Serena conduce operaclassica eco italiano

Venerdì 2 settembre 2022, alle ore 21, il maestro Theodor Guschlbauer, alla guida dell’Orchestra del Maggio, sul podio della Cavea del Maggio per il primo appuntamento sinfonico dopo la pausa estiva, offerto in omaggio alla Città di Firenze

In programma le composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven; solista, al pianoforte, Andrea Lucchesini. 

L’ingresso al concerto è gratuito ma è necessario richiedere il biglietto, fino ad esaurimento dei posti disponibili, presso la Biglietteria del Maggio o telefonicamente presso il Servizio Cortesia

Il concerto è finanziato dai fondi del D.M. della Cultura del 24.02.2022 n. 73

Sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche delle città metropolitane – Autunno Fiorentino 2022.

 

Firenze, 30 agosto 2022 – Il Teatro del Maggio, allo stesso modo con la quale ha salutato il suo pubblico, prima delle vacanze lo scorso 13 luglio – il giorno prima della chiusura del 84º Festival –  con un concerto in omaggio a Firenze diretto da Zubin Mehta, riprende la sua attività il 2 settembre con un concerto altrettanto offerto alla Città di Firenze e altrettanto eseguito nella suggestiva Cavea, il teatro all’aperto sul tetto del Maggio. Quello che il primo appuntamento sinfonico della nuova stagione vede alla guida dell’Orchestra del Maggio, il maestro Theodor Guschlbauer che torna a Firenze dopo le recite de Le Nozze di Figaro andate in scena nel mese di maggio al Teatro della Pergola nel corso del Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

Sui leggii un programma che prevede la Sinfonia in re maggiore K. 385, Haffner di Wolfgang Amadeus Mozart e il Concerto in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven; in chiusura la Sinfonia in do maggiore K. 425, Linz sempre di Wolfgang Amadeus Mozart. Al pianoforte, nel corso dell’esecuzione del concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, il maestro Andrea Lucchesini, che torna al Maggio dopo il concerto sinfonico del 7 luglio 2022 sotto la direzione di Manfred Honeck.

L’ingresso al concerto è gratuito ma è necessario richiedere il biglietto, fino ad esaurimento dei posti disponibili, presso la Biglietteria del Maggio (dal martedì al venerdì: 11-13/15-18; sabato: 11-14; da due ore prima degli spettacoli) telefonicamente presso il Servizio Cortesia (fino al 31 agosto al numero +39 055 2001278  e a partire dal 1 settembre al nuovo numero  +39 055 2779309 e sarà attivo a partire dal 1 settembre) o via mail a  cortesia@maggiofiorentino.com

Il maestro Theodor Guschlbauer ha debuttato al Maggio nel settembre 2000 con la direzione de Die Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart, per la regia di Julie Taymor: nato a Vienna nel 1939, prende lezioni di pianoforte e violoncello prima di studiare direzione d’orchestra con Hans Swarowsky. Continua successivamente i suoi studi con Lovro von Matačić e Herbert von Karajan. La sua prima scrittura gli offre la possibilità di dirigere i Wiener Volksoper e i Landestheater di Salisburgo. Presto diventa Direttore Musicale dell’Opéra de Lyon e nel 1975 viene nominato «Generalmusikdirektor» a Linz. Raggiunge la carica di direttore musicale e artistico della Strasbourg Philharmonic Orchestra fra il 1983 e 1998 e, dal 1997 al 2001, diviene direttore artistico e musicale dell’Orchestre Philharmonique Rhénanie-Palatinat. Dirige molte fra le più importanti orchestre fra cui i Wiener Philharmoniker, la London Symphony Orchestra, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre de la Suisse Romande, la Deutsches Symphonieorchester Berlin, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra di Santa Cecilia a Roma, l’Orchestra RAI di Torino, la NHK Orchestra di Tokyo e la Israel Philharmonic Orchestra. Lavora periodicamente in molti festival, tra cui quelli di Salisburgo, Aix-en-Provence, Praga, Lucerna e Montreux. E’ anche direttore ospite ad Amburgo, Colonia, Monaco di Baviera, Vienna, Ginevra, Bruxelles, Lisbona e Parigi. Ha eseguito più di sessanta registrazioni, alcune della quali sono state premiate dal Grand Prix du Disque. La Fondazione Goethe di Basilea, lo ha premiato col prestigioso “Premio Mozart”, e la Alsace Foundation con il suo “Honour Prize”. È inoltre “Cavaliere nell’Ordine della Legion d’Onore”, la più alta onorificenza attribuita dalla Repubblica francese. Theodor Guschlbauer tornerà al Maggio nel corso delle prime settimane del nuovo anno, al Teatro Goldoni, per le recite de La finta semplice, nel corso del Festival di Carnevale del Maggio dedicato al Faust e Goethe.

Insieme al maestro Guschlbauer, nel corso dell’esecuzione del Concerto in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra, il maestro Andrea Lucchesini.  Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani”. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e i più importanti direttori, con grande successo di pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI fino alla integrale esecuzione live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del ‘900 come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.

Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico. Tiene inoltre frequenti corsi di perfezionamento  presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui il Mozarteum di Salisburgo. Dal 2008 è Accademico di Santa Cecilia. Dopo essere stato direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana dal 2018 al 2021, è stato recentemente nominato direttore artistico degli Amici della Musica di Firenze, a partire dalla stagione 2022-2023.

