COMUNICATO STAMPA
Modena, 25 ottobre 2022
OPERA: MADAMA BUTTERFLY
Il capolavoro di Puccini va in scena nel contesto di Modena Città del Belcanto. Nel ruolo del titolo anche Vittoria Yeo, laureata al Vecchi-Tonelli come allieva di Raina Kabaivanska.
Madama Butterfly di Giacomo Puccini va in scena per la stagione lirica al Teatro Comunale Pavarotti–Freni di Modena venerdì 28 e sabato 29 ottobre alle 20, domenica 30 alle 15.30. La recita del giorno 30 sarà anche trasmessa in diretta su YouTube per il progetto regionale OperaStreaming (www.operastreaming.com).
Il titolo prosegue il ciclo dei titoli interpretati da Luciano Pavarotti in ordine di debutto e va in scena in una nuova produzione del Teatro Comunale nel contesto di Modena Città del Belcanto. Lo spettacolo riprende un allestimento di successo, curato da Stefano Monti nel 1993, che è tornato in scena a Modena nel 2003 e in numerose occasioni in contesto internazionale, come ad esempio a Palma de Maiorca nel 2008, in Cina nel 2019 e a Bilbao nel 2022. La parte musicale è curata da Aldo Sisillo, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana, del Coro Lirico di Modena preparato da Stefano Colò e di un cast che vedrà nel ruolo di Madama Butterfly Vittoria Yeo (nei giorni 28 e 30/10) e Daniela Schillaci (29/10), in quello di Pinkerton Diego Cavazzin, la Suzuki di Nozomi Kato e Sergio Vitale nei panni di Sharpless.
Nata a Seoul, Vittoria Yeo si è laureata all’Istituto Musicale Pareggiato “Vecchi-Tonelli” di Modena dove ha studiato con Raina Kabaivanska prima di intraprendere una brillante carriera internazionale a partire dal Festival di Salisburgo sotto la direzione musicale di Riccardo Muti. Ascoltata in Giovanna D’Arco al Teatro Comunale di Modena, ha interpretato, fra tanti altri, il ruolo di Cio Cio-San al Teatro la Fenice di Venezia, Liù in Turandot all’Arena di Verona, Leonora ne Il trovatore al Teatro dell’Opera di Roma.
Il soggetto dell’opera deriva dal racconto Madame Butterfly, che John Luther Long scrisse nel 1898 basandosi a sua volta sulle storie raccontate dalla sorella Jennie Correll e sul romanzo francese semi-autobiografico Madame Chrysanthème di Pierre Loti, del 1887. La versione di Long fu drammatizzata da David Belasco come atto unico dal titolo Madame Butterfly: A Tragedy of Japan che, dopo la prima a New York nel 1900, si trasferì a Londra, dove Puccini la vide nell’estate dello stesso anno decidendo immediatamente di metterla in musica. La storia, che si immagina a Nagasaki nel 1904, vede Cio-Cio-San giovanissima sposa sedotta, immolata, ingannata e abbandonata da Pinkerton, ufficiale della Marina americana che infine ritorna in Giappone con la nuova moglie Kate reclamando il figlio e portandola al suicidio. Come sempre Puccini voleva ricreare un vero colore locale, voleva contrapporre anche musicalmente i due mondi, quello americano e quello giapponese. E se per l’America basta citare l’inno della marina per descrivere lo ‘yankee vagabondo’ ovvero Pinkerton, per Butterfly la ricerca è molto più approfondita. Puccini si fece mandare dei dischi da Tokyo, cercò pubblicazioni che riportavano canti tradizionali giapponesi, frequentò la signora Oyama, moglie dell’ambasciatore giapponese a Roma, e chiese il suo parere non solo sulle musiche ma anche sui nomi dei personaggi.
“Questa messa in scena – racconta Stefano Monti – è stata rappresentata in numerosi teatri e ha conosciuto pubblici di diverse nazionalità; nonostante siano trascorsi diciannove anni dalla sua nascita ha resistito al tempo ed è sempre stata accolta con calore da parte del pubblico. Ne sono state testimonianza ancora una volta rappresentazioni come quelle nello scorso mese di maggio a Bilbao con il soprano Maria Agresta, interprete della lirica internazionale e presente nelle principali stagioni. Credo perché ne è stato colto l’intento interpretativo registico, che era quello innanzitutto di mettersi al servizio dell’opera, e non prevaricarla con arbitrarie interpretazioni, e di raccontare una storia”.
Giovedì 27 ottobre alle 18 l’opera verrà presentata al pubblico da Susanna Franchi per la serie Invito all’Opera condotta in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi. (Ingresso libero da Via Goldoni 1)
info e biglietti www.teatrocomunalemodena.it
Alessandro Roveri
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