Serena conduce operaclassica eco italiano

Ufficio Stampa 14/06/2022

Venerdì 17 giugno ore 21.15
Arena di Verona

La Carmen definitiva
di Franco Zeffirelli inaugura il
99° Arena di Verona Opera Festival 2022

Al debutto la protagonista Clémentine Margaine e Luca Micheletti come Escamillo, con il tenore Brian Jagde e un cast internazionale di giovani interpreti ∙ Sul podio MARCO ARMILIATO, DIRETTORE MUSICALE DEL FESTIVAL ∙ L’allestimento integra per la prima volta le migliori intuizioni di Zeffirelli dal ’95 al 2009 e nuovi elementi mai realizzati dai bozzetti originali ∙ Ad Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Arena si aggiungono le voci bianche di A.Li.Ve., il Ballo con le coreografie originali di El Camborio riprese da Lucia Real e la Compagnia di Ballo spagnolo Antonio Gades.
È

tutto pronto per la doppia inaugurazione del più popolare Festival d’Opera al mondo, giunto alla sua 99a edizione, all’insegna dei due titoli più amati e rappresentati nel millenario anfiteatro veronese: Carmen di Georges Bizet, venerdì 17 giugno, e Aida di Giuseppe Verdi, sabato 18. entrambi recano la firma di Franco Zeffirelli, maestro della scenografia e della regia sia teatrale e lirica che cinematografica, di cui fra pochi mesi ricorrerà il centenario della nascita. All’Arena di Verona Zeffirelli è approdato nell’estate 1995 con una produzione di Carmen entrata nella leggenda, e qui ha realizzato la sua ultima Traviata, sua summa artistica, trasmessa in diretta in mondovisione a pochi giorni dalla sua scomparsa e alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La Fondazione Arena di Verona inizia il proprio omaggio a Zeffirelli portando in scena Carmen come non è mai stata vista: l’allestimento integra infatti il progetto originario del 1995 con le migliori intuizioni che lo stesso Maestro aveva adottato per la ripresa del 2009 e soprattutto con importanti elementi scenografici, qui realizzati per la prima volta in assoluto, che Zeffirelli aveva solo disegnato senza poterli mai vedere in scena. Questa Carmen vuole quindi essere la sintesi definitiva della visione elaborata negli anni dal Maestro, con i diversi aggiustamenti tecnici e con il ritorno al respiro più ampio possibile della prima produzione: risultato raggiunto grazie al coinvolgimento della Fondazione Franco Zeffirelli a fianco degli storici collaboratori del Maestro, compresa Lucia Real che riprenderà le coreografie originali di El Camborio con il Ballo areniano, e con la partecipazione straordinaria del Ballo spagnolo della Compañia Antonio Gades diretta da Stella Arauzo. I costumi sono quelli originali di Anna Anni e le luci sono ridisegnate da Paolo Mazzon.
La vicenda. Appena arrivato a Siviglia, il giovane soldato Don José si innamora perdutamente di Carmen, sigaraia dal sangue gitano, al punto da abbandonare tutto per seguirla – compresa la fidanzata Micaela – compromettendo la propria carriera e ritrovandosi disertore tra i contrabbandieri. Ma Carmen nasce libera e libera vuole restare: l’arrivo dell’affascinante torero Escamillo la allontana da Don José, il quale però è follemente deciso a non lasciarla andare, anche a costo di ucciderla per tenerla con sé.
Carmen è il capolavoro indiscusso di Georges Bizet (1838-‘75): ispirato alla novella di Prosper Mérimée, grazie ai librettisti Meilhac e Halévy acquisì presto una sua fisionomia originale, con nuovi personaggi e situazioni. Subito però non ottenne il riscontro sperato: il primo ciclo di recite era ancora in corso all’Opéra comique di Parigi quando il compositore si spense prematuramente. Da allora Carmen cominciò ad essere conosciuta in tutto il mondo con i recitativi musicati dal fedelissimo collega Guiraud, iniziando un percorso di travolgente e ininterrotto successo, grazie alla forza del dramma, all’attualità della vicenda, all’invenzione melodica del suo autore e all’iconicità delle atmosfere sivigliane ricreate in partitura e in scena. Nell’anfiteatro veronese è stata rappresentata nel 1914, l’anno dopo la prima Aida, ed è il titolo più seguito e presente ancora oggi, secondo solo alla verdiana regina dell’Arena.
P
er l’inaugurazione del 17 giugno e tutte le repliche del titolo, sale sul podio il M° Marco Armiliato, Direttore Musicale del 99° Opera Festival, alla guida di Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona, delle voci bianche di A.Li.Ve. e di un cast internazionale di artisti di primo piano: è un debutto in scena quello del mezzosoprano francese Clémentine Margaine nei panni della protagonista, così come è un esordio assoluto in Arena quello del baritono Luca Micheletti come torero Escamillo, insieme al Don José del tenore statunitense Brian Jagde (all’atteso ritorno dopo l’inaugurazione ’18) e alla Micaela del soprano Karen Gardeazabal. Carlo Bosi e Nicolò Ceriani saranno i due affiatati contrabbandieri Remendado e Dancairo, mentre le amiche di Carmen, Frasquita e Mercedes, saranno le giovanissime Caterina Sala e Caterina Dellaere, entrambe alla prima presenza in Anfiteatro. Completano il cast Gabriele Sagona e Biagio Pizzuti come Zuniga e Morales, rispettivamente superiore e collega di Don Josè.
Questi richiestissimi interpreti sono solo i primi di una schiera di stelle internazionali che si alterneranno nel corso della stagione, rendendo ognuna delle nove recite di Carmen una vera e propria première: tutte alla prima volta in Arena sono le protagoniste J’Nai Bridges, Elina Garanča e Yulia Matochkina, affiancate dai carismatici Don Josè di Vittorio Grigolo e Roberto Alagna (entrambi per la prima volta nel ruolo a Verona). Come Micaela si avvicendano Gilda Fiume (al debutto), Maria Teresa Leva e Lavinia Bini e come Escamillo i baritoni Gëzym Myshketa e Claudio Sgura. Completeranno il cast gli esordienti Daniela Cappiello (Frasquita), Sofia Koberidze (Mercedes), Jan Antem (Dancairo), Vincent Ordonneau (Remendado) e Alessio Verna (Morales).
Repliche: 24, 30 giugno, 14, 21, 31 luglio, 11, 14, 27 agosto.
La serata inaugurale del 99° Arena di Verona Opera Festival sarà dedicata specialmente alla memoria di due fra i massimi cantanti del ‘900 molto presenti nella storia areniana: nel 2022 infatti ricorre il centenario sia del soprano Renata Tebaldi che del baritono Ettore Bastianini. Inoltre Carmen, insieme ad altre due produzioni del 99° Festival 2022, Nabucco e La Traviata, sarà ripresa dalle telecamere Rai grazie alla collaborazione di Gianmarco Mazzi e Arena di Verona srl.

