comunicato stampa
La Gioconda, intenso e coinvolgente capolavoro di Amilcare Ponchielli,
ritorna, dopo 69 anni, a Cagliari, dal 7 al 16 febbraio,
per la Stagione lirica e di balletto 2024-2025
Venerdì 7 febbraio alle 20.30 (turno A) per la Stagione lirica e di balletto 2024-2025 del Teatro Lirico di Cagliari va in scena il quarto appuntamento: ritorna a Cagliari, dopo 69 anni (l’ultima edizione all’Anfiteatro Romano risale all’agosto 1956, per l’inaugurazione della prima stagione nell’antico monumento con la Cooperativa “Mario De Candia”), La Giocondamelodramma in quattro atti, su musica di Amilcare Ponchielli e libretto di Tobia Gorrio (pseudonimo di Arrigo Boito), tratto dal dramma Angel, tyran de Padoue di Victor Hugo.
Per quanto riguarda l’edizione presentata, si tratta di un coinvolgente allestimento originale dell’Arena di Verona, in coproduzione con lo Slovene National Theatre Maribor e l’As.Li.Co. ed attualmente di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari, che risale al 2022 ed è curato, per regia, scene e costumi, da Filippo Tonon (Vicenza, 1976) al suo debutto a Cagliari che sceglie di ambientare l’opera all’epoca della sua composizione (1876), in un’affascinante Venezia tetra e decadente. I costumi sono firmati anche da Carla Galleri, le luci sono di Fiammetta Baldiserri, mentre la coreografia è di Valerio Longo, realizzata dalle danzatrici del Balletto di Roma.
La direzione musicale è affidata a Fabio Mastrangelo (Bari, 1965), fresco di debutto in città (12-13 aprile 2024), alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico, unanimemente riconosciuto come il direttore d’orchestra italiano più famoso nella Russia di oggi: vive da 21 anni a San Pietroburgo ed è Direttore artistico dello storico teatro pietroburghese “Music Hall”. Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.
I due cast d’interpreti che si alternano nelle otto recite, sono composti da: Veronica Dzhioeva (7-9-12-14-16)/Marta Mari (8-11-13-14-15) (La Gioconda); Silvia Beltrami (7-9-12-14-16)/Anastasia Boldyreva (8-11-13-14-15) (Laura Adorno); Abramo Rosalen (7-9-12-14-16)/Volodymyr Morozov (8-11-13-14-15) (Alvise Badoèro); Agostina Smimmero (7-9-12-14-16)/Benedetta Marchesi (8-11-13-14-15) (La Cieca); Marco Berti (7-9-12-14-16)/Antonello Palombi (8-11-13-14-15) (Enzo Grimaldo); Alberto Gazale (7-9-12-14-16)/Marco Carìa (8-11-13-14-15) (Barnaba); Angelo Nardinocchi (Zuàne/Un barnabotto); Francesco Musinu (Un cantore/Un pilota); Fabio Serani (Isèpo/Voce distante).
La Gioconda, grand-opéra “padano” per eccellenza, rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano l’8 aprile 1876 e rivisto nel 1879-1880 (questa quinta e definitiva versione è quella che normalmente si ascolta oggi), capolavoro del suo autore Amilcare Ponchielli (Paderno Fasolaro, 1834 – Milano, 1886), operista che però meriterebbe di sicuro la riproposta anche di altri titoli del suo comunque nutrito catalogo. Basandosi sul libretto di Tobia Gorrio (ovvero lo scapigliato Arrigo Boito), vera epitome, nei suoi incandescenti eccessi linguistici, di “tutto quello che avreste voluto sapere sul melodramma e non avete mai osato chiedere”, questo straordinario feuilleton di amori, gelosie, veleni, tradimenti e pugnali, con il sacrificio finale della protagonista, ambientato nella dogale Venezia del Seicento, almeno da didascalia di apertura, vive nel rincorrersi di una sorgiva inventiva melodica cha ha pochi paragoni nell’epoca coeva, costruita su di una sapientissima orchestrazione. E se la “Danza delle ore” è pezzo talmente celebre, dal Mediterraneo al Brennero, non v’è pagina di quest’opera che non grondi travolgente emozione e passione. Tutta da vedere, tutta da ascoltare!
L’opera, della durata complessiva di 3 ore e 20 minuti circa compresi due intervalli, viene rappresentata ovviamente in lingua italiana e il pubblico, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, ha anche l’ausilio dei sopratitoli che, scorrendo sull’arco scenico del boccascena, favoriscono la comprensione del libretto.
Le due recite per le scuole che prevedono l’esecuzione in forma ridotta dell’opera della durata complessiva di 60 minuti circa, sono: martedì 11 e venerdì 14 febbraio sempre alle 11. Nel ruolo di narratore l’attore cagliaritano Simeone Latini.
La campagna abbonamenti per la Stagione lirica e di balletto è ancora aperta per i nuovi abbonamenti fino a domenica 4 maggio 2025 (termine ultimo per abbonarsi ad un numero ridotto di spettacoli).
Da sottolineare, inoltre, la possibilità di acquistare da giovedì 17 ottobre 2024 i biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione lirica e di balletto; lo stesso servizio è possibile anche online attraverso il circuito di prevendita www.vivaticket.it.
I posti in teatro sono identificati, come sempre, per ordine (platea, prima e seconda loggia) e per settore (giallo, rosso e blu). Ad ogni settore corrisponde un prezzo, secondo il diverso valore dei posti.
Prezzi biglietti: platea da € 75,00 a € 50,00 (settore giallo), da € 60,00 a € 40,00 (settore rosso), da € 50,00 a € 30,00 (settore blu); I loggia da € 55,00 a € 40,00 (settore giallo), da € 45,00 a € 30,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); II loggia da € 35,00 a € 25,00 (settore giallo), da € 25,00 a € 20,00 (settore rosso), da € 20,00 a € 15,00 (settore blu).
Ai giovani under 35 ed ai disabili sono applicate riduzioni del 50% sull’acquisto di abbonamenti e biglietti. Ulteriori agevolazioni sono previste per gruppi organizzati.
Il Teatro Lirico di Cagliari continua ad offrire la possibilità, al variegato e multiforme pubblico di giovani e giovanissimi studenti di tutte le scuole sarde di qualsiasi ordine e grado, di avvicinarsi ancora una volta o, in alcuni casi, per la prima volta all’affascinante mondo del teatro musicale a condizioni davvero vantaggiose ed agevolate.
Anche in occasione di questo spettacolo, sono a disposizione biglietti, al prezzo promozionale di € 5, per tutte le scuole della Sardegna, compresi i conservatori e le università.
La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e, nei giorni di spettacolo, anche da due ore prima dell’inizio. È chiusa, invece, i giorni festivi e i lunedì successivi alle domeniche di spettacolo.
Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, telefono 0704082230 – 0704082249, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it. Il Teatro Lirico di Cagliari si può seguire anche su Facebook, Twitter, YouTube, Instagram, Linkedin. Biglietteria online: www.vivaticket.com. Servizio promozione culturale scuola@teatroliricodicagliari.it.
La Direzione si riserva di apportare al programma le modifiche che si rendessero necessarie per esigenze tecniche o per cause di forza maggiore. Eventuali modifiche al cartellone saranno indicate nel sito internet del teatro www.teatroliricodicagliari.it.
Cagliari, 3 febbraio 2025
Pierluigi Corona
Responsabile Ufficio Stampa
Teatro Lirico di Cagliari, via Efisio Cao di San Marco, 09128 Cagliari – Italia
telefono +39 0704082209 – stampa@teatroliricodicagliari.it – www.teatroliricodicagliari.it
Stagione lirica e di balletto 2024-2025
venerdì 7 febbraio, ore 20.30 – turno A
sabato 8 febbraio, ore 19 – turno G
domenica 9 febbraio, ore 17 – turno D
martedì 11 febbraio, ore 11 – Ragazzi all’opera!
mercoledì 12 febbraio, ore 20.30 – turno B
giovedì 13 febbraio, ore 19 – turno F
venerdì 14 febbraio, ore 11 – Ragazzi all’opera!
venerdì 14 febbraio, ore 20.30 – turno C
sabato 15 febbraio, ore 17 – turno I
domenica 16 febbraio, ore 17 – turno E
La Gioconda
melodramma in quattro atti
libretto Tobia Gorrio, dal dramma Angel, tyran de Padoue di Victor Hugo
musica Amilcare Ponchielli
editore proprietario: Universal Music Publishing Ricordi s.r.l., Milano
personaggi e interpreti
La Gioconda Veronica Dzhioeva (7-9-12-14-16)/Marta Mari (8-11-13-14-15) soprano
Laura Adorno Silvia Beltrami (7-9-12-14-16)/Anastasia Boldyreva (8-11-13-14-15) mezzosoprano
Alvise Badoèro Abramo Rosalen (7-9-12-14-16)/Volodymyr Morozov (8-11-13-14-15) basso
La Cieca Agostina Smimmero (7-9-12-14-16)/Benedetta Marchesi (8-11-13-14-15) contralto
Enzo Grimaldo Marco Berti (7-9-12-14-16)/Antonello Palombi (8-11-13-14-15) tenore
Barnaba Alberto Gazale (7-9-12-14-16)/Marco Carìa (8-11-13-14-15) baritono
Zuàne/Un barnabotto Angelo Nardinocchi basso
Un cantore/Un pilota Francesco Musinu basso
Isèpo/Voce distante Fabio Serani tenore
maestro concertatore e direttore Fabio Mastrangelo
Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari
maestro del coro Giovanni Andreoli
regia e scene Filippo Tonon
costumi Filippo Tonon, Carla Galleri
luci Fiammetta Baldiserri
coreografia Valerio Longo
Balletto di Roma: Alessia Arsi, Camilla Rita Candiolo, Annalisia Falciglia
allestimento originale dell’Arena di Verona, in coproduzione con lo Slovene National Theatre Maribor e As.Li.Co., di proprietà del Teatro Lirico di Cagliari
Stagione lirica e di balletto 2024-2025
La Gioconda
melodramma in quattro atti
libretto Tobia Gorrio, dal dramma Angel, tyran de Padoue di Victor Hugo
musica Amilcare Ponchielli
note di regia a cura di Filippo Tonon
Quando La Gioconda andò in scena al Teatro alla Scala l’8 aprile 1876, l’Italia aveva cominciato a sentire le influenze di un movimento letterario che si ispirava in maniera molto evidente al Naturalismo francese: il Verismo, che mirava a dare una rappresentazione oggettiva della realtà sociale ed umana, evidenziandone le caratteristiche più umili, più contrastanti e, a volte, anche più sgradevoli.
