme a Maria Maglietta, ha realizzato lo spettacolo Identità.

Negli ultimi due anni ha firmato come autore librettista e regista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2015, nella ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale, è protagonista dello spettacolo Trincea, per cui ha vinto il premio Enrique z come migliore interpretazione.

Nel 2016 è regista e autore, con Lella Costa, dello spettacolo Human.

LUIGI LO CASCIO E MARCO BALIANI

IN PRIMA ASSOLUTA AL XX FESTIVAL VERDI

Due commissioni del Teatro Regio di Parma per AroundVerdi,

realizzate da Società dei Concerti di Parma

LETTERALMENTE VERDI

con Luigi Lo Cascio e il Quartetto Leonardo

Teatro Regio di Parma

mercoledì 7 ottobre 2020, ore 20.30

RIGOLETTO. LA NOTTE DELLA MALEDIZIONE

Scritto e interpretato da Marco Baliani, con I Filarmonici di Busseto

Teatro Regio di Parma

venerdì 9 ottobre 2020, ore 20.30

Al XX Festival Verdi “Scintille d’Opera” debuttano in prima assoluta due commissioni del Teatro Regio di Parma realizzate da Società dei Concerti di Parma, per AroundVerdi la sezione del Festival in cui l’opera e le parole del Maestro incontrano altri linguaggi.

Ora che siamo perfettamente d’accordo sul genere fantastico dell’opera che devo scrivere per Firenze, bisognerà che tu procuri di sapermi dire più presto che potrai i soggetti: perché ho in vista due argomenti, entrambi fantastici e bellissimi…”. Così scriveva Giuseppe Verdi all’impresario Alessandro Lanari nel maggio del 1846 in procinto di battezzare il soggetto di Macbeth, che diverrà opera tanto “fuori dal comune” da riuscire a spiazzare il pubblico in occasione della sua prima esecuzione a Firenze nel 1847, segnando la prima delle tappe più moderne del teatro musicale verdiano. Un’opera che, a distanza di vent’anni, il mondo del teatro pagino reclamerà a gran voce, nella versione in francese, e che dopo il debutto al Théâtre Lyrique nel 1865 non fu mai più rappresentata o eseguita in francese, fino a quest’anno, in occasione della sua prima ripresa assoluta, l’11 e 13 settembre 2020, al XX Festival Verdi “Scintille d’Opera”.

La nascita di Macbeth attraverso le parole del Maestro, raccolte nelle sue lettere selezionate dallo storico della musica Giuseppe Martini, costituisce la trama di Letteralmente Verdi, in programma mercoledì 7 ottobre 2020 alle ore 20.30 al Teatro Regio di Parma. In scena Luigi Lo Cascio vestirà i panni di Giuseppe Verdi e dei suoi interlocutori epistolari, dando voce all’epistolario verdiano con l’accompagnamento d’archi del Quartetto Leonardo.

In Letteralmente Verdi Lo Cascio rivela anche la sua grande fascinazione per l’opera e per la figura di Giuseppe Verdi, immedesimandosi nei panni del compositore che lotta per affrontare e convincere delle sue idee librettisti, impresari, scenografi, cantanti, come testimoniano le sue lettere: che sono, come sempre quelle di Giuseppe Verdi, tutte un programma.

Gli scambi di opinione con i suoi impresari e con l’editore Tito Ricordi, i bruschi cambiamenti di rotta e le poco diplomatiche correzioni impartite al librettista Francesco Maria Piave, le raccomandazioni agli interpreti dell’opera – come la celeberrima lettera al soprano Marianna Barbieri Nini per chiederle una voce sporca adatta alla figura di Lady Macbeth – che si susseguirono intense e preoccupate fino al debutto. I retroscena della creazione di Macbeth, dalla prima esecuzione assoluta al Teatro della Pergola nel 1847, alla stesura della sua seconda versione che debuttò nel 1865 a Parigi e, in italiano, al Teatro alla Scala nel 1874. Le ragioni estetiche e le necessità pragmatiche che hanno portato alla nascita di nuove pagine confluite nella seconda versione dell’opera, divenute poi immortali, come l’aria di Lady Macbeth “La luce langue”, il duetto tra Macbeth e la Lady “Ora di morte”, il coro “Patria oppressa” e, vero coup de théâtre, la sostituzione della morte in scena di Macbeth con una scena a effetto sulle note del coro “Inno di vittoria”.

Venerdì 9 ottobre 2020 al Teatro Regio alle ore 20.30, debutterà quindi la seconda commissione del Teatro Regio realizzata da Società dei Concerti di Parma, Rigoletto. la notte della maledizione scritta e interpretata da Marco Baliani con I Filarmonici di Busseto.

In Rigoletto, la notte della maledizione Marco Baliani dà voce ai tormenti notturni di Rigoletto, rievocando i suoi sentimenti, immortalati dalla musica di Verdi, nei panni di un clown che si esibisce in un piccolo teatro di periferia: la nostalgia per la donna amata, la gelosa premura nei confronti della figlia, la sete di vendetta contro chi minaccia la sua purezza. Davanti allo specchio, mentre trasforma col trucco il suo viso, si prepara per una serata speciale, quella in cui si consumerà la sua vendetta, sotto gli occhi di tutti. Pensieri, rancori, ricordi si susseguono in un monologo accompagnato, interrotto e per certi versi ostacolato da una musica sempre presente.

Rigoletto è il nome che un vecchio clown di un circo di periferia si è dato perché ama l’opera – racconta Marco Baliani – e sempre, quando può, cerca di ascoltarla alla radio o su vecchi dischi di vinile. Siamo agli inizi del Novecento, subito dopo la grande depressione del ’29.

Rigoletto però non sa che i nomi non si possono impunemente portare o indossare: essi sono un marchio che a volte può potare con sé una maledizione, la coazione a dover ripercorrere la vita vissuta dal personaggio il cui nome è stato usurpato”.

LETTERALMENTE VERDI

di Giuseppe Martini

Un viaggio attraverso Macbeth di Giuseppe Verdi e attraverso le lettere di Giuseppe Verdi: dalla nascita fiorentina dell’opera nel 1847, alla sua maturazione, fino alla revisione del 1865 per il Théâtre Lyrique di Parigi. Le difficoltà di Verdi per ottenere versi brevi e sublimi dal suo librettista Francesco Maria Piave, la richiesta ai cantanti di prestare attenzione ai dettagli interpretativi, la celeberrima lettera al soprano Marianna Barbieri Nini per chiederle una voce sporca adatta alla figura di Lady Macbeth, le richieste per gli effetti scenici, e poi le modifiche necessarie nel 1865, l’accoglienza fredda del pubblico parigino. Una parabola tortuosa e felice, l’incontro atteso e temuto di Verdi con il suo Shakespeare e con un mondo, quello del fantastico, che rappresentò per lui una svolta decisiva nella carriera. Dalle parole e soprattutto dall’istintività di Verdi e dalle sue osservazioni mai banali, la vicenda della creazione e del rifacimento di Macbeth appare come un vero e proprio dramma nel dramma.

La lettura di Luigi Lo Cascio sarà sceneggiata grazie all’esecuzione di brani di Macbeth in una trascrizione per quartetto d’archi d’autore: quella compiuta dal direttore d’orchestra, amico e poi nemico di Verdi, Angelo Mariani, e pubblicata nel 1872.

RIGOLETTO.LA NOTTE DELLA MALEDIZIONE

di Marco Baliani

Rigoletto è il nome che un vecchio clown di un circo di periferia si è dato perché ama l’opera e sempre, quando può, cerca di ascoltarla alla radio o su vecchi dischi di vinile. Siamo agli inizi del Novecento, subito dopo la grande depressione del ’29.

Rigoletto però non sa che i nomi non si possono impunemente portare o indossare: essi sono un marchio che a volte possono potare con se una maledizione, la coazione a dover ripercorrere la vita vissuta dal personaggio il cui nome è stato usurpato.

Il clown esegue il suo numero indossando una gobba posticcia, che ormai è divenuta quasi connaturata al suo fisico. È un po’ storpio e claudicante.

Un tempo, Rigoletto è stato un bravo trapezista e quella sua gamba sciancata, che lui usa per far ridere il pubblico, è il ricordo della caduta in cui trovò la morte la sua compagna. Li chiamavano gli angeli del trapezio. Ora Rigoletto è soltanto un angelo caduto. Al suo posto, oggi, nel circo, furoreggia sul trapezio un altro angelo, un uomo stupendo e affascinate che tutti chiamano il Duca.

Rigoletto ha una figlia cui è morbosamente attaccato, e che vorrebbe preservare dalle insidie della vita. È anche lei diventata una brava equilibrista sul filo, ma il padre cerca di nasconderla agli sguardi, soprattutto alle mire dongiovannesche del Duca che ha facile gioco sull’innocenza della fanciulla, arrivando a sedurla.

All’inizio dello spettacolo vediamo Rigoletto che si trucca, vuole stupire il suo povero pubblico con una gag eccezionale: sarà una serata speciale, è la sera della vendetta. Ucciderà il Duca durante il suo numero sul trapezio facendo finta che sia un lazzo clownesco.

Il suo monologare è spezzato, intriso di digressioni, di ricordi, di rimpianti, con un registro linguistico che varia, guidato, inceppato, accompagnato, ostacolato da una musica sempre presente.