S
abato 18 giugno sempre alle 21.15 è la volta di Aida: la prima di undici rappresentazioni per il Festival 2022 che ripropone l’Egitto aureo e i multicolori tessuti preziosi immaginati da Franco Zeffirelli per l’Arena di Verona esattamente vent’anni fa, con la ripresa dei costumi di Anna Anni e delle coreografie originali di Vladimir Vasiliev. L’operazione esteticamente abbagliante del massimo regista e scenografo restituisce alla perfezione la doppia anima dell’opera più amata e rappresentata in Arena dalla prima stagione 1913: il capolavoro di Verdi infatti colloca un triangolo amoroso all’ombra delle piramidi, in equilibrio fra intimismo e grandeur, e lancia un messaggio di pace senza tempo.
La vicenda. Mentre ai confini dell’Egitto è in corso la guerra, a Menfi il giovane guerriero Radamès è conteso fra l’amore di Amneris, figlia del Faraone, e quello – da lui ricambiato – della schiava Aida (anch’ella principessa, figlia del Re etiope Amonasro). L’oracolo nomina Radamès generale contro il popolo di Aida. La vittoria è degli Egizi e Amonasro viene condotto nella capitale tra i prigionieri: finge di non essere il Re e ottiene la grazia ma costringe la figlia a corrompere Radamès. In un incontro notturno dei due innamorati, il generale svela involontariamente un segreto di guerra. La fuga per tutti varrebbe sia il disonore che la salvezza ma Amneris li scopre, alla vigilia delle nozze combinate col desiderato Radamès. Il giovane è condannato a morte per tradimento, nonostante la principessa tenti di salvarlo. Aida, prima scomparsa, si trova nella tomba in cui Radamès viene sepolto vivo: insieme sperano in un aldilà migliore.
Solennità ed esotismo, trionfo e dramma dilaniante, toccante storia d’amore e gelosia, di vendetta e pentimento, condanna alla guerra e all’ingiustizia: tutto ciò convive nella superba partitura di Verdi, che ricavò l’opera dal soggetto originale dell’egittologo Mariette. A dirigerla torna l’esperto maestro Daniel Oren, beniamino del pubblico veronese e internazionale al proprio esordio stagionale: dopo le prime recite si alternerà sul podio col Direttore Musicale Marco Armiliato. Il cast della prima vede il debutto areniano del soprano Liudmyla Monastyrska nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Murat Karahan come Radamès e dal mezzosoprano Ekaterina Semenchuk come Amneris. Il leggendario basso Ferruccio Furlanetto sarà il gran sacerdote Ramfis, accanto agli esordienti Sava Vemić (Re) e Roman Burdenko (Amonasro), Francesca Maionchi (Sacerdotessa) e al Messaggero di Carlo Bosi. Oltre all’Orchestra, al Coro preparato da Ulisse Trabacchin e ai Tecnici della Fondazione Arena di Verona, in scena tornerà il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino con la partecipazione delle étoile internazionali Ana Sophia Scheller, Ekaterina Olenyk e Fernando Montano.
Anche per Aida, la lista degli interpreti che si avvicenderanno sull’immenso palcoscenico dell’anfiteatro comprende gli artisti più acclamati del panorama internazionale, molti dei quali al debutto del ruolo in Arena, accanto ai migliori giovani talenti emergenti: solo per citarne alcuni, Anna Netrebko, Latonia Moore, Yusif Eyvazov, Fabio Sartori, Olesya Petrova, Anna Maria Chiuri, Gűnther Groissbőck, Michele Pertusi, Ambrogio Maestri, Amartuvshin Enkhbat…
Repliche: 23 giugno, 3, 8, 16, 24, 28 luglio, 5, 21, 28 agosto, 4 settembre

I
l Sindaco di Verona Federico Sboarina, Presidente della Fondazione Arena di Verona dichiara con orgoglio: «In questi anni difficili abbiamo lavorato duramente perché l’Arena non si spegnesse mai: quanto realizzato finora è stato definito da molti miracoloso, sia sostanzialmente che economicamente. Con questo Festival che prende il via venerdì, torniamo finalmente agli spettacoli e ai numeri pre-pandemici, ma lo facciamo con la forza e l’orgoglio delle tempeste attraversate prima, mari agitati su cui l’Arena ha navigato con coraggio, lungimiranza e risultati impensabili solo pochi anni fa. Quella tempesta è diventata il vento in poppa, che sospinge la Fondazione Arena verso il 2023, il suo centesimo Festival».
l Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia commenta entusiasta: «Il 17 giugno torna in scena, dopo tre anni, qualcosa di speciale. Qualcosa che davamo per scontato e che abbiamo rischiato di perdere: non solo la magia di un grande spettacolo unico al mondo, ma anche arte, lavoro, identità, e il piacere di ritrovarsi in un rito collettivo nella piena capienza del nostro millenario anfiteatro. Con Carmen torna l’Arena di Verona che conosciamo, con i migliori interpreti di oggi e i grandi allestimenti per cui rappresenta l’Opera nell’immaginario collettivo. Per questo miracolo, alla vigilia di una stagione intensa e riconquistata, ringrazio tutte le Istituzioni che ci sono state vicine, partner e sponsor, le gloriose 67 colonne, e ogni singolo lavoratore della Fondazione, che per 46 sere accenderà di nuova vita questi capolavori immortali con professionalità e passione».
«Teniamo molto a questa Carmen, – aggiunge Stefano Trespidi, Vice Direttore Artistico, – frutto di oltre vent’anni di allestimenti e riflessioni sul titolo da parte di Franco Zeffirelli. Quello che si vedrà in scena, grazie ai suoi collaboratori, è la sintesi di ciò che crediamo lui avrebbe desiderato per una delle opere che amava di più, quella con cui ha iniziato la sua storia d’amore con Verona, l’Arena e il suo Festival».
Fondazione Arena di Verona desidera esprimere il proprio speciale ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno confermato il loro prezioso contributo a sostegno della Fondazione e del suo prestigioso Festival. In primis Unicredit, da oltre 25 anni a fianco del nostro teatro, che si riconferma major partner del Festival e gestore della Biglietteria insieme a TicketOne. Un grande ringraziamento va ai partner Calzedonia, Pastificio Giovanni Rana, Volkswagen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5 e una menzione speciale va anche a tutte le aziende, gli imprenditori, gli ordini professionali e le associazioni di categoria che hanno aderito alla campagna di fundraising 67 colonne per l’Arena di Verona 2022. Solo una settimana fa il progetto è stato insignito del primo premio come miglior progetto di fundraising del 2021 nella VI Edizione del Concorso Art Bonus, indetto dal Ministero della Cultura. La cerimonia si è tenuta proprio nell’Anfiteatro veronese e ha ospitato tutti i finalisti del concorso nazionale.

Informazioni

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17, 24, 30 giugno ore 21.15 | 14, 21, 31 luglio ore 21.00 | 11, 14, 27 agosto ore 20.45
Carmen
Opéra-comique in quattro atti. Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy
Musica di Georges Bizet

Direttore Marco Armiliato
Regia e Scene Franco Zeffirelli
Costumi Anna Anni | Luci Paolo Mazzon
Coreografia El Camborio ripresa da Lucia Real

Carmen Clémentine Margaine (17, 24, 30/6)
J’Nai Bridges (14, 21, 31/7)
Elīna Garanča (11, 14/8)
Yulia Matochkina (27/8)

Micaela Karen Gardeazabal (17, 24/6)
Gilda Fiume (30/6 – 14/7)
Maria Teresa Leva (21, 31/7 – 11, 14/8)
Lavinia Bini (27/8)

Frasquita Caterina Sala (17, 24, 30/6 – 14/7 – 11, 14/8)
Daniela Cappiello (21, 31/7 – 27/8)

Mercedes Caterina Dellaere (17, 24, 30/6 – 11, 14/8)
Sofia Koberidze (14, 21, 31/7 – 27/8)

Don José Brian Jagde (17, 24, 30/6 – 11, 14/8)
Vittorio Grigolo (14/7 – 27/8)
Roberto Alagna (21, 31/7)

Escamillo Luca Micheletti (17, 24, 30/6)
Gëzim Myshketa (14, 21, 31/7)
Claudio Sgura (11, 14, 27/8)

Dancairo Nicolò Ceriani (17, 24, 30/6 – 11, 14/8)
Jan Antem (14, 21, 31/7 – 27/8)

Remendado Carlo Bosi (17, 24, 30/6 – 11, 14/8)
Vincent Ordonneau (14, 21, 31/7 – 27/8)

Zuniga Gabriele Sagona

Morales Biagio Pizzuti (17, 24/6 – 11, 14/8)
Alessio Verna (30/6 – 14, 21, 31/7 – 27/8)

ORCHESTRA, CORO, BALLO E TECNICI DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA
Maestro del Coro Ulisse Trabacchin | Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino
Coro di Voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani
con la partecipazione straordinaria della Compañia Antonio Gades Direttore Artistico Stella Arauzo

La Compañía Antonio Gades mantiene viva anche la scuola di Gades, la quale porta e insegna in tutto il mondo il linguaggio estetico del Coreografo, radicato nella cultura e nelle arti popolari spagnole. Sotto la direzione artistica di Stella Arauzo, che per molti anni è stata la sua partner in scena, la Compagnia è oggi composta da numerosi danzatori che hanno lavorato a lungo con il maestro, i quali hanno aiutato i nuovi arrivati a recepire la sua filosofia, estetica ed etica, e ad applicarla alla danza. Gli spettacoli sono tutti presentati con il rigore, il talento, la profondità e l’unità concettuale, tratti caratteristici di Gades, al fine di portare avanti la sua eredità nel mondo della danza.

Durante questi ultimi 14 anni, la compagnia si è esibita in alcuni dei teatri più rinomati nel mondo della danza, come il Royal Theatre, la Zarzuela, il Palau de les Arts, il Liceo e Niemeyer Centre di Spagna, il Sadler Wells di Londra, il City Center di New York, l’Herodes Atticus di Atene, il Teatro Romano di Verona, il Grande Teatro Alicia Alonso dell’Avana, il Bunkamura Orchard Hall di Tokyo e il MUPA di Budapest, solo per citarne alcuni.

La compagnia ha anche partecipato alla realizzazione dell’opera Ainadamar, sull’assassinio di Federico García Lorca. Il suo direttore artistico ha realizzato la coreografia dell’opera, ed ha contribuito a presentare il pezzo all’Opera Philadelphia dove è stato accolto con un grande successo di critica e di pubblico. La compagnia ha co-prodotto con il Royal Theatre la trilogia di Gades, trasmessa al cinema e in televisione. Mostrata dal vivo al
Palais de Congrés di Parigi, ha segnato un record di oltre 20.000 spettatori nei suoi dodici giorni di rappresentazioni.
Infine, la compagnia è particolarmente orgogliosa di aver partecipato, con la squadra di calcio Real Madrid CF, all’ omaggio a Plácido Domingo presso lo stadio Santiago Bernabeu, così come al Gala della Musica Spagnola all’Arena di Verona, in Italia. Ed ancora la compagnia è stata invitata al fianco di Plácido Domingo in un evento a cui hanno assistito 15.000 persone e che si è poi ripetuto in tutto il mondo.
Il lavoro della Compañía Antonio Gades, insieme alla scuola e agli archivi della fondazione, ha permesso alle nuove generazioni di ballerini di conoscere la sua grande eredità. Questa conoscenza pu essere condensata in una delle massime più spesso ripetute dal maestro: «la danza non è nel passo, ma in ci che sta tra ogni passo».
Da ottobre 2006 la Compañía Antonio Gades è compagnia residente nella città di Getafe.

STELLA_ARAUZO_
Direttore Artistico

Nasce a Madrid dove inizia gli studi di danza con la maestra Mariemma, debutta nella sua compagnia all’età di 13 anni; successivamente danza con le compagnie di danza di Maria Rosa e di Rafael Aguilar. A 17 anni entra nella Compañía Antonio Gades dove il Maestro le affida il ruolo della Madre in Bodas de Sangre. Dal 1988 interpreta la Carmen di Antonio Gades, succedendo a Cristina Hoyos, un ruolo che corrisponde perfettamente al suo forte temperamento e alla sua intensità drammatica. Nel 1989, al Théâtre du Châtelet di Parigi, interpreta Candela, il ruolo protagonista dell’opera Fuego (El amor brujo) di Antonio Gades. Inoltre ha danzato con la compagnia di Rafael Aguilar nel balletto Rango, prima di ritornare alla Compañía Antonio Gades nel 1994 per danzare nuovamente in Carmen e in Fuenteovejuna. Recentemente ha lavorato con i ballerini di Granada Manolete e Juan Andrés Maya. Ha rimontato le coreografie Flamenco libre e El amor brujo in Svezia e ha partecipato al film Callas forever con la regia di Franco Zeffirelli. Ha effettuato delle tournée in Europa con il chitarrista Paco Peña e si è esibita all’Arena di Verona con la compagnia di El Camborio. Nel 2002 è stata nominata assistente di Mario Maya, e ha tenuto lezioni alla scuola Carmen de las Cuevas di Granada. Nel 2004 è ritornata sul palcoscenico esibendosi al Rincón de Chinitas (club di flamenco) e contemporaneamente ha curato la direzione artistica dell’opera La Pasión di Juan Andrés Maya.
Nel settembre 2004 la Fondazione Antonio Gades le ha affidato la direzione artistica della nuova Compañía Antonio Gades, con cui interpreta di nuovo il ruolo di Carmen.
Sotto la sua direzione si sono recuperate sia Carmen che Bodas de Sangre, Suite Flamenca e Fuenteovejuna. La sua profonda conoscenza della filosofia artistica di Gades ha dato grande prestigio alla compagnia nel firmamento della danza spagnola.

Ufficio Stampa 14/06/2022

100° Arena di Verona Opera Festival 2023
dal 16 giugno al 9 settembre
per i 100 anni dell’opera in Arena, un cartellone senza precedenti con 8 titoli d’opera, 4 serate di gala e 1 concerto straordinario di orchestra e coro del teatro alla scala
nel fine settimana di apertura, grande festa ininterrotta in tutta la città

Fondazione Arena di Verona annuncia per il 2023 un Festival straordinario, per celebrare la centesima Stagione d’Opera in Arena, presentando al pubblico internazionale i titoli che nello storico anfiteatro hanno avuto più successo e repliche nel corso delle 100 edizioni che la separano dalla sua nascita nel 1913, per un totale di 50 irripetibili serate in meno di tre mesi:
Aida di Verdi in una nuova produzione dal 16 giugno,
Carmen di Bizet, regia di Franco Zeffirelli dal 23 giugno
Il Barbiere di Siviglia di Rossini secondo Hugo de Ana dal 24 giugno,
Rigoletto di Verdi dal 1° luglio,
La Traviata di Verdi nella produzione di Franco Zeffirelli dall’8 luglio,
Nabucco di Verdi secondo Gianfranco de Bosio dal 15 luglio,
Tosca di Puccini nell’allestimento di Hugo de Ana dal 29 luglio,
Madama Butterfly di Puccini secondo Franco Zeffirelli dal 12 agosto
5 le serate straordinarie, tra cui la danza senza confini di Roberto Bolle and Friends, tre nuovi spettacoli in forma scenica costruiti appositamente per altrettanti protagonisti: il grande debutto areniano di Juan Diego Flórez, l’evento speciale dedicato a Plácido Domingo, l’attesissimo ritorno a Verona di Jonas Kaufmann. Nel cuore della stagione si aggiunge per la prima volta un concerto sinfonico di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Inoltre, il tradizionale fine settimana inaugurale 16-17 giugno diventerà un vero e proprio happening non-stop lungo 28 ore per festeggiare lo spettacolo più seducente, affascinante, eclettico e longevo mai creato dall’ingegno umano: l’Opera Lirica. Le prime due serate del Festival 2023 sono già in vendita dalle 12 di domani 15 giugno.
100 volte la prima volta

