Serena conduce operaclassica eco italiano.

COMUNICATO STAMPA

Siberia di Umberto Giordano, ultima opera del cartellone del Festival, per la prima volta al Teatro del Maggio, dal 7 al 16 luglio 2021. Gianandrea Noseda sul podio a dirigere il Coro e l’Orchestra del Maggio, per la regia di Roberto Andò

 

Nel ruolo di Stephana il debutto di Sonya Yoncheva

 

Giorgi Sturua, George Petean e Giorgio Misseri, Caterina Piva

nei ruoli principali

 

Quattro recite il 7, 10, 13 e 16 luglio 2021, alle ore 20

L’opera sarà trasmessa in diretta video sulla piattaforma CueTv e in seguito su ITsART.

 

Firenze 4 luglio 2021 – L’83esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino continua con un’opera che è una vera e propria rarità ed è l’ultimo titolo in cartellone per questa stagione prima della pausa estiva: Siberia di Umberto Giordano. L’opera che viene rappresentata per la prima volta al Maggio è dramma in tre atti su libretto di Luigi Illica, va in scena dal 7 luglio con tre repliche, il 10, il 13 e il 16, alle ore 20.

Il Festival di questa stagione 20/21 si è aperto nel segno del Verismo con Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea e si chiude nello stesso solco, della più propriamente detta “Giovane Scuola”, con questa opera di Giordano, composizione molto cara al maestro Noseda del quale è nota la predilezione per il repertorio russo.

 

Composta nei primissimi anni del Novecento, era, tra i suoi lavori,  la preferita del compositore e arriva al Teatro del Maggio per la prima volta con il maestro Gianadrea Noseda acclamato direttore alla guida delle più importati orchestre internazionali al suo debutto operistico al Maggio Fiorentino, nel nuovo allestimento con la regia di Roberto Andò non solo regista e sceneggiatore cinematografico e di prosa, scrittore, ma anche lirico.

 

Il cast, composto da Toni Gradsack, riunisce stelle di prima grandezza come il celebre soprano Sonja Yoncheva (Stephana) che debuttando nel ruolo si cimenterà con una delle tessiture più impervie e alcune delle arie più ardue di tutto il repertorio sopranile verista, il tenore  Giorgi Sturua (Vassili) in un ruolo altrettanto impegnativo e il baritono George Petean (Gleby). Con loro Caterina Piva (Nikona), Giorgio Misseri (Il principe Alexis), Antonio Garés (Ivan), Francesco Verna (Il banchiere Miskinsky), Emanuele Cordaro (Walinoff), Francesco Samuele Venuti (Il capitano), Joseph Dahdah (Il sergente), Alfonso Zambuto (Il cosacco), Adolfo Corrado (Il Governatore), Amin Ahangaran (L’invalido), Caterina Meldolesi (La fanciulla). Solista del Coro: Alfio Vacanti.  Il Coro è diretto da Lorenzo Fratini. Le scene e le luci sono di Gianni Carluccio, i costumi di Nanà Cecchi e i video di Luca Scarzella.

 

Sull’onda dei grandi successi a livello internazionale di Andrea Chénier (1896) e di Fedora (1898), interpretata da Caruso e poi diretta a Vienna da Gustav Mahler, che l’hanno collocato fra gli autori più in vista della Giovane Scuola, il foggiano Umberto Giordano torna a rivolgersi, per una nuova opera, a Luigi Illica, il librettista di maggior talento del momento, che ha già firmato gli importanti esiti de La Wally, La bohème, Tosca, Iris. L’Italia di fine Ottocento sta vivendo un momento di intensa acculturazione nei confronti dei romanzi di Tolstoj, Dostoevskij, Turgenev, tradotti dal francese e stampati in migliaia di copie, e Illica, per un nuovo libretto di sua invenzione che assumerà il titolo programmatico di Siberia, attinge alle angosciose Memorie di una casa dei morti, scritte da Dostoevskij durante i lavori forzati in Siberia, che faranno da sfondo agli atti II e III dell’opera. Siberia è una storia d’amore, di sofferenza, di redenzione morale, con evidenti rimandi alla tolstoiana Resurrezione che guarda verso una drammaturgia neo-romantica: la “traviata” Stephana mantenuta dal principe Alexis raggiunge Vassili (coluri che lei ama ricambiata) in Siberia, dove sta scontando la pena per aver ferito a morte Alexis, e nel tentativo di fuga morirà colpita da un carceriere. Giordano s’impegna a ricostruire la couleur locale russa non solo con scene e costumi visti in grandi quadri (Una tappa di condannati in Siberia di Wladimir Schereschewski) e nei reportages dell’americano George Kennan, ma, musicalmente, ricorrendo a temi e canti popolari russi: nelle sue lettere comunica di aver ricevuto la partitura dell’Ouverture 1812 di Čajkovskij (che sarà citata in Siberia), esprime l’intenzione di utilizzare un’orchestrina di balalaike, di impiegare scale modali, e soprattutto fa riferimento alla Canzone dei battellieri del Volga, che diverrà una sorta di grandioso pedale musicale che accompagna il II e III atto (Giordano può averlo recuperato dai Quaranta canti popolari russi pubblicati nel 1866 da Balakirev, e dopo Siberia è divenuto popolarissimo, ricantato da Falla, Stravinskij e persino Glenn Miller).

 

SIBERIA

Dramma in tre atti di Luigi Illica

Musica di Umberto Giordano

Edizione: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Seconda edizione

Nuovo allestimento

Maestro concertatore e direttore Gianandrea Noseda

Regia Roberto Andò

Scene e luci Gianni Carluccio

Costumi Nanà Cecchi

Video Designer Luca Scarzella

Stephana Sonya Yoncheva

Vassili, ufficiale della Guardia Giorgi Sturua

Gléby George Petean

Nikona Caterina Piva

Il principe Alexis Giorgio Misseri

Ivan Antonio Garés

Il banchiere Miskinsky Francesco Verna

Walinoff Emanuele Cordaro

Il capitano Francesco Samuele Venuti

Il sergente Joseph Dahdah

Il cosacco Alfonso Zambuto

Il Governatore Adolfo Corrado

L’invalido Amin Ahangaran

La fanciulla Caterina Meldolesi

Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del coro Lorenzo Fratini

Solista del Coro Alfio Vacanti

Regista collaboratore Boris Stetka

Assistente scenografo Sebastiana di Gesù

Assistente costumista Agnese Rabatti

Assistenti video: Luca Condorelli e Michele Innocente

 

— Figuranti speciali Paolo Arcangeli, Mauro Barbiero, Fabrizio Casagrande, Alessandro Ciardini, Leonardo Cirri,

Cristiano Colangelo, Giacomo Dominici, Stefano Francasi, Marco Martelli, Stefano Mascalchi, Matteo Mazzuccato,

Domenico Nuovo, Federico Vazzola, Silvio Zanoncelli

— Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

— Con sopratitoli in italiano e inglese a cura di Prescott Studio, Firenze

 

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