Serena conduce operaclassica eco italiano

Festival Pianistico del Teatro di San Carlo
Recital di
Bertrand Chamayou e Rafal Blechacz

Venerdì 29 e sabato 30 aprile

Il Festival pianistico del Teatro San Carlo prosegue con due nomi della scena musicale internazionale, Bertrand Chamayou e Rafal Blechacz. Dopo il successo dei concerti di Arcadi Volodos, della giovanissima Alexandra Dovgan e di Beatrice Rana, il Festival ospita altri due appuntamenti di pregio.

Venerdì 29 aprile alle 20.00 debutta al San Carlo il pianista francese Bertrand Chamayou, impegnato in un programma quasi interamente dedicato a Franz Liszt, di cui eseguirà Feierlicher Marsch zum heiligen Gral aus Parsifal – Trascrizione dall’opera di Wagner, Cinque brani dagli Années de pèlerinage (Suisse e Italie) tra i quali Sonetto 123 del Petrarca e Après une lecture du Dante. In locandina anche Regard de l’Esprit de joie e Première Communion de la Vierge di Olivier Messiaen.
Chamayou si esibisce regolarmente nelle più prestigiose sale concertistiche, quali il Théâtre des Champs-Élysées, il Lincoln Center, la Herkulessaal di Monaco e la Wigmore Hall di Londra.
È stato ospite di tutti i principali festival tra cui il Mostly Mozart Festival di New York, il Festival di Lucerna, il Festival di Salisburgo, il Festival Internazionale di Edimburgo, il Rheingau Musik Festival e il Beethovenfest di Bonn. Unico artista ad aver vinto per quattro volte il prestigioso premio francese “Victoires de la Musique”, attualmente Bertrand Chamayou è artista in esclusiva Warner/Erato ed ha ricevuto un Echo Klassik 2016 per la sua registrazione dell’integrale delle opere di Ravel per pianoforte solo.

Sabato 30 aprile alle 17 sarà la volta del polacco Rafal Blechaz. In programma la Partita n. 2 in do minore BWV 826 di Johann Sebastian Bach, la Sonata n. 5 in do minore, op. 10 N° 1 e le 32 Variazioni in do minore WoO 80 di Ludwig van Beethoven, Prelude, fugue et variation in si minore, op. 18 di César Franck, e la Sonata n 3 in si minore, op. 58 di Fryderyk Chopin.
Classe 85’, vincitore del Gilmore Artist Award, nel 2014, Blechaz è considerato come il migliore interprete di Chopin della sua generazione. Nel 2005, infatti, ha vinto tutti i premi del prestigioso Concorso Internazionale Fryderyc Chopin (XV edizione).
Da allora il giovane pianista polacco si è imposto sulla scena concertistica internazionale, acclamato dal pubblico e dalla critica per le sue profonde e poetiche interpretazioni. È artista in esclusiva della Deutsche Grammophone. Il primo CD, con i Preludi di Chopin, ha vinto il Platinum Record in Polonia, l’ECHO Klassik in Germania e il Diapason D’or in Francia.

Il concerto di chiusura del festival pianistico è fissato per giovedì 5 maggio con il britannico Benjamin Grosvenor che si esibisce per la prima volta al Teatro di San Carlo in Preludio, Corale e Fuga in si minore di César Franck, Fantasia in do maggiore per pianoforte, op. 17 di Robert Schumann, Iberia – Libro I di Isaac Albéniz. Ultimi brani in programma, Jeux d’eau, op. 30 e La Valse, poema coreografico per orchestra, op. 72 versione per pianoforte solista di Maurice Ravel.

Guida all’ascolto dal programma
di Fiorenza Sassanelli

Programma concerto Betrand Chamayou
Franz Liszt
Feierlicher Marsch zum heiligen Gral aus “Parsifal” – Trascrizione dall’opera di Wagner
Nell’elenco di trascrizioni pianistiche che Franz Liszt (1811-1886) realizzò da opere liriche altrui, le più riuscite sono senz’altro quelle da Wagner, non solo per l’amicizia e la stima che legò fra loro i due compositori (Wagner sposò in seconde nozze la figlia illegittima di Liszt, Cosima) ma per la qualità armonica della musica di Wagner, alla quale il pianoforte di Liszt più naturalmente si adatta. La trascrizione pianistica della Marcia solenne del Parsifal è del 1882. Nella ricerca delle suggestioni orchestrali, il pianoforte sembra trascendere il suo stesso timbro, evolvendo verso esiti impressionistici, che – fa notare Riccardo Risaliti – avvicinerebbero questa pagina al “Debussy della Cathédrale engloutie: stessa sonorità, stesso clima gotico medievalistico”.

