COMUNICATO STAMPA
Modena, 30 gennaio 2023
OPERA: IL TAMERLANO DI VIVALDI
L’opera, mai rappresentata al Teatro Comunale, si vedrà in una versione curata da Ottavio Dantone con regia di Stefano Monti.
Si vedrà venerdì 3 febbraio alle 20 e domenica 5 alle 15.30 per la stagione lirica al Teatro Comunale di Modena Il Tamerlano, ovvero La morte di Bajazet di Antonio Vivaldi in una nuova coproduzione andata in scena prima a Ravenna, poi a Piacenza e Reggio Emilia e che, dopo Modena, si vedrà a Lucca il 17 e il 19 febbraio prossimo. L’opera non è mai stata rappresentata nelle stagioni del Teatro Comunale.
L’allestimento scenico è curato da Stefano Monti, che firma regia, scene e costumi, con le luci di Eva Bruno, le elaborazioni video e 3D di Cristina Ducci, la pittura su tela di Rinaldo Rinaldi e Maria Grazia Cervetti, le illustrazioni di Lamberto Azzariti e le sculture di Vincenzo Balena.
La direzione musicale dello spettacolo è affidata a Ottavio Dantone, alla guida dell’Accademia Bizantina e di un cast formato da Filippo Mineccia, Bruno Taddia, Delphine Galou, Federico Fiorio, Shakèd Bar e Arianna Vendittelli. Una parte di particolare rilievo dello spettacolo è affidata ai danzatori di DaCru Dance Company con le coreografie di Marisa Ragazzo e Omid Ighani.
Questa nuova edizione dell’opera è frutto di un progetto curato da Ottavio Dantone per l’Accademia Bizantina inciso in disco per l’etichetta Naïve. Secondo la prassi in uso nella prima metà del Settecento, l’opera è nella forma di un ‘pasticcio’ che Vivaldi aveva realizzato scrivendo brani originali e altri provenienti da opere proprie o da altri autori sul canovaccio di un soggetto storico molto noto al pubblico. Il libretto di Agostino Piovene infatti fu messo in musica altre 40 volte a partire dal 1711, da Leonardo Leo, Georg Friedrich Händel, Nicola Antonio Porpora, Niccolò Jommelli, Giuseppe Sarti, Giuseppe Scarlatti, Josef Mysliveček, e tanti altri. “È cosi nota la storia del Tamerlano e di Bajazette – scriveva il librettista -, che invece di affaticarmi ad istruirne il lettore dovrei studiarmi a disimprimerlo da certe opinioni che vengono accreditate per vere”. La versione di Antonio Vivaldi (presentata qui su edizione critica di Bernardo Ticci e variazioni di Ottavio Dantone) fu presentata nel 1735 al Teatro Filarmonico di Verona. L’azione è ambientata a Prusa, capitale della Bitinia, nel 1403: Bajazet, sultano turco, è stato sconfitto dall’imperatore tartaro Tamerlano che lo tiene prigioniero nel suo palazzo. L’unica ragione di vita per Bajazet è il profondo affetto per la figlia Asteria, anch’essa prigioniera. “Pur se costruita attorno a personaggi con pertinenza storiografica – racconta il regista Stefano Monti -, l’opera in questione si caratterizza per una sua astoricità. Tutto s’incentra sulle passioni, fino alla follia, il sublime si mescola con il terribile, la bellezza con la brutalità che poi altro non sono che la continua oscillazione fra l’alto e il basso della vita”.
Giovedì 2 febbraio ore 18 si terrà al Ridotto del Teatro (Via Goldoni 1, ingresso libero fino ad esaurimento posti), per la serie Invito all’Opera presentata in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi, un incontro di presentazione a cura di Guido Barbieri, voce nota di Radio Tre Suite.
Biglietti, da 20 a 50€ salvo riduzioni. Biglietti online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.
Il Tamerlano
ovvero
La morte di Bajazet (RV 703)
Tragedia per musica in tre atti
su libretto di Agostino Piovena
Musica di
Antonio Viva ldi
Tamerlano Filippo Mineccia
Bajazet Bruno Taddia
Asteria Delphine Galou
Andronico Federico Fiorio
Irene Shakèd Bar
Idaspe Arianna Vendittelli
Direttore al clavicembalo Ottavio Dantone
Regia, scene e costumi Stefano Monti
Luci Eva Bruno
Contenuti video/3D Cristina Ducci
Pittura su tela Rinaldo Rinaldi, Maria Grazia Cervetti
Illustrazioni Lamberto Azzariti
Sculture Vincenzo Balena
Coreografie Marisa Ragazzo, Omid Ighani
Danzatori DaCru Dance Company
Accademia Bizantina
Coproduzione Teatro Alighieri-Fondazione Ravenna Manifestazioni,
Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia,
Fondazione Teatro Comunale di Modena, Azienda Teatro del Giglio
Alessandro Roveri
Ufficio Stampa
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