UNICA TAPPA ONNA PER SIGNUM SAXOPHANE

 

 

COMUNICATO STAMPA

Il SIGNUM SAXOPHONE QUARTET

a ONNA

per non dimenticare

Sarà Onna l’unica tappa del tour estivo del SIGNUM SAXOPHONE QUARTET, prestigioso gruppo musicale che ha portato già da vari anni un vento di novità sui palcoscenici europei.

Il concerto si terrà il 24 giugno nella piazza antistante la chiesa di San Pietro Apostolo,ore 18.00, grazie alla collaborazione tra il Goethe Institute e Onna onlus. Ed è il segno di un legame tra Italia e Germania che, a partire dalla notte del 6 aprile 2009, non si è più spezzato. Si tratta, inoltre, del primo evento di una lunga serie, poiché in progetto ci sono altre iniziative, da tenersi nel,piccolo borgo, sempre in collaborazione con il Goethe Institute.

I quattro musicisti Blaž Kemperle sassofono soprano, Erik Nestler sassofono contralto,
Alan Lužar sassofono tenore, Guerino Bellarosa sassofono baritono si incontrano a Colonia dove fondano l’ensemble nel 2006, studiando a Vienna, Colonia e Amsterdam.

 

Il Signum Saxophone Quartet conquista il pubblico delle metropoli musicali con la sua straordinaria passione e l’entusiasmante gioia di fare musica.
Dopo aver vinto numerosi premi internazionali (Lugano, Berlino, Verona), il Signum è invitato in alcune delle maggiori sale quali Konzerthaus di Berlino, Philharmonie di Colonia e di Monaco, Carnegie Hall di New York e in importanti Festival, tra i quali Mecklenburg-Vorpommern Festival, Schleswig-Holstein Musik Festival, Musical Olympus Festival di San Pietroburgo e Ludwigsburger Schlossfestspiele.
Alla sua attività concertistica affianca progetti di formazione, per esempio nel programma 
Rhapsody in School di Lars Vogt e Philharmonie-Veedel a Colonia, dove l’ensemble risiede.Fonte di ispirazione rimangono sempre il Quartetto Ébène, il Quartetto Artemis e Gabor Takács-Nágy. La duttilità e curiosità artistica dell’ensemble si esprime nell’ampio repertorio che spazia dal Barocco al contemporaneo, con molte opere commissionate e trascrizioni dal repertorio sia cameristico che sinfonico. Il Quartetto esegue i programmi a memoria per sentirsi più libero di creare suggestive coreografie con la gestualità del corpo.
La rarità unita all’altissimo livello di questo giovane ensemble è documentata sin dal disco di esordio (Ars) con opere di Edvard Grieg, Maurice Ravel, Béla Bartók e Dmitri Šostakovič.

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