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Intervista esclusiva al baritono Ambrogio Maestri, dal teatro San Carlo di Napoli in occasione del Simon Boccanegra di Verdi e Piave.

BIOGRAFIA E CURIOSITA’

Ambrogio Maestri è nato a Pavia, dove ha studiato canto e pianoforte.

 

Il suo sensazionale debutto avviene nel 2001 e coincide con l’evento musicale più importante del “Centenario Verdiano”: il Falstaff che, sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti e per la regia di Giorgio Strehler, lo vede protagonista al Teatro la Scala di Milano e allo storico Teatro Verdi di Busseto.

 

Questa interpretazione gli vale critiche entusiastiche da parte della stampa internazionale e gli spalanca le porte dei più grandi Teatri Lirici del mondo.

La collaborazione con il Maestro Muti lo porta, nei tre anni successivi, a debuttare al Teatro alla Scala alcuni dei più emblematici ruoli verdiani quali Jago in Otello, Renato in Un ballo in maschera, Don Carlo di Vargas ne La forza del destino e Giorgio Germont in Traviata; consolidando così le basi di una carriera in continua ascesa.

Ospite dei più prestigiosi enti lirici mondiali (Metropolitan Opera, Opera de Paris, Covent Garden, Staatsoper di Vienna, Deutsche Oper di Berlino…) Maestri prosegue il suo percorso verdiano interpretando il Conte di Luna nel Trovatore, Amonasro in Aida, Rolando ne La battaglia di Legnano, Simon Boccanegra, Rigoletto e Nabucco nel ruolo di protagonista.

Amato dal pubblico e dalla critica, che continua a sostenerlo con l’entusiasmo dei suoi esordi, Maestri si conferma come uno dei più acclamati baritoni della scena internazionale.

All’interno di una carriera ricca di ruoli e soddisfazioni, Maestri continua naturalmente a portare Falstaff su tutti i più importanti palcoscenici, approfondendo un percorso di ricerca e di lettura interpretativa che fanno di Sir John un suo vero e proprio alter ego. Ogni nuova produzione rappresenta infatti una sfida che gli consente di studiare e sperimentare inedite nuances attoriali e vocali. La continua analisi e cesellatura del personaggio, condotta anche attraverso il confronto con i più grandi registi e direttori d’orchestra riesce a portare una ricchezza di esiti sempre nuova.

La collaborazione decennale con l’Arena di Verona lo porta a festeggiare nella stagione 2012 le cento recite di un’altra amatissima opera: Aida. Un traguardo significativo che si traduce in un’interpretazione matura e complessa del personaggio di Amonasro.

In questi anni di intensa attività viene diretto dai migliori direttori della scena internazionale tra cui Zubin Mehta, Daniele Gatti, Daniel Oren, Fabio Luisi, Antonio Pappano, Jeffrey Tate, Nello Santi, Marcello Viotti, Marco Armiliato, Gianandrea Noseda, Renato Palumbo,Daniel Harding… e da registi quali Franco Zeffirelli, Robert Carsen, Graham Vick, Peter Stein, Bob Wilson, Larent Pelly, Mario Martone, Hugo De Ana, Bartlett Sher…

Nel 2006 Maestri incontra per la prima volta il personaggio di Dulcamara. L’Opera di Parigi progettando una nuova produzione di Elisir d’amore desidera affidare, come avveniva una volta, il ruolo del simpatico ciarlatano ad una voce baritonale. Il successo dello spettacolo gratifica questa scelta riconoscendo a Maestri una duttilità vocale che gli consentirà di spaziare dal repertorio serio a quello buffo.

Negli ultimi quattro anni Maestri si confronta con Puccini e con il Verismo. Debutta Tosca a Torre del Lago, Cavalleria rusticana al Metropolitan di New York e Pagliacci alla Scala di Milano. La scelta di interpretare personaggi così forti e passionali, avviene, non a caso, dopo avere maturato un decennio di carriera. L’esperienza di palcoscenico infatti gli consente di valorizzare la veemenza del proprio peso vocale senza perdere la linea del canto.

Nel 2012 il regista Ferzan Ozpetek, che aveva diretto Ambrogio nell’Aida del Maggio Musicale Fiorentino, gli offre un ruolo nel suo film Magnifica presenza. Vestendo i panni di un cantante lirico degli anni quaranta, Ambrogio vive l’esperienza cinematografica accanto ad un cast eccezionale, costituito da alcuni dei più importanti attori italiani di oggi.

Il 2013, bicentenario verdiano, consacra Maestri come il Falstaff di riferimento; porta infatti Sir John al Teatro alla Scala, all’Opèra National de Paris, all’Opernhaus di Zurigo, al Festival di Salisburgo, Monaco di Baviera, Tokio festeggiando la duecentesima recita Metropolitan di New York.
Sempre nel 2013 è stato Nabucco all’Arena di Verona, Amonasro nell’Aida della Scala, all’Arena di Verona e a Tokio e infine Simon Boccanegra al Teatro Regio di Torino.

