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84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino

Penultimo titolo operistico per l’84º Festival del Maggio: il maestro Daniele Gatti, alla guida dell’Orchestra del Maggio, sul podio del Teatro alla Pergola martedì 7 giugno 2022 alle ore 20 per la prima recita di “Ariadne auf Naxos” di Richard Strauss.

La regia è di Matthias Hartmann.

La compagnia di canto schiera Krassimira Stoyanova come Ariadne, AJ Glueckert come Bacchus, Jessica Pratt nel ruolo di Zerbinetta, Michèle Losier come Der Komponist, Markus Werba come Ein Musiklehrer e Liviu Holender nel ruolo di Harlekin.

Firenze, 30 maggio 2022 – Martedì 7 giugno alle ore 20 il direttore principale Daniele Gatti sul podio del Teatro alla Pergola, alla guida dell’Orchestra del Maggio, per la prima recita di Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, penultimo appuntamento operistico per l’84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino. La regia dell’opera, assente dalla programmazione del Maggio dal 1997 quando andò in scena diretta da Zubin Mehta per la regia di Jonathan Miller, è di Matthias Hartmann, le scene sono di Volker Hintermeier, i costumi, disegnati e pensati per essere in armonia con le scenografie, di Adriana Braga Peretzki e le luci sono curate da Valerio Tiberi.

La compagnia di canto è formata da Krassimira Stoyanova come Ariadne, AJ Glueckert come Bacchus, Jessica Pratt nel ruolo di Zerbinetta, Markus Werba come Ein Musiklehrer, Liviu Holender nel ruolo di Harlekin, Michèle Losier come Der Komponist, Jacoub Eisa come Truffaldin, Daniel Schliewa come Brighella, Maria Nazarova interpreta Najade, Anna Doris Capitelli Dryade e Liubov Medvedeva Echo. Completano il cast cinque artisti dell’Accademia del MaggioDavide Piva nel ruolo di Ein Offizier, Antonio Garés come Ein Tanzmeister, Matteo Guerzè come Ein Perückenmacher, Amin Ahangaran nel ruolo di Ein Lakai e Luca Bernard come Scaramuccio. Un ruolo lo riserva per sé come oramai da tradizione nei teatri che dirige Alexander Pereira che interpreta l’Haushofmeister, il maggiordomo.

Altre quattro le recite previste: il 10, 13 e 16 giugno 2022 alle ore 20 e il 18 giugno 2022 alle ore 18.  Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 13/06/2022 è in vendita con uno sconto del 50% su i biglietti di ogni settore.  Per il ciclo “Oltre il sipario”, conferenze sulle opere del Festival realizzato in collaborazione con Publiacqua, venerdì 3 giugno alle ore 17:30 il musicologo Giangiorgio Satragni parlerà dell’opera. L’incontro si svolgerà nel Foyer di galleria del Teatro con la partecipazione dei cantanti e dei pianisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino.

Il maestro Daniele Gatti torna sul podio per la terza volta nel corso dell’84º Maggio Musicale, dopo le recite di Orphée et Euridice, titolo inaugurale del Festival, e il concerto sinfonico inaugurale del 26 aprile. Il direttore principale del Maggio sarà impegnato in altri due appuntamenti sinfonici, sempre legati dal fil rouge della mitologia, dell’amore e della fabula, rispettivamente il 17 e il 30 giugno 2022.  Così come per Orphée et Euridice, per Daniele Gatti il 7 giugno segnerà il suo debutto alla direzione dell’opera di Richard Strauss e a proposito di Ariadne ha detto: “All’inizio, appena aperta la partitura, non riuscivo a trovare la chiave per ‘entrare’ in questo mondo nonostante Strauss faccia parte del mio repertorio da oltre trent’anni. Poi, con il tempo giusto e senza forzature, alle prime prove con i cantanti la sintonia con quest’opera è venuta fuori da sola. La qualità della compagnia, insieme al regista Hartmann, è davvero di un livello assoluto. Nello scoprire quest’opera mi è subito saltato all’occhio un aspetto: nella trama c’è un personaggio che noi non vediamo, cioè il mecenate ed il padrone di casa. Ecco, a me diverte supporre che in realtà il personaggio del maggiordomo, l’Haushofmeister, sia in realtà proprio il padrone di casa, che nessuno conosce e che si prende gioco di tutti. La grande modernità (e attualità) dell’opera di Strauss è questa: in parte siamo tutti noi i ‘mecenati’, cerchiamo sempre tutti di avere e trovare nella musica un qualcosa di familiare, che in parte ci tranquillizzi. Per me è un’emozione incredibile poter dirigere per la prima volta alla Pergola. Ed è incredibile pensare che alcuni momenti musicali davvero formidabili scaturiscano da un’orchestra ridotta di 34 elementi, rispetto agli organici imponenti di altre opere di Strauss. Ho cercato anche in parte di leggere l’opera come un piccolo omaggio al teatro di Mozart e al neoclassicismo”.

