Serena conduce operaclassica eco italiano

ANDREA LUCCHESINI

AL TEATRO REGIO DI PARMA

PER LA STAGIONE CONCERTISTICA 2024

Il pianista interpreta pagine di Beethoven, Schumann e Liszt in un recital

che esplora i confini tra sonata e fantasia.

La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma.

Teatro Regio di Parma

lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30

Prosegue con Andrea Lucchesini la Stagione Concertistica 2024, realizzata da Società dei Concerti di Parma: lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30, al Teatro Regio di Parma, il pianista interpreta la Sonata quasi una fantasia n. 14 di Ludwig van Beethoven, la Fantasia op. 17 di Robert Schumann e la Sonata in si minore di Franz Liszt.

Un recital che esplora i confini tra sonata e fantasia in un percorso che attraversa la prima metà dell’‘800 e restituisce tutta la profondità poetica e rivoluzionaria delle pagine dei tre compositori.

“La logica che unisce questi tre pezzi è lampante – spiega Giuseppe Martini nelle note al programma. Una sonata che non è più del tutto una sonata ma non ancora una fantasia; una fantasia di nome, ma di fatto una sonata; e una sonata di nome, ma di fatto una sintesi di sonata e fantasia […] Abbiamo dunque una linea ferrea che unisce il compositore che ha sublimato la sonata mentre tentava di superarla, un compositore che cerca di rinnovare la forma per rispondere al cambiamento di sensibilità e di pubblico, e un compositore-pianista che, dopo aver fatto di tutto per decostruire le forme del recente passato, decide di punta a una sintesi del pianismo da Beethoven in poi”.

Solidità nell’impianto formale delle esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa sono alcuni degli aspetti che hanno reso Andrea Lucchesini uno degli interpreti più ricercati a livello internazionale, con un ampio e variegato repertorio che spazia dal classico al contemporaneo.

Tra le sue incisioni discografiche, acclamate dalla critica di tutto il mondo, spiccano proprio la Sonata in si minore di Liszt e l’integrale live delle 32 sonate di Beethoven, oltre ad alcuni tra i capolavori del ‘900, tra cui Pierrot lunaire di Arnold Schönberg ed il Kammerkonzert di Alban Berg.

Strettissima anche la sua collaborazione con Luciano Berio: sotto la sua direzione ha inciso il Concerto IIEchoing curves” e nel 2001 ha eseguito in prima mondiale la sua Sonata.

Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento: è docente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico, e tiene masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui l’Accademia di Musica di Pinerolo e il Mozarteum di Salisburgo; dal 2008 è Accademico di S. Cecilia.

NOTE AL PROGRAMMA

di Giuseppe Martini

 

La logica che unisce questi tre pezzi è lampante: una sonata che non è più del tutto una sonata ma non ancora una fantasia; una fantasia di nome, ma di fatto una sonata; e una sonata di nome, ma di fatto una sintesi di sonata e fantasia. Non solo: nel 1854 Liszt aveva dedicato la sua unica sonata a Schumann per contraccambiare la dedica che quindici anni prima Schumann nella Fantasia gli aveva fatto per essersi accollato le spese del monumento a Beethoven in Münsterplatz a Bonn; anche per questo nella Fantasia Schumann ha inserito una citazione dall’ultimo Lied del ciclo beethoveniano An die ferne Geliebte (“Alla lontana amata”), e del resto la Fantasia per sua ammissione rispecchiava l’amore per Clara Wieck  osteggiato dal padre di lei (il primo tempo lo definì un «delirante lamento»). Di striscio, a proposito di turbe sentimentali, si badi che la dedicataria dall’op. 27 n. 2, cioè Giulietta Guicciardi, era stato un amore sfumato di Beethoven.

Abbiamo dunque una linea ferrea che unisce il compositore che ha sublimato la sonata mentre tentava di superarla, un compositore che cerca di rinnovare la forma per rispondere al cambiamento di sensibilità e di pubblico, e un compositore-pianista che, dopo aver fatto di tutto per decostruire le forme del recente passato, decide di punta a una sintesi del pianismo da Beethoven in poi.