Ascoltando la musica che Ponchielli compone per il testo di Boito, non posso scindere l’emozione dei personaggi dall’epoca in cui la voce degli stessi è stata creata e composta. Questa è la motivazione principale per la quale nella produzione de La Gioconda che presento la vicenda è rappresentata proprio nel 1876.
Non ritengo La Gioconda un’opera politica, il ruolo del Doge o del Consiglio dei Dieci fanno da sfondo ad una storia più personale fatta di amore, di male fine a se stesso, di desiderio di negatività, di solitudine, di parole forti come “corpo”, “ribrezzo”, “Suicidio!…” che si legano fortemente al periodo della scapigliatura al quale il librettista Arrigo Boito ha preso parte fino a poco tempo prima di scrivere il libretto e che ha anticipato il verismo e il decadentismo.
Anche dal punto di vista musicale, in quest’opera, ritroviamo delle caratteristiche tipiche del periodo verista: una su tutte la ripresa dell’orchestra con un fortissimo (sottolineato da fff) che riprende il tema melodico che il tenore canta nell’ultimo concertato del III atto, una modalità di scrittura musicale che si rivedrà nelle opere di Mascagni e di Puccini, allievi di Ponchielli, come di Leoncavallo e Giordano.
Un altro eclatante esempio che mi permette di considerare La Gioconda come prima opera verista lo è il finale stesso dove, in didascalia, troviamo scritto “con un grido soffocato di rabbia…” inerente all’ultimo intervento di Barnaba. L’ambientazione rimane Venezia, ed è riconoscibile, ma è una Venezia decadente, rappresentativa di un potere malato, sospettoso, fatto di spie, detenuto da un’aristocrazia che opprime il popolo e che sceglie le sue vittime.
Stagione lirica e di balletto 2024-2025
La Gioconda
musica Amilcare Ponchielli
7, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 16 febbraio
tempi di spettacolo
I atto
50 minuti circa
intervallo
20 minuti circa
II atto
35 minuti circa
intervallo
15 minuti circa
III atto – IV atto
1 ora e 20 minuti circa
durata totale dello spettacolo
3 ore e 20 minuti circa
Stagione lirica e di balletto 2024-2025
La Gioconda
melodramma in quattro atti
libretto Tobia Gorrio, dal dramma Angel, tyran de Padoue di Victor Hugo
musica Amilcare Ponchielli
La trama
L’azione si svolge nella Venezia del XVII secolo.
Atto I
Al Palazzo Ducale si festeggia il Carnevale e il popolo celebra la Repubblica con una regata. Barnaba, informatore del Consiglio dei Dieci, si finge cantastorie e spia Gioconda che conduce in chiesa la madre non vedente. Barnaba è innamorato di Gioconda, ma, dopo l’ennesimo rifiuto di lei decide di vendicarsi sulla madre. Il popolo ritorna dalla regata, il perdente è Zuàne. Barnaba gli si avvicina e gli insinua il dubbio che sia stata una stregoneria a farlo perdere e accusa la Cieca. La calunnia si diffonde tra il popolo che si scaglia contro la donna. Né Gioconda, né Enzo Grimaldo, l’uomo di cui è innamorata, riescono a sottrarre la donna alla folla. Enzo, dopo essere stato esiliato da Venezia, si nasconde nella città fingendosi semplice marinaio. Sopraggiungono il nobile veneziano e inquisitore di stato Alvise Badoèro e sua moglie Laura Adorno, di cui Enzo è innamorato. La nobildonna riesce a salvare la Cieca, la quale, riconoscente, dona a Laura un rosario. Laura incontra Enzo, ne rimane colpita e si ricorda che era stato il suo grande amore. Barnaba si avvicina ad Enzo, gli confida di aver fatto tutto ciò per poter essere amato da Gioconda e che quella notte farà in modo che Laura fuggirà con lui. Rimasto solo, Barnaba detta allo scrivano Isèpo una denuncia che accusa entrambi gli amanti e la inserisce nella bocca del leone, mentre Gioconda, nascosta con la madre, ascolta le accuse e osserva l’atto della delazione.
Atto II
È piena notte e sul brigantino Hècate i marinai attendono ai loro compiti. Barnaba, fingendosi un pescatore, aiuta Laura a raggiungere la nave di Enzo. I due amanti si scambiano dolci parole, fino a che non tramonta completamente la luna. Enzo si allontana sotto coperta per cercare qualcuno che conduca la donna di nuovo a casa. Rimasta sola nella notte, Laura confida alla Madonna il suo turbamento e la sua paura. Sulle ultime parole della preghiera, arriva Gioconda e aggredisce la rivale, intimandole di fuggire, ma Laura reagisce rivendicando la forza del suo amore. Gioconda allora minaccia di consegnarla al marito, che sta giungendo su una barca. Ma quando Laura, spaventata, alza il rosario, Gioconda la riconosce come la donna che ha salvato sua madre e la aiuta a fuggire. Laura, confusa, domanda il nome della salvatrice e Gioconda svela la sua identità. Quando torna Enzo, Gioconda gli dice che Laura è fuggita per paura. Enzo, sdegnato, corre verso la riva per seguire la donna amata, ma Gioconda lo ferma e lo avverte del pericolo delle galee veneziane. Il genovese, pur di non farsi prendere, dà fuoco alla nave.
Atto III
Alvise, scoperto il tradimento di sua moglie Laura, vuole vendicarsi. La fa convocare e la lusinga ma Laura, insospettita, gli chiede il motivo di tale comportamento. Alvise, sopraffatto dall’ira la costringe a dire la verità e la obbliga a bere un veleno. Sopraggiunge Gioconda e consegna a Laura un’altra boccetta, che contiene un potente narcotico. Alvise, vedendola distesa, si convince che la donna è morta. Per le strade riecheggia il suono funesto della campana dei moribondi e Barnaba confida ad Enzo che Laura è morta. Enzo, sconvolto, si smaschera davanti a tutti, Alvise ordina di arrestarlo. Gioconda si promette a Barnaba in cambio della libertà di Enzo.
Atto VI
Enzo, libero grazie all’intercessione di Gioconda, è disperato, vuole raggiungere il sepolcro di Laura e uccidersi, ma Gioconda gli dice di averla rapita. Enzo, furibondo, cerca di farsi dire dove l’ha nascosta ma proprio in quel momento, si risveglia Laura. Gioconda tenta di nascondersi per la vergogna, ma Laura rivela all’amato che è stata proprio lei a salvarle la vita. Gioconda lascia fuggire i due amanti, e si trafigge con un pugnale. A Barnaba, beffato, non resta che gridare alla donna morente di averle ucciso la madre.
(da: La Gioconda, AsLiCo, Stagione d’Opera 2022, per gentile concessione)
Stagione lirica e di balletto 2024-2025
La Gioconda a Cagliari: le 6 edizioni del passato
La Gioconda di Amilcare Ponchielli
prima rappresentazione Milano, Teatro alla Scala, 8 aprile 1876
Teatro Civico
Stagione di Carnevale 1893
25 dicembre 1892 (22 rappresentazioni)
personaggi e interpreti
La Gioconda Clara Joanna
Laura Adorno Cecilia Boasso
Alvise Badoero Luigi Ferrajoli
La Cieca Ernestina del Hierro
Enzo Grimaldo Egisto Niccoli
Barnaba Vittorio Ferraguti
Zuàne Giuseppe Ranchetti
Isèpo Giacinto Pinna
maestro concertatore e direttore Arturo Vigna
maestro del coro Massarenti
coreografia Carolina De Mattei
Politeama Regina Margherita
Stagione lirica 1897
personaggi e interpreti
La Gioconda Carlotta Zucchi Ferrigno
Laura Adorno Carolina Zawner
Alvise Badoero Mariano Baldelli
La Cieca Alessandrina Dombrovscha
Enzo Grimaldo Giuseppe Villalta
Barnaba Alessandro Modesti
Zuàne/Un cantore Raffaele Terzi
Isèpo Federico Coraluppi
maestro concertatore e direttore Giulio Buzenac
prima ballerina Calvi
Politeama Regina Margherita
Stagione lirica 1905-1906
personaggi e interpreti
La Gioconda Clara Joanna
Laura Adorno Amalia Iracema/Maria Grassè
Alvise Badoero Nazzareno De Angelis
La Cieca Irma Berettini
Enzo Grimaldo Umberto Rota/Federico De Gambarell/Eugenio Peteani/Ernesto Colli
Barnaba Alessandro Modesti
Isèpo Giacinto Pinna
maestro concertatore e direttoreGiulio Buzenac
coreografia e prima ballerina Calvi
Politeama Regina Margherita
Stagione lirica di primavera 1922
personaggi e interpreti
La Gioconda Wanda Giovannelli
Laura Adorno Adele Ponzano
Alvise Badoero Abele Carnevali
La Cieca Camilla Rota
Enzo Grimaldo Franco Corbetta
Barnaba Luigi Almodovar/Palmas
Isèpo Giacinto Pinna
maestro concertatore e direttoreLuigi Solari/Raimondo Rachel
maestro del coro Albino Floris
coreografia Mondini
Teatro Massimo
Stagione lirica 1948
6-7 marzo
personaggi e interpreti
La Gioconda Lucia Turcano
Laura Adorno Elena Nicolai
Alvise Badoero Luciano Neroni
La Cieca Fernanda Cadoni
Enzo Grimaldo Arrigo Pola
Barnaba Enzo Guicciardi
maestro concertatore e direttore Umberto Berrettoni
maestri del coro Roberto Benaglio/Vincenzo Giannini
regia Carlo Acly Azzolini
coreografia e prima ballerina Rya Teresa Legnani
Anfiteatro Romano
Stagione lirica estiva 1956 (agosto)
personaggi e interpreti
La Gioconda Carmen Lucchetti
Laura Adorno Miriam Pirazzini
Alvise Badoero Fabio Giongo
La Cieca Maria Teresa Mandalari
Enzo Grimaldo Antonio Galiè
Barnaba Aldo Protti
Zuàne Ezio Boschi
Un cantore Edgardo Di Stasio
Isèpo Umberto Frisaldi
Un pilota Vittorio Variati
maestro concertatore e direttore Manrico De Tura
maestro del coro Vincenzo Giannini
regia Carlo Acly Azzolini
coreografia Franca Bartolomei
primo ballerino Walter Zappolini
Cooperativa “Mario De Candia”
ricerche storiche a cura di Pierluigi Corona
fonti
Santo Muscas, “La lirica in Sardegna”, EDES 1983
Maria Satta Mognorani, “Lo spettacolo nella Cagliari turistica”, Studiograf 1988
Franco Ruggieri, “Storia del Teatro Civico di Cagliari”, Edizioni Della Torre 1993
Confederazione fascista dei professionisti e degli artisti, “Diorama della musica in Sardegna”, Carlo Delfino Editore 2003, ristampa anastatica dell’edizione 1937 con presentazione di Myriam Quaquero
“L’Unione Sarda”, collezione storica in formato digitale, Biblioteca Universitaria di Cagliari
Archivio storico Ufficio Stampa Teatro Lirico di Cagliari
Collezione privata Franco Masala
Stagione lirica e di balletto 2024-2025
La Gioconda
musica Amilcare Ponchielli
Gli interpreti
Giovanni Andreoli – Maestro del coro
Originario di Brescia, studia pianoforte, composizione, flauto, percussioni, musica corale e direzione di coro. Inizia molto giovane l’attività in teatro, dapprima come maestro suggeritore, poi come maestro di sala e quindi come responsabile della preparazione musicale delle compagnie di canto. Già maestro sostituto in importanti teatri italiani e festival lirici, tra cui Rossini Opera Festival di Pesaro, Maggio Musicale Fiorentino e Festival Puccini di Torre del Lago, è stato Maestro del coro in importanti istituzioni musicali italiane fra cui: Rai di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona. Durante la sua carriera collabora assiduamente con la Biennale Musica di Venezia, curando la preparazione di composizioni, presentate in prima mondiale, di autori contemporanei come Adriano Guarnieri, Luis De Pablo, Aldo Clementi, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Negli anni 1997-1998 viene invitato al Teatro Municipal de São Paulo (Brasile), dove dirige Messa dell’incoronazione di Mozart, Nelson Messe di Haydn e Petite Messe solennelle di Rossini; a Rejkjavik per dirigere L’elisir d’amore di Donizetti, al Festival di Orvieto con i complessi del Teatro La Fenice di Venezia per l’esecuzione della Via Crucis di Liszt e a Granada, sempre con La Fenice di Venezia, per Carmina Burana di Orff. È stato invitato, dal Festival Klangbogen Wien, a dirigere Otello di Rossini al Theater an der Wien con l’Orchestra Sinfonica di Varsavia. Dopo l’impegno come Maestro del coro alla Fenice di Venezia (1994-2001), è stato: Direttore artistico del Teatro Grande di Brescia (1994-2005); Maestro del coro al Teatro Carlo Felice di Genova (2001-2004); Maestro Titular del Coro al Teatro Nacional São Carlos di Lisbona (2004-2008); Direttore Principale della Orquestra Sinfonica da Op- Companhia Portuguesa de Opera (2004-2008); Maestro del coro alla Fondazione Arena di Verona (2010-2011); Maestro Titular del Coro al Teatro São Carlos di Lisbona (2011-luglio 2020).
Fiammetta Baldiserri – Luci
Si laurea a Bologna in Scienze della Terra. Segue un corso per illuminotecnici al Teatro Regio di Parma, dove inizia la sua attività di tecnico teatrale. Partecipa, in qualità di operatore alla consolle, al Rossini Opera Festival di Pesaro e al Festival dei Due Mondi a Spoleto dal 1998 al 2001. Nel 2002 inizia la sua attività di lighting designer nella produzione di La Traviata con la regia di Franco Zeffirelli al Teatro Verdi di Busseto. La Gioconda di Ponchielli per il Teatro Filarmonico di Verona è la prima collaborazione con il regista Filippo Tonon. Firma le luci per spettacoli di: Davide Livermore, Silvia Paoli, Arnaud Bernard, Stefano Simone Pintor, Rodula Gaitanau, Andrea Cigni, Jacopo Spirei, Roberto Catalano, Danilo Rubeca, Marie Lambert -Le Bihan, Stefania Bonfadelli, Aleksandr Sokurov, Carmelo Rifici, Italo Nunziata, Fredric Wake Walker, Luis Ernesto Donas, Fabio Ceresa, Pierfrancesco Maestrini, Filippo Tonon, Alan Alpfeld, Simone Toni, Leonardo Lidi, Giorgio Ferrara, Lorenzo Amato; in teatri nazionali ed internazionali quali: Regio di Parma, Regio di Torino, San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Maggio Musicale Fiorentino, Festival Donizetti di Bergamo, Petruzzelli di Bari, Bolshoi di Mosca, Opera di Muscat, Opera Royal de Wallonie di Liegi, Opera di Charleston (USA), Teatro Nazionale di Almaty (Kazakistan), Minnesota Opera House, Opera House di Maribor, Teatro Stanislavski di Mosca, Opera House di Tokyo, Akzent Theatre di Vien, Opera National de la Lorraine, Opera de Toulon. Dal 2009 cura l’illuminazione delle mostre ai Musei di San Domenico di Forlì. Dal 2007 al 2017 ha tenuto un corso di illuminotecnica all’Accademia di Belle Arti di Bologna sezione Scenografia del Melodramma.
Silvia Beltrami – Laura Adorno (mezzosoprano)
Mezzosoprano di vocazione verdiana e proprio nel repertorio verdiano ha riscosso grandi successi in teatri di prestigio, sia in Italia (Regio di Parma, Fenice di Venezia, Opera di Roma, Regio di Torino, Arena di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, Comunale di Bologna) che all’estero (Real di Madrid, Bayerische Staatsoper di Monaco, NCPA di Pechino, ABAO a Bilbao, Seoul Arts Center, Bolshoi di Mosca, Staatsoper di Hannover, Royal Opera di Muscat). La presenza scenica e la forza comunicativa la portano ad essere interprete naturale di ruoli a tinte forti come Azucena in Il Trovatore, Amneris in Aida, Santuzza in Cavalleria rusticana, Ulrica in Un ballo in maschera, Tigrana in Edgar, Eboli in Don Carlo, ma sa approcciare con maestrìa anche ruoli più intimi come Suzuki in Madama Butterfly. Grazie ad un innato senso del teatro è acclamata interprete in parti di carattere come Mrs. Quickly in Falstaff, Zita in Gianni Schicchi e Beppe in L’amico Fritz. Non dev’essere dimenticata la sua formazione belcantista che l’ha vista protagonista in opere come L’Italiana in Algeri (Isabella), Maria Stuarda (Elisabetta), Il viaggio a Reims (Marchesa Melibea), Don Giovanni (Donna Elvira) e La gazza ladra (Pippo). Fra i tanti successi della sua carriera figurano: Un ballo in maschera alla Bayerische Staatsoper di Monaco, al Real di Madrid, alla Fenice di Venezia, al Bolshoi di Mosca ed al Regio di Parma; Aida e Il Trovatore all’Opera di Roma e alla Fenice di Venezia; Messa da Requiem di Verdi con la Seattle Symphony diretta da Giacomo Sagripanti, al Petruzzelli di Bari con Renato Palumbo, nel Duomo di Monreale per la Settimana di Musica Sacra con la direzione di Nicola Luisotti e nel Duomo di Modena per il decennale della scomparsa di Luciano Pavarotti diretta da Stefano Ranzani; Edgar di Puccini alla Konzerthaus di Berlino; Don Carlo al Daegu Opera Festival; L’Italiana in Algeri al NCPA di Pechino ed all’Ópera de Oviedo; Il giocatore di Prokof’ev al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca; Claudio in Lucio Silla di Händel al Festival Enescu con l’Orchestra Europa Galante diretta da Fabio Biondi. Ha collaborato con direttori del calibro di Myung-Whun Chung, Gianandrea Noseda, Donato Renzetti, Giacomo Sagripanti, Andrea Battistoni, Stefano Ranzani, Francesco Ivan Ciampa, Jader Bignamini, Stefano Montanari, Francesco Lanzillotta, Felix Krieger, ed anche con registi come Pier Luigi Pizzi, Davide Livermore, Hugo De Hana, Alex Ollé, Emilio Sagi, Franco Zeffirelli, Gianmaria Aliverta, Valentina Carrasco. Silvia Beltrami è nata a Bologna e si è formata al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, per poi perfezionarsi successivamente con William Matteuzzi e Raina Kabaivanska. Fra gli impegni recenti si ricordano: Aida all’Opera di Francoforte, Madama Butterfly al Real di Madrid e al Massimo di Palermo, Suor Angelica (Zia Principessa, in concerto) con l’Orchestra Sinfonica di Milano, Messa da Requiem di Verdi a Zagabria e al Regio di Torino diretta da Andrea Battistoni, Cavalleria rusticana (Santuzza) alla Fenice di Venezia, Aida al Regio di Torino ed all’Opera Nazionale Lituana di Vilnius; Nabucco (Fenena) al Teatro Massimo di Palermo; Falstaff (Quickly) a Lille, Lussemburgo e Caen.