Matthias Hartmann cura la regia di questo nuovo allestimento. Il regista tedesco è alla sua seconda produzione al Maggio, dopo il Fidelio andato in scena nel dicembre 2021 opera inaugurale dell’attività della Sala Mehta; in collegamento video il regista ha detto: “Andando più a fondo nella conoscenza dell’opera si realizza come siano importanti i dettami della musica d’intrattenimento, anche se non vanno ad influire sulla natura stessa di opera di Ariadne. Negli anni di composizione dell’opera le figure della commedia dell’arte tornarono molto popolari, inoltre: Strauss e von Hofmannsthall hanno cercato di unire tutte queste cose a loro vantaggio e a vantaggio del loro lavoro. Ariadne auf Naxos evidenzia inoltre la grande differenza fra performance e illusione, la commedia dell’arte stessa ha caratteristiche che le permettono di essere in contatto diretto con gli spettatori. Lavorare al Teatro della Pergola per la prima volta nella mia vita è stato assolutamente meraviglioso. Da qualsiasi prospettiva lo si guardi è senza dubbio uno dei migliori teatri al mondo, è un regalo poter lavorare qui. Anche il cast è di primissimo ordine, posso dire che riesco a lavorare con loro fidandomi ciecamente. Sono molto contento di aver assistito alle prove musicali del maestro Gatti, con il quale collaboro per la seconda volta in carriera, prima dell’inizio del mio lavoro: di solito avviene il contrario, ma è stato assolutamente interessante vedere i cantanti all’opera e vedere come essi si muovono. In questo modo ho potuto anche io adattarmi alle loro caratteristiche, senza bisogno di forzare il loro adattamento (nei movimenti) all’idea di Ariadne che io posso avere in mente.”

Hartmann ha lavorato per i più importanti teatri lirici e di prosa dei paesi di lingua tedesca. Ha realizzato i suoi primi allestimenti allo Schillertheater di Berlino e al Theater di Kiel. Nel 1990 è stato nominato direttore artistico presso lo Staatstheater di Hannover, dal 1993 al 1999 del Residenztheater di Monaco di Baviera, e in seguito della Deutsche Schauspielhaus di Amburgo e del Burgtheater di Vienna. Dal 2000 al 2005 è stato Sovrintendente della Schauspielhaus di Bochum dove ha diretto lavori di Botho Strauss e Peter Turrini, En attendant Godot di Beckett e 1979 di Christian Kracht. Nel 2002 il suo lavoro Deutschland, deine Liederinaugura la Ruhrtriennale. Dal 2005 al 2009 è direttore artistico della Schauspielhaus di Zurigo, dove realizza la regia per Ivanov di Cˇechov, Je suis le vent di Jon Fosse ed Emmanuel Kant: comédie di Thomas Bernhard. Dal 2009 al 2014 è direttore del Burgtheater di Vienna e qui realizza le regie di Guerra e pace di Tolstoj (Premio Nestroy nel 2010), Faust di Goethe, e Die letzten Zeugen di Doron Rabinovici. Dal 2003 è attivo anche come regista di teatro d’opera, dirigendo Elektra all’Opéra di Parigi, Carmen a Zurigo, Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovic per la Staatsoper di Vienna e La bohéme e Boris Godunov per il Grand Théâtre di Ginevra.

