Serena conduce Operaclassica Eco Italiano

VERONICA SIMEONI

Nasce a Roma e si diploma in canto presso il Conservatorio di

Adria, poi prosegue la sua formazione musicale con Raina Kabaivanska

all’Accademia Chigiana di Siena, all’Istituto Vecchi-Tonelli di

Modena e all’Università di Stato di Sofia. Inizia la sua attività artistica

al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto debuttando in Oberto, Conte

di San Bonifacio e Il trovatore. Con The Bassarids di Henze, per la regia

di Mario Martone e la direzione di Stefan Soltész, e La damnation

de Faust di Berlioz, diretta da Daniele Gatti in un allestimento di Damiano

Michieletto, partecipa per ben due volte all’apertura di stagione

dell’Opera di Roma: entrambi gli spettacoli sono vincitori del Premio

Abbiati. Fra gli altri titoli rari del suo repertorio figurano Oedipus

Rex (Jocasta, regia di Giorgio Pressburger) a Trieste e L’Africaine di

Meyerbeer (Sélika direttore Emmanuel Villaume, regista Leo Muscato)

alla Fenice di Venezia. Di Rossini ha cantato Stabat Mater dapprima

alla Scala diretta da Riccardo Chailly, quindi all’Auditorium Giovanni

Agnelli del Lingotto di Torino, al Teatro Donizetti di Bergamo e

al Comunale di Bologna, sempre diretta da Michele Mariotti e infine

all’Accademia di Santa Cecilia di Roma con Ivor Bolton; nonché Petite

messe solennelle al Rossini Opera Festival di Pesaro con Alberto Zedda

e nella Cattedrale di Pavia con i complessi della Scala. Ancora alla

Scala, ha partecipato alla Messa per Rossini (registrata anche per Decca)

alla Scala, ancora con Chailly. Nel repertorio sinfonico ricordiamo

la IX Sinfonia di Beethoven al San Carlo di Napoli con Zubin Mehta,

all’Auditorio Principe Felipe di Oviedo e all’Accademia di Santa Cecilia

di Roma, diretta da Lorin Maazel; il Requiem di Maderna a Venezia;

Roméo et Juliette di Berlioz al Regio di Torino (direttore Gianandrea

Noseda); Seconda e Terza Sinfonia di Mahler al Teatro del Maggio con

Fabio Luisi e al Comunale di Bologna con Michele Mariotti e infine

Das Lied von der Erde con Gustav Kuhn a Dobbiaco. Veronica Simeoni

ha dedicato ampio spazio anche alla musica vocale da camera: oltre

le liriche di Berlioz, Debussy, Fauré e Hahn, che ha spesso eseguito

in concerto (Les nuits d’été con Michele D’Elia al Macerata Opera Festival,

alla Fenice di Venezia e per la rassegna Primedonne dell’Opera

di Roma) e che fanno parte del cd registrato per Maggio live dal titolo

Voix d’espoir, anche Wesendonck-Lieder di Wagner, Wunderhorn-Lieder

di Mahler e le Sei liriche su testo di Marina Cvetaeva di Šostakovič.

Ha interpretato più volte, con celebri direttori, la Messa da Requiem

di Verdi (a San Pietroburgo con Yuri Temirkanov, a Valencia, al Maggio

Musicale con Daniele Gatti, a Venezia con Myung-Whun Chung,

al Regio di Parma, al Concertgebouw di Amsterdam con Michele Mariotti,

al San Carlo di Napoli con Juraj Valčuha, a Bologna nonché a

Washington (Kennedy Center con la Washington National Opera,

direttore Gianandrea Noseda) e, in forma scenica, all’Opernhaus di

Zurigo diretta da Fabio Luisi, di cui è stato realizzato un DVD. Nell’opera

italiana è stata protagonista di numerosi allestimenti fra cui

Roberto Devereux (Sara) all’Opernhaus di Zurigo, al Real di Madrid,

alla Deutsche Oper di Berlino e a Monaco di Baviera al fianco di Edita

Gruberová; Anna Bolena (Seymour) all’Opernhaus di Zurigo con

Anna Netrebko; Norma (Adalgisa) al Comunale di Sassari, al Regio di

Torino, al Lirico di Cagliari, alla Fenice di Venezia, al Real di Madrid e

al Festival di Savonlinna; e Maria Stuarda (Elisabetta) a Modena, Piacenza

e Bilbao. Grande importanza rivestono poi i titoli verdiani, fra

cui Don Carlo (Eboli) all’Opernhaus di Zurigo e al Comunale di Bologna;

Nabucco (Fenena) alla Scala e all’Opernhaus di Zurigo dove ha

interpretato anche Aida (Amneris); Il trovatore (Azucena) alla Welsh

National Opera di Cardiff, alla Fenice di Venezia e all’Opera di Bordeaux.

Fra gli ultimi e più felici debutti segnaliamo Preziosilla ne La forza

del destino alla National Opera di Amsterdam (direttore Mariotti,

regia Christof Loy), ripresa alla Royal Opera House Covent Garden di

Londra diretta da Antonio Pappano e proiettata nei cinema di tutto

il mondo. Il repertorio francese, da sempre suo territorio d’elezione,

l’ha vista protagonista fin dal Dom Sébastien, roi du Portugal di Donizetti

a Norimberga, cui hanno fatto seguito Les Troyens (Didon) a Valencia

(con Valery Gergev e La Fura dels Baus); Les contes d’Hoffmann

(Giulietta) alla Scala (regia di Robert Carsen); Carmen a Città del

Messico (Palacio de Bellas Artes), Sferisterio di Macerata, Fenice di

Venezia, Comunale di Bologna, Regio di Torino, Maggio Musicale,

Terme di Caracalla a Roma (ripresa da Rai 5) e Bangkok (Thailand Cultural Centre); La Favorite a Firenze e Venezia e Guillaume Tell al

Rossini Opera Festival di Pesaro (regia di Graham Vick). Tuttavia è

con Werther (Charlotte) che, prima al São Carlos di Lisbona (ancora

con la regia di Graham Vick), poi all’Opera di Roma e al Massimo di

Palermo, ha recentemente debuttato alla Metropolitan Opera House

di New York a fianco di Vittorio Grigolo. Dopo il debutto in Cavalleria

rusticana (Santuzza) al San Carlo di Napoli con la regia di Pippo

Del Bono, ha ripreso il ruolo in un originale allestimento “nei luoghi”

a Matera, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, trasmesso in Eurovisione

in occasione delle manifestazioni di Matera Capitale della

Cultura 2019 e successivamente al Comunale di Bologna per la regia

di Emma Dante. Ha inoltre preso parte alla ripresa della produzione

di Nabucco alla Opernhaus di Zurigo al fianco di Plácido Domingo e

diretta da Fabio Luisi e alla Messa da Requiem di Verdi al Festival Enescu

di Bucarest con i complessi del Maggio Musicale Fiorentino. Nel

2019 è inoltre stato pubblicato il Cd Voix d’espoir, realizzato in collaborazione

con il pianista Michele D’Elia per la collana del Maggio

Live. Ha partecipato all’apertura della stagione 2020 della Fenice con

Don Carlo (con Myung-Whun Chung, per la regia di Robert Carsen) e

ha debuttato alla Sydney Opera House in Carmen. Fra gli impegni più

recenti si può annoverare Il trovatore (Azucena), in forma di concerto

al Macerata Opera Festival e successivamente, in forma semi scenica,

alla Fenice di Venezia. In ottobre si aggiunge inoltre il debutto in una

originale rielaborazione di Carmen al Comunale di Sassari dal titolo

Carmen, tragédie d’amour.

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