Marco Berti – Enzo Grimaldo (tenore)
Si diploma in canto nel 1989 al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida di Giovanna Canetti. Marco Berti debutta nel 1990 a Cosenza, interpretando il ruolo di Pinkerton in Madama Butterfly di Puccini, in qualità di vincitore del Concorso Lirico Internazionale “Stanislao e Giuseppe Giacomantonio”. Nel 1991 è Don Fernan Guevara, nella prima rappresentazione nello Staatstheater di Francoforte sul Meno, di Cristoforo Colombo di Franchetti, con Renato Bruson e Michele Pertusi e il protagonista in La clemenza di Tito al Teatro Nazionale di Praga. Al Teatro alla Scala di Milano debutta nel 1992 come Edmondo in Manon Lescaut diretto da Lorin Maazel con Gino Quilico, seguito da Lord Arturo in Lucia di Lammermoor con Renato Bruson, Mariella Devia, Vincenzo La Scola e Ferruccio Furlanetto ripreso dalla RAI e in Petite Messe solennelle diretta da Sir Neville Marriner e nel 1993 Orombello in Beatrice di Tenda direttA da Marcello Viotti con Antonio Salvadori e Lucia Aliberti. Alla Wiener Staatsoper debutta nel 1992 come Ein Sänger in Der Rosenkavalier e nel 1993 è Steuerman in Der Fliegende Holländer diretto da Myung-whun Chung con Bernd Weikl al Teatro Verdi di Firenze. Da allora Marco Berti canta regolarmente nei teatri e festival più importanti del mondo ed è stato diretto da Gianandrea Gavazzeni, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Riccardo Muti, Antonio Pappano, Daniel Oren, James Conlon, James Levine. Ha lavorato con famosi registi tra cui Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Pier’Alli, Liliana Cavani.
Anastasia Boldyreva – Laura Adorno (mezzosoprano)
Nata a Mosca, si è affermata sulla scena operistica nazionale ed internazionale collaborando con direttori d’orchestra del calibro di Zubin Mehta, Michail Jurowski, Gianandrea Noseda, Michele Mariotti, Daniel Oren, Placido Domingo, Gianluigi Gelmetti, Bernard de Billy, Andrea Battistoni e Donato Renzetti. Ha iniziato gli studi di canto con Igor Chernov, poi proseguiti al Conservatorio di Musica “Pëtr Il’ič Čajkovskij” di Mosca. Si è specializzata sotto la guida di Bernadette Manca di Nissa al Maggio Musicale Fiorentino. Ha frequentato inoltre l’Accademia Europea del Festival di Aix-en-Provence, dove è stata scelta per la partecipazione alla tournée internazionale HSBC per giovani artisti. Grazie alla sua duttile vocalità, Anastasia Boldyreva inizia a ricoprire i ruoli da soprano debuttando Abigaille in Nabucco al Teatro di Stato di Tbilisi, ruolo ripreso nel dicembre 2023 a Sassari, al quale aggiunge, nel gennaio 2024, Turandot al Teatro Massimo Bellini di Catania e, subito dopo, al Teatro Colon di Buenos Aires.
Marco Caria – Barnaba (baritono)
Nato ad Oristano, inizia lo studio del canto al Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari, perfezionandosi all’Accademia di Santa Cecilia a Roma, all’Ateneo Internazionale della Lirica di Sulmona (con Ruggero Raimondi, Mirella Freni e Luciana Serra) ed alla Cubec “Accademia di Belcanto di Modena” per 5 anni con Mirella Freni. Inizia rapidamente la sua ascesa vincendo il Secondo Premio ed il Premio del pubblico al Concorso “Operalia” di Placido Domingo nel 2007 a Parigi. Il suo vasto repertorio, eseguito nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri (fra i quali spicca una cospicua e duratura collaborazione con la Staatsoper di Vienna), comprende: Madama Butterfly, Roberto Devereux, Don Carlo, La forza del destino, La Traviata, La Bohème, Silvio e Tonio in Pagliacci, Un ballo in maschera, Lucia di Lammermoor, Maria Padilla, Paolo in Simon Boccanegra, Il Barbiere di Siviglia, Ford in Falstaff, Il Trovatore, Aida, Rigoletto, Il pirata, Il Corsaro, Andrea Chénier, Giovanna d’Arco, Tosca. È stato inoltre protagonista del Concerto di gala “Juan Diego Florez and friends” a Londra a fianco di Joyce Di Donato. Ha collaborato con direttori del calibro di Roberto Abbado, Yves Abel, Marco Armiliato, Bruno Campanella, Myung-whun Chung, Ottavio Dantone, Valerij Gergiev, Michele Mariotti, Riccardo Muti, Daniel Oren, Stefano Ranzani, Nello Santi, Pinchas Steinberg e registi quali: Damiano Michieletto, Luca Ronconi. Fra gli impegni recenti e futuri figurano: La Traviata a Sassari e Caracalla; Pagliacci (Tonio), i debutti in Cavalleria rusticana (Alfio), in Nabucco (protagonista) e come Jago in Otello a Sassari; Il Barbiere di Siviglia a Vienna; Un ballo in maschera e Il Trovatore a Pechino; La Bohème a Tokyo; Jone di Petrella a Palermo.
Coro del Teatro Lirico di Cagliari
Protagonista di un’importante attività che, a partire dal dopoguerra, lo ha portato ad eseguire oltre cento titoli di lirica, si qualifica anche per la capacità di affrontare il repertorio sinfonico. Ha avuto tra i suoi direttori Bonaventura Somma, Roberto Benaglio, Giorgio Kirschner e, in anni recenti, è stato diretto dal 1997 al gennaio 2005 da Paolo Vero, dal giugno 2005 al dicembre 2007 da Andrea Faidutti, dal gennaio 2008 al dicembre 2011 da Fulvio Fogliazza, dal gennaio 2012 al novembre 2014 da Marco Faelli, dal dicembre 2014 al luglio 2017 da Gaetano Mastroiaco, dal settembre 2017 al settembre 2020 da Donato Sivo e dal settembre 2020 da Giovanni Andreoli. La disponibilità e la capacità di interpretare lavori di epoche e stili diversi in lingua originale sono caratteristiche che lo hanno reso tra le compagini più duttili ed apprezzate da direttori d’orchestra e registi. Il complesso ha avuto particolare cura per le opere di compositori del Novecento, tra cui Le Roi David di Honegger, Stabat Mater di Poulenc, Assassinio nella cattedrale di Pizzetti, Sinfonia di Salmi di Stravinskij, Coro di morti di Petrassi, La visita meravigliosa di Rota, Stabat Mater di Szymanowski. Tra le interpretazioni delle ultime stagioni hanno particolare rilievo il Te Deum di Berlioz con la direzione di Gabor Ötvös, la Seconda Sinfonia di Mahler con Alun Francis, il Requiem e la Messa dell’Incoronazione di Mozart con Ton Koopman, il Requiem di Cherubini diretto da Frans Brüggen, il Requiem tedesco di Brahms e La Creazione di Haydn con Gérard Korsten, la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo di Bach con Peter Schreier, le opere Sebastian, tratta da Le martyre de Saint-Sébastien di Debussy (prima produzione italiana), con la direzione di Georges Prêtre, Čerevički di Čajkovskij diretta da Gennadi Rozhdestvensky. Negli anni scorsi ha collaborato con registi quali Dario Fo, Beni Montresor, Stefano Vizioli, Lorenzo Mariani, Filippo Crivelli, Luca Ronconi, Hennings Brockhaus, Alberto Fassini, Denis Krief, José Carlos Plaza, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Graham Vick. Sotto la guida di Lorin Maazel ha eseguito con successo la Nona Sinfonia di Beethoven nel 1999, e l’anno successivo in un’apprezzata versione multimediale. Nel 2002 il Coro, insieme all’Orchestra del Teatro Lirico, ha rappresentato l’Italia nell’ambito della rassegna Italienische Nacht, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Particolarmente apprezzate sono state, inoltre, le esecuzioni della Liturgia di San Giovanni Crisostomo di Čajkovskij e il Vespro in memoria di S. Smolenskij di Rachmaninov. Nel giugno 2003 ha eseguito, con la New York Philharmonic diretta da Lorin Maazel, brani da Porgy and Bess di Gershwin. Per la casa discografica Dynamic ha inciso Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” – gennaio 2001), Čerevički di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, la Passione secondo Giovanni di Bach, Euryanthe di Weber, Opričnik di Čajkovskij, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Die Vögel di Braunfels, Lucia di Lammermoor di Donizetti. È in preparazione l’edizione discografica di A Village Romeo and Juliet di Delius. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème (con Andrea Bocelli nel ruolo di Rodolfo), trasmessa in tutto il mondo, e, nel 2003, Don Pasquale (edito in dvd da Rai Trade).