Krassimira Stoyanova, una delle più acclamate cantanti degli ultimi anni, interpreta Ariadne. Ha studiato canto e violino all’Accademia di musica di Plovdiv e dopo il suo debutto, avvenuto nel 1995 alla Sofia National Opera House, ha coltivato un ampio repertorio, che si estende dai capisaldi di Verdi a Mozart, Gluck e appunto, Richard Strass di cui il soprano bulgaro è una delle interpreti più autorevoli. Del suo lavoro al Maggio e della sua interpretazione ha detto: “Per me è un onore grande di essere a Firenze per questa produzione alla Pergola in cui canto per la prima volta: cantare in un teatro con una grande eccellenza artistica e di grande importanza storica è una grande emozione. Lavorare con il maestro Gatti è invece sempre un grande piacere, lo conosco da molti anni, e lui analizza sempre le frasi con molta profondità ricreando un suono trasparente, elegante e bellissimo. E questa è una percezione che ha tutto il cast con cui mi trovo benissimo. Il personaggio di Ariadne è molto difficile: persino la musica sembra voler raccontare la complessità di questo personaggio con i suoi registri gravi e, poco dopo, la sua esplosione di emozioni. Per esempio: il duetto con Bacco sembra mettere in luce un’analisi del personaggio stesso (un momento bellissimo dell’opera). Strauss, per Ariadne come per gli altri personaggi, credo usi la voce umana come un’ altro colore dell’orchestra: trovo che questa sia la parte più interessante del suo modo di scrivere musica.” Krassimira Stoyanova ha legato il suo nome ai più importanti teatri del mondo come la Wiener Staatsoper, il Metropolitan di New York, il Teatro alla Scala e la Royal Opera House. È regolarmente in cartellone al Festival di Salisburgo sin dal suo debutto avvenuto nel 2003 e ha collaborato con maestri del calibro di Riccardo Muti, Daniel Barenboim e Myung-Whun Chung. Al Maggio è stata protagonista della “Messa da Requiem” di Verdi con la direzione di Zubin Mehta e di Un ballo in maschera con la direzione di Carlo Rizzi, entrambe nell’estate del 2020. Nel corso della sua carriera ha interpretato più volte il ruolo di Ariadne, facendo della protagonista dell’opera di Strauss uno dei personaggi cardine del suo repertorio.

AJ Glueckert interpreta Bacchus. Il tenore americano ha di recente debuttato al Maggio nel corso del concerto di fine anno con la direzione del maestro Mehta: diplomato al San Francisco Conservatory of Music, ha vinto due volte le “Metropolitan Opera National Auditions”. Il suo repertorio abbraccia numerosi compositori fra cui Puccini, Wagner e Donizetti. Glueckert ha già affrontato numerose volte nel corso della carriera Ariadne auf Naxos e nell’analisi di questo nuovo allestimento si è detto felice di vestire nuovamente i panni di Bacchus: “Nonostante il tenore abbia solo poche battute nel prologo è uno dei miei ruoli preferiti in assoluto da interpretare. Ci sono pochi ruoli buffi per quanto riguarda il mio registro vocale ma questo è uno di quelli! È un ottimo modo per ‘godersi’ la splendida musica di Strauss. Da un punto di vista vocale Bacchus è come se fosse uno ‘sprint’, in contrasto ad esempio con Lohengrin o il personaggio di Walther in Die Meistersinger von Nürnberg che sono una ‘maratona’: nell’opera di Strauss si affrontano le stesse difficoltà ma in una scena molto breve.” Nel corso della sua analisi AJ Glueckert si è anche detto felice ed emozionato di lavorare con il regista Mattias Hartman e il maestro Gatti: “Lavorare con Matthias Hartman è stata una gioia. Viene da una tradizione teatrale classica come me. È una collaborazione assolutamente intensa: ogni giorno che passa ho la sensazione che stiamo creando qualcosa di nuovo, senza realizzare semplicemente la visione predeterminata di qualcuno. Lavorare con il maestro Gatti nella sua prima Ariadne è un vero onore. Per me è la sesta produzione di quest’opera a cui il maestro ha dato momenti musicali e colori splendidi: poterlo vedere lavorare sul podio è davvero stimolante.”

Jessica Pratt debutta nel ruolo di Zerbinetta nella versione originale dopo averlo sostenuto nella versione in italiano a Martina Franca nel 2020: il soprano australiano è una delle più apprezzate interpreti degli ultimi anni, in particolar modo nel repertorio belcantistico. Dopo aver vinto diversi concorsi di canto in patria nel 2003 si è trasferita in Italia per studiare con Gianluigi Gelmetti presso il Teatro dell’Opera di Roma e presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Renata Scotto. Presenza costante nei cartelloni dei più importanti teatri del mondo, ha lavorato con direttori come Daniel Oren, Daniele Gatti e Gianandrea Noseda. Al Teatro del Maggio è stata di recente la protagonista nella Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti diretta da Michele Gamba per la regia di Cesare Lievi andata in scena nel settembre 2021. Parlando del suo debutto, il soprano si è detta felice di poter affrontare per la prima volta la versione originale: “Per me sarà la prima volta nel ruolo di Zerbinetta nella versione originale di Strauss, che devo dire è davvero un gioiello musicale. Anche il cast di questa produzione è meraviglioso”.

