Credere al bene, il nuovo singolo di Tommaso Caronna, è un piccolo invito ad avere fiducia

 

Un brano brevissimo a suggerire un contesto intimo, quello di un uomo indurito dagli anni spaventato da una situazione sentimentale a cui non crede abbastanza: «vuoi curar ma non sai / medicare chi può / insegnare anche a te / che fa male sai”, un monito sarcastico alla sua amante, come a suggerirle di fare un passo indietro per non rimanere scottata. Tommaso Caronna in «Credere al bene» svela la disillusione di un uomo incapace di credere a chi ha “ancora ogni certezza / che tutto vada bene», malgrado proprio questa fiducia sia la chiave di volta per riuscire a stare meglio, andare oltre e accogliere di nuovo qualcuno nella propria vita.

“Credere al bene” di Tommaso Caronna edito da Fenice/Ingrooves (UMG) in pre-save e in uscita il 31 luglio, è un piccolo scrigno in cui è nascosta la formula della felicità. Una canzone dove gli arpeggi di chitarra creano un contrasto con il vissuto aspro nel testo, metafora di un superamento del cinismo in favore di una malinconica leggerezza e abbandono.

https://ingroov.es/credere-al-bene-gqy6b

Tommaso Caronna riprende temi a lui cari con la sensibilità che ha sempre contraddistinto i suoi lavori precedenti, e riesce a descrivere in modo impietoso le ansie e gli umori di una generazione incapace di distinguere il buono quando arriva, abituata com’è a nascondersi dietro il proprio sprezzante egoismo e l’instabilità affettiva.
In meno di due minuti di durata, con un suono brit-pop che ricorda i primi The Verve, Tommaso Caronna scrive poche parole asciutte, aiutate da un’arrangiamento limpido come la promessa di una svolta. Per chi serba una speranza e vuole “credere al bene”.

Bio

Tommaso Caronna è nato a Broni (PV) nel 1989. Ha iniziato a fare musica nel 2008. Compositore autodidatta, passa con disinvoltura dal jazz all’elettronica fino alla musica orchestrale. Ha scritto brani ad uso televisivo, per etichette estere di BMG, e ha pubblicato tre album di canzoni.

Testo:

La vaghezza che hai
nella tua gioventù
ti passerà
tu non sai che il dolor
si conficca più in là
e non passa mai

vuoi curar ma non sai
medicare chi può
insegnare anche a te
che fa male sai

ma per ogni tua vaghezza
hai ancora ogni certezza
che tutto vada bene
e io mi sento meglio

ispiri dolcezza
perchè ci credi tanto
che non voglio ferirti
per non sciupare nulla
della tua tenerezza
che sconvolge la testa
che mi incendia fino a credere al
bеne

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