Il 2014 vede Ambrogio impegnato in diverse opere quali Pagliacci a Vienna, Tosca a Barcellona, Nabucco a Monaco di Baviera, Otello al Teatro Regio di Torino e Aida all‘Opera di Roma. Lo si potrà vedere in Falstaff ad Amsterdam con la Royal Concertgebouw Orchestra a San Paolo del Brasile e al Teatro Colon di Buenos Aires.
Debutterà inoltre il ruolo di Gerard in Andrea Chenièr al Festival di Peralada.

Gennaio 2014

 

ABOUT

 

Ambrogio Maestri was born in Pavia where he studied singing and piano.

His sensational debut in 2001 coincided with the most important musical event of the Verdi Centennial, Falstaff, conducted by Riccardo Muti and directed by Giorgio Strehler, which saw him in the leading role at the Teatro alla Scala in Milan and the historic Teatro Verdi in Bussetto.

This interpretation earned him enthusiastic reviews from the international press and opened the doors of the most important opera houses in the world.

 

The collaboration with Riccardo Muti lead him over the next three years to debut at the Teatro alla Scala in some of the most emblematic Verdi roles such as Iago in Otello, Renato in Un Ballo in maschera, Don Carlo di Vargas in La forza del destino and Giorgio Germont in Traviata, thereby strengthening the foundations of a constantly ascending career.

Guest of the most prestigious opera companies world-wide (Metropolitan Opera, Opera de Paris, Covent Garden, Staatsoper di Vienna, Deutsche Oper di Berlino, Maestri continues his Verdian journey performing as the Conte di Luna in Trovatore, Amonasro in Aida, Rolando in La battaglia di Legnano, and in the leading roles of Simon Boccanegra, Rigoletto and Nabucco.

Loved by the public and critics who continue to support him with the same enthusiasm as at the beginning of his career, Maestri is confirmed as one of the most acclaimed baritones on the international scene.

 

In a rewarding career with an abundance of roles Maestri has obviously continued to bring Falstaff to the most important stages, with Sir John becoming his true alter ego through in depth research and interpretative recitation. In fact each new production represents a challenge that enables Maestri to study and experiment unedited actors’ and voice nuances. The continuing analysis and refining of the character, also carried out by confrontation with the greatest directors and conductors , brings a wealth of new results.

 

 

 

The ten-year collaboration with the Arena di Verona led him during the 2012 season to celebrate his one hundredth performance of another beloved opera: Aida. A significant milestone that results in a mature and complex interpretation of the character of Amonasro.

In 2006 Maestri encountered for the first time the character of Dulcamara. The Opera de Paris, planning a new production of Elisir d’amore, wished to assign, as in the past, the role of the congenial charlatan to a baritone. The success of the performance rewarded this decision recognizing in Maestri a vocal flexibility that permits him to range from serious to buffo repertoires.

 

In the last four years Maestri has confronted Puccini and Verismo. He debuted in Tosca at Torre del Lago, Cavalleria rusticana at the Metropolitan in New York and Pagliacci at La Scala in Milan. The choice of playing such strong and passionate characters came, not surprisingly, after a decade of experience. This stage experience in fact allows him to enhance the vehemence of his own vocal weight without losing the la linea del canto.

 

In 2012 the director Ferzan Ozpetek, who had directed Ambrogio in Aida at the Maggio Musicale Fiorentino, offered him a role in his film Magnifica presenza. Playing the part of an opera singer in the forties, Ambrogio Maestri had a cinematographic experience alongside an exceptional cast, made up of some of today’s greatest Italian actors.

Verdi’s bicentennial in 2013 represents the consecration of Maestri as a reference Falstaff. He was Sir John at La Scala, at the Opèra National de Paris, at Zurich’s Opernhaus, at Salzburg’s Festival, in Munich, in Tokyo, and at the Met in New York where he celebrated his 200th performance of the role. In 2013 he also interpreted Nabucco at the Arena di Verona; Amonasro in Aida at La Scala, at the Arena di Verona, and in Tokyo; and Simon Boccanegra at Turin’s Teatro Regio.

In 2014 Ambrogio will be working on several productions such as Pagliacci in Vienna, Tosca in Barcelona, Nabucco in Munich, Othello at Turin’s Teatro Regio, Aida at Rome’s Opera. We will see his Falstaff in Amsterdam with the Royal Concertgebouw Orchestra, in San Paolo in Brazil, and in Buenos Aires at the Teatro Colon.
He will also make his debut as Gerard in Andrea Chenièr at the Peralada Festival.

January 2014

FONTE SITO UFFICIALE DEL BARITONO MAESTRO AMBROGIO MAESTRI

www.ambrogiomaestri.com

Video: https://www.youtube.com/watch?v=oQyuR85uegM

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