Veronika Dzhioeva – La Gioconda (soprano)
Nata a Tskhinvali (Ossezia del Sud), ha terminato la sua formazione al Vladikavkaz College nel 2000 e, 5 anni dopo, si è diplomata al Conservatorio di Musica San Pietroburgo con Tamara Novichenko. Successivamente ha frequentato numerose masterclass con Elena Obraztsova, Joan Sutherland e Luciano Pavarotti. Dal 2006 lavora al Teatro dell’Opera e del Balletto di Novosibirsk e dal 2010 è solista ospite al Teatro Bolshoi. Nel 2006 Veronika Dzhioeva ha cantato in Così fan tutte di Mozart (Fiordiligi) alla Casa Internazionale della Musica di Mosca. Da allora ha calcato le scene dei teatri più importanti del mondo tra cui: Opera di Zurigo, Bolshoi di Mosca, Opera di Vienna, Houston Opera, teatri di San Pietroburgo e Seoul cantando ruoli come Tosca, Lady Macbeth, Turandot, Manon Lescaut, Liza in La Dama di picche.
Carla Galleri – Costumi
Nata a Sassari e, dopo gli studi superiori si trasferisce a Venezia specializzandosi in costume teatrale, sezione Scenografia all’Accademia di Belle Arti. Nel 1997 vince il concorso alla Scala di Milano per studiare alla scuola di sartoria teatrale all’interno della Fondazione. Di seguito si specializza come modellista, taglio donna, all’Istituto Carlo Secoli. Durante gli studi accademici completa la preparazione di sartoria teatrale all’Arena di Verona, assumendo, dal 2002 al 2017, il ruolo di Responsabile del Reparto sartoria, Vice coordinatrice Reparto sartoria e di Responsabile sarte di laboratorio per il taglio e la confezione dei costumi, delle opere in cartellone delle varie stagioni liriche. Dal 2000 al 2007 lavora come Responsabile di sartoria del Teatro Sociale di Como, per il quale pianifica e gestisce le tournée di molti spettacoli lirici. Dal maggio 2008 ad ottobre 2010 lavora al Teatro Regio di Parma come Responsabile della sartoria. L’incontro con i diversi costumisti accresce la sua propensione per lo studio e la ricerca del costume teatrale, che la porterà a collaborare negli anni come assistente ai costumi di registi come: Hugo De Ana, William Orlandi, Giovanni Agostinucci, Giovanni Scandella. Dopo l’esperienza maturata come assistente, continua a lavorare come costumista per vari registi come: Ignacio Garcia, Pierfrancesco Maestrini, Arnaud Bernard, Paolo Panizza, Libero Stellutti, Filippo Tonon, Augusto Fornari, creando i costumi di varie opere fra cui: La Cenerentola, Rigoletto, Nabucco, La Bohème, Winterraise, Don Pasquale, La Gioconda, Il Trovatore, Carmen, Guglielmo Tell, Jupira, Cavalleria rusticana, Thaïs, Il Corsaro, As Palavras na Barriga, L’elisir d’amore, Così fan tutte, andate in scena nei principali teatri nazionali ed internazionali come quelli a Pechino, in Brasile, Francia, Cile, Slovenia, Croazia. Ha collaborato come assistente sartoriale in diverse produzioni cinematografiche come: “Il mestiere delle armi”, “Zoolander”, “Il giovane Casanova”, “ROBERT cerca GIULIA” e ha lavorato come stylist per videoclip e pubblicità prodotte dall’agenzia K+, Verona. Dal 2019 ad oggi è Responsabile della sartoria del Festival della Valle D’Itria.
Alberto Gazale – Barnaba (baritono)
Considerato uno dei maggiori artisti della sua generazione, è un baritono eclettico dalla voce morbida e potente che, nel corso della sua folgorante carriera, interpreta oltre settanta ruoli da protagonista nei maggiori teatri del mondo. Il suo vastissimo repertorio che spazia da Monteverdi sino a Dallapiccola, pone particolare attenzione al periodo tardo ottocentesco. Oltre agli studi universitari letterari, consegue il diploma, col massimo dei voti, al Conservatorio di Musica di Verona. In seguito perfeziona lo stile e la tecnica verdiana con uno dei suoi massimi esponenti: Carlo Bergonzi. Il suo debutto internazionale coincide con l’interpretazione di Renato in Un ballo in maschera di Verdi che inaugura la Stagione 1998 dell’Arena di Verona. Calca molteplici volte il palcoscenico del Teatro alla Scala e, sotto la direzione di Riccardo Muti, interpreta diversi ruoli, fra i quali Macbeth, Rigoletto, Conte di Luna, Otello. Sempre sul palco scaligero interpreta tre edizioni di Rigoletto di Verdi, Madama Butterfly di Puccini, Ulisse di Dallapiccola, Andrea Chénier di Giordano, Otello di Verdi ed in tournée a Tokyo le produzioni scaligere di Rigoletto, Macbeth, Otello. Ospite regolare della Staatsoper di Vienna, prende parte a numerose produzioni, fra le quali: La Traviata (due edizioni), Nabucco (tre edizioni), La forza del destino (due edizioni) di Verdi, Tosca di Puccini. Nelle stagioni successive si è esibito, tra gli altri, al Teatro Bolshoi di Mosca, all’Arena di Verona, al Teatro Petruzzelli di Bari, al Festival di Macerata e a quello di Savonlinna, a Parma, Firenze, Tel Aviv, Opera di Roma, Opera di Monte-Carlo e al Carlo Felice di Genova.
Valerio Longo – Coreografia
Attualmente riveste il ruolo di coreografo ed Assistente alle Direzioni del Balletto di Roma. Nato a Roma, si forma al Liceo Coreutico di Torino e, dopo il diploma, lavora come danzatore solista nella compagnia Danza Prospettiva di Vittorio Biagi e, successivamente, nel Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini. Nel 2001 entra a far parte della compagnia Aterballetto sotto la direzione di Mauro Bigonzetti (fino al 2008), Cristina Bozzolini (fino al 2017), Pompea Santoro, Gigi Cristoforetti (2018). Interpreta i ruoli principali dell’intero repertorio della compagnia e le creazioni originali di Mauro Bigonzetti, Jiří Kylián, William Forsythe, Jacopo Godani, Ohad Naharin e molti altri. Dal 2004 avvia un’importante percorso creativo come coreografo, creando repertorio partendo proprio da Aterballetto per approdare in diverse compagnie e teatri di tradizione nazionali ed internazionali.
Benedetta Marchesi – La Cieca (contralto)
Nata in provincia di Bergamo, inizia a sei anni gli studi privati di pianoforte e nel frattempo gli studi di teoria musicale. Fin da subito intraprende vari percorsi corali che le hanno permesso di viaggiare in Italia e in altre parti d’Europa e di partecipare a vari festival e concorsi corali nazionali ed internazionali come: MITO SettembreMusica, 9° Concorso Nazionale Corale Polifonico del Lago Maggiore e Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo. Intraprende il percorso solistico nel 2018, poco prima di essere ammessa al triennio di canto al Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia. Laureata in magistrale in Canto Lirico con lode sotto la guida di Monica Colonna. A giugno 2023 si è esibita nella Petite Messe solennelle di Rossini nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia. Ha vinto il Secondo Premio al Concorso Musicale beethoveniano di Roma, il Terzo Premio e il Premio del pubblico al IX Concorso Internazionale di Canto Lirico “Felice Lattuada” e la borsa di studio per il soggiorno alla University of Southern Maine di Portland.
Marta Mari – La Gioconda (soprano)
Nata a Brescia, si appassiona alla musica fin da giovanissima e ad 11 anni inizia gli studi musicali di pianoforte con Roberto Bellini e nel 2015 consegue la Laurea Magistrale in Canto Lirico al Conservatorio Statale di Musica “Luca Marenzio” di Brescia con il massimo dei voti. Partecipa a diversi master di canto lirico all’Accademia Musicale “AIDM” con Giuseppe Sabbatini e a masterclass di canto tenute da Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena. Si è perfezionata con Daniela Dessì. Attualmente si sta perfezionando con Barbara Frittoli. Prende parte a varie produzioni e recital come “Famose Arie d’Opera” all’Opéra di Parigi e, al Teatro Carlo Felice di Genova, alle produzioni di Madama Butterfly e Le nozze di Figaro. Contemporaneamente partecipa a diversi concorsi come: Concorso Lirico Internazionale Città di Grandate (Co), classificandosi seconda nella categoria Giovani Talenti; Concorso Lirico Internazionale Trofeo La Fenice a Lucca vincendo il Premio della Critica “Giacomo Puccini” ed il Premio come miglior artista votata dal pubblico; Concorso Lirico Internazionale La Città Sonora “Salvatore Licitra” vincendo il Primo Premio Assoluto e il Premio “Salvatore Licitra” per il miglior cantante under 26 anni. Nel frattempo debutta L’amico Fritz a Piacenza per la direzione di Donato Renzetti e la regia di Leo Nucci, eseguita al Teatro Municipale di Piacenza, al Teatro Alighieri di Ravenna e al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena. È poi solista nel Requiem di Fauré al Teatro Filarmonico di Verona. Vince poi il Primo Premio assoluto al Concorso Lirico Internazionale “Spiros Argiris”, il Primo Premio e il Premio del pubblico al Concorso Lirico Internazionale “Magda Olivero” e anche il Primo Premio assoluto alla prima edizione del Concorso Internazionale “Giusy Devinu”. È poi Mimì in La Bohème di Puccini al Teatro Grande di Brescia, dove viene invitata, in seguito, ad una serata alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Canta Liù in Turandot di Puccini al Petruzzelli di Bari e poi canta a Mosca nella Sala da Concerto del Teatro Bolshoi in rappresentanza dell’Arena di Verona. Esce il primo cd live in collaborazione con “Armonie della sera” e “Urania Records”. Subito dopo canta in Semiramide di Rossini diretta da Gustav Kuhn e, al Teatro Comunale di Sassari e al Teatro Lirico di Cagliari, è la protagonista in Suor Angelica. Di seguito canta Messa da Requiem di Verdi all’Anfiteatro di Segesta. Si esibisce, sempre in Semiramide, diretta da Riccardo Frizza alla Fenice di Venezia ed è anche Mimì in La Bohème al San Carlo di Napoli, Leonora in Il Trovatore di Verdi al Teatro Zandonai di Rovereto e debutta poi il ruolo di Aida al Teatro Coccia di Novara. Di seguito, nonostante il periodo di pandemia, interpreta La Contessa in Le nozze di Figaro di Mozart al Teatro Goldoni di Livorno, Suor Angelica al Teatro Coccia di Novara, Violetta in La Traviata al Teatro Lirico di Cagliari e apre il 2021 come soprano solista nella Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Fabrizio Maria Carminati. Ad agosto 2021 canta Cio-Cio-San in Madama Butterfly di Puccini al Luglio Musicale Trapanese e ad ottobre esegue diversi concerti come soprano solista all’Ambasciata Italiana in Romania, Ucraina e Tunisia. Inaugura la Stagione 2022 con Cecilia di Licinio Refice al Teatro Lirico di Cagliari, poi è il soprano solista nei Vesperae solennes de confessore di Mozart nella Cattedrale di Lima (Perù) e Violetta in La Traviata al Teatro dell’Opera di Lima. Di seguito interpreta Margherita ed Elena in Mefistofele al Comunale di Modena e al Municipale di Piacenza, a cui seguono Pagliacci a Santiago del Cile e Messa da Requiem di Verdi al Teatro Municipal de Santiago. Con grande successo interpreta, nel 2023, Micaela in Carmen di Bizet e Margheritain Mefistofele e, nel 2024, Cio-Cio-San in Madama Butterfly al Teatro Lirico di Cagliari.
Fabio Mastrangelo – Maestro concertatore e direttore
Dal 2013 ricopre l’incarico di Direttore Artistico sia del Concorso “Fёdor Saljapin” che del Teatro Musicale Statale di San Pietroburgo (ex Music Hall), nonchè quello di Direttore Musicale delle due orchestra del Teatro: la Sinfonia Settentrionale di San Pietroburgo e la Sinfonietta Settentrionale di San Pietroburgo. Nel settembre 2018 viene nominato Direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Mosca “Russian Philharmonic”. Allo stesso tempo, ricopre il ruolo di Direttore principale della “Sinfonica ARTica”, orchestra sinfonica della Filarmonica Statale di Yakutsk, che contribuisce a fondare nel 2012. Attualmente è alla sua dodicesima stagione come Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Novosibirsk (Filarmonica Statale di Novosibirsk). Ulteriori incarichi includono quelli di Direttore Musicale del Festival internazionale dell’opera all’aperto di San Pietroburgo “All Togheter Opera” e di Direttore Artistico del Festival musicale estivo “Tremolo” della città di Togliatti (in precedenza “Classici sul Volga”). Tra gli incarichi precedenti si ricordano quelli di Direttore Musicale del Teatro dell’Opera e del Balletto di Ekaterinburg, Direttore principale dell’Orchestra dell’Ermitage di Stato di San Pietroburgo, Direttore ospite principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale del Tatarstan presso la Società Filarmonica Statale Tatr “Gabdulla Tukai” (Kazan), Consulente musicale del Teatro Petruzzelli di Bari. È ospite fisso del Festival all’Arena di Verona e del Puccini Opera Festival di Torre del Lago. Per diversi anni è stato Direttore ospite del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, dove è entrato nel 2007 debuttando con Tosca. Nel giugno 2008 ha fatto la sua prima apparizione al Festival delle Notti Bianche, tornando spesso da allora. A partire da settembre 2021 è Ospite principale del Teatro Carlo Felice di Genova e, nella Stagione 2021-2022, ha assunto la carica di Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica del Governatore a Uljanovsk. Nel giugno 2013 Fabio Mastrangelo viene insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, nel 2016 riceve il titolo onorifico di Artista Onorato della Repubblica di Sakha (Yakutia), nel 2018 viene insignito del più alto riconoscimento della città di Bari, nel 2019 vince il segno distintivo “Rotary Club International” e nel 2020 viene insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia. Nel 2021 riceve la gratitudine del capo della Casa Imperiale Russa e quella del Presidente della Federazione Russa.
Volodymyr Morozov – Alvise Badoero (basso)
Nato in Ucraina, ha ricevuto la sua formazione musicale all’Accademia Nazionale di Musica “Pëtr Il’ič Čajkovskij”, dopo ha preso lezioni private con Taras Shtonda all’Opera Nazionale dell’Ucraina. Ha studiato al Conservatorio di Musica di Venezia con Stefano Gibellato e al Conservatorio di Musica di Milano con Michele Porcelli. Nella Stagione 2022-2023 è stato membro dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. A Firenze Volodymyr Morozov ha cantato, tra gli altri, i ruoli di Zuniga in Carmen, Grande Inquisitore in Don Carlo e Dottor Grenvil in La Traviata sotto la direzione di Zubin Mehta (regia Matthias Hartmann). Al Maggio Musicale Fiorentino ha cantato con Placido Domingo, Francesco Meli, Aida Garifullina, Enkhbat Amartuvshin, Clementine Margaine, Valentina Naforniță. È vincitore di diversi concorsi internazionali. Ha cantato come solista nella Messa in do minore di Mozart a Vicenza e Rovereto con l’Orchestra del Teatro Olimpico. Nel marzo 2024 canta a Bruxelles come solista nella Messa da Requiem di Verdi con l’Ensemble BachWerk. In maggio interpreta il protagonista in Attila di Verdi nel Teatro di Busseto intitolato a Giuseppe Verdi. Lo scorso giugno canta Bartolo in Le nozze di Figaro in Salisburgo e a giugno-luglio è a Bad Ischl (Austria), città europea della cultura 2024 dove Lehár visse e lavorò, per l’operetta Bat Bomb. In questa stagione ritorna a Cagliari dopo aver cantato in Adriana Lecouvreur. Dalla Stagione 2025-2026 sarà solista permanente della Deutsche Oper di Berlino.