Resta che liberarsi della sonata classica – cioè, ricordiamolo, un pezzo per lo più in tre o quattro movimenti con il primo (“allegro di sonata”) basato su procedimenti dialettici di esposizione pluritematica, sviluppo e riesposizione – pare fosse meno facile del previsto. Nell’op. 27 n. 2, che è del 1802 quando ancora il modello-sonata furoreggiava, l’allegro di sonata passa all’ultimo furioso movimento, e il tempo lento – non più al centro ma all’inizio – ha un secondo tema che fa da sviluppo. E nonostante il tentativo di seppellire il genere, la Fantasia di Schumann era nata come “Gran Sonata”, il lento centrale sostituisce lo sviluppo e la struttura è speculare a quella dell’op. 27 n. 2, giacché termina con un Adagio. Consapevole di tutto ciò, l’operazione di sintesi storica di Liszt, una sonata a quattro temi di cui uno non partecipa allo sviluppo, è una fusione di allegro di sonata e sonata a quattro movimenti (con il tema non sviluppato che fa da adagio), mascherata in un solo grande sulfureo movimento che si atteggia a fantasia – e che Clara, il marito era ormai mentalmente obnubilato, non capì e ritenne mostruoso.

Tutto molto bello ma sono solo schemi che non funzionerebbero se non fossero provvisti di altissimi valori timbrici e fonici irripetibilmente pianistici, che ne sostengono delicatezze, amori difficili, turbolenze, malinconie e demonismi, cioè la loro profondità poetica: le risonanze nell’Adagio di Beethoven ottenute abbassando il pedale, le sonorità tenui e indistinte della Fantasia schumanniana, la timbrica lisztiana sono al postutto, e lo conferma il senno del poi, la loro sostanza più rivoluzionaria.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da €10,00 a €35,00; riduzioni under30 e abbonati Società dei Concerti.

Biglietti €1,00 per gli studenti del Conservatorio “Arrigo Boito”, dell’Università di Parma e del Liceo “Attilio Bertolucci” di Parma.

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

ORARI DI APERTURA da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora e mezza prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili online su teatroregioparma.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Main sponsor Iren, Barilla. Partner Crédit Agricole. Sponsor GloveICT, Drill Pac, CePIM, Grasselli, Parmalat, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Metronotte, Parmacotto, Amoretti. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio Parma, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Partner artistici Conservatorio “Arrigo Boito”, Coro del Teatro Regio di Parma. Partner istituzionali La Toscanini, Fondazione Teatro Comunale di Bologna. La Stagione Concertistica è realizzata da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. Wine partner Oinoe. Fair Play Partner Zebre Radio Ufficiale Radio Monte Carlo.Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture, Italiafestival.

Parma, 16 aprile 2024

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio Stampa, Archivio

Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it

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Teatro Regio di Parma

lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30

Pianoforte ANDREA LUCCHESINI

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sonata quasi una fantasia n. 14, in do diesis minore, op. 27 n. 2

Adagio sostenuto

Allegretto

Presto agitato

Robert Schumann (1810-1856)

Fantasia,in do maggiore, op. 17

Durchaus phantastisch und leidenschaftlich vorzutragen

Massig. Durchaus energisch

Langsam getragen. Durchwegleise zu halten

Franz Liszt (1811-1886)
Sonata,in si minore, S.178

Lento assai – Allegro energico – Agitato –

Grandioso, dolce con grazia – Cantando espressivo – Andante sostenuto

STAGIONE CONCERTISTICA 2024

Teatro Regio di Parma

venerdì 26 gennaio 2024, ore 20.30

TRIO DI PARMA

Violino Ivan Rabaglia Violoncello Enrico Bronzi

Pianoforte Alberto Miodini

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

Direttore DIEGO CERETTA

Musiche di Ludwig Van Beethoven, Antonin Dvorák

lunedì 19 febbraio 2024, ore 20.30

QUARTETTO INDACO

Violino ELEONORA MATSUNO, IDA DI VITA

Viola JAMIANG SANTI Violoncello COSIMO CAROVANI

Pianoforte ALESSANDRO TAVERNA

Musiche di Johannes Brahms

domenica 3 marzo 2024, ore 20.30

Flauto EMMANUEL PAHUD

Clavicembalo TREVOR PINNOCK

Violoncello JONATHAN MANSON

Musiche di Johann Sebastian Bach, Georg Philipp Telemann

lunedì 18 marzo 2024, ore 20.30

Pianoforte MICHAIL PLETNËV

Musiche di Frédéric Chopin, Alexander Scrjabin

lunedì 22 aprile 2024, ore 20.30

Pianoforte ANDREA LUCCHESINI

Musiche di Ludwig Van Beethoven,

Robert Schumann, Franz Liszt

domenica 26 maggio 2024, ore 17.30

Chitarra BERTA ROJAS

In occasione del Paganini Guitar Festival

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