Con José in Italia

 

Con José in Italia

di Alessio Arena

È stato un onore accompagnare l’amico José Prestifilippo in una tappa importante del suo primo viaggio in Italia, la terra dei suoi avi. Insieme, abbiamo visitato la mia città natale, Palermo, capoluogo dell’isola di Sicilia, che il nonno di José lasciò nel secolo scorso, per cercare fortuna in Argentina, come tanti italiani e, in particolare, siciliani del piccolo centro di Leonforte. Purtroppo, per via di numerose difficoltà logistiche, non abbiamo potuto visitare la cittadina, ma a Palermo José ha potuto ammirare una tessera importante del mosaico di Sicilia. Il nostro itinerario ha avuto inizio di fronte al teatro Giuseppe Garibaldi, dai più chiamato semplicemente “Politeama”, per poi attraversare via Ruggero Settimo e raggiungere il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, dove abbiamo scattato delle foto ricordo insieme. Poi, attraversata via Maqueda, abbiamo raggiunto i quattro canti, dove si incrociano il cardo e il decumano della città di Palermo. In seguito, abbiamo attraversato piazza Pretoria, detta piazza della vergogna, per via delle statue nude in marmo che impreziosiscono la vasta fontana, sita dinnanzi al Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo. Abbiamo visitato il Palazzo e José ha potuto persino sedere sulla poltrona solitamente riservata al Sindaco nella sala del Consiglio Comunale. Eravamo in compagnia di due miei cari amici, Massimo Bonura e Giammarco Gigante, anch’essi palermitani, che ci hanno accompagnato per buona parte della nostra visita. Dopo il palazzo, abbiamo visitato la Chiesa della Martorana e la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, dove José ha scattato numerose foto, da condividere poi con i suoi cari rimasti in patria. Successivamente, abbiamo goduto di parte del meraviglioso barocco siciliano, visitando la Chiesa del Gesù, nota come Casa Professa. Raggiunto il corso Vittorio Emanuele, detto Cassaro, José ha finalmente visto con i propri occhi la Cattedrale di Palermo, per poi dirigersi all’Accademia di Belle Arti, dove siamo stati ricevuti calorosamente dal Direttore. Dopo un pranzo rapido in pieno centro, abbiamo raggiunto il Palazzo dei Normanni, ora sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. In quel luogo unico al mondo, Federico II ha fondato la Scuola Poetica Siciliana, che gettò le basi di quella che sarà la lingua italiana. Abbiamo visitato la meravigliosa Cappella Palatina, che ha lasciato José estasiato, come sempre avviene anche a chi abita a Palermo e ha la possibilità di godere delle sue bellezze quotidianamente. Nel pomeriggio, io e José abbiamo avuto il privilegio di assistere a una magistrale esibizione del coro Pontis Mariae, diretto dal Prof. Tony Caronna, che ha ospitato José nella sua casa di Partinico nei giorni della sua permanenza in Sicilia. Il coro si è esibito di fronte alla giuria di un prestigioso concorso musicale, riscuotendo meritatamente, infine, il primo premio e avendo la possibilità di esibirsi, il giorno seguente, al Politeama. Il giorno seguente José ha visitato con il Prof. Caronna il Duomo di Monreale, per poi partire per Roma. La domenica seguente l’ho raggiunto e, insieme, siamo stati ospiti del programma Cristianità, condotto e curato da Suor Myriam Castelli e trasmesso su Rai Italia a livello internazionale. Con noi c’era Sergio Ruiz, fotografo argentino, amico di José, anch’egli di origine italiana, in visita in Italia. Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente di cuore Suor Myriam per la straordinaria disponibilità e per l’impeccabile professionalità e l’impegno con cui dirige un programma di grande successo all’estero. Durante la trasmissione, abbiamo parlato del legame di José e Sergio con l’Italia, che li accomuna ai milioni di italiani o discendenti di italiani residenti in tutto il mondo. Abbiamo commentato e condiviso le sagge parole di pace di Papa Francesco, che era in visita in Romania per tre giorni. Il programma di Suor Myriam costituisce un saldo riferimento per tutti coloro che, da ogni parte del mondo, conservano un legame indissolubile con l’Italia. Non a caso, per il suo impegno costante, Suor Myriam è stata di recente meritatamente nominata Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La sera stessa, ho cenato per l’ultima volta con José e Sergio nei pressi del Vaticano e, in seguito, abbiamo incontrato Daniele e Umberto Vita, i “nipotini”, come José ama definirli, che, in qualità di attori e conduttori di fortunatissimi programma della Rai, avevano collaborato con José a distanza, così come avvenuto con il sottoscritto, attraverso la rubrica da me curata per il programma radiofonico Eco siciliano, intitolata La Biblioteca di Babele. Prima dei commossi saluti, José mi ha fatto l’ultimo regalo, permettendomi di conoscere i due giovani artisti, con cui sono certo che instaurerò una bella amicizia, come quella che lega tutti noi al caro José.

Questo è il resoconto, in sintesi, dei giorni trascorsi con il mio amico di Paranà in Italia. Caro José, l’Italia e tutti i tuoi amici, vecchi e nuovi, sentono già la sua mancanza. Ti aspettiamo presto!

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