Dedicato al Brasile l’ultimo studio nell’ultimo numero di ”Dialoghi Mediterranei”

 

Dedicato al Brasile l’ultimo studio nell’ultimo numero di ”Dialoghi Mediterranei”

All’origine di questo saggio si pone l’arrivo in Italia di una coppia di docenti dall’Università dello Stato di Rio de Janeiro, per trascorrervi un anno sabbatico in collegamento con diverse università italiane. Il loro legame con la cultura italiana li ha portati a perfezionare la conoscenza della nostra lingua nell’ambito del “progetto linguistico Welcome” presso la Parrocchia romana di S. Pio X. In questo periodo Lisandra Ogg Gomes, docente di scienze dell’educazione, ha completato con Franco Pittau (il presidente onorario di Idos all’occorrenza anche docente d’italiano) la ricerca ora pubblicata. A sua volta Alexandre Ragazzi (cognome di evidente origine italiana), docente di storia dell’arte, sta approfondendo l’apporto artistico dato dagli italiani.

Chi cerca su internet il saggio sull’infanzia e non si lascia scoraggiare dal titolo, potrà fare una piacevole lettura e costatare che il Brasile e l’Italia, nonostante la distanza oceanica, sono due Paesi vicini, non solo per la presenza in quel Paese di circa 30 milioni di oriundi italiani ma anche per la sussistenza di problemi simili, che meritano di essere affrontati in un’ottica bilaterale e secondo un’impostazione non riservata esclusivamente agli aspetti relativi all’economia, al commercio e alla politica.

L’introduzione del saggio si espone i principi costituzionali sull’educazione dell’infanzia e i diritti che conseguono, analizzando anche la loro formulazione nelle leggi ordinarie, con particolare riferimento alle categorie disagiate. SiViene, quindi, proposta la faticosa affermazione delle moderne teorie educative con i sostanziali progressi fatti dal Novecento ad oggi e il definitivo , superamento della ercezione dell’infanzia come un periodo di mera attesa dell’età adulta, anziché considerarla una fruttuosa fase dello sviluppo con un proprio modo di pensare, di agire, di progettare e di istituire relazioni.

A guidare il lettore in quest’interessante percorso di approfondimento pedagogico sono dei grandi personaggi, presentati con una breve biografia e una sintesi del loro pensiero: per l’Italia Maria Montessori (1870-1952), don Lorenzo Milani (1923-1967) e Loris Malaguzzi (1920-1994); per il Brasile Anísio Teixeira (1900-1971), Heloísa Marinho (1903-1994) e Paulo Freire (1921-1997).Queste persone straordinarie spesso pagarono il loro impegno sociale con l’emarginazione e anche con la prigione.

Passando dalla teoria alla pratica, l’articolo presenta alcune esperienze, ispirate a teorie pedagogiche avanzate dul protagonismo dell’infanzia: in Brasile la Scuola elementare Sócrates Brasileiro a San Paolo e la Scuola Olga Mitá a Rio de Janeiro; in Italia il Centro didattico interculturale Celio Azzurro e l’asilo nido Munting Tahanan dell’Associazione e filippina CFMW (due strutture a suo tempo inserite nel grande progetto “Forum per l’Intercultura,” promosso dal lungimirante direttore della Caritas di Roma mons. Luigi Di Liegro).

Nelle conclusioni gli autori, da una parte sottolineano che i diritti e il protagonismo devono essere considerati fondamentali anche nella fase dell’infanzia e, e dall’altra ribadiscono che l’impegno educativo non si limita ai soli addetti ai lavori ma riguarda tutti.

Un’altra conclusione, di più ampia portata, si ricollega all’insediamento di circa 70 milioni di oriundi italiani in diversi Paesi del mondo. In questa fase di ricorrenti riflessioni geopolitiche, stimolate dalla crisi delle materie prime, dalla guerra contro l’Ucraina, da altri conflitti o fattori strutturali negativi, la presenza italiana all’estero costituisce un’opportunità che meriterebbe una maggiore attenzione. Questo è quanto si ripromettono di fare la Rivista “Dialoghi Mediterranei” e il Centro studi e ricerche Idos, continuando la loro collaborazione sui temi degli italiani all’estero.

Franco Pittau, Presidente onorario

sel Centro studi e ricerche Idos

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *