IL MATRIMONIO SEGRETO
AL TEATRO REGIO DI PARMA
Il dramma giocoso di Domenico Cimarosa torna in scena al Regio
dopo quasi 60 anni dall’ultima rappresentazione, nel nuovo allestimento in coproduzione con Ópera de Tenerife e Teatro Massimo di Palermo, con la regia di Roberto Catalano, che ambienta la vicenda a Broadway, negli anni ’50.
La direzione è affidata a Davide Levi, sul podio dell’Orchestra Cupiditas.
Teatro Regio di Parma
venerdì 10, domenica 12, venerdì 17 febbraio ore 20.00,
domenica 19 febbraio, ore 15.30
A quasi 60 anni dall’ultima rappresentazione al Teatro Regio di Parma, Il matrimonio segreto, dramma giocoso in due atti di Domenico Cimarosa, su libretto di Giovanni Bertati, torna in scena venerdì 10 febbraio 2023 ore 20.00 (recite domenica 12, venerdì 17 febbraio ore 20.00, domenica 19 febbraio, ore 15.30). Roberto Catalano firma la regia del nuovo allestimento realizzato in coproduzione con Ópera de Tenerife e Teatro Massimo di Palermo; la direzione è di Davide Levi, sul podio dell’Orchestra Cupiditas. Le scene sono di Emanuele Sinisi, i costumi di Ilaria Ariemme, le luci di Fiammetta Baldiserri, i movimenti coreografici di Sandhya Nagaraja.
L’allestimento nasce nel 2021 nell’ambito di Opera (e)Studio, il progetto dell’Ópera de Tenerife che offre alle nuove generazioni di cantanti lirici l’opportunità di affacciarsi sulla scena internazionale, prendendo parte a nuove produzioni e debuttando su prestigiosi palcoscenici d’opera. Protagonisti Giulia Mazzola (Carolina 10, 17), Veronika Seghers (Carolina 12, 19), Antonio Mandrillo (Paolino 10, 17), Bekir Serbest (Paolino 12, 19), Veta Pilipenko (Fidalma 10, 17), Valentina Stadler (Fidalma 12, 19), Francesco Leone (Geronimo 10, 17), Ignas Melnikas (Geronimo 12, 19), Marilena Ruta (Elisetta 10, 17), Eleonora Nota (Elisetta 12, 19), Jan Antem (Conte Robinson 10, 17), Ramiro Maturana (Conte Robinson 12, 19).
Composta tra il 1791 e il 1792 per la corte di Vienna su commissione dell’imperatore Leopoldo, Il matrimonio segreto fu rappresentata il 7 febbraio 1792 al Burgtheater ottenendo subito un enorme successo, tanto che si racconta che quella sera stessa l’imperatore, preso dall’entusiasmo, avesse ordinato una seconda rappresentazione immediata. Un intreccio ricco di equivoci abilmente districati grazie a un perfetto congegno narrativo e uno stile musicale brioso, leggero, scorrevole, rendono il capolavoro di Cimarosa l’esempio più luminoso dell’opera buffa di scuola napoletana, unica opera del XVIII secolo oltre alla trilogia Mozart-Da Ponte a non uscire mai dal grande repertorio.
L’allestimento in scena al Regio ambienta la vicenda nella Broadway degli anni ’50: qui Geronimo, napoletano emigrato a New York, ha aperto una lussuosa pasticceria e sogna per le due figlie matrimoni con ricchi aristocratici. Ma Carolina, che sogna di debuttare nei teatri di Broadway con il suo idolo Gene Kelly, ama il ragazzo delle consegne, Paolino, che sposa in segreto.
“In questo piccolo mondo – spiega il regista Roberto Catalano “fatto di desideri e aspirazioni più o meno sincere, si muovono personaggi che tendono verso ciò che credono possa essere un’idea di felicità: l’affannosa e svelta ricerca a cui sembriamo tutti così devoti che, il più delle volte, non porta da nessuna parte. E poi, ci sono i due sposi con la loro felicità semplice, coi loro sogni e la loro immaginazione che sempre può sollevarli dal peso del bisogno di ciò che è sempre più lontano da dove ci si trova. È questo che probabilmente li ha uniti ed è questo che li terrà sempre al sicuro. Geronimo & Co. è il piccolo mondo dove, per un giorno intero, nascono e vivono sentimenti più vicini a noi di quanto si possa immaginare”.
UN BIGLIETTO PER DUE
Nel mese dell’amore, il Teatro Regio di Parma lancia una promozione dedicata a tutte le coppie: per ogni biglietto acquistato per una delle recite de Il matrimonio segreto si aggiungerà un secondo biglietto al costo di due euro. La promozione è valida per le prime 50 coppie, solo per gli acquisti effettuati presso la Biglietteria del Teatro e fino ad esaurimento posti disponibili.
IL MATRIMONIO SEGRETO PER SCUOLE E FAMIGLIE
Nell’ambito di RegioYoung 2023, l’opera di Domenico Cimarosa va in scena in una speciale versione ridotta, della durata di circa 1 ora, in quattro appuntamenti dedicati ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni: le recite in programma sabato 11 febbraio, ore 16.00, e sabato 18 febbraio 2023, ore 15.00 e 17.30, sono dedicati alle famiglie, mentre è riservata al pubblico delle scuole la recita di mercoledì 15 febbraio, ore 10.00.
PROVE APERTE
Sono aperte al pubblico le prove de Il matrimonio segreto nei giorni che precedono il debutto: momenti cruciali in cui il complesso lavoro in scena e dietro le quinte trova un affascinante sintesi. È riservata al pubblico degli under30 la prova di martedì 7 febbraio 2023, ore 20.00, mentre è aperta al pubblico la prova di mercoledì 8 febbraio 2023, ore 20.00.
IL MATRIMONIO SEGRETO SU OPERAVISION
L’opera sarà trasmessa in streaming su OperaVision il 10 marzo 2023, alle ore 20.00, e resterà disponibile sulla piattaforma fino al 10 settembre 2023.
OperaVision è la piattaforma streaming gratuita supportata dal programma dell’Unione Europea Creative Europe, un vero e proprio palcoscenico digitale che mette in connessione i più importanti teatri d’Europa, offrendo un ricco cartellone di opere, concerti, danza, spettacoli, live e on demand, corredati da contenuti extra e di approfondimento.
PARTNER E SPONSOR
La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi. Main sponsor Iren, Barilla. Partner Crédit Agricole. Sponsor Parmalat, Parmacotto, Grasselli, CePIM, GloveICT, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Metronotte Drill Pac. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio Parma, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Partner artistici Conservatorio Arrigo Boito di Parma, Coro del Teatro Regio di Parma. Partner istituzionale La Toscanini. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. Wine partner Oinoe. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Cavalca, Teamwork, De Simoni, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste nature culture, Italiafestival.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da €10,00 a €110,00. Riduzioni del 50% per gli under 30.
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
Orari di apertura: dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. È inoltre possibile utilizzare i voucher di rimborso ricevuti a fronte degli spettacoli annullati per l’emergenza sanitaria. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.it.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
PROMOZIONI E AGEVOLAZIONI
UNDER 30 I giovani fino a 30 anni hanno diritto a una riduzione del 50% sul prezzo di abbonamenti e biglietti della Stagione Lirica e del 20% su quelli della Stagione Concertistica e di ParmaDanza, per i posti di platea e di palco. La promozione è valida fino a esaurimento posti.
BONUS CULTURA 18APP E CARTA DEL DOCENTE Il Teatro Regio di Parma aderisce a 18App e Carta del Docente, le iniziative a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Istruzione riservate ai neo-maggiorenni e ai docenti. Per informazioni www.18App.italia.it; www.cartadeldocente.istruzione.it
SPECIALE GRUPPI Si accettano via email richieste di prenotazioni per gruppi organizzati. Ai gruppi composti da più di 20 persone è riservata una riduzione del 5% sui biglietti degli spettacoli al Teatro Regio. I palchi sono venduti per l’intera capienza e i posti all’interno del palco non sono numerati. È possibile usufruire di alcuni retropalchi in cui intrattenersi prima dell’inizio dello spettacolo e durante gli intervalli; è prevista in questo caso, in aggiunta al costo del biglietto, una quota da concordare con la Direzione del Teatro. Per informazioni groups@teatroregioparma.it
Parma, 27 gennaio 2023
Ufficio comunicazione
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stampa@teatroregioparma.it
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Teatro Regio di Parma
venerdì 10 febbraio 2023 ore 20.00
domenica 12 febbraio ore 20.00
venerdì 17 febbraio ore 20.00
domenica 19 febbraio, ore 15.30
IL MATRIMONIO SEGRETO
Musica
DOMENICO CIMAROSA
dramma giocoso in due atti su libretto di Giovanni Bertati
Revisione secondo i testi originali a cura di F. Donatoni
Edizioni Casa Ricordi, Milano
Personaggi Interpreti
Carolina GIULIA MAZZOLA (10, 17)
VERONIKA SEGHERS (12, 19)
Paolino ANTONIO MANDRILLO (10, 17)
BEKIR SERBEST (12, 19)
Fidalma VETA PILIPENKO (10, 17)
VALENTINA STADLER (12, 19)
Geronimo FRANCESCO LEONE (10, 17)
IGNAS MELNIKAS (12, 19)
Elisetta MARILENA RUTA (10, 17)
ELEONORA NOTA (12, 19)
Conte Robinson JAN ANTEM (10, 17)
RAMIRO MATURANA (12, 19)
Maestro concertatore e direttore
DAVIDE LEVI
Regia
ROBERTO CATALANO
Scene
EMANUELE SINISI
Costumi
ILARIA ARIEMME
Luci
FIAMMETTA BALDISERRI
Movimenti coreografici
SANDHYA NAGARAJA
ORCHESTRA CUPIDITAS
Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma
In coproduzione con Ópera de Tenerife, Teatro Massimo di Palermo
Spettacolo con sopratitoli
STAGIONE LIRICA 2023
Teatro Regio di Parma
12, 15, 19, 21 gennaio 2023
DON GIOVANNI
Musica di WOLFGANG AMADEUS MOZART
10, 12, 17, 19 febbraio 2023
IL MATRIMONIO SEGRETO
Musica di DOMENICO CIMAROSA
24, 26, 31 marzo, 2 aprile 2023
ADRIANA LECOUVREUR
Musica di FRANCESCO CILEA
5, 7, 12, 14 maggio 2023
LES NOCES
Musica di IGOR’ STRAVINSKJI
PAGLIACCI
Musica di RUGGERO LEONCAVALLO
approfondimenti
IL MATRIMONIO SEGRETO_NOTA BREVE
C’è un negozio che va aperto. La città lì fuori aspetta.
Geronimo indugia di fronte alla foto della sua città, Napoli, assorto in quella certa malinconia che coglie chi ha abbandonato il proprio paese per cercare fortuna altrove.
Siamo nella New York degli anni ‘50, siamo a Broadway, all’interno della Geronimo & Co. la boutique del dolce dove viene confezionato il babà più prestigioso che sia mai stato prodotto. Il via vai di artisti sulla strada appena fuori dal negozio è fonte di grandi sogni per chi in quel posto è cresciuto. Carolina, figlia di Geronimo, la più piccola della famiglia, ha trascorso ogni giorno desiderando di poter correre verso uno dei tanti teatri che circondano la pasticceria del padre. E così, sfuggendo ai compiti che il lavoro le impone, lei danza. Ogni giorno, ogni momento in cui può non essere vista, danza sperando di poter un domani affiancare il suo idolo di sempre: Gene Kelly.
In cuor suo nasconde però un segreto. Ha sposato il ragazzo delle consegne, il semplice Paolino, di cui è tanto innamorata. Un matrimonio segreto che potrebbe non essere accettato da nessuno della sua famiglia, tutti troppo impegnati nell’affannosa ricerca di una felicità personale che li vede costantemente distratti dalla brama di conquista di qualcosa che, credono, potrà arricchirli ancora di più.
Ciascuno a suo modo. Ognuno di loro con la paura di non arrivare in tempo, rischiando di permanere in una condizione che si fatica ad accettare.
Da lì a poco avrà luogo un intreccio che vedrà sovrapporsi intenti, desideri e sentimenti di ciascuno, mentre il negozio resterà aperto e i clienti osserveranno, come fossero degli spettatori, la folle giornata in cui tutto questo accade.
In questo piccolo mondo, fatto di desideri e aspirazioni più o meno sincere, si muovono personaggi che tendono verso ciò che credono possa essere un’idea di felicità; l’affannosa e svelta ricerca a cui sembriamo tutti così devoti che, il più delle volte, non porta da nessuna parte.
E poi, ci sono i due sposi con la loro felicità semplice, coi loro sogni e la loro immaginazione che sempre può sollevarli dal peso del bisogno di ciò che è sempre più lontano da dove ci si trova.
È questo che probabilmente li ha uniti ed è questo che li terrà sempre al sicuro.
Geronimo & Co. è il piccolo mondo dove per un giorno intero, nascono e vivono sentimenti più vicini a noi di quanto si possa immaginare.
Roberto Catalano
L’opera in breve
Intercettato dall’imperatore Leopoldo II appena saputo che stava lasciando la corte di Caterina di Russia per tornare in Italia, Domenico Cimarosa fu invitato a comporre un’opera per la corte viennese, su libretto del poeta cesareo Giovanni Bertati. Leopoldo conosceva già personalmente Cimarosa: da Granduca di Toscana nel 1787 lo aveva ricevuto con simpatia a Firenze prima della partenza per la Russia. Il compositore arrivò a Vienna pochi giorni dopo la morte di Mozart, a inizio dicembre 1791. Gli fu offerto un contratto sostanzioso, dodicimila fiorini l’anno (Mozart nel 1787 ne aveva ricevuti ottocento) e il titolo di Maestro della Camera Imperiale.
Si mise molto rapidamente al lavoro, visto che Il matrimonio segreto debuttò il 7 febbraio 1792 al Burgtheater ottenendo subito un successo fragoroso che gli assicurò un posto stabile nel repertorio mondiale, unica opera del XVIII secolo a non uscirne mai oltre alle tre mozartiane di Da Ponte. Il ruolo del Conte era impersonato da quello stesso Francesco Benucci che aveva interpretato Figaro e Leporello alle prime mozartiane a Vienna. Si favoleggia che l’imperatore si sia alzato nel palco al termine della rappresentazione elogiando Cimarosa e dando il via agli applausi, e che avesse ordinato una seconda rappresentazione immediata, richiesta da parte di un sovrano che gli annali registrano in precedenza solo per l’Eunuchus di Terenzio, millenovecentocinquantré anni prima.
Per la ripresa napoletana del Carnevale 1793, oltre a numerosi adattamenti per la compagnia di canto, Cimarosa intervenne anche scorciando la sinfonia iniziale. La tavolozza orchestrale dell’opera è ampia, con utilizzo generoso e caratterizzato dei fiati; articolata è poi la drammaturgia vocale: sui venti numeri in partitura abbondano i pezzi d’insieme (cinque duetti, tre terzetti, un quartetto, un quintetto, più i due finali a sei) e quelli a solo, eccetto la cavatina del Conte nel primo atto, sono in più sezioni. In compenso è assente il coro, per cui non appaiono come nella consuetudine settecentesca (Mozart incluso) popolani, contadinelle e servitori che irrompono a cantare.
Del mondo mozartiano tuttavia Cimarosa ignora lo scavo nella radice delle passioni, l’irruzione di nubi fatali, lo sguardo sbigottito sulle contraddizioni della realtà. Il matrimonio segreto è anzi una manifestazione piena dell’equilibrio di ragionevolezza e moderazione, risolto in un’inventiva musicale piacevole, garbata, scorrevole che prosegue e culmina il percorso dell’opera comica settecentesca, che da Pergolesi si era snodata attraverso le esperienze decisive di Piccinni, Galuppi e Paisiello. Ne risulta l’espressione di un divertimento spensierato, affidato a melodie piacevoli, a frasi musicali regolari e mai ridondanti, ottime nel trattenere i sentimenti entro una cifra misurata e a scatenare l’immaginazione, racchiudendo in una sigla perfetta l’immagine del settecento operistico fin da quando, già in anni in cui la sensibilità era già vistosamente cambiata, a innamorarsi di quest’opera era stato il giovane Stendhal, che a Cimarosa e al Matrimonio segreto dovette la sua infatuazione per l’Italia: «La mia vita fu rinnovellata, e sparì per sempre il disinganno di Parigi. Avevo chiaramente compreso dove fosse la felicità».
Il Matrimonio Segreto
“Queste melodie sono le più belle che sia stato dato di concepire all’animo umano”
Stendhal
Il 5 dicembre 1791 si spegne a Vienna uno dei più grandi compositori d’opera, Wolfgang Amadeus Mozart. Domenico Cimarosa, di ritorno dalla Russia e diretto in Italia, giunge a Vienna proprio in quel periodo e il 7 febbraio 1792, Il matrimonio segreto debutta con straordinario successo al Burgtheater di Vienna. Vista la prossimità temporale e geografica, il confronto tra i due compositori è inevitabile e, a chi conosce le ultime opere di Mozart, capiterà spesso, durante l’ascolto de Il matrimonio segreto, di notare qualche reminiscenza delle Nozze di Figaro o del Flauto Magico, per esempio. E non sareste in errore se dovesse improvvisamente venirvi in mente Rossini…
C’è però un elemento, nel Matrimonio Segreto, che contraddistingue Cimarosa: la capacità, senza eguali, di creare ed inserire ovunque melodie di una bellezza straordinaria. Ogni aria, ogni duetto, terzetto, quartetto e quintetto contiene melodie e contro-melodie di una inventiva senza pari, per non parlare dei finali d’atto. E ciò non solo nel canto; si prenda ad esempio il duetto all’inizio del secondo atto (che fu senza dubbio fonte d’ispirazione per Rossini), quando Geronimo riflette sulla proposta del Conte Robinson di sposare Carolina, invece di Elisetta. Mentre il ricco mercante rimugina e borbotta (“Qua risparmio del bell’oro/qua si salva anche il decoro”), dai primi violini si libra in volo una melodia che accompagna il pensiero e allo stesso tempo da un tocco caricaturale al personaggio di Geronimo.
Se la scrittura orchestrale di Cimarosa nel Matrimonio Segreto non sembra sfruttare a fondo la tavolozza dei colori, ovvero dei timbri, dell’orchestra a disposizione (si pensi ai flauti, per esempio, che dopo l’aria di Fidalma nel primo atto vengono “dimenticati” per il resto dell’opera, o al quasi costante raddoppio di viole, violoncelli, contrabbassi e fagotti), le parti vocali, per le quali sono indispensabili cantanti con spiccate capacità attoriali e interpretative, danno vita a una giornata molto intensa, variegata e ricca di comicità. È sul palcoscenico che Cimarosa crea la sua piccola magia, dove, attraverso le poche arie e i tanti numeri d’insieme, visti gli innumerevoli intrecci del libretto, ci catapulta in un mondo frizzante, gioioso, esempio per eccellenza dell’opera buffa della scuola napoletana.
La comicità sul palcoscenico, l’eleganza musicale, la creatività tematica e l’energia che pervade l’opera dalla prima all’ultima nota, spiegano, a mio avviso, perché Il Matrimonio Segreto destò un tale entusiasmo nel 1792, e per tutto il secolo successivo.
Sinossi
Atto I
Carolina, figlia del ricco mercante Geronimo, e Paolino, contabile del negozio di Geronimo, si sono sposati in segreto ma sanno di dover divulgare la notizia per evitare pettegolezzi. Paolino ha una soluzione: dal momento che Geronimo ha intenzione di maritare con un nobile entrambe le figlie, Carolina ed Elisetta, Paolino ha procurato di far sposare Elisetta al Conte Robinson ricavando per la ragazza una dote cospicua, e da qui spera di poter ottenere un credito di fiducia nel momento in cui rivelerà il segreto (introduzione: “Cara, non dubitar”). I due si congedano prima di essere scoperti insieme (duetto: “Io ti lascio perché uniti”).
E infatti il Conte Robinson annuncia per lettera a Geronimo di essere disposto a sposare a breve Elisetta. Convinto che al suo stato sociale spetti far sposare le figlie a uomini titolati, Geronimo è nel tripudio, ne dà il merito a Paolino e dichiara di confidare di sistemare anche Carolina con un nobile (cavatina: “Udite tutti, udite”). Per intanto si prepara a ricevere il Conte allertando tutta la famiglia, ma scambia l’espressione accigliata di Carolina per invidia verso la sorella maggiore che, a sua volta, la interpreta come mancanza di rispetto: le due finiscono per battibeccare, con Fidalma che cerca di difendere Elisetta (terzetto: “Le faccio un inchino”).
Una volta allontanatasi Carolina, Fidalma confida a Elisetta di avere intenzione di sposarsi, ma non vuole rivelare per ora chi sia l’uomo su cui ha messo gli occhi, che è in realtà Paolino (aria: “È vero che in casa”).
Geronimo anticipa a Carolina di aver già quasi combinato per lei un matrimonio con un titolato. Ma finalmente arriva il Conte Robinson che, dopo essere entrato con modi pomposi, vede Carolina, la scambia per la promessa sposa e non riesce a nascondere la delusione quando gli viene spiegato che la promessa è in realtà Elisetta (cavatina: “Senza senza cerimonie”). Tutti capiscono subito che la situazione rischia di essere foriera di guai (quartetto: “Sento in petto un freddo gelo”)
Carolina avverte Paolino delle intenzioni del padre di sposarla e lo sollecita di rivelare il matrimonio segreto. Paolino confida in questo nell’appoggio del Conte Robinson, o al limite in quello di Fidalma che, dice, lo tratta con grande affetto. Ma Paolino non fa in tempo a rivelare la questione al Conte, che questi lo anticipa confidandogli il proprio problema: non vuole sposare Elisetta, ma Carolina. Confida di sistemare la cosa accettando metà della dote promessa per Elisetta (duetto: “Signor, deh, concedete”).
Carolina vede arrivare il Conte, convinta che il colloquio con Paolino sia finito, ma il desiderio di confidarsi con lui crea un malinteso. E quando apprende che il Conte non ne vuole sapere di Elisetta ma è innamorato di lei, cerca di sottrarsi argomentando di non essere cólta né raffinata per sposare un nobile (aria: “Perdonate, signor mio”).. RImasto solo, il Conte vuole cercare di andare in fondo alla faccenda: sospetta che Carolina abbia un innamorato.
Elisetta intanto, assecondata dalla zia, si lamenta col padre del comportamento del Conte (finale primo: “Tu mi dici che del Conte”). Paolino arriva per annunciare che la tavola è imbandita. Arriva Carolina inseguita dal Conte, che cerca di sapere se c’è un altro uomo nella sua vita e sottolinea la propria indifferenza per Elisetta che, nascosta, ha sentito tutto e irrompe accusando la sorella, che invano cerca di spiegarsi. Il chiasso attira prima Fidalma, che aggiunge confusione, e poi Geronimo (che, mezzo sordo, equivoca spesso le parole). È il Conte a spiegare di essere innamorato di Carolina e non di Elisetta. E allo stupore, segue la baraonda.
Atto II
Geronimo convoca il Conte per chiedergli ragione dei fatti e il Conte, dopo avergli confessato il proprio disinteresse per Elisetta e di essere attratto invece da Carolina, gli propone il dimezzamento della dote, soluzione che fa facilmente breccia in Geronimo. I due si accordano all’istante a patto, sottolinea Geronimo, che Elisetta sia d’accordo (duetto “Se fiato in corpo avete”). Paolino, arrivato poco dopo, apprende dal Conte stesso la notizia dell’accordo col Conte e capisce che è necessario giocarsi l’ultima carta per porre rimedio alla situazione. E l’ultima carta che ha in mano è quella della mediazione di Fidalma, che arriva proprio in quel momento.
Ancora una volta però scatta l’equivoco: Fidalma scambia l’impaccio di Paolino per un segnale d’amore e gli rivela di volerlo sposare. Paolino ha un mancamento. In quel momento arriva Carolina, allarmata. Fidalma le rivela i suoi propositi, convinta che anche Paolino sia consenziente (terzetto: “Sento, oimé, che mi vien male”). Sicché, rimasta sola con lui, Carolina si sdegna per la situazione, finché Paolino riesce a spiegarle l’accaduto, ammettere che ormai tutti i piani sono falliti e confessarle che non resta che una soluzione: fuggire insieme, in attesa che Geronimo se ne faccia una ragione (aria: “Prima che spunti in ciel l’aurora”). Ma a Carolina non va giù l’idea di creare uno scandalo e ferire il padre.
Negli appartamenti il Conte s’imbatte in Elisetta, e coglie l’occasione per cercare di farla desistere dal progetto matrimoniale elencandole i propri difetti, fino a confessare di non amarla (aria: “Son lunatico bilioso”). Elisetta è turbata e, partito il Conte, si confida con Fidalma dicendole chiaro e tondo che è necessario allontanare dalla casa Carolina. La stessa Fidalma ammette di avere il sospetto che Carolina sia innamorata di Paolino, cosa che la infastidisce assai. Le due comunicano perciò a Geronimo che va eliminata la causa del problema: Carolina deve essere mandata fuori casa (terzetto: “Cosa farete? via, su, parlate”). Fra sé Geronimo, riluttante a rinunciare alla proposta del Conte ma temendo che la sorella Fidalma ritiri il suo capitale dal negozio, accetta la proposta a malincuore e la comunica a Carolina.
Carolina è disperata (recitativo accompagnato: “Come tacerlo poi, se in un ritiro”), e in questo stato la trova il Conte che subito cerca di consolarla e si dichiara pronto a esaudire ogni suo desiderio, baciandole la mano. In questo momento viene sorpreso da Fidalma, Elisetta e Geronimo: per loro è la prova della relazione di Carolina e del Conte. Grande concitazione, il Conte non riesce a spiegare la propria versione (quintetto: “Deh, lasciate ch’io respiri”). Ma Geronimo è inflessibile: la partenza di Carolina è decisa. Rimaste sole, Fidalma ed Elsetta continuano a spargere infamia su Carolina (aria: “Se son vendicata”).
Ora Geronimo affida a Paolino una lettera per la l’intendente del ritiro dove vuole mandare Carolina e lo incarica dei preparativi. Indi va a dormire. Paolino capisce che l’ultima occasione per agire e scappare con Carolina.
I due stanno per uscire dalla stanza di Carolina, quando sentono qualcuno (finale: “Deh, ti conforta, o cara”). È Elisetta insospettita dai rumori. I due si ritirano nella stanza. Elisetta scorge il Conte che si aggira. Il Conte, a sua volta è in ambasce perché vorrebbe sapere cosa agita il cuore di Carolina, poi rientra in stanza (aria: Il parlar di Carolina”). Convinta che il Conte sia con Carolina, Elisetta allerta Fidalma e il padre. Irritato, il Conte esce della stanza, ma non è con Carolina. Tutti chiamano la ragazza, che alla fine è costretta a uscire dalla stanza con Paolino: i due si inginocchiano chiedendo perdono e confessando il matrimonio segreto. Geronimo è su tutte le furie.
Ma è il Conte a intercedere: quello che è fatto, è fatto, e per amore di Carolina, preferisce che sia felice con Paolino, e accetta di sposare Elisetta. Geronimo, calmatosi, perdona i due ragazzi e tutti celebrano i due sposi e la serenità riacquistata.
THE SECRET MARRIAGE_BRIEF NOTES
A shop is about to open. The outside city awaits.
Geronimo lingers while looking at a photo of his city, Naples. He is lost in that typical melancholy of whoever leaves their own country to seek fortune abroad.
We are in Broadway, New York, in the 1950s, at the pastry boutique Geronimo & Co., home of the most prestigious babà ever made. Artists come and go in the street right outside the shop, home of high hopes and dreams for whoever was born there. Carolina, daughter of Geronimo, the youngest of the family, has spent every day wishing she could run to one of the many theaters surrounding her father’s pastry shop. She dances, despite all the tasks her job would require to do instead. Every day, every moment she is not seen by anybody, she dances and hopes to work with her idol Gene Kelly, one day.
But she hides a secret in her heart: she married the delivery boy Paolino, with whom she’s very much in love with. A secret marriage that her family may not accept in their continuous, tiresome search for personal happiness that keeps distracting them from a more enriching quest in their life.
Everybody live their own way, with the fear of being too late and the risk of remaining in an unsustainable situation.
At this point, the plot reveals an intertwining of intents, desires and feelings, while the shop remains open and the clients observe the hectic day that is happening as spectators would.
In such a small world, made of more or less sincere wishes and aspirations, the characters move towards what they believe to be an idea of happiness; a frantic search which we all seem so devoted to in our lives, and that really leads nowhere most of the times.
Finally, here we have husband and wife with their simple happiness, dreams and imagination able to uplift them from the need of what is far, and should be nearer instead.
Probably, this is what united them in the first place, and what will always keep them safe.
Geronimo & Co. represents the microcosm where, for just a day, feelings are born and grow, closer to us than we could ever think.
Roberto Catalano