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COMUNICATO STAMPA
Eletto il nuovo Board di E.C.H.O.
per il triennio 2022-2025:
Presidente è Averardo Orta (ANASTE-Italy):
“La nuova squadra è al lavoro per armonizzare il sistema delle cure territoriali a livello europeo. Presenteremo il white paper entro il 2023”
Si è svolta a Bruxelles nei giorni 13 e 14 luglio l’Assemblea Generale elettiva di E.C.H.O. (European Confederation of Care Home Organisations) per il rinnovo del Board of Directors che rimarrà in carica per il triennio 2022-2025.
Sono stati eletti all’unanimità: Averardo Orta di ANASTE (Italia) presidente, Bernard Meurer di BPA (Germania) vicespresidente, Sebastiano Capurso di ANASTE (Italia) tesoriere, Alberto Echevarria di FED (Spagna) segretario generale.
E.C.H.O. è stata fondata nel 1989 a Bruxelles per promuovere, in accordo con le istituzioni Europee, il miglioramento del comparto sociosanitario, nell’ambito della terza età ma anche delle disabilità, attraverso il principio della cooperazione di tutti i suoi Stati membri. Sono aderenti alla confederazione: ANASTE (Italy), bpa (Germany), Care England (United Kingdom), Fed (Spain), Nevep (The Netherlands),Pemfi (Greece), Senioren Unie (Belgium), Synerpa (France), Teso (Finland), Poland (Poland), Bps (Bulgaria).
Questo il commento del neo presidente eletto Averardo Orta:
“La recente pandemia ha evidenziato la centralità delle cure e dell’assistenza territoriale a livello europeo. Tutti i Paesi membri stanno promuovendo un miglioramento delle cure territoriali. E.C.H.O. si pone come obiettivo di raccordare tutte le esperienze e le competenze delle associazioni che compongono la Confederazione per consentire uno sviluppo armonico delle riforme da qui ai prossimi anni. A settembre ci riuniremo con il nuovo direttivo per programmare un white paper e proporre una direttiva europea che armonizzi le cure territoriali sul territorio dell’Unione. Presenteremo il documento al Parlamento Europeo entro il 2023”.
Intanto il nuovo board si è riunito a Bruxelles per definire il programma del prossimo semestre e le priorità di intervento alla luce delle esperienze maturate dagli Stati membri durante questi anni di pandemia.