Francesco Musinu – Un cantore/Un pilota (basso)
Studia al Conservatorio Statale di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari con Marcella De Osma e si perfeziona con Iris Adami Corradetti e Sergio Siminovich. Vince il Concorso Belli di Spoleto e, dal 1981, inizia la carriera da solista affiancando artisti di fama internazionale come: Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Daniel Oren, Gianluigi Gelmetti, Richard Bonynge, Nello Santi, Claudio Abbado, Bruno Bartoletti, Placido Domingo, Roberto Alagna, Renato Bruson, Daniela Dessì, Giusy Devinu, Katia Ricciarelli, Bernadette Manca di Nissa, Roberto Scandiuzzi, Nikolai Ghiaurov, Roberto Frontali, Carmelo Bene, Pier Luigi Pizzi, Liliana Cavani, Gabriele Salvatores, Zhang Yimou. Tra gli impegni più recenti figurano: Rigoletto, La Traviata e Carmen a Torino; Rusalka e La fanciulla del West a Roma; La Traviata e Rigoletto a Milano; Nabucco a Venezia; Evgenij Onegin, Semën Kotko, Tosca, Macbeth, La fanciulla del West, Rigoletto e Lo schiavo a Cagliari; La Traviata, Il naso a Roma; Salome a Firenze;Romeo et Juliette a Brescia, Cremona, Como e Pavia; La battaglia di Legnano, La Traviata, Macbeth, Nabucco e Andrea Chénier a Trieste; La Bohème, La Traviata, Salome e La fanciulla del West a Napoli; Tosca e Rigoletto a Torre del Lago. Si è esibito in tutti i teatri più importanti – Amsterdam: Gianni Schicchi; Ascoli Piceno: La Traviata, Bohème; Bari: La Traviata; Benevento: Il Barbiere di Siviglia; Bilbao: La Traviata, Maria Stuarda; Bologna: La figlia del reggimento, Don Carlo, La cena delle beffe; Cagliari: Otello, Manon Lescaut, Rodelinda, Sansone e Dalila, Otello, Don Carlo, Guglielmo Tell, Manfred, L’amico Fritz, Petite Messe solennelle, Rigoletto, Carmen, Otello, Tosca; Catania: Nina Pazza per Amore, Rigoletto, Adriana Lecouvreur; Cosenza: Rigoletto; Fermo: La Traviata, Il Barbiere di Siviglia; Genova: Rigoletto, Don Carlo; Lecce: Rigoletto, Tosca; Lille: Madama Butterfly; Livorno: Madama Butterfly, Iris; Lucca: Madama Butterfly, Iris; Macerata: La Traviata; Mantova: Iris; Milano: I vespri siciliani, La Traviata, Rigoletto, Dialoghi delle Carmelitane (tutte dirette da Riccardo Muti); Napoli: La Traviata, I Capuleti e i Montecchi, Anna Bolena, Rigoletto, Simon Boccanegra; Nuoro: Nina Pazza per Amore; Oviedo: Lucia di Lammermoor; Palermo: La gazza ladra, Le nozze di Figaro; Parma: Simon Boccanegra; Pisa: Madama Butterfly, Iris; Pesaro: La gazza ladra; Ravenna Festival: Il flauto magico; Reggio Emilia: La figlia del reggimento, Simon Boccanegra; Roma: Aida, La Traviata, La Bohème, Andrea Chénier, Fedora, Il flauto magico, Una favola romana; Sassari: Il Tabarro, Amsicora, Vesperae Solemnes de confessore, Nina Pazza per Amore; Torino: I maestri cantori di Norimberga, Carmen, Turandot, Simon Boccanegra; Tenerife: Lucia di Lammermoor; Tokyo: La Traviata; Rigoletto (diretto da Riccardo Muti); Treviso: I Capuleti e i Montecchi; Venezia: La Traviata, Turandot, Carmen; Verona: Le nozze di Figaro, Salome, La Rondine, L’amico Fritz; Wiesbaden: I lombardi alla prima crociata. Ha inciso per Bongiovanni, Nuova Era (La figlia del reggimento, direttore Michele Campanella; Nina, o sia la pazza per amore, direttore Richard Bonynge), Emi (I vespri siciliani, direttore Riccardo Muti), Sony (La gazza ladra, direttore Gianluigi Gelmetti), Fonit Cetra (I Capuleti e i Montecchi, direttore Angelo Campori); Concertgebouw (Gianni Schicchi, direttore Riccardo Chailly). Nell’ottobre 2020 è stato Grenvil/Domestico di Flora/Commissionario in La Traviata (direzione di Fabrizio Maria Carminati), in forma di concerto, al Teatro Lirico di Cagliari.
Angelo Nardinocchi – Zuàne/Un barnabotto (basso)
Compie gli studi al Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, sotto la guida di Jolanda Magnoni. Debutta a Spoleto in La Bohème nel ruolo di Marcello, riscuotendo grande consenso di critica; l’anno successivo viene chiamato per interpretare Rigoletto che da allora diviene l’opera da lui maggiormente eseguita. Più tardi, dietro consiglio di Sesto Bruscantini, con il quale perfeziona gli studi, si specializza nei ruoli di carattere interpretando Il maestro di cappella, Il signor Bruschino, Fra Melitone in La forza del destino in Olanda, Germania, Inghilterra; Leporello in Don Giovanni di Mozart in Brasile, Il sagrestano in Tosca, Spinelloccio in Gianni Schicchi. Da allora esegue sempre con successo le opere del ‘700 di Pergolesi, Salieri, Scarlatti, Fioravanti. Dopo il debutto ha sempre cantato in tutti i maggiori teatri italiani, affiancando tutti i più grandi interpreti come Luciano Pavarotti al Teatro di San Carlo di Napoli (Un ballo in maschera), Placido Domingo all’Arena di Verona (Otello) e Mirella Freni al Teatro dell’Opera di Roma e al Comunale di Bologna (Fedora). È andato in tournée con l’Opera di Roma in Giappone e in Germania con Tosca e La Traviata. Ha partecipato alla produzione di Carmen con la regia di Franco Zeffirelli all’Arena di Verona, dove si trova spesso impegnato; ha inaugurato la Stagione 1996-1997 del San Carlo di Napoli con Tosca insieme a Luciano Pavarotti, ha cantato a Genova, Torino, Bologna Palermo, Firenze, Trieste, Catania, Verona sotto la direzione dei più grandi direttori come: Zubin Mehta, Riccardo Muti, Daniel Oren, Maurizio Arena. Ha cantato molto anche all’estero, come ad esempio in Florida, Corea, Giappone, Israele, Cina, Stati Uniti (alla Every Fisher Hall di New York).
Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari
È stata fondata nel 1933 e ha consolidato, negli anni, un fecondo rapporto con i maggiori direttori italiani, tra cui Tullio Serafin, Vittorio Gui, Antonino Votto, Guido Cantelli, Franco Ferrara, Franco Capuana, Willy Ferrero, e con compositori quali Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Ermanno Wolf Ferrari, Riccardo Zandonai, Alfredo Casella. Risalgono agli anni ‘50-’60 le apparizioni sul podio di Lorin Maazel, Lovro von Matacic, Claudio Abbado, Sergiu Celibidache, Riccardo Muti, e le collaborazioni con Gioconda De Vito, Leonid Kogan, Henryk Szering, Andrés Navarra, Dino Ciani, Maria Tipo, Nikita Magaloff, Wilhem Kempff, Martha Argerich. In questi ultimi anni l’Orchestra ha collaborato, tra gli altri, con direttori come Lorin Maazel, Georges Prêtre, Emmanuel Krivine, Mstislav Rostropovich, Ton Koopman, Iván Fischer, Frans Brüggen, Carlo Maria Giulini, Gennadi Rozhdestvensky, Rafael Frühbeck de Burgos, Neville Marriner, Christopher Hogwood, Hartmut Haenchen e con solisti come Martha Argerich, Aldo Ciccolini, Kim Kashkashian, Viktoria Mullova, Misha Maisky, Truls Mørk, Sabine Meyer, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo. Dal 1999 al 2005 Gérard Korsten ha ricoperto il ruolo di direttore musicale e ha, fra l’altro, diretto in prima esecuzione nazionale, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber e A Village Romeo and Juliet di Delius, mentre nella stagione 2007-2008 George Pehlivanian è stato direttore ospite principale. Negli ultimi anni l’Orchestra ha collaborato regolarmente con Lorin Maazel, compiendo nel 1999 una tournée in Europa ed eseguendo con successo una serie di concerti. Nel 2002 ha rappresentato l’Italia nella rassegna “Italienische Nacht”, organizzata dalla Bayerischer Rundfunk al Gasteig di Monaco di Baviera e trasmessa in diretta dalla radio bavarese. Nel 2005 ha suonato in un concerto in onore del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2010 ha partecipato al 98° Festival di Wiesbaden con Lucia di Lammermoor per la direzione di Stefano Ranzani e la regia di Denis Krief, riscuotendo un grande successo. Recentemente, nell’ambito di un progetto di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari, realizzato e promosso in collaborazione con l’Unione Europea, il Governo Italiano e la Regione Sardegna, l’Orchestra è stata invitata dalla New York City Opera per l’esecuzione di La campana sommersa di Respighi, ricevendo il plauso del pubblico e della critica. Negli ultimi anni, anche nell’ambito della rassegna “Cinque passi nel Novecento”, ha eseguito, in prima assoluta, composizioni per orchestra che il Teatro Lirico di Cagliari ha commissionato a compositori come Sylvano Bussotti, Giorgio Tedde, Azio Corghi, Fabio Nieder, Alberto Colla, Carlo Boccadoro, Franco Oppo, Francesco Antonioni, Ivan Fedele, Michele Dall’Ongaro, Filippo Del Corno, Vittorio Testa, Sergio Rendine, Orazio Sciortino. Per la casa discografica Dynamic ha inciso opere in prima esecuzione in Italia, quali: Die Feen di Wagner, Dalibor di Smetana, (premiate, rispettivamente, da “Musica e Dischi” quale miglior disco operistico italiano del 1997, e da “Opéra International” col “Timbre de Platine” – gennaio 2001), Čerevički e Opričnik di Čajkovskij, Die ägyptische Helena di Richard Strauss, Euryanthe di Weber, Alfonso und Estrella di Schubert, Hans Heiling di Marschner, Chérubin di Massenet, Lucia di Lammermoor di Donizetti. Ha inciso, inoltre, Goyescas di Granados e La vida breve di De Falla, La Passione secondo Giovanni di Bach, La sonnambula di Bellini, I Shardana di Porrino per la Dynamic, Don Pasquale per Rai Trade e La leggenda della città invisibile di Kitež e della fanciulla Fevronija di Rimskij-Korsakov per Naxos. Per la Rai ha registrato, nel 1998, La Bohème trasmessa in tutto il mondo.