Tre brani da “Années de pèlerinage” – Première année: Suisse:
Au bord d’une source, Orage, Vallée d’Obermann
Posti al centro del primo quaderno di un vasto diario musicale di viaggio (i primi due quaderni furono pubblicati nel 1855 nel 1858, il terzo comprende brani scritti tra il 1867 e il 1881), i tre brani, posti in diretta successione, evocano tre momenti del soggiorno in Svizzera del compositore ungherese con la contessa Marie d’Angoult. Tutti i brani sono intrisi di richiami letterari, tra rêverie e panteismo. La natura si rispecchia nell’animo del compositore, come fosse un viaggiatore solitario a metà strada tra Rousseau e Wagner.

Olivier Messiaen
Regard de l’Esprit de joie
Première Communion de la Vierge
Raccolta pianistica tra le più rappresentative del pieno Novecento, Vingt Regards sur l’enfant Jésus (1944, oltre due ore di ascolto) sono l’espressione della fede cristiana di un autore, Olivier Messiaen (1908-1992), che ha unito il suo essere musicista a una profonda competenza teologica, oltre che ornitologica. Per lo slancio vitale e ritmico che lo anima, Regard de l’Esprit de joie (Sguardo dello spirito di gioia) è il brano più immediato della raccolta. Première Communion de la Vierge è al confronto una pagina dolce e serena. Si legge nella didascalia : « Dopo l’Annunciazione, Maria adora Gesù in se stessa. Mio Dio, mio figlio, mio magnificat – mio amore senza rumore di parole ».

Franz Liszt
Sonetto 123 del Petrarca
Après une lecture du Dante
Una visione del mondo intrisa di letteratura, arte e filosofia trapela ancora più nitida dal secondo quaderno di viaggio degli Années de pèlerinage, dedicato all’Italia. Con Marie d’Angoult, Liszt ama leggere particolarmente Dante, alla cui mistica sono dedicati questi brani che chiudono il secondo quaderno (o deuxième année). Se il sonetto pone in trionfo l’idea di un amore mai contaminato da alcunché di terreno, Après une lecture de Dante restituisce con una scrittura pianistica impetuosa, i tormenti delle anime dell’Inferno e la triste storia di Francesca da Rimini

Programma concerto Rafal Blechacz
Johann Sebastian Bach
Partita n. 2 in do minore (BWV 826)
Le sei suites o Partite formano la prima parte della Clavier-Übung, la raccolta di musica per tastiera che Johann Sebastian Bach fece pubblicare nel 1731. Per Partite si intendeva una successione di danze (celebri sono soprattutto le tre Partite per violino solo, la seconda delle quali, in re minore, si conclude con la Ciaccona). Le Partite per clavicembalo seguono, per numero di catalogo, le Suites inglesi e le più semplici, sul piano strumentale, Suites francesi. La Partita n. 2 è in sei movimenti (Sinfonia, Allemanda, Corrente, Sarabanda, Rondeau, Capriccio) uno in meno delle altre, con un Capriccio finale al posto della più tradizionale Giga.

Ludwig van Beethoven
Sonata n. 5 in do minore, op. 10 n. 1
32 Variazioni in do minore WoO 80
Tonalità tempestosa, affine alla turbolenza e per questo poco frequentata durante il periodo classico (fanno eccezione alcune composizioni mozartiane), il do minore si rivela particolarmente adatta a colorare l’umore beethoveniano, sino a connotarne una delle composizioni simbolo, la Sinfonia n. 5. «Beethoven in do minore è diventato il simbolo del suo carattere artistico – scrive Charles Rosen – più impaziente di qualsiasi compromesso». Scritte a una decina di anni di distanza la Sonata n. 5 (1796-1798) e le 32 variazioni (1806) hanno nell’arpeggio un elemento identitario: un arpeggio spezzato di tonica e dominante rappresenta il primo tema della Sonata e per arpeggi procedono i primi episodi delle 32 Variazioni, riuscita esplorazione di un genere che accompagna Beethoven sino alle ultime composizioni.

