CGIE – Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo

Consiglio Generale degli Italiani all’Estero

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – P.le della Farnesina, 1 00135 Roma
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IL CGIE CELEBRA LA GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO
In occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle il Consiglio Generale degli Italiani
all’Estero rinnova la vicinanza alle famiglie dei discendenti dei 262 lavoratori europei, di cui 136
italiani, che l’8 agosto 1956 hanno perso la vita nella miniera di carbone del Bois du Cazier in
Belgio.
Un disastro assurto a simbolo di tutte le morti sul lavoro con l’istituzione della Giornata
nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo con cui il governo nel 2001 ha voluto
celebrare l’8 agosto quale tributo ai connazionali caduti mentre contribuivano alla crescita
economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi che li hanno accolti. In questo senso, il Bois
du Cazier oggi più che mai simboleggia anche l’importanza della dignità del lavoro e della
necessità di garantirne la sicurezza. La memoria di quella tragedia deve inoltre servire a formare
la consapevolezza negli italiani in patria del grande contributo fornito al Paese, ieri come oggi,
dalla nostra diaspora.
Alle celebrazioni organizzate nel sito divenuto museo minerario sarà presente una delegazione
del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) guidata dalla segretaria generale Maria
Chiara Prodi e composta dai consiglieri Matteo Bracciali, Filippo Ciavaglia, Gianluigi Ferretti,
Eleonora Medda e dall’onorevole Toni Ricciardi in rappresentanza delle Comunità italiane nel
mondo, unitamente alla sottosegretaria di Stato agli Affari esteri Maria Tripodi e al direttore
generale della DGIT del MAECI Luigi Maria Vignali.
Quest’anno, grazie a un’iniziativa del consigliere del CGIE Vincenzo Arcobelli, con il patrocinio
del Consiglio Generale degli italiani all’estero e con il supporto del Consolato Generale d’Italia
a Filadelfia e di CTIM, NIAF, Sons of Italy, città di Monongah, l’8 agosto si celebrerà presso
Monongah anche il ricordo della più grave tragedia che ha colpito gli emigrati italiani. Il 6
dicembre 1907, infatti, nella catastrofe mineraria di quella località del West Virginia perirono
361 lavoratori, di cui 171 italiani (secondo una stima per difetto poiché non fu possibile
recuperare tutti i corpi). Nel 2007 il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero partecipò
ufficialmente, con la vicesegretaria generale Silvana Mangione, il viceministro agli Affari esteri
Franco Danieli e l’ambasciatore d’Italia in USA Giovanni Castellaneta, alla commemorazione
del centenario della disgrazia, nel cimitero appositamente riordinato con l’aiuto di molti
volontari, per inaugurare un cippo con i nomi dei caduti di ogni nazionalità. In quella occasione
il Ministero degli Affari esteri pubblicò una monografia a cura dell’allora Consigliere del CGIE
professor Norberto Lombardi intitolata Monongah 1907 – Una tragedia dimenticata, che venne
presentata in un dibattito all’Università di Philadelphia, seguito da una riunione conviviale della
comunità, a cura dell’allora consigliere del CGIE professor Pasquale Nestico.

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