Serena conduce operaclassica eco italiano

Sarà in onda venerdì 30 agosto (ore 21.15) su RAI 5  Edgar del 70° Festival Puccini

Titolo raramente rappresentato sui palcoscenici operistici nazionali ed internazionali  Edgar debuttava  21 aprile 1889, domenica di Pasqua, al Teatro alla Scala, una partitura che non dava ancora la misura del talento del compositore ma che non mancò di raccogliere giudizi positivi e di apprezzamento dal pubblico e dalla critica. Lo spettacolo del 70° Festival Puccini accolto con grande apprezzamento da pubblico e critica sarà in onda venerdì 30 agosto ore 21.15  su RAI 5 canale 23 del digitale terrestre

 La seconda opera di Puccini è stata  proposta nella sua versione originale in quattro atti nella ricostituzione sull’autografo a cura di Linda Fairtile con la supervisione di G. Dotto e C. Toscani . Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizziabbiamo optato per quella in quattro, tenendo però conto delle perplessità, dei ripensamenti che colsero Puccini stesso.

Sul podio dell’Orchestra del Festival Puccini Massimo Zanetti «La modernità di Puccini nasce con “Le Villi” e “Edgar”. Edgar in particolare – dichiara Massimo Zanetti–  è come un pentolone da cui Puccini attingerà negli anni, per assimilazione, per contrasto, per ripensamenti successivi».  Ad interpretare la storia che si svolge in un villaggio delle Fiandre troviamo il  giovane Edgar, Vassiliii Solodkyy  che nonostante l’affetto per la dolce Fidelia Lidia Fridman, non riesce a resistere al fascino della provocante Tigrana Ketevan Kemoklidze una zingara, orfana, allevata dalla gente del paese e di cui è innamorato anche il fratello di Fidelia Frank Vittorio Da Prato. Nel ruolo di Gualtiero, padre di Frank e Fidelia Luca Dall’Amico. Il disegno luci è curato da Massimo Gasparon. Le coreografie sono firmate da Gheorghe Iancu. Il Coro del Festival Puccini è istruito da Roberto Ardigò.   Il Coro delle voci bianche è diretto da Viviana Apicella. Il disegno video è di Matteo Letizi

 Regia tv Barbara Napolitano. Introduzione all’opera di Stefano Vizioli

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