Segnalazione mostra «Women in Love» a Venezia, 2-23.12.2022

 

COMUNICATO STAMPA 3

La potenza naturale del piacere femminile per denunciare le mutilazioni genitali femminili.

  • Il 2 Dicembre a Venezia sarà inaugurata la Mostra ad alto contenuto sociale e solidaristico Women in love di Benedetta Paravia;

  • Lo scopo centrale di questo evento artistico è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili (clitoridectomia, escissione ed infibulazione) al fine di contribuire a porre fine a questa terribile violenza perpetrata su bambine e giovani donne;
  • In esposizione 7 video NFT realizzati dall’artista che ritraggono ognuno 7 donne volontarie di nazionalità diverse. Le immagini suscitano impatto emotivo attraverso la rappresentazione di un vero orgasmo, ossia la forza della natura femminile in contrapposizione alla violenza del crimine delle MGF;

 

Il 2 Dicembre, alle ore 17 per i media e dalle 18 alle 22 per gli ospiti, presso Palazzo Bembo, affacciato sul Canal Grande all’altezza del Ponte di Rialto, a Venezia sarà inaugurata la mostra ad alto contenuto sociale e solidaristico Women in love di Benedetta Paravia, alias Princess Bee, in collaborazione con la Galleria internazionale ITSLIQUID GROUP. 

Benedetta Paravia, il cui progetto artistico beneficia già del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, lo scorso 28 Ottobre presso la Camera dei Lords a Londra è stata premiata, con decreto precedentemente firmato dalla Regina, con la motivazione “best project 2022 for women empowerment”. Si tratta del premio per le donne leaders che è stato dedicato alla Regina stessa dopo la sua scomparsa.

Lo scopo principale della Mostra è sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle Mutilazioni Genitali Femminili (clitoridectomia, escissione ed infibulazione) al fine di contribuire a porre fine a questa terribile violenza perpetrata su bambine e giovani donne, una violazione dei Diritti Umani (WHO 2008). Sono 125 milioni le donne nel mondo che convivono con una delle mutilazioni genitali esistenti, mentre sono 4 milioni le bambine che, ogni anno, rischiano di subirne una.

Saranno esposti 7 video NFT che ritraggono ognuno 7 donne volontarie di nazionalità diverse, con la direzione fotografica di Daniele Pedone. Le immagini suscitano impatto emotivo attraverso la rappresentazione di un vero orgasmo, ossia la forza della natura femminile in contrapposizione alla violenza del crimine delle MGF. Lo spettatore è indotto di conseguenza alla riflessione ed alla presa di coscienza delle profonde lesioni fisiche e psichiche inflitte alla donna ed alla propria femminilità che le viene negata dopo aver subito queste pratiche. La «naturalità» come leva virtuosa per scardinare usanze drammaticamente oscurantiste e violenze di genere contemporanee è sottolineata nei video da elementi come acqua, sabbia, ecc. 

Le mobilitazioni internazionali contro questo fenomeno hanno ridotto l’incidenza nelle nuove generazioni ma il problema è ancora gravemente diffuso. Le MGF sono divenute target del quinto obiettivo di Sviluppo Sostenibile: la parità di genere. Infatti, sebbene la pratica sia gestita dalle donne, è però sorretta da un sistema di valori e norme che esercitano una funzione culturale ed identitaria: l’attenuazione del desiderio femminile, l’aumento del piacere maschile ma soprattutto la sicurezza della fedeltà matrimoniale e la preservazione della verginità sono tra le motivazioni dominanti di natura sessuale. Le MGF, quindi, non hanno alcuna base religiosa e sono praticate in molti paesi dell’Africa, del Sud della penisola araba, del Sud Est asiatico e, appunto, anche in Italia. Con la Legge n.7 del 9 Gennaio 2006 il Parlamento italiano ha provveduto a tutelare la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile in attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione Italiana e di quanto sancito dalla Dichiarazione e dal Programma di azione adottati a Pechino il 15 Settembre 1995 nella quarta Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulle donne. Il 6 Febbraio infine è stata proclamata la Giornata Mondiale Contro le Mutilazioni Genitali Femminili.

L’arte si fa portatrice di istanze sociali attraverso delle immagini che possano innescare una reazione o una riflessione nel visitatore e cercando di attivare un volano solidaristico il più concreto possibile. Il catalogo della mostra, realizzato in doppia lingua italiana ed inglese, conterrà alcune delle testimonianze più significative di donne impegnate da oltre trent’anni nella lotta contro le MGF, sia che siano state vittima, sia che siano scampate alla violenza. Al termine della mostra, i 7 NFT verranno battuti durante un’asta benefica di cui parte del ricavato andrà a sostenere la NGO The Girdle per l’empowerment delle donne in Africa ed il resto verrà impiegato per una campagna mirata di educazione alla consapevolezza per le fanciulle tramite i social media Tiktok ed Istagram, con una serie di conferenze itineranti sul tema MGF e per la deinfibulazione e clitoridoplastica gratuite per le vittime mutilate. 

Artista poliedrica e creative producer Benedetta Paravia aka Princess Bee è tornata in Italia dagli Emirati Arabi Uniti, dove lavora creando un ponte tra Medio Oriente ed Europa attraverso la cultura, la formazione universitaria, le canzoni (di cui una per la pace, “Angels”, patrocinata dall’UNESCO), i libri, i programmi televisivi e cross mediali al femminile, le sfilate, le mostre d’arte e la solidarietà. È l’italiana più famosa nel mondo arabo, unica personalità ad oggi autorizzata – all’interno del Museo del Cairo – per un servizio fotografico ed icona della sua amata città d’adozione: Dubai. È Vice Presidente ed Ambasciatore di A.N.G.E.L.S. – Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà – ONLUS.

È anche l’orgoglio di Google con il 100% di notizie positive a lei dedicate. Collabora con La Repubblica e RepTV.

Wikipedia: https://en.m.wikipedia.org/wiki/Princess_Bee

Instagram: @benedettaparavia @princessbeemusic

Website: www.benedettaparavia.com

Daniele Pedone fotografo e per questa Mostra si è affiancato all’Artista Benedetta Paravia in qualità di direttore della fotografia, ha collaborato con importanti personalità nel campo delle arti visive quali Peter Lindbergh, Bruce Weber, Mario Testino ed altri. Ha vissuto a New York, Londra e alle Isole Canarie. Di ritorno in Italia ha abbracciato il progetto artistico-culturale umanitario Women in Love.

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