Serena conduce Operaclassica Eco Italiano

Serena intervista il maestro Nicola Luisotti, direttore d’orchestra

All’inizio della mia carriera mi sono chiesto «perchè faccio ciò?» E dopo molte considerazioni sono giunto ad una risposta: tu stai facendo ciò perchè Qualcuno ti ha chiesto di fare questo. Qualcuno che non hai mai conosciuto e probabilmente non conoscerai mai. Non sappiamo perchè, per questo la musica ti sceglie, ti prende dall’infanzia e non ti abbandona più, mai. E’ una bella, fantastica, d’orata gabbia per la vita. cit. Nicola Luisotti, direttore d’orchestra.

Serena conduce opera classica, intervista al maestro Nicola Luisotti

1 Come ha scoperto che la musica sarebbe stata la sua vita?

• Ero un bambino di circa 5 anni e ho sentito la Sua chiamata. Credo sia molto simile alla vocazione per il sacerdozio.

2 C’è qualche momento del periodo in cui era studente che ricorda con maggiore emozione?

• Tutte le lezioni che ho ricevuto da studente, hanno sempre provocato in me grandi emozioni. Durante il periodo del conservatorio, ho preso molto sul serio il rapporto con i miei insegnanti. Studiare molto, e non solo la Musica, è fondamentale per la crescita di un allievo che sogna le grandi sale da concerto o i grandi teatri.

3 Lei viaggia molto per lavoro, ma c’è qualche luogo dove ha diretto, che è diventato per lei un “luogo del cuore”? (in senso artistico ovviamente)

• Non ho un luogo dove mi riconosco e dove sento che vorrei abitare, artisticamente, per sempre. Un artista è in fondo un po’ nomade, ed io sento molto il mito di Ulisse. Come lui, che ritorna a Itaca dopo 20 lunghi anni, penso sempre al viaggio successivo.

4 Come è la giornata tipo di un direttore d’orchestra quando è impegnato in una produzione?

• È molto semplice. Ci si alza presto al mattino, si fa colazione, si va in teatro e si lavora sino a sera. Si cerca poi di fare del nostro meglio e di collaborare con tutti poiché, non dimentichiamolo mai, il lavoro di un direttore d’orchestra è principalmente di mediazione. Poi si torna a casa, spesso molto stanchi ma soddisfatti. Purtroppo tutte le note ascoltate quella giornata, risuoneranno a lungo nella testa prima di addormentarsi. La Musica è pura gioia, ma anche dolce condanna.

5 Come collabora con il regista di una opera? Cosa pensa delle regie contemporanee?

• Collaboro con loro fianco a fianco. Non sempre sono d’accordo con le loro idee, ma cerco comunque sempre di comprendere le loro ragioni. Le regie contemporanee a volte funzionano a volte no, questo credo valga però anche per quelle tradizionali. Amo quindi i registi intelligenti con spettacoli che siano in grado di mettere in luce gli aspetti più intimi e profondi dei grandi capolavori che vengono messi in scena. Il pubblico deve poter uscire da teatro più ricco e più saggio di come vi è entrato.

6 Cosa è per Lei la musica?

• Senza alcun dubbio, è la voce di Dio e di conseguenza, dell’universo.

7 Si è mai emozionato durante la direzione di una opera? Se si quale?

• Provo sempre emozioni fortissime durante le esecuzioni, così come durante molte prove. Ho la fortuna di dirigere solo ciò che amo, e questo mi aiuta molto.

8 Lei è stato Direttore Musicale dell’Opera di San Francisco dal 2009 al 2018, dove ha diretto oltre quaranta produzioni tra opere e concerti dal suo debutto nel 2005. Nel 2018 è stato inoltre insignito della San Francisco Opera Medal per i suoi meriti artistici. Cosa porta con sé dell’esperienza a San Francisco e del premio “San Francisco Opera Medal”?

• Beh, San Francisco è stata la mia casa per molti anni. Quando sono tornato come ospite nell’ottobre scorso a dirigere la Manon Lescaut ho provato un tuffo al cuore. Tutti quegli anni trascorsi lì sono stati una grande esperienza di vita e ne sono uscito sicuramente più saggio e più maturo. L’Opera Medal è il più alto riconoscimento artistico per San Francisco Opera e per me è stato un grande onore averlo ricevuto. Ho dato veramente tanto a quel teatro e quel teatro ha dato tanto a me. È stato un grande amore e continueremo a frequentarci per molti anni a venire.

9 In una intervista Lei ha detto che la musica è una meravigliosa gabbia dorata per tutta la vita, cosa intende?

• Quando la Musica ti sceglie, lo fa quando sei ancora un bambino, e crescendo ti rendi conto che non potrai più liberartene. I tuoi amici andranno a giocare a calcetto, e tu rimarrai solo nella tua stanzetta, ore ed ore, a studiare il tuo strumento. Ecco perché penso sia una gabbia dorata: ti perseguita, ti seduce e non ti lascia neppure un istante, e per tutta la vita. Per dirla con Lloyd Douglas, è una “magnifica ossessione”!

10 Lei pensa che la musica l’abbia scelta o Lei ha scelto la musica?

• Come ho detto all’inizio di questa intervista, non si può scegliere di essere musicisti, la Musica sceglie i propri sacerdoti, e loro non possono rifiutare la chiamata.

11 Attualmente è impegnato ne “Il trovatore” al teatro alla Scala di Milano, come procedono i preparativi e che tipo di “Trovatore” sarà il Suo Trovatore da un punto di vista musicale?

• Incrociando le dita, tutto sembra procedere per il meglio. Il lavoro va avanti con talento, amore e rispetto reciproco da parte di tutti. Il nostro Trovatore sarà il più possibile fedele al testo di Verdi e Cammarano. L’Orchestra, il Coro e i Solisti stanno dando veramente il massimo ed io sono veramente orgoglioso di loro.

12 Lei ha diretto moltissime opere nei più grandi teatri del mondo, secondo Lei, diventa una routine dirigere una stessa opera, od ogni volta è possibile scoprire cose nuove, quindi ogni performance è diversa dalle altre?

• Non esiste la routine. Ognuno di noi è diverso da quello che era il giorno prima, figuriamoci a distanza di mesi o addirittura, anni! Chi pratica la routine come mezzo proprio per esprimere la Musica, non è un’artista ma un mistificatore.

13 Cosa direbbe ai giovani che vogliono intraprendere la carriera musicale?

• Non fatelo! Scherzo, naturalmente. Quello che sento di dire ai giovani è: Studiate! Studiate! Studiate! E ancora: siate sempre innamoratissimi di quello che fate!!

14 Ci sono impegni futuri di cui può darci qualche anticipazione?

• I prossimi mesi saranno tutti dedicati al sinfonico, al Regio di Torino, ad Amburgo, a Bilbao, al Massimo di Palermo, ad Atlanta e a Madrid con musiche di Mozart, Barber, Rachmaninoff, Beethoven, Mendelsohnn, Rossini, Korngold, Mahler e Sibelius.

15 Può fare un saluto a tutti gli amici di opera classica?

• Ma certo!! Desidero fare un saluto speciale agli amici di Opera Classica ed uno in particolare a Serena Amato che con amore e passione dedica la propria vita alla Musica classica e all’Opera.

per tutte le informazioni relative a Nicola Luisotti potete consultare il suo sito ufficiale www.nicolaluisottiitaliano.weebly.com

 

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *