Questo è il commento dell’imprenditrice e ideatrice di Ecovillaggio Montale Silvia Pini:
“Durante l’Olocene (il periodo di stabilità climatica sul nostro Pianeta) abbiamo prosperato crescendo come popolazione e benessere; purtroppo a causa di un utilizzo disequilibrato delle risorse naturali siamo entrati nell’Antropocene (convenzionalmente databile attorno alla metà del secolo scorso), che è la fase in cui l’uomo con le sue attività ha lasciato un’impronta indelebile sull’ambiente. La produzione e l’utilizzo squilibrato di materiali inquinanti hanno alimentato un circolo vizioso che si ripercuote gravemente sulla salute nostra e sulle prospettive future. Oggi è indispensabile un cambiamento di rotta, che riporti in equilibrio l’utilizzo delle risorse in base alla loro capacità di rigenerarsi. Non possiamo più permetterci di consumare più di quanto la natura generi in autonomia e di inquinare le risorse dalle quali dipendiamo per la nostra sopravvivenza”.
La stabilità climatica è un elemento fondamentale per la prosperità sul nostro pianeta. In questo contesto Ecovillaggio ha agito in base a tre direttive:
Abbandonare l’utilizzo dei combustibili fossili grazie all’efficientamento energetico, ridurre la produzione di rifiuti preferendo l’utilizzo di materiali riciclati e/o riciclabili, riforestare e regimentare le acque piovane. Su questi tre postulati si basa la progettazione e la realizzazione dell’intero ecoquartiere, con importanti risultati e benefici per il territorio e la collettività. Ad esempio nell’ultimo decennio l’accurata attività di riforestazione in Ecovillaggio ha permesso di assorbire 1700 tonnellate di CO₂, al fotovoltaico di autoprodurre 600 MWh di energia rinnovabile, evitando emissioni di ulteriori 300 tonnellate di CO₂.
Secondo un recente censimento di Ecovillaggio, il dato della riforestazione può essere così sintetizzato: 3.600 arbusti; 150 alberi e 10.000 mq di prato. Altri interventi sul patrimonio naturale sono in corso d’opera.
Grazie all’esperienza e cultura acquisite, Ecovillaggio si è reso promotore della costituzione di Mutina Arborea, il Consorzio Forestale Impresa Sociale che ha come scopo la riforestazione urbana ed extraurbana diffusa per migliorare la qualità dell’aria, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e generare benessere. Un progetto che metterà in campo, a Modena e nella sua provincia, iniziative concrete per rinverdire spazi e quartieri a cui tutti sono invitati a partecipare.