César Franck
Prelude, fugue et variation in si minore, op. 18
È singolare che sia stato un compositore nato a Liegi, da un padre di origini tedesche, a fondare, nel 1871, all’indomani della sconfitta francese nella guerra franco-prussiana, un’istituzione volta a promuovere la musica nazionale francese contro l’invasione della musica straniera (tedesca in particolare). A dispetto della volontà paterna che lo voleva virtuoso del pianoforte, César Franck (1822-1890) ha legato il suo nome all’organo e alla composizione, divenendo maestro e modello di austerità per una schiera di organisti illustri tra cui Louis Vierne e Gabriel Pierné. Organista titolare del bellissimo organo Cavaillé-Coll da lui stesso inaugurato nella chiesa di Sainte-Clotilde nel 1859, Franck è costretto ad attendere la nazionalità francese prima di essere assunto ufficialmente, nel 1872, al Conservatorio di Parigi come professore di organo. Prelude, fugue et variation nasce tra il 1860 e il 1862 come composizione per l’organo, in forma di quattro movimenti, da suonare uno di seguito all’altro: Franck la dedica a Camille Saint-Saëns. La trascrizione per pianoforte (pubblicata a Parigi da Durand nel 1910) è opera del musicista americano Harold Bauer (1873-1951), pianista (e violinista) autodidatta al quale si deve la diffusione della musica francese negli Stati Uniti.

Fryderyk Chopin
Sonata n. 3 in si bemolle minore, op. 58
Scritta nel 1844 a cinque anni dalla precedente, che ha nella Marcia funebre il suo fulcro, la terza e ultima Sonata di Chopin può apparire insospettata e persino fuorviante, sia per la mancanza di un prevalente senso drammatico a vantaggio di ampi spazi lirici (si ascolti il largo del terzo movimento, come un ampio notturno), sia per l’inattesa presenza di momenti di positiva energia, lontani dall’ immaginario collettivo di uno Chopin incline alla sofferenza perché prostrato dalla malattia e dalla sofferenza interiore. Il finale, di una freschezza anche atletica, restituisce un senso di trionfo, nonostante la malattia che avanza.

FESTIVAL PIANISTICO

Teatro di San Carlo
venerdì 29 aprile 2022, ore 20:00

BERTRAND CHAMAYOU

Pianoforte | Betrand Chamayou♭

Programma
Franz Liszt, Feierlicher Marsch zum heiligen Gral aus Parsifal – Trascrizione dall’opera di Wagner

Franz Liszt, Tre pezzi da Années de pèlerinage – Première année: Suisse:
Au bord d’une source, in la bemolle maggiore
Orage, in do minore
Vallée d’Obermann, in mi minore

Olivier Messiaen, Regard de l’Esprit de joie
Première Communion de la Vierge

Franz Liszt, Sonetto 123 del Petrarca
Après une lecture du Dante

♭debutto al Teatro di San Carlo

**

Teatro di San Carlo
sabato 30 aprile 2022, ore 17:00

RAFAL BLECHACZ

Pianoforte | Rafal Blechacz

Programma
Johann Sebastian Bach, Partita n. 2 in do minore (BWV 826)

Ludwig van Beethoven, Sonata n. 5 in do minore, op. 10 N° 1
32 Variazioni in do minore WoO 80

César Franck, Prelude, fugue et variation in si minore, op. 18

Fryderyk Chopin, Sonata n. 3 in si bemolle minore, op. 58

**

Teatro di San Carlo
giovedì 5 maggio 2022, ore 20:00

BENJAMIN GROSVENOR

Pianoforte | Benjamin Grosvenor♭

Programma
César Franck, Preludio, Corale e Fuga in si minore

Robert Schumann, Kreisleriana op.16

Isaac Albéniz, Iberia – Libro I

Maurice Ravel, Jeux d’eau, op. 30
La Valse, poema coreografico per orchestra, op. 72 – versione per pianoforte

♭debutto al Teatro di San Carlo

Progetto Concerto di Imprese

Rossana Russo,
Responsabile della comunicazione creativa e strategica e relazioni con la Stampa
r.russo@teatrosancarlo.it
cell 3357431980

Giulia Romito, Comunicazione e Stampa
g.romito@teatrosancarlo.it 0817972301

Bertrand Chamayou
Photo: Marco Borggreve

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