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comunicato stampa

Paolo Pinamonti è il nuovo direttore artistico del Macerata Opera Festival

Musicologo veneto, vanta un curriculum di rilievo: è stato anche direttore artistico del San Carlo di Napoli, della Zarzuela di Madrid e della Fenice di Venezia

Nella riunione di giovedì 23 dicembre, il CdA dell’Associazione Arena Sferisterio – presieduto dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, dopo ampia e articolata discussione e a conclusione della procedura di evidenza pubblica, ha deliberato all’unanimità di affidare la direzione artistica del Macerata Opera Festival per il triennio 2022-24 a Paolo Pinamonti.

Paolo Pinamonti, laureato all’Università di Venezia, dov’è attualmente ricercatore di Musicologia e Storia della Musica, è diplomato al Conservatorio di Padova. Accanto alla carriera di studioso, documentata in un’ampia bibliografia, svolge attività anche nel campo dell’organizzazione teatrale. È stato infatti direttore artistico del Teatro la Fenice (1997-2000), sovrintendente e direttore artistico del Teatro São Carlos di Lisbona (2001-2007), del Festival Mozart de La Coruña in Spagna (2007-2010), del Festival di Musica Sacra “Terras sem Sombra” nel Basso Alentejo in Portogallo (2011-2014). Quindi è stato il primo direttore artistico straniero del Teatro de La Zarzuela di Madrid (2011-2015) e, dal novembre 2015 al marzo 2020, direttore artistico della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli.

Con l’occasione, il Consiglio rivolge un sentito ringraziamento a Barbara Minghetti per la sua appassionata attività di direzione artistica nel quadriennio appena trascorso, segnato anche dalle gravi difficoltà provocate dalla pandemia.

Macerata, 23 dicembre 2022 (f.t.)

Paolo Pinamonti (1958) si è laureato in Filosofia presso l’Università di Venezia nel 1983, ha contemporaneamente compiuto studi musicali diplomandosi in pianoforte presso il Conservatorio «C. Pollini» di Padova (1981), e frequentando la classe di composizione del Conservatorio «B. Marcello» di Venezia (compimento inferiore 1982). Dal 1986 al 1992 ha insegnato Storia della Musica presso i conservatori di musica di Adria, Vicenza e Venezia, e dal 1992 è ricercatore di “Musicologia e Storia della Musica” presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, dove attualmente tiene alcuni insegnamenti fra cui quelli di “Storia della musica per film” e “Storia della musica contemporanea”.

È stato direttore artistico del Teatro la Fenice (1997-2000), e nel 1999 ha ottenuto tre premi Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali: uno per la migliore novità per l’Italia -Aus Deutschland di Mauricio Kagel con la regia di Herbert Wernicke; un secondo per il miglior allestimento scenico La piccola volpe astuta di Janacek con la regia di David Poutney; ed un terzo premio per la miglior iniziativa nel campo della sperimentazione teatrale con il ciclo L’altra scena. E sempre in qualità di Direttore Artistico della Fenice ha collaborato al volume di Giorgio Brunetti I teatri lirici da enti autonomi a fondazioni private, Milano, Etas, 2000. È stato sovrintendente e direttore artistico del Teatro São Carlos di Lisbona (2001-2007), del Festival Mozart de La Coruña in Spagna (2007-2010), del Festival di Musica Sacra “Terras sem Sombra” nel Basso Alentejo in Portogallo (2011-2014). È stato il primo direttore artistico straniero del Teatro de La Zarzuela di Madrid (2011-2015), dove ha vinto due premi “Teatro Campoamor de Oviedo”, premi della critica musicale spagnola “miglior produzione di Zarzuela”, per El Gato Montes di M. Pennella con la regia di Jose Carlos Plaza nel 2012 e per Curro Vargas di R. Chapi con la regia di Graham Vick nel 2014. La produzione Los diamantes de la corona di Francisco Asenjo Barbieri è stata nominata agli “Opera Awards” di Londra nel 2015. Dal novembre 2015 al marzo 2020 è stato Direttore artistico della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli.

Nel corso delle sue ricerche si è occupato prevalentemente di questioni inerenti la musica e la musicologia del Novecento. Ha avviato, su incarico della UTET, un lavoro di ricognizione critica sulla musicologia sistematica che si è concretizzato nella stesura delle voci di interesse musicologico per i volumi enciclopedici: Gli strumenti del sapere contemporaneo. Studioso di Manuel de Falla, ha curato un convegno internazionale di studi (Manuel de Falla tra la Spagna e l’Europa Firenze, Olschki 1989) e la pubblicazione delle musiche inedite di Manuel de Falla per El gran teatro del mundo di Calderón de La Barca, nonché quella degli scritti del musicista spagnolo in prima edizione italiana (con integrazioni e documenti originali: Manuel de Falla, Scritti sulla musica e i musicisti, Milano, Ricordi-Mucchi, 1994) e la cura e la revisione della prima importante monografia critica su Falla redatta da Jaime Pahissa (Jaime Pahissa, Manuel de Falla, Milano, Ricordi, 1996). Si è occupato di alcune questioni inerenti i rapporti tra la musica e il cinema, ricostruendo a partire dagli abbozzi la partitura inedita di Gian Francesco Malipiero per il film Acciaio di Walter Ruttmann o delle collaborazione sempre di Malipiero con Francesco Pasinetti. Si è occupato anche di musica operistica curando alcune edizioni pratiche di partiture melodrammatiche ottocentesche come il ripristino della versione della prima veneziane del 1833 della Beatrice di Tenda di Bellini, o quella de Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Donizetti. Sempre nel campo della musica teatrale ottocentesca e della storia dei sistemi produttivi ha portato a termine diverse ricerche: sugli anni veneziani di Rossini, sul rifacimento per la Fenice del Maometto II (1822), su Il Crociato in Egitto di Meyerbeer, incunabolo del grand opéra parigino, presentato a Venezia nel marzo del 1824, e su alcuni autori “minori” come Antonio Buzzolla. Ha curato l’edizione critica dell’opera Sigismondo di Rossini (1814) per la Fondazione Rossini di Pesaro e la casa editrice Ricordi di Milano. Ha curato il recupero della partitura manoscritta de La Betulia liberata di Gaetano Pugnani (1773), conservata presso la Biblioteca della Ajuda di Lisbona, promuovendone la prima esecuzione nei tempi moderni a Castro Verde (Portogallo 2012).
Dal giugno del 2007 è membro del Conselho Editorial della Casa Editrice Babel di Lisbona (Portogallo); e dal 2012 al 2015 è stato membro del Consiglio direttivo del Centro Cultural de Belem – Lisbona (Portogallo).
Dal gennaio 2009 è membro del «Patronato de la Fundación Archivo Manuel de Falla» di Granada (Spagna).
Il 13 febbraio del 2006, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Portoghese il grado di Commendatore dell’Ordine dell’ Infante D. Enrique.
Il 24 giugno 2014, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia.
Il 10 novembre 2015 ha ricevuto dal Re di Spagna, l’onorificenza di “Encomenda con Placa” dell’ordine di Alfonso X el sabio.

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