Serena conduce operaclassica eco italiano

FESTIVAL D’AUTUNNO DEDICATO A GIUSEPPE VERDI

Giovedì 6 ottobre 2022 alle ore 20 il direttore emerito Zubin Mehta sul podio della Sala Grande del Teatro alla guida dell’Orchestra del Maggio per il primo appuntamento sinfonico del Festival d’Autunno.

In cartellone le composizioni di Pietro Alessandro Guglielmi, Luigi Cherubini e Ludwig van Beethoven.

 

Firenze, 4 ottobre 2022 – A pochi giorni di distanza dalla prima di Il trovatore, opera inaugurale del Festival d’Autunno del Maggio dedicato a Giuseppe Verdi e in programma alla Sala Mehta fino al 7 ottobre, il maestro Zubin Mehta alla guida dell’Orchestra del Maggio e, nella Sala Grande, il 6 ottobre alle ore 20, affronta anche il primo concerto sinfonico del Festival autunnale; sui leggii un programma che, per iniziare omaggia il compositore massese Pietro Alessandro Guglielmi. In apertura, infatti, viene proposta la sinfonia di La bella pescatrice, di Pietro Alessandro Guglielmi, alla sua prima esecuzione assoluta in tempi moderni a Firenze. L’opera debuttò al Teatro Nuovo di Napoli nel 1789 ottenendo un successo strepitoso. Il concerto prosegue poi con la Sinfonia in re maggiore di Luigi Cherubini, commissionatagli dalla Royal Philharmonic Society e diretta dallo stesso Autore in un concerto tenutosi nella capitale inglese il 24 aprile 1815. In chiusura la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven, compositore del quale il maestro Mehta è uno dei più esperti e stimati esecutori al mondo.

Il programma della serata è identico a quello eseguito, dal Maestro e dall’Orchestra, a Massa il 4 ottobre 2022, in occasione del concerto di riapertura del Teatro intitolato a Pietro Alessandro Guglielmi.   Per il Maggio, per il maestro Mehta e per l’Orchestra, si tratta del terzo appuntamento nel Comune toscano, dopo i concerti sinfonici del 3 luglio 2021 e quello dello scorso 27 maggio, tenuti nella piazza Aranci.

Un ottobre denso di impegni per il Direttore emerito a vita, protagonista di altri tre appuntamenti sinfonici, ai quali si aggiungono le due recite conclusive del Trovatore: i concerti del 13 e 19 ottobre e quello del 30 ottobre, con il ritorno del maestro Maurizio Pollini al Teatro del Maggio. Tutte e tre le serate concertistiche si svolgeranno nella Sala Grande.

 

Il programma:

Pietro Alessandro Guglielmi
La bella pescatrice

Nato nel 1728 in una famiglia di musicisti, il massese Pietro Alessandro Guglielmi ricevette i primi insegnamenti musicali dal padre per poi proseguire gli studi a Napoli con Francesco Durante, illustre esponente della scuola napoletana. Nella città partenopea Guglielmi ottenne i primi successi in campo teatrale divenendo ben presto uno dei compositori d’opera più in vista nel panorama musicale del secondo Settecento. La commedia per musica La bella pescatrice, su libretto di Francesco Saverio Zini, debuttò al Teatro Nuovo di Napoli nel 1789 ottenendo un successo strepitoso; dopo essere stata allestita nei maggiori teatri italiani, l’opera varcò anche i confini nazionali per approdare sui palcoscenici di mezza Europa. Nella Sinfonia d’apertura Guglielmi sfoggia una scrittura brillante e di impatto sonoro immediato grazie a due temi semplici, il primo animato e cantabile, il secondo più patetico, declinati nell’alternanza timbrica di archi e legni.

Luigi Cherubini

Sinfonia in re maggiore

Musicista amatissimo da Beethoven, Luigi Cherubini deve gran parte della sua formazione a Giuseppe Sarti, noto operista del tempo. Dopo un’inizio di carriera vissuto al fianco del maestro, Cherubini cerca maggior fortuna in Francia, dove si trasferisce stabilmente nel 1787. A Parigi consolida la sua fama di compositore operistico e nel 1815 riceve l’invito a dirigere una serie di concerti oltremanica. Al periodo trascorso a Londra risale la composizione della Sinfonia in re maggiore, commissionatagli dalla Royal Philharmonic Society e diretta dallo stesso Autore in un concerto tenutosi nella capitale inglese il 24 aprile 1815. L’esecuzione fu accompagnata da pareri discordanti e Cherubini, poco convinto della riuscita della sua composizione, decise di non riprendere più la Sinfonia se non per trascriverla per Quartetto d’archi quindici anni più tardi. Concepita secondo il modello di Haydn, la Sinfonia in re maggiore si apre con un’introduzione lenta che prepara l’ingresso dell’Allegro dove emerge una scrittura di ascendenza teatrale. Seguono un Larghetto idilliaco, un Minuetto dal passo energico e un Allegro finale assai vitale e animato dai forti contrasti timbrici e dinamici.

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36

Fin dalla sua prima prova in campo sinfonico Beethoven dimostrò di voler seguire una strada che lo avrebbe condotto verso nuovi orizzonti musicali. Nata mezzo secolo prima come genere di puro diletto sonoro, la sinfonia si sarebbe trasformata nelle sue mani nel mezzo di comunicazione privilegiato delle istanze poetiche del musicista. La Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 risale al 1802, anno in cui Beethoven è costretto a convivere dolorosamente con l’acuirsi della sua malattia. Nonostante tutto, il musicista dedica tutto sé stesso alla composizione dando vita, tra le varie opere di quel periodo, alla sua seconda Sinfonia. Giudicata dai suoi contemporanei troppo lunga e troppo elaborata rispetto agli standard del tempo, la Sinfonia n. 2 è una pagina animata da energia palpitante che riassume abilmente elementi del passato e del futuro. Se da un lato l’Introduzione lenta e solenne (secondo il modello di Haydn) e il malinconico tema del Larghetto appartengono ancora al clima espressivo classico, dall’altro si fanno strada elementi di stampo assolutamente beethoveniano, quali i temi fieri e risoluti del primo movimento, lo Scherzo, che prenderà stabilmente il posto del settecentesco Minuetto, fino al trattamento dei fiati, che Beethoven fa emergere in opposizione agli archi, dando loro una fisionomia e un’importanza nuova.

La locandina:

PIETRO ALESSANDRO GUGLIELMI

La bella pescatrice, Sinfonia

Allegro spiritoso

Revisione di Luca Logi

Prima esecuzione a Firenze in epoca moderna

LUIGI CHERUBINI

Sinfonia in re maggiore

Largo. Allegro / Larghetto cantabile / Minuetto: Allegro non tanto /

Finale: Allegro assai

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36

Adagio molto. Allegro con brio / Larghetto / Scherzo: Allegro / Allegro molto

Direttore

Zubin Mehta

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Prezzi:

Visibilità limitata e ascolto: 15€ – Galleria: 25€ – Palchi B: 40€  Palchi A: 75€ – Platea 4: 40€  Platea 3: 55€  Platea 2: 75€  Platea 1: 100€

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