Serena conduce operaclassica eco italiano

GIOVANNA D’ARCO

INAUGURA LA STAGIONE 2025

DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Giuseppe Verdi torna in Stagione,

nella nuova produzione firmata da Emma Dante.

Michele Gamba dirige l’opera per la prima volta,

presentata nell’edizione critica di Alberto Rizzuti,

sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Protagonisti Luciano Ganci, Nino Machaidze, Ariunbaatar Ganbaatar, Francesco Congiu, Krzysztof Bączyk.

Teatro Regio di Parma

24, 26, 30 gennaio, 1 febbraio 2025

La Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma inaugura nel nome di Giuseppe Verdi con Giovanna d’Arco, dramma lirico in tre atti su libretto di Temistocle Solera, da Die Jungfrau von Orléans di Friedrich Schiller, che debutta venerdì 24 gennaio 2025 ore 20.00 (recite domenica 26 ore 15.30, giovedì 30 gennaio e sabato 1 febbraio, ore 20.00).

Per la prima volta al Regio, Emma Dante firma la regia di questo nuovo allestimento realizzato nei laboratori e con le maestranze del Teatro Regio di Parma con le scene di Carmine Maringola,i costumi di Vanessa Sannino, le luci di Luigi Biondi, lecoreografiedi Manuela Lo Sicco.

Michele Gamba, al suo debutto al Teatro Regio, dirige l’opera per la prima volta, che è eseguita nell’edizione critica a cura di Alberto Rizzuti, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.Protagonisti Luciano Ganci (Carlo VII), Nino Machaidze (Giovanna), Ariunbaatar Ganbaatar (Giacomo), Francesco Congiu (Delil, già Allievo dell’Accademia Verdiana), Krzysztof Bączyk (Talbot, al debutto nel ruolo).

“Prima delle cinque opere di Verdi dedicate nel titolo ad un personaggio femminile e primo contatto di Verdi con Schiller – scrive Alessio Vlad, Direttore artistico del Teatro Regio. Opera affascinante e molto particolare per la capacità di far convivere elementi tra loro contrastanti: mondo terreno e mondo ultraterreno, sacro e demoniaco, serenità bucolica e violenza della guerra, rivalse patriottiche e vicende affettive; tutto dominato, poi, dal quel contrasto tra padre e figlia presente in tutta la produzione verdiana e che nel Lear di Shakespeare troverà sempre un ideale punto di riferimento. È un’opera, quindi, che si caratterizza innanzitutto nell’esistenza di contrasti, dove la protagonista è una donna che diventa simbolo, quando, con forza, affronta un conflitto in cui si scindono valori diversi e contrastanti a partire da quello tra il corpo e lo spirito. Conflitto teatralmente rappresentato dalla presenza di quel mondo sovrannaturale abitato da angeli e demoni e dal confronto che questi hanno con le vicende terrene, e viceversa. Sotto questo punto di vista è un’opera sorprendente, non convenzionale, che cerca una sua dimensione, tutta a sé nella produzione verdiana, dove la musica riesce a combinare tanti elementi diversi definendoli in una sintesi compiuta. Musica trascinante, fin dalla celebre ouverture, e coinvolgente nel dare raffigurazione ai rapporti umani pervasi e circondati da un sentito afflato patriottico”.

“Di non frequente esecuzione, ripropone, in modo differente, ma complementare, alcuni dei temi trattati nell’ultimo Festival Verdi, dedicato al rapporto nelle opere verdiane con il potere e la storia, e ne anticipa altri che invece saranno affrontati nel prossimo Festival dedicato al rapporto che Verdi ha avuto con Shakespeare, autore, quest’ultimo, che, come pochi altri, ha saputo affrontare la descrizione del legame tra mondo fantastico e mondo reale, del rapporto tra padre e figlia e tra storia e vicende private”.

“Nuovo allestimento del Teatro Regio affidato ad una delle più interessanti e famose protagoniste del teatro di oggi: Emma Dante. Regista di teatro, di opera e di cinema, pluripremiata, amata, discussa, con un notevole senso visivo e grande personalità, punto di riferimento di un teatro che nello studio e nello scavo della tradizione trova tutti gli elementi e gli spunti per dire sempre qualcosa di nuovo, riuscendo sempre a proiettarli nella contemporaneità. Ogni volta in cui si è accostata al teatro musicale ha voluto sempre essere fedele e rispettosa della volontà drammaturgica dell’autore, senza mai però perdere di vista l’analisi e l’approfondimento dei temi a lei più cari come le relazioni familiari, il rapporto tra la vita e la morte, i contrasti sociali, la dissacrazione del potere: tutti temi che Verdi ha affrontato in tutte le sue opere a cominciare proprio da Giovanna d’Arco”.

“Il direttore d’orchestra Michele Gamba, debutta con quest’opera al Teatro Regio.

È uno dei più interessanti e soprattutto poliedrici direttori della nuova generazione. Dirige abitualmente nei più importanti Teatri del mondo e collabora con i migliori complessi orchestrali con una costante curiosità verso i titoli meno frequentati del repertorio e verso i nuovi linguaggi della musica”.

“Più esploravo la partitura di Giovanna d’Arco, – scrive Michele Gamba – più mi affascinava il fatto di poter verificare sempre meglio come il Verdi giovane non sia un musicista rude e grezzo come si è considerato per molto tempo, ma riveli raffinatezze d’impasti e interesse per il colore armonico. E poi mi coinvolge molto la componente del misticismo in questa fase della carriera verdiana. Mi sembra davvero che Verdi si dimostri qui consapevolissimo di quello che stava facendo e nel pieno controllo dei propri mezzi espressivi. Voglio dire che, a dispetto delle idee diffuse sulla musica teatrale di Verdi degli anni Quaranta e a dispetto dei personaggi e dell’ambientazione, qui siamo di fronte a un’opera che potremmo definire cameristica. E sembra proprio che Verdi abbia fatto di tutto per seguire con coerenza questa scelta. […] Devo dire che, oltretutto parlando al di fuori di ogni mia convinzione personale, trovo molto affascinante in Giovanna d’Arco la presenza dell’elemento sacro, che qui si tinge proprio di delirio mistico, e mi sforzo di farlo emergere nella rilettura musicale. Mi incuriosisce anche molto dal punto di vista del percorso personale di Verdi, del suo punto di vista umano, mi sforzo di entrare nella sua testa e nel periodo che viveva durante la composizione di quest’opera, che porta alla rottura con la Scala. Oltretutto nel contesto di quest’opera così intimistica questo aspetto risulta del tutto particolare, e non voglio correre il rischio che venga risucchiato in una dose eccessiva di piglio marziale. […] Insomma Giovanna d’Arco mi ha convinto decisamente sulla necessità di uno sforzo per riscoprire le finezze di scritture del Verdi giovane, che è un lavoro paziente e affascinante: in fondo a suonare un “forte” siamo capaci tutti, trovare un colore e sostenerlo è meno semplice, ma molto più intrigante”.

“Nella mia idea di messa in scena dalle ferite nascono i fiori, – scrive Emma Dante – già nell’overture, infatti, i soldati francesi torneranno dalla guerra mutilati ma fioriti. Alcuni senza una gamba, altri senza un braccio, ma nei punti del corpo in cui sono feriti sbocceranno i fiori. Per tutta la sinfonia iniziale sfilerà un’umanità devastata dalla guerra e dopo che i soldati si strapperanno di dosso la divisa rimanendo a torso nudo, lentamente si accasceranno, attirati dal mucchio di cadaveri, uno sopra l’altro. Una preghiera accoglierà le loro anime, e una volta liberati dalle bende insanguinate, i corpi verranno lavati e ricomposti in una piccola processione funebre da cui affiora una Madonnina mitragliata, dai cui fori uscirà la luce. Dal mucchio dei cadaveri nascerà il grande albero dove il re deporrà le armi, dopo aver sognato la Vergine che gli ordina di abdicare. Il grande albero pieno di rami e radici accoglierà il sogno di Giovanna”.

“La pulzella d’Orléans è ‘diversa’ da tutti e da tutte, ha visioni mistiche, sente le voci, sogna in maniera forsennata. Forse è pazza, forse è una santa ispirata dal cielo, forse è una strega succube degli spiriti malvagi, ma certamente è una donna eccezionale. Un’eccellenza nel suo genere. Indagheremo la sua inquietudine interiore, la sua schizofrenia che la porta ad essere angelica e diabolica allo stesso tempo. La sua lotta per liberare la Francia dagli invasori inglesi è solo un pretesto per aprire un varco tra la fiamma del suo misticismo e il fuoco dell’inferno. Giovanna è posseduta dalle voci e dagli spiriti, è un’anima tormentata, non ha requie. Pur essendo amata dal re, lei non ricambia con amore terreno, lei ama il celestiale, il divino, e forse è attratta dagli inferi. Gli spiriti del bene e gli spiriti del male saranno i suoi compagni di viaggio. Le taglieranno i capelli e l’armeranno, incitandola alla guerra. Giovanna è una donna che sfida con coraggio le convenzioni sociali fino al sacrificio della vita. Alla fine del dramma l’eroina sguaina la spada e corre verso di noi, seguita da un cavallo bianco con un gigantesco drappo bianco macchiato di sangue”.

“Giovanna non sceglie la vita, non vi è salvezza in lei, e quando il re apprende la notizia della sua morte, per metterne in risalto la bellezza, chiede al popolo di riempirle la bara di fiori. Per un attimo Giovanna resuscita e sventola la bandiera in segno di patriottismo, poi ricade esanime nella sua tomba di fiori”.

PROVA UNDER30 E PROVA APERTA

Nei giorni che precedono il debutto, sono aperte al pubblico la prova riservata agli under30 lunedì 20 gennaio ore 20.00, con al termine aftershow con aperitivo e dj set nelle sale del Ridotto e la prova aperta al pubblico mercoledì 22 gennaio ore 20.00.

RADIO TRE E OPERAVISION

L’opera sarà prossimamente trasmessa su Radio Tre e su Operavision.eu, la piattaforma streaming gratuita di Opera Europa supportata dal programma dell’Unione Europea Creative Europe, nata con l’intento di creare una community internazionale di spettatori da ogni parte del mondo. L’opera, con sottotitoli in italiano e in inglese, resterà disponibile sulla piattaforma per i 6 mesi successivi dalla messa in onda.

LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL TEATRO REGIO DI PARMA

Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi, rinnova da quest’anno la sua attenzione a tutta la Stagione del Teatro Regio di Parma, con una campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla sua promozione.

PARTNER E SPONSOR

La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Cultural partner Crédit Agricole. Media partner Mediaset. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Agugiaro e Figna, CePIM, Grasselli, Parmacotto, Opem, GHC, Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, Drill Pac, Rainieri, GloveICT, Amoretti. Security partner Metronotte. Educational partner Parmalat. Wine partner Oinoe. Mobility partner Tep. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fair Play partner Zebre. Con il contributo di Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Ascom Parma Confcommercio, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione Monteparma. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Sostenitori tecnici De Simoni, Teamwork, Graphital. Partner artistici e istituzionali Casa della Musica, Coro del Teatro Regio di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito”, Società dei Concerti di Parma, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, La Toscanini. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.

BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Biglietti da 10 a 110 euro. Agevolazioni e riduzioni sono rivolte a Under30, famiglie, lavoratori, neomaggiorenni, studenti e docenti, studenti universitari, gruppi, aziende.

Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it

I biglietti sono disponibili online su www.teatroregioparma.it, senza costi di commissione.

Orari di apertura: la Biglietteria del Teatro Regio di Parma è aperta da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00, il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00 e un’ora e mezza prima dello spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora e mezza prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.

Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express.

Parma, 19 gennaio 2025

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio Stampa, Archivio

Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969

p.maier@teatroregioparma.it

stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

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Teatro Regio di Parma

Venerdì 24 gennaio 2025, ore 20.00 (TURNO A)
Domenica 26 gennaio 2025, ore 15.30 (TURNO D)
Giovedì 30 gennaio 2025, ore 20.00 (TURNO B)
Sabato 1 febbraio 2025, ore 20.00 (TURNO C)

GIOVANNA D’ARCO

Giuseppe Verdi

Dramma lirico in tre atti su libretto di Temistocle Solera dal dramma Die Jungfrau von Orléans di Friedrich Schiller.

Edizione critica a cura di Alberto Rizzuti Casa Ricordi, Milano.

Prima rappresentazione il 15 febbraio 1845al Teatro alla Scala di Milano.

Carlo VII           LUCIANO GANCI

Giovanna         NINO MACHAIDZE

Giacomo          ARIUNBAATAR GANBAATAR 

Delil                 FRANCESCO CONGIU*

Talbot               KRZYSZTOF BACZYK

*Già allievo dell’Accademia Verdiana

Direttore MICHELE GAMBA

Regia EMMA DANTE

Scene CARMINE MARINGOLA

Costumi VANESSA SANNINO

Luci LUIGI BIONDI

Coreografie MANUELA LO SICCO

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del Coro MARTINO FAGGIANI

Nuovo allestimento del Teatro Regio di Parma

Spettacolo con sopratitoli in italiano

OPERA 2025

Teatro Regio di Parma

24, 26, 30 gennaio 2025

1 febbraio 2025

GIOVANNA D’ARCO

Giuseppe Verdi

1, 5, 7, 9 marzo 2025

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Gioachino Rossini

4, 6, 10, 12 aprile 2025

LA BOHÈME

Giacomo Puccini

3, 6, 9, 11 maggio 2025

ANDREA CHÉNIER

Umberto Giordano

16 maggio 2025

REGIO 196

Musiche Giuseppe Verdi

CONCERTISTICA 2025

Teatro Regio di Parma

15 febbraio 2025

FILARMONICA ARURO TOSCANINI

violino ANNA TIFU

violoncello GIOVANNI GNOCCHI

direttore JOEL SANDELSON

Johannes Brahms, Carlo Nielsen

8 marzo 2025

pianoforte ANGELA HEWITT

Johann Sebastian Bach

5 aprile 2025

pianoforte ALEXANDER GADJIEV

Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Robert Schumann,

Sergej Rachmaninov, Béla Bartók

11 aprile 2025

violino MASSIMO QUARTA

violoncello ENRICO DINDO

pianoforte PIETRO DE MARIA

Maurice Ravel

4 maggio 2025

fisarmonica RICHARD GALLIANO

George Gershwin

31 maggio 2025

Chitarre SERGIO E ODAIR ASSAD

Heitor Villa Lobos, Astor Piazzolla,

Egberto Gismonti, Radames Gnattali, Clarice Assad

In occasione del Paganini Guitar Festival 2025

Realizzata da Società dei Concerti di Parma

DANZA 2025

Teatro Regio di Parma

5 febbraio 2025

COMPAÑIA ANTONIO GADES

Carmen

8 febbraio 2025

ALINA COJOCARU

La strada

15 marzo 2025

CCN/ATERBALLETTO

Solo Echo / Reconciliatio / Glory Hall

21 maggio 2025

BALLETTO DI ROMA

Otello

Prima nazionale

29 maggio 2025

BÉJART BALLET LAUSANNE

REGIO YOUNG 2024-2025

Teatro Regio di Parma

Per le Famiglie

26 ottobre 2024

CARTOONS!

23 novembre 2024

IL PICCOLO PRINCIPE

29 novembre 2024

IN CORO PER PUCCINI

1 febbraio 2025

DUE

8 marzo 2025

FALSTAFF

BURATTINI E BURLE

(da 3 a 6 anni)

5 aprile 2025

FALSTAFF

(da 3 mesi a 3 anni)

24 maggio 2025

FALSTAFF

GLI ALLEGRI GIOCATTOLI

DI WINDSOR

7 giugno 2025

UNA NOTTE ALL’OPERA

Per le Scuole

Date in via di definizione

HIGH SCHOOL FALSTAFF

21, 22 novembre 2024

IL PICCOLO PRINCIPE

31 gennaio 2025

DUE

7 marzo 2025

FALSTAFF

(da 3 a 6 anni)

24 marzo 2025

FORTISSIME!

9 aprile 2025

IMPAROLOPERA

LA BOHÈME

23 maggio 2025

FALSTAFF

GLI ALLEGRI GIOCATTOLI

DI WINDSOR

CALENDARIO

OTTOBRE 2024

26 sab         15.00 e 18.00 CARTOONS!famiglie

NOVEMBRE 2024

20 mer         18.30IL PICCOLO PRINCIPEprova aperta

21 gio          9.00 e 11.00IL PICCOLO PRINCIPEscuole

22 ven         9.00 e 11.00IL PICCOLO PRINCIPEscuole

23 sab         15.00 e 18.00 IL PICCOLO PRINCIPE famiglie

29 ven         16.30IN CORO PER PUCCINI

GENNAIO 2025

18 sab         17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Giovanna d’Arco

20 lun          20.00 GIOVANNA D’ARCO Under30, a seguire Aftershow

22 mer         20.00 GIOVANNA D’ARCO prova aperta

24 ven         20.00 GIOVANNA D’ARCO Opera A

26 dom        15.30 GIOVANNA D’ARCO Opera D

27 lun           11.30 CERIMONIA IN MEMORIA DI VERDI    

30 gio          20.00 GIOVANNA D’ARCO Opera B

31 ven         9.00 e 11.00DUEscuole

FEBBRAIO 2025

1 sab           15.00 e 18.00DUEfamiglie

                    20.00 GIOVANNA D’ARCO Opera C

5 mer           20.30 COMPAÑIA ANTONIO GADES

8 sab           20.30 ALINA COJOCARU

15 sab         10.30 OPERA MENO NOVE famiglie in attesa

20.30 TIFU/GNOCCHI/SANDELSON/FIL. TOSCANINI

22 sab         17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Il barbiere di Siviglia

MARZO 2025

1 sab           10.30 OPERA MENO NOVE famiglie in attesa

20.00 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Fuori abbonamento

5 mer           20.00 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Fuori abbonamento

7 ven           9.00 e 11.00FALSTAFF, BURATTINI…per le scuole

                    20.00 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Fuori abbonamento

8 sab           15.00 e 18.00FALSTAFF, BURATTINI… famiglie

                    20.30 ANGELA HEWITT

9 dom          15.30 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Fuori abbonamento

15 sab         20.30 CCN/ATERBALLETTO

24 lun          10.00 FORTISSIME! scuole

29 sab         17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO La bohème

31 lun          20.00 LA BOHÈME Under30, a seguire Aftershow

APRILE 2025

2 mer           15.30 LA BOHÈME prova aperta

4 ven           20.00 LA BOHÈME Opera A

5 sab           15.00 e 18.00 FALSTAFF (da 6 mesi a 3 anni) famiglie

                    20.30 ALEXANDER GADJIEV

6 dom          15.30 LA BOHÈME Opera D

9 mer           10.00 IMPAROLOPERA LA BOHÈME scuole

10 gio          20.00 LA BOHÈME Opera B

11 ven          20.30 QUARTA / DINDO / DE MARIA

12 sab         17.00 LA BOHÈME Opera C

26 sab         17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Andrea Chénier

28 lun          20.00 ANDREA CHÉNIER Under30, a seguire Aftershow

30 mer         20.00 ANDREA CHÉNIER prova aperta

MAGGIO 2025

3 sab           20.00 ANDREA CHÉNIER Opera A

4 dom          17.30 RICHARD GALLIANO

6 mar           20.00 ANDREA CHÉNIER Opera B

9 ven           20.00 ANDREA CHÉNIER Opera C

11 dom        15.30 ANDREA CHÉNIER Opera D

16 ven         20.00 REGIO196

21 mer         20.30 BALLETTO DI ROMA

23 ven         9.00 e 11.00 FALSTAFF GLI ALLEGRI… scuole

24 sab         15.00 e 18.00 FALSTAFF GLI ALLEGRI… famiglie

29 gio          20.30 BÉJART BALLET LAUSANNE

31 sab         20.30 SERGIO E ODAIR ASSAD

GIUGNO 2025

7 sab           20.00 UNA NOTTE ALL’OPERA famiglie

GIOVANNA D’ARCO

Note di Alessio Vlad

Direttore artistico del Teatro Regio di Parma

Prima delle cinque opere di Verdi dedicate nel titolo ad un personaggio femminile e primo contatto di Verdi con Schiller.

Opera affascinante e molto particolare per la capacità di fare convivere elementi tra loro contrastanti:  tra  mondo terreno e  mondo ultraterreno ,  tra sacro e demoniaco, tra  serenità  bucolica  e  violenza  della guerra,  tra  rivalse patriottiche e vicende affettive;   tutto dominato, poi, dal quel contrasto tra  padre e figlia presente in tutta la produzione verdiana e che nel Lear di Shakespeare troverà sempre un ideale punto di riferimento.

