Serena conduce operaclassica eco italiano

Francesco Lanzillotta

Reduce dall’unanime ed internazionale successo di critica e pubblico nella sfidante e preziosa novità della nuova opera donizettiana Bastarda al Teatro La Monnaie/DeMunt di Bruxelles, torna in Italia per due appuntamenti estivi il giovane direttore e compositore romano Francesco Lanzillotta

Teatro di San Carlo

30/6 – 7/7

La Bohème

Regia di Emma Dante

https://www.teatrosancarlo.it/it/spettacoli/laboheme-22-23.html

 

Rossini Opera Festival

13, 16, 19, 22 agosto

Adelaide in Borgogna

Regia di Arnaud Bernard

https://www.rossinioperafestival.it/archivio/anno-2023/adelaide-di-borgogna/

Fino a marzo di quest’anno Francesco Lanzillotta era considerato nei migliori teatri del globo, un bravo ed affidabile direttore italiano e, in quanto tale, vocato prevalentemente all’opera. I suoi tanti anni come compositore di musica da camera, dal pianoforte al raro ensemble di sax, quelli orchestrali, i lavori sulla musica popolare e folkorica, le orchestrazioni dei Lieder di Mahler o sulle canzoni di Tosti dai testi di D’Annunzio, ma anche le produzioni per il teatro di prosa, il balletto con i progetti di Astra Roma Ballet, i film di Paolo Genovese Nessun Messaggio in Segreteria e Viaggio in Italia non entravano mai nella narrazione su lui.

Ma grazie all’idea innovativa e certamente irrituale di Peter de Caluwe, intendente del teatro La Monnaie di Bruxelles, oggi dopo quattro intensi anni di lavoro come compositore e direttore con il regista e drammaturgo Olivier Fredj, per la folle Bastarda in cui ha composto il tessuto musicale connettivo tra i quattro titoli Tudor di Donizetti e diretto il difficilissimo insieme in armonioso equilibrio tra passato e modernità, il profilo artistico di Francesco Lanzillotta non può più ignorare quella maggiore consapevolezza del fare musica che nasce dalla composizione e in particolare dalla ancor più complessa composizione su committenza in un progetto così ambizioso e delicato.

Tornato, per il momento, nell’alveo della direzione più tradizionale, Lanzillotta quest’estate condurrà sul palco del San Carlo di Napoli la Bohème di Emma Dante con l’esuberante Vittorio Grigolo; quindi, in agosto al Rossini Opera Festival si cimenterà in un’opera rarissima dell’assai giovane Rossini, quell’Adelaide in Borgogna scritta per il Teatro Argentina di Roma nel 1817 e rappresentata a Pesaro solo 3 volte, di cui due in forma semi-scenica e solo nel 2011 in allestimento completo. Con solo tre edizioni discografiche con le bacchette di Zedda, Carella per Opera Rara e Jurovskij, Lanzillotta dovrà affrontare anche in questo caso una ‘terra quasi incognita’, superando i pregiudizi su un titolo considerato fra i più deboli e meno fortunati del grande pesarese. Ma l’Orchestra Nazionale della Rai e un cast di ottimo livello di certo gli offriranno il destro per una lettura dello spessore di un compositore che ha vinto, sotto gli occhi e le orecchie della migliore critica europea, la sfida con le partiture donizettiane.

 

 

 

Francesco Lanzillotta è considerato uno dei più interessanti direttori nel panorama musicale italiano.
Nato a Roma, si è diplomato in direzione d’orchestra con il M° Bruno Aprea e in composizione con il M° Luciano Pelosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha studiato inoltre pianoforte e violoncello.

Direttore Principale Ospite del Teatro dell’Opera di Varna in Bulgaria dal 2010 al 2014
Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica Toscanini dal 2014 al 2017.
Direttore musicale del Macerata Opera Festival dal 2017 al 2021.
Negli ultimi anni ha diretto nei più importanti teatri italiani, Torino, Venezia, Napoli, Palermo, Macerata, Roma, Firenze, Bologna, Pesaro, Verona, Milano, Parma, Trieste, Treviso, Ferrara, Cagliari, Benevento, Lecce, L’Aquila e altri. Molto attivo in Europa ha debuttato alla Deutsche Oper di Berlino, ha inaugurato la stagione 2019 alla Semperoper di Dresda, ha diretto a Zurigo, Valencia, Parigi, Bruxelles, Monaco, Lione. Nel 2022 debutta a Vienna con I puritani alla Wiener Staatsoper. Nello stesso anno è invitato nuovamente a Francoforte dopo aver diretto La traviata nel 2018, per dirigere una nuova produzione di Ulisse di Dallapiccola.
Molto attivo in Russia, ha diretto a San Pietroburgo l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e il coro dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma in un programma sinfonico, a Mosca la The Novaya Rossiya State Symphony Orchestra e al Bolshoi Le nozze di Figaro. A Pechino dirige Le nozze di Figaro, a Budapest L’italiana in Algeri e in Corea del Sud e a Toronto diversi programmi sinfonici. A Montpellier debutta con Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e La notte di un nevrastenico di Nino Rota. Costantemente invitato al Festival di Erl, tornerà nuovamente nel dicembre 2022 per dirigere Don Pasquale di Donizetti e un programma sinfonico.

 

 

 

 

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