Per quanto l’Arena di Verona non abbia mai rinunciato nel corso della sua storia millenaria alla vocazione di luogo di spettacolo, dalle naumachie dell’antica Roma alle giostre medievali fino al Rossini del primo ‘800, nel 1913 diventa la vera casa della grande Opera all’aperto, con un’Aida epitome del gusto Art Nouveau che, ricostruita dai bozzetti originali, è ancora oggi spettacolo amatissimo dal pubblico.
Fedele al proprio mandato storico di divulgatrice democratica della cultura musicale europea, da sempre casa popolare, accessibile e universale per il teatro musicale, ma anche luogo del cuore di star del Belcanto, teste coronate, attori hollywoodiani e spettatori da tutto il mondo, l’Arena di Verona è da sempre uno dei più potenti luoghi di inclusività dell’arte.
La stagione numero 100 dell’Opera in Arena arriva a centodieci anni dal primo Festival in un conteggio interrotto dalle due guerre mondiali e dalla più recente pandemia: il Festival presenterà dunque il via con un’attesissima nuova produzione di Aida, titolo simbolo dell’anfiteatro, quindi riprenderà altri 7 titoli fra i più amati, negli storici allestimenti che, con la loro potente grandeur e l’ingegnosità necessaria ad affrontare un palcoscenico così immenso, sono diventati pietre miliari del gusto teatrale nel mondo.
Oltre all’opera regina dell’Arena, i sette titoli sono Nabucco, Rigoletto e La Traviata di Verdi, Carmen di Bizet, Tosca e Madama Butterfly di Puccini e Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Uno sforzo produttivo colossale e inedito per i complessi artistici, tecnici e amministrativi areniani, impegnati nella stessa stagione a portare in scena gli allestimenti firmati da veri maestri del genere come Franco Zeffirelli e Hugo de Ana, e un omaggio alla grande storia areniana rappresentata da Gianfranco de Bosio. I massimi interpreti di oggi saliranno sullo stesso palcoscenico che dal 1913 ha ospitato nel corso dei decenni da Zenatello a Grigolo, passando per Gigli, Schipa, Pertile, Lauri-Volpi, Lugo, Bergonzi, Corelli, Tucker, Del Monaco, Pavarotti, Carreras, Aragall, Giacomini, Licitra, Meli, Alagna, Sartori, Kunde, Kaufmann, Eyvazov, Karahan, Domingo, Gobbi, Bastianini, Protti, Cappuccilli, Bruson, Zancanaro, Hvorostosvskij, Alvarez, Nucci, Gazale, Enkhbat, De Angelis, Pinza, Pasero, Rossi-Lemeni, Ghiuselev, Giaiotti, Raimondi, Ramey, Furlanetto, Schrott, Pertusi, senza dimenticare Maria Callas, che qui ha fatto il suo debutto internazionale, e artiste come Cigna, Caniglia, Dal Monte, Zeani, Stella, Cerquetti, Tebaldi, Gencer, Caballé, Price, Olivero, Kabaivanska, Chiara, Guleghina, Ricciarelli, Dimitrova, Gheorghiu, Dyka, Oropesa, Kurzak, Dessì, Hernández, Radvanosky, Netrebko, Yoncheva, He, Buratto, Siri, Stignani, Barbieri, Nicolai, Simionato, Cossotto, Obraztsova, Verrett, Garanča, Rachvelishvili, solo per citarne alcune.
Quattro grandi spettacoli speciali verranno appositamente disegnati per quattro stelle di prima grandezza: ai grandi amici di sempre Plácido Domingo e Roberto Bolle, infatti, si aggiungeranno il ritorno di Jonas Kaufmann all’Arena dopo la serata-evento del 2020 e il debutto sul palcoscenico areniano di Juan Diego Flórez, entrambi protagonisti di due diversi gala in forma scenica. Mentre l’appuntamento lirico-sinfonico vedrà protagonisti l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano, per la prima volta in Arena per unire così in un’unica data speciale due simboli della cultura musicale italiana nel mondo.
Il fine settimana dell’inaugurazione, appuntamento tradizionale dell’Arena di Verona, si trasformerà per l’occasione in una vera festa non-stop, rafforzando quello spirito di partecipazione collettiva che è da sempre uno dei punti di forza del Festival: il pubblico areniano, che in questo luogo unico diventa parte dello spettacolo anche grazie alle iconiche candeline, sarà reso ancora più partecipe del rito collettivo dell’opera attraverso due notti bianche in musica che termineranno solo dopo l’alba.
Inoltre, a partire dall’autunno 2022, Fondazione Arena di Verona offrirà un assaggio di Festival nelle principali capitali europee per un countdown internazionale, internazionale come da sempre lo sono i protagonisti del Festival a partire proprio dalla scenografia più bella del mondo: il pubblico areniano.
«Alla vigilia del Festival 2022 – commenta il Sindaco di Verona Federico Sboarina – siamo già fieri di annunciare il programma del 2023. Un anticipo che invita il pubblico a quella che sarà una vera e propria celebrazione collettiva: il nostro centesimo Festival. Tutto il mondo guarderà a Verona e al lavoro eccezionale della dirigenza e dei lavoratori di Fondazione Arena, che portano in scena spettacoli unici e i migliori artisti internazionali. Sottolineo con particolare orgoglio l’ospitalità del Teatro alla Scala: un evento, fra i molti, che rappresenta il patrimonio comune e l’eccellenza artistica. La forza della Fondazione è quella di aver superato le difficoltà oltre limiti che non pensavamo: allo stesso modo, questo Festival 100 è un traguardo oltre il quale la Fondazione guarda già, pronta a superare nuovi limiti».
Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, unico manager culturale ad essere stata nel corso della sua vita comparsa, artista del Coro, solista e infine prima donna a guidare il teatro più grande del mondo, sottolinea la sua commozione di fronte alla responsabilità di disegnare un anno così speciale: «La stagione numero 100 è un appuntamento fondamentale nella storia di un’istituzione musicale, e vogliamo sia una festa per tutti. Racconterà la nostra identità, fra storia e presente, ma soprattutto anticiperà il nostro futuro a partire dagli elementi imprescindibili: i migliori interpreti del mondo, la prima vocazione di questo grande Teatro; gli allestimenti, una festa per gli occhi su un palco eccezionale e sbalorditivo. Il pubblico sarà, come sempre, vero protagonista dei nostri progetti e destinatario finale di un’esperienza magica quale è l’opera in Arena».
Tra i partner e gli sponsor maggiori confermati anche per la Centesima edizione, il primo ringraziamento va a UniCredit, Calzedonia, Pastificio Giovanni Rana, Volkswagen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5, quindi agli Official sponsor Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e Vicenzi.