 E’ un’opera, quindi,  che si caratterizza innanzitutto nell’esistenza  di contrasti dove la protagonista è una donna che diventa  simbolo quando, con forza, affronta  un conflitto in cui si scindono valori diversi e contrastanti a partire da quello  tra il corpo e lo spirito. Conflitto teatralmente rappresentato dalla presenza di quel mondo sovrannaturale abitato da angeli e demoni e dal confronto che questi  hanno con le vicende terrene e viceversa.

Sotto questo punto di vista è un’opera sorprendente, non convenzionale, che cerca una sua dimensione,  tutta a sé nella produzione verdiana, dove  la musica riesce a combinare tanti elementi  diversi definendoli in una  sintesi compiuta.

Musica trascinante, fin dalla celebre ouverture, e  coinvolgente nel dare raffigurazione ai rapporti umani pervasi e circondati da un  sentito afflato patriottico.

Di  non frequente esecuzione ripropone , in modo differente, ma complementare, alcuni dei temi trattati nell’ultimo Festival, dedicato al rapporto nelle opere verdiane con il potere e la storia, e  ne anticipa  altri che invece saranno affrontati nel prossimo dedicato al rapporto che Verdi ha avuto con Shakespeare, autore, quest’ultimo,  che, come pochi altri, ha saputo affrontare la descrizione del legame tra mondo fantastico e mondo reale,  del rapporto tra padre e figlia e tra storia e  vicende private.

In questo senso può essere considerata come un’appendice dello scorso Festival e come un’anticipazione del prossimo.

Nuovo allestimento del Teatro Regio affidato ad una delle più interessanti e famose protagoniste del teatro di oggi: Emma Dante.

Regista, di teatro, di opera e di cinema, pluripremiata, amata, discussa, con un notevole senso visivo e grande personalità, punto di riferimento di un teatro che nello studio e nello scavo  della tradizione trova tutti gli elementi e gli spunti per dire sempre qualcosa di nuovo riuscendo sempre a proiettarli  nella contemporaneità.  Ogni volta in cui si è accostata al teatro musicale ha voluto sempre  essere fedele e rispettosa della  volontà drammaturgica dell’autore,  senza  mai però  perdere di vista l’analisi e l’approfondimento dei temi a lei più cari come le  relazioni familiari, il rapporto tra la vita e la morte, i  contrasti sociali, la  dissacrazione del potere:  tutti temi che Verdi ha affrontato in tutte le sue opere a cominciare proprio dalla Giovanna d’Arco.

Il direttore d’orchestra Michele Gamba, debutta con quest’opera al Teatro Regio.

E’ uno dei più interessanti e soprattutto poliedrici direttori della nuova generazione.

Dopo il debutto, nel 2016, al Teatro alla Scala, ha stabilito un rapporto di stima e fiducia con il Teatro con  la sua orchestra e  con il suo coro portandolo  a prendere parte in questi ultimi anni a ben otto produzioni.

Dirige abitualmente nei più importanti Teatri del mondo e collabora con i migliori complessi orchestrali con una costante curiosità verso i titoli meno frequentati del repertorio e verso i nuovi linguaggi della musica.

Giovanna d’Arco sarà il soprano georgiano Nino Machaidze.

E’ un ruolo che ha già sostenuto con successo al Teatro dell’Opera di Roma con Daniele Gatti.

Si esibisce abitualmente in Teatri come il Metropolitan di New York, la Bayerische Staatsoper, l’Opera di Parigi, il Covent Garden di Londra e il Teatro alla Scala di Milano.

Luciano Ganci, ben conosciuto e amato dal pubblico di Parma dove nell’ultimo Festival ha preso parte alle produzioni di Macbeth e Attila. Reduce dalle recite della forza del Destino al Teatro alla Scala di Milano.

Ariunbaatar Ganbaatar, giovane baritono mongolo è al suo debutto in Italia.

Si sta avviando ad una importante carriera internazionale dopo aver vinto concorsi importanti come il Tchaikovsky e il Cardiff.

Su di lui si sta concentrando l’attenzione delli appassionati e degli addetti ai lavori del mondo della lirica.

Giovanna d’Arco , che inaugura la stagione lirica 2025 del Teatro  Regio è un’occasione unica e, sotto tanti punti di vista, da non perdere.

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