Progetto finanziato dai fondi del D.M. della Cultura del 24.02.2022 n. 73

Sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche delle città metropolitane – Autunno Fiorentino 2022.

 

Il concerto, programma:

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Sinfonia in re maggiore K. 385 Haffner

Allegro con spirito / andante / minuetto e trio / presto

Il 16 luglio 1782 era andato in scena, con successo, Il ratto dal serraglio e per Mozart si apriva un periodo di lavoro intenso (la trascrizione per strumenti a fiato delle pagine più popolari del Ratto) e di preparazione delle nozze con Constanze Weber. In quei giorni il padre lo informa della richiesta di musiche da parte del borgomastro di Salisburgo Siegmund Haffner (lo stesso committente della Serenata K. 250): nonostante che Mozart avesse lasciato la città natale dopo la rottura con l’arcivescovo Colloredo, era una proposta che si non poteva rifiutare. Il 20 luglio Wolfgang scrive al padre: “Lavorerò il

più presto possibile, e cercando di scrivere bene, per quel che la fretta mi consente”; il 27 luglio spedisce il primo tempo; il 31 si scusa di non aver ancora finito; il 4 agosto si sposa con Constanze ed il 7 il lavoro (non ancora una Sinfonia, ma una Serenata) è terminato.

Nel febbraio 1783 il padre rispedisce a Vienna il manoscritto e Mozart, eliminando una Marcia introduttiva e uno dei due Minuetti, si ritrovò pronta una Sinfonia, la prima scritta a Vienna, che presentò al pubblico del Burgtheater di Vienna il 23 marzo 1783. Il primo tempo, Allegro con spirito, da eseguirsi “con fuoco”, come scrisse Wolfgang, permeato da una tensione contrappuntistica, memore della lezione bachiana, presenta un primo tema dal ritmo marziale e dal carattere energico, cui fa seguito una figurazione dolce e cantabile e, alla fine dell’esposizione, un disegno nuovamente di tono vigoroso. L’Andante successivo ci riporta ad una dimensione più gentile, di tenera eleganza, mentre il Minuetto, di impronta haydniana, è di nuovo pieno di energia, con al centro un elegante Trio. Il Presto finale, da eseguirsi “il più veloce possibile”, scrisse ancora Mozart, si basa su due temi principali che si ripresentano e vengono elaborati in una concisa struttura a rondò.

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Concerto n. 1 in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra

Allegro con brio / largo / rondò: allegro scherzando

Il Concerto op. 15 non è in realtà il primo dei 5 concerti che Beethoven scrisse per pianoforte e orchestra, ma il secondo, preceduto dall’op.19, che porta il numero 2, solo per questioni di cronologia di edizione. Il concerto in do maggiore risente di quello “stile militare” che Alfred Einstein riscontra in molti concerti mozartiani, fra cui il K. 503, modello immediato del Concerto op. 15. Caratteristiche di questo stile sono scanditi tempi di marcia, robusti effetti di crescendo, ritmi energici, presenza in orchestra di trombe e timpani, con esplicito riferimento appunto alla musica militare. Composto fra il 1795 e il 1798 ed eseguito all’Hofburgtheater di Vienna il 29 marzo 1795, inizia con un Allegro con brio in cui risuonano squilli di trombe e ritmi marziali, tipici dell’energico “stile militare”, cui si contrappone un secondo tema più cantabile, pieno di grazia settecentesca. L’accostamento fra questi due temi prepara l’entrata del solista che sfoggia da subito la propria abilità virtuosistica. Il Largo seguente è permeato da un lirismo dolce e avvolgente, che ricorda molti Adagi mozartiani. Dopo un passaggio misterioso e dolcissimo di note ribattute, lo straordinario Rondò finale suscita un’impressione di improvviso capovolgimento espressivo: la forza ritmica e sonora dello stile della danza popolaresca esprime un’energia lontana dai canoni settecenteschi e fa trasparire la futura carica rivoluzionaria della personalità beethoveniana.

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Sinfonia in do maggiore K. 425 Linz

Adagio. allegro spiritoso / andante / minuetto e trio / presto

Composta alla fine di ottobre del 1783, la Sinfonia in do maggiore K. 425 Linz deve il suo titolo alla cittadina dove Mozart si trovava di passaggio al tempo e dove avrebbe tenuto un’accademia privata. Al programma musicale proposto mancava tuttavia un pezzo d’apertura e così Mozart compose in tutta fretta la sinfonia in tempo utile per il concerto. Molte delle scelte stilistiche di questa pagina rimandano al modello sinfonico di Haydn, dalla brillante strumentazione dove figurano le trombe e i timpani, elementi tipici di occasioni celebrative festose, all’impostazione dei quattro movimenti. Per la prima volta, ad esempio, Mozart fa precedere l’Allegro iniziale da un Adagio introduttivo, tratto distintivo di tanti lavori di Haydn. Seguono un secondo tempo in ritmo di Siciliana (danza frequentemente utilizzata dall’illustre collega), un grazioso Minuetto di carattere rustico e un Presto conclusivo ricco di contrasti dinamici improvvisi ed episodi contrappuntistici.

Direttore Theodor Guschlbauer

Pianoforte Andrea Lucchesini

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino 

CAVEA DEL MAGGIO

Venerdì, 2 settembre 2022, ore 21

Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili

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