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

I biglietti per gli spettacoli sono nominativi. L’acquisto può essere effettuato alla Biglietteria del Teatro Regio di Parma o sul sito teatroregioparma.it senza alcuna commissione aggiuntiva.

I biglietti acquistati sul sito del Teatro saranno inviati via email all’indirizzo fornito all’atto della prenotazione.

Per poter accedere alla sala sarà necessario stamparli o presentarsi muniti di dispositivo mobile su cui esibire la loro versione digitale, assieme a un documento di identità in corso di validità.

Ricordiamo di presentarsi al Teatro Regio con documento di identità valido e mascherina, senza i quali l’accesso non sarà consentito. La mascherina dovrà essere indossata correttamente coprendo naso e bocca per tutto il tempo dello spettacolo e in ognuno degli spazi del Teatro Regio (foyer, sala, toilette, gran caffè).

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma

Tel. +39 0521 203999

biglietteria@teatroregioparma.it

Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo

Modalità di pagamento

Il pagamento presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.

BIGLIETTERIA ONLINE DEL TEATRO REGIO DI PARMA

I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione 2019-2020 del Teatro Regio di Parma e il Festival Verdi 2020 sono realizzati grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla, Parmacotto. Sponsor Opem, Dallara, Unione Parmense degli Industriali. Sostenitori Ares, Dulevo, Mutti, Sicim, Agugiaro&Figna, La Giovane, Parmalat, Grasselli, HLB Analisi, Glove ICT Poliambulatori Dalla Rosa Prati, GHC Garofalo Health Care. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della musica. ParmaDanza è realizzata con il sostegno di CePIM in collaborazione con ATER Associazione Teatrale dell’Emilia-Romagna e Arci Caos. RegioYoung è realizzato con il sostengo di Paladini Otello Supermercati. Con il contributo di Diocesi di Parma, Comitato per San Francesco del Prato, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Opera Europa, Fondazione Monte Parma, Camera di Commercio di Parma, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto, Verdi l’Italiano. Partner istituzionali La Toscanini, Teatro Comunale di Bologna. Partner artistici Coro del Teatro Regio di Parma, Società dei Concerti di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Barezzi Festival. Tour operator partner Parma Incoming. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Novotel, Graphital, Codarini Tuega, Cavalca, IgpDecaux, MacroCoop, Grafiche Step, Milosped, Andromeda’s, De Simoni, Azzali editori, Bip Business integration Partners . La promozione internazionale del Festival Verdi 2020 è realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con Italia – Italian national tourist board, Istituti italiani di cultura, Via Emilia | Emilia Romagna A land with a soul, Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna APT Servizi, Assessorato al Turismo e Commercio del Comune di Parma, con il tour operator partner Parma Incoming. L’immagine esclusiva del Festival è il ritratto di Giuseppe Verdi realizzato a matita da Renato Guttuso negli anni ’60, donato al Teatro Regio di Parma dall’Archivio storico Bocchi e concesso da Fabio Carapezza Guttuso ©Renato Guttuso by SIAE 2020.

Teatro Regio di Parma

mercoledì 7 ottobre 2020, ore 20.30

Durata 1 ora e 15 minuti, senza intervallo

LETTERALMENTE VERDI

 

Con

LUIGI LO CASCIO

QUARTETTO LEONARDO

 

Violino FAUSTO CIGARINI

Violino SARA PASTINE

Viola SALVATORE BORELLI

Violoncello LORENZO COSI

 

Lettere su Macbeth scelte da GIUSEPPE MARTINI

Musiche di
GIUSEPPE VERDI

 

Commissione del Festival Verdi in prima assoluta

Realizzata da Società dei Concerti di Parma

 

Teatro Regio di Parma

venerdì 9 ottobre 2020, ore 20.30

Durata 1 ora e 15 minuti, senza intervallo

RIGOLETTO. LA NOTTE DELLA MALEDIZIONE

 

Di e con MARCO BALIANI

I FILARMONICI DI BUSSETO

 

Clarinetto SIMONE NICOLETTA

Chitarra GIAMPAOLO BANDINI

Fisarmonica CESARE CHIACCHIARETTA

Contrabbasso ANTONIO MERCURIO

Percussioni ROGER CATINO

Musiche di 

GIUSEPPE VERDI

NINO ROTA
CESARE CHIACCHIARETTA

 

Commissione del Festival Verdi in prima assoluta

Realizzata da Società dei Concerti di Parma

Parma, 2 ottobre 2020

Paolo Maier

Responsabile Area Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali

Teatro Regio di Parma, strada Garibaldi, 16/A 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969

p.maier@teatroregioparma.it; stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

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