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Arena di Verona
100° Opera Festival 2023
dal 16 giugno al 9 settembre

Aida
di Giuseppe Verdi | NUOVA PRODUZIONE
16, 17, 25, 29 giugno ore 21.15 | 9, 16, 21, 30 luglio ore 21.00
2, 13, 18, 23 agosto ore 20.45 | 3, 8 settembre ore 20.45
Carmen
di Georges Bizet | Regia Franco Zeffirelli
23 giugno ore 21.15 | 6 luglio ore 21.00
11, 24 agosto ore 20.45 | 6 settembre ore 20.45
Il Barbiere di Siviglia
di Gioachino Rossini | Regia Hugo de Ana
24, 30 giugno ore 21.15 | 13, 22 luglio ore 21.00
Rigoletto
di Giuseppe Verdi
1, 7, 20 luglio ore 21.00 | 4 agosto ore 20.45
La Traviata
di Giuseppe Verdi | Regia Franco Zeffirelli
8, 14, 27 luglio ore 21.00 | 19, 26 agosto ore 20.45 | 9 settembre ore 20.45
Nabucco
di Giuseppe Verdi | Regia Gianfranco de Bosio
15, 28 luglio ore 21.00 | 3, 17 agosto ore 20.45
Roberto Bolle and Friends
19 luglio ore 21.15
Juan Diego Flórez in Opera-Arena 100
23 luglio ore 21.00
Tosca
di Giacomo Puccini | Regia Hugo de Ana
29 luglio ore 21.00 | 5, 10 agosto ore 20.45 | 1 settembre ore 20.45
Plácido Domingo in Opera-Arena 100
6 agosto ore 21.00
Madama Butterfly
di Giacomo Puccini | Regia Franco Zeffirelli
12, 25 agosto ore 20.45 | 2, 7 settembre ore 20.45
Jonas Kaufmann in Opera-Arena 100
20 agosto ore 21.00
Teatro alla Scala in Arena di Verona
31 agosto ore 21.00

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