Markus Werba interpreta Ein Musiklehrer: dotato di un ampio repertorio che spazia da Donizetti a Wagner il baritono austriaco, da tempo presenza stabile nei cartelloni dei più prestigiosi teatri del mondo, è inoltre uno dei più apprezzati interpreti mozartiani degli ultimi anni. Per Werba, che nel corso della sua carriera quasi trentennale ha collaborato con alcuni dei più importanti direttori degli ultimi decenni come Claudio Abbado, Riccardo Muti e Daniele Gatti, è un ritorno sulle scene del Teatro del Maggio dopo le recite di Die Fledermaus, andato in scena a gennaio 2022 diretto da Zubin Mehta per la regia di Josef Ernst Köpplinger.

Liviu Holender veste invece i panni di Harlekin: anche lui fra i protagonisti de Die Fledermaus del gennaio 2022, ha studiato pianoforte al Conservatorio di Vienna e clarinetto alla “University of Music and Performing Arts” di Vienna. Al concorso nazionale “Prima la musica” si è classificato primo con lode nella categoria musica da camera. È stato membro della scuola d’opera della Wiener Staatsoper e nel corso della sua carriera ha interpretato numerosi ruoli, fra cui il Count Eberbach (Der Wildschütz), Papageno (Die Zauberflöte), Guglielmo (Così fan tutte), Schaunard (La Bohème) e Justizrat Hasentreff (Der Junge Lord). Nel commentare il suo ritorno al Maggio, si è detto entusiasta di poter tornare a Firenze in questa produzione: “Dopo il mio debutto nel Fledermaus nel ruolo del Doktor Falke sono davvero felice di poter tornare qui: Harlekin è un personaggio meraviglioso e l’aria “Lieben, Hassen” è una delle più celebri per un baritono. Arlecchino è uno dei grandi della commedia dell’arte e il vero comico di Ariadne. È un grande piacere poterne vestire i panni insieme a un cast di livello così straordinario”

Michèle Losier, al suo debutto al Teatro del Maggio, è invece Der Komponist: dopo aver fatto parte della “San Francisco Opera’s Merola Program”, l’ “Opéra de Montréal’s Atelier Lyrique” e la “Juilliard Opera Center” di New York ha debuttato nel ruolo di Dorabella in Così fan tutte all’Opéra d’Avignon. Nel corso della sua carriera si è distinta come una capace interprete del repertorio di Rossini, Vivaldi, Handel, Dvorák and Bach.

Jacoub Eisa interpreta Truffaldin: anche lui al suo debutto sulle scene del Maggio, durante la sua carriera ha interpretato numerosi ruoli, spaziando da Giuseppe Verdi a Paul Hindemith.  Daniel Schliewa è Brighella, primo ruolo assoluto per il giovane tenore al Teatro del Maggio; nella sua carriera ha già affrontato vari ruoli in altrettante produzioni come Carmen, Tosca, Cavalleria Rusticana, Hänsel und Gretel, Bajazzo e A Midsummenight’s Dream.  Maria Nazarova interpreta Najade: il soprano russo, al suo debutto al Maggio, ha interpretato numerosi ruoli nel corso della sua carriera, diretta da maestri del calibro di Valery Gergiev, Christian Thielemann e Adam Fischer. Si è esibita in alcuni dei più prestigiosi teatri al mondo come il Teatro alla Scala, il Teatro Bolshoi e la Wiener Staatsoper lavorando con cantanti come Plácido Domingo, Juan Diego Flórez e Thomas Hampson.  Anna Doris Capitelli è Dryade e Liubov Medvedeva interpreta Echo, al loro debutto sulle scene del Maggio Musicale. Completano il cast Davide Piva nel ruolo di Ein Offizier, Antonio Garés come Ein Tanzmeister, Matteo Guerzè come Ein Perückenmacher, Amin Ahangaran nel ruolo di Ein Lakai e Luca Bernard come Scaramuccio.

Infine, come Haushofmeister, il maggiordomo, il sovrintendente del Maggio Alexander Pereira che da tradizione interpreta questo ruolo nei teatri che dirige.

operaclassica: video gallery Ariadne auf Naxos al teatro del maggio musicale fiorentino.

 

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