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COMUNICATO STAMPA
Modena, 1 luglio 2022

 RASSEGNA ESTIVA: SI PARTE CON IL DABAGHYAN QUINTET
In concerto un virtuoso del duduk, strumento tipico della tradizione armena

Si apre giovedì 7 luglio alle 21, nel Cortile del Melograno dell’Istituto Venturi di Modena in via dei Servi 21, la rassegna “Musiche Sotto il Cielo”. Il concerto, eseguito nel contesto dell’edizione Musiche Migranti de L’altro suono festival, vedrà il gruppo Dabaghyan Quintet impegnato nell’esecuzione di musica di tradizione armena. In scena, un ensemble di strumenti popolari con Gevorg Dabaghyan al duduk, Karine Hovhannisyan al qanun, Armen Ayvazyan alla kamantcha, Grigor Takushyan al duduk-dam e Kamo Khachatryan al dhol.

Il suono suggestivo e misterioso dello strumento eletto a simbolo della musica armena, il duduk, rievoca lo spirito di un popolo che a varie riprese lungo il corso della propria storia millenaria ha subìto innumerevoli persecuzioni e devastazioni provocate da guerre, invasioni, massacri, minacce di conversione, deportazioni forzate culminate nel genocidio del 1915, da sempre negato dallo stato erede dei perpetratori. Strumento dal timbro caldo, leggermente nasale e dalla sonorità fortemente evocativa, il duduk accompagna i canti e le danze di tutte le regioni dell’Armenia, oltre che essere lo strumento privilegiato durante le cerimonie matrimoniali o funebri. Dal 2005 è entrato fra i “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità” dell’Unesco. Negli ultimi trent’anni, Gevorg Dabaghyan ha intrapreso una carriera che lo ha portato a farsi apprezzare a livello internazionale e a collaborare con musicisti come Gidon Kremer, Jan Garbarek e Yo-Yo Ma. Quest’ultimo lo ha coinvolto nel suo progetto Silk Road (la Via della Seta). Su iniziativa del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena di Venezia, il Dabaghyan è stato più volte in Italia, ospite al festival di Musicarmena, al Ravenna Festival, all’Aterforum Festival di Ferrara e alla V Rassegna di Musica Contemporanea Est Ovest 2006 di Torino e, dal 2007, presente annualmente a Venezia per dei seminari aperti a musicisti e strumentisti di varia provenienza ed esperienza in collaborazione con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini e con il patrocinio dell’Unesco – Venice Office.
Il suono del duduk ha affascinato il pubblico occidentale anche grazie ai tanti cineasti che lo hanno utilizzato per le loro colonne sonore, attraverso l’esecuzione di musicisti quali Djivan Gasparyan, Gevorg Dabaghyan e Armen Stepanyan. Dabaghyan, in particolare, ha eseguito le colonne sonore di Ararat, film del famoso regista armeno-canadese Atom Egoyan, e di Masseria delle Allodole dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani.

Biglietti, intero 15 euro, ridotto 10 euro. I biglietti online e presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.

Alessandro Roveri
Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Comunale di Modena
www.teatrocomunalemodena.it
Via del Teatro 8, 41121 Modena
aroveri@teatrocomunalemodena.it

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