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COMUNICATO STAMPA
Modena, 25 gennaio 2022

 

AROLDO DI GIUSEPPE VERDI
L’opera a Modena per la prima volta in tempi moderni

Va in scena venerdì 28 gennaio alle 20 e domenica 30 alle 15.30 per la stagione lirica al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena Aroldo, melodramma in quattro atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. L’opera, mai rappresentata a Modena in tempi moderni, si vedrà in un allestimento di ambientazione contemporanea nato dalla coproduzione con il Teatro Galli di Rimini, dove venne rappresentata per la prima volta, alla presenza dell’autore, inaugurando il Teatro il 16 agosto 1857. Nei ruoli principali, Luciano Ganci, tenore che si è esibito in teatri fra cui La Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Arena di Verona e Teatro Massimo di Palermo; Vladimir Stoyanov, ospite abituale di teatri come l’Opéra di Parigi, la Wiener Staatsoper, il Covent Garden di Londra, il Teatro alla Scala e il Metropolitan di New York; Roberta Mantegna, che si è esibita al Teatro di San Carlo di Napoli, Teatro alla Scala, Festival Verdi di Parma e Teatro Massimo di Palermo. Completano il cast Adriano Gramigni, Riccardo Rados e Giovanni Dragano. Lo spettacolo si avvale della drammaturgia e regia di Emilio Sala e Edoardo Sanchi per la direzione musicale di Manlio Benzi alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparato da Corrado Casati. Scene di Giulia Bruschi, costumi di Raffaella Giraldi ed Elisa Serpilli, luci di Nevio Cavina, movimenti scenici di Isa Traversi, montaggio video e proiezioni di Matteo Castiglioni.
Teatro Alighieri di Ravenna-Fondazione Ravenna Manifestazioni e Fondazione Teatri di Piacenza gli altri teatri coproduttori dello spettacolo.

L’opera, raramente rappresentata, è un rifacimento di Stiffelio, titolo del 1850 in cui l’adulterio è il nodo sentimentale al centro del dramma umano. Secondo l’argomento dell’opera – che si svolge originariamente fra Inghilterra e Scozia – di ritorno da una Crociata, Aroldo viene accolto dagli abitanti del castello. La moglie Mina, turbata e tormentata dal rimorso, confessa di avere tradito il marito quando questi era in guerra. Aroldo vorrebbe battersi con il traditore ma Briano gli ricorda la sua missione di crociato e di cristiano, e il suo dovere di perdonare.

“Il dramma – commenta Emilio Sala – si concentra sull’infedeltà e sul pentimento di una donna totalmente in balia di logiche maschili e maschiliste che sembrano schiacciarne ogni autonomia, ogni impulso emancipatorio, ogni desiderio di riscatto e di verità. Tutto ciò ha enormi conseguenze anche sull’esito finale dell’opera.” Per quanto riguarda invece il rinnovato contesto in cui si svolge l’azione “questa nuova produzione dell’Aroldo, che è andata in scena nell’agosto 2021 nello stesso teatro che lo tenne a battesimo e che viene riadattata ora per il Teatro Comunale di Modena, ripropone l’opera di Verdi in un allestimento che, oltre alla vicenda originale, racconta la storia del teatro di Rimini.”

Giovedì 27 gennaio dalle 18 alle 19 (ingresso libero via Goldoni 1) si terrà la presentazione dell’opera al pubblico a cura di Emilio Sala per la serie Invito all’Opera in collaborazione con Associazione Amici dei Teatri Modenesi.

Info e biglietti www.teatrocomunalemodena.it

 

 

Alessandro Roveri
Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Comunale di Modena
www.teatrocomunalemodena.it
Via del Teatro 8, 41121 Modena
aroveri@teatrocomunalemodena.it
Tel. 059 203 3022
Cell +39 3355609435

 

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