Antonello Palombi – Enzo Grimaldo (tenore)
Ha interpretato i ruoli da protagonista in titoli quali: Carmen, Nabucco, Don Carlo, Aida, Tosca, Fedora, Norma, Manon Lescaut, Turandot, Mefistofele, Samson et Dalila, La fanciulla del West, La forza del destino, Il Tabarro, Pagliacci, Otello, Andrea Chènier, Il Trovatore. È regolarmente ospite nei principali teatri del mondo fra cui: Scala di Milano, Deutsche Oper di Berlino, Opera di Atlanta, Regio di Torino, Opera di Roma, Bayerische Staatsoper di Monaco, Fenice di Venezia, New National Theatre di Tokyo, Royal Albert Hall di Londra, Opéra Royal de Wallonie a Liegi, Glyndebourne Opera Festival, Hungarian National Opera a Budapest, São Carlos a Lisbona, Massimo Bellini di Catania, Cairo Opera, Puccini Opera Festival di Torre del Lago, Oper Frankfurt, Opernhaus di Zurigo, Seattle Opera, Hamer Hall a Melbourne, Dallas Opera, Palm Beach Opera, Michigan Opera a Detroit, San Carlo di Napoli, Cincinnati Opera, Monte-Carlo Opera, Baltimore Opera. Antonello Palombi ha collaborato con direttori quali: Roberto Abbado, Yves Abel, Yuri Ahronovitch, Bruno Aprea, Marco Armiliato, Christian Badea, Maurizio Barbacini, Bruno Bartoletti, Andrea Battistoni, Giordano Bellincampi, Oleg Caetani, Daniele Callegari, Bruno Campanella, Giuliano Carella, Paolo Carignani, Riccardo Chailly, Patrick Davin, Claudio Desderi, Carlo Franci, Riccardo Frizza, Sir John Eliot Gardiner, Yoel Levi, Andrea Licata, Stephen Lord, Robert Lyall, Paolo Olmi, Renato Palumbo, Antonio Pirolli, Stefano Ranzani, Donato Renzetti, Nello Santi, Robert Spano, Pinchas Steinberg, Viekoslav Sutej, Marcello Viotti, Franz Welser-Möst, Dean Williamson, Marco Zambelli. Tra i suoi impegni passati si ricordano: Mefistolefe a Pisa, Tokyo, Stoccarda e Cagliari; Il Tabarro a Roma e a Napoli; Pagliacci, Andrea Chénier, Nabucco, Aida e Tosca a Napoli; La forza del destino e Otello a Genova; Tosca ad Ancona; Otello a Pert, Tokyo, Klagenfurt e Atene; Aida al Metropolitan di New York, Nuova Zelanda, Bologna, Kiel e Malta; Andrea Chénier a Pechino; Madama Butterfly e Pagliacci a Macerata; Il Trovatore a Trieste; Andrea Chénier a Barcellona; Turandot al Comunale di Bologna e a Marsiglia; Tosca e Cecilia di Refice al Teatro Lirico di Cagliari; Pagliacci a Sassari; Manon Lescaut, Pagliacci e Otello a Mainz; Cavalleria rusticana e Pagliacci a Tokyo e Nagoya, Il Tabarro e La forza del destino a Essen. Tra i prossimi impegni si segnalano: La forza del destino a Essen, Cavalleria rusticana a Praga, Turandot a Mainz.
Abramo Rosalen – Alvise Badoero (basso)
Dopo il diploma in organo, intraprende lo studio del canto. Debutta per La Biennale di Venezia con l’opera contemporanea Big Bang Circus di Ambrosini, eseguita anche a Trieste e a Napoli. Seguono: Don Giovanni, Il Principe Porcaro di Rota, L’Angelo e l’Aura di De Pirro e Romeo et Juliette diGounod a Venezia, L’Italiana in Algeri a Bologna, al Filarmonico di Verona, nel Circuito lombardo, a Novara e a Ravenna. Tra le produzioni più significative si segnalano: Simon Boccanegra a Bari; L’Orfeo di Monteverdi a Ferrara; I Puritani, Così fan tutte e Lucrezia Borgia a Trieste; Norma a Catania; Le nozze di Figaro e Il Barbiere di Siviglia a Torino; Madama Butterfly e La Traviata a Milano; Turandot a Muscat, Shanghai e Valencia; Così fan tutte a Dubai; Rigoletto a Bologna, in tournée in Giappone e a Firenze; Nabucco a Bari e Buenos Aires; Aida, La forza del destino, Ernani, Semiramide, La cambiale di matrimonio, Il signor Bruschino, Don Giovanni, Zaira, Die Zauberflöte. Ha lavorato con direttori quali: Lorin Maazel, Renato Palumbo, Andrea Battistoni, Riccardo Frizza, Julian Kovatchev, Alberto Veronesi, Giampaolo Bisanti e con registi quali: Beppe de Tomasi, Pier Luigi Pizzi, Maurizio Scaparro, Henning Brockhaus, Damiano Michieletto, Mariusz Trelinsky, Andrea Cigni. Tra i recenti e prossimi impegni figurano: Adriana Lecouvreur al Teatro Lirico di Cagliari, Der Fliegende Hollaender al Teatro Verdi di Trieste, Carmen (Escamillo) al Carlo Felice di Genova.
Fabio Serani – Isèpo/Voce distante (tenore)
Direttore d’orchestra e musicologo, è diplomato con il massimo dei voti in canto e direzione d’orchestra al Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma. Ha studiato con Gianni Bavaglio, Michael Sylvester e Maurizio Ciampi. Si è perfezionato anche con Daniela Dessì, Renata Scotto, Rolando Nicolosi, Antonio Ballista. Il suo repertorio d’elezione come cantante spazia dalla seconda metà del’800 alla musica contemporanea. Ha cantato in La Rondine, Tosca, Madama Butterfly, La fanciulla del West, Il Tabarro, Aida, Un ballo in maschera, La Traviata, Pagliacci, Cavalleria rusticana, Orfeo all’inferno e ha lavorato con direttori quali: Valery Ryvkin, Yu Long, Alberto Veronesi, Xu Zhong, Gianna Fratta, Jacopo Sipari di Pescasseroli, Marco Angius, Jacopo Brusa e con registi quali: Renzo Giacchieri, Peter Mc Clintock, Enrico Stinchelli, Stefano Monti, Ozren Prohic, Isabel Milenski, Mauro Santucci, Matthew Barclay. Ha cantato in teatri e sale da concerto quali: Auditorium Parco della Musica di Roma, Regio di Parma, Verdi di Trieste, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, Teatro Belli di Spoleto, Teatro Morlacchi di Perugia, NCPA di Pechino, Shanghai Opera House, Concert Hall della Shanghai Symphony Orchestra, Grand Theatre di Shenyang, Qingdao, Suzhou, Hangzhou e Dalian, Opera di Bucarest, HNK Ivan Zajc di Rijeka, ARAM Opera House di Goyang, Miry Concert Hall di Gand, Sandnes Kulturhus.
Agostina Smimmero – La Cieca (contralto)
Si diploma in canto lirico al Conservatorio di Muscia “San Pietro a Majella” di Napoli con il massimo dei voti affermandosi come vincitrice di primi premi in prestigiosi concorsi tra cui: “Montserrat Caballé”, “Rosa Ponselle” e “Simone Alaimo”. Debutta giovanissima nel ruolo di Tancredi al Teatro La Maestranza di Siviglia accanto al soprano Mariella Devia ed al tenore Gregory Kunde. D’ora in poi debutta i principali ruoli del suo repertorio: Santuzza in Cavalleria rusticana con la regia di Andrea Cigni e la direzione di Sergio Alapont; Azucena in Il Trovatore al Teatro Mozart di Saragozza e successivamente al Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, dove debutta inoltre Maddalena in Rigoletto; La Baronessa di Champigny in Il cappello di paglia di Firenze al Comunale di Firenze con la direzione di Andrea Battistoni e la regia di Andrea Cigni; Mercédès in Carmen all’Auditorium di Milano diretta da Jader Bignamini; Fenena in Nabucco nel Circuito marchigiano; Lola e Mamma Lucia in Cavalleria rusticana in tournée in Italia. Ha interpretato poi La campana sommersa di Respighi a Cagliari, Nabucco a Las Palmas e preso parte alla produzione al San Carlo di Napoli di Suor Angelica. Frequenti le incursioni nel repertorio contemporaneo esibendosi in numerosi Gala accanto a grandi interpreti quali Andrea Bocelli, Paata Burchulatze, Montserrat Caballè, Fiorella Cedolins, Sergi Giménez, Nicola Martinucci, Montserrat Martì, Joan Pons, Roberto Servile; ha inoltre cantato per Papa Francesco in mondovisione in diretta Rai e Sky. Recentemente ha interpretato Ulrica in Un ballo in maschera a Piacenza, Ravenna, Ferrara, Cagliari, Parma, Napoli, Rennes, Nantes, Colonia; Falstaff a Cagliari, Nizza e Antibes; Il Trovatore ad Oviedo; Nona Sinfonia di Beethoven a Milano per i Pomeriggi Musicali; La Gioconda a Barcellona, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Toulouse, al Filarmonico di Verona, per il Circuito Lombardo e a Catania; Cavalleria rusticana a Palermo, Matera, Bologna, Salerno, Arena di Verona e Torino; Rigoletto a Taormina, Parma e Verona; Il Trovatore e Nabucco al Regio di Torino; Gianni Schicchi a Brescia, Pavia, Cremona e Como; Madama Butterfly a Cagliari; Petite Messe solennelle a Verona; Rigoletto a Muscat.
Filippo Tonon – Regia, scene e costumi
Si laurea in Architettura a Venezia nel 2000 e si diploma in Canto lirico al Conservatorio di Musica di Vicenza sotto la guida del mezzosoprano Paola Fornasari Patti. Nel 2006 inizia la sua collaborazione con Hugo De Ana diventandone assistente alla regia e alle scene. È a questi due maestri che Filippo Tonon deve la sua formazione e la sua ricerca professionale. Inizia la sua carriera come assistente alla regia di importanti produzioni, tra le quali Die Entfürung aus dem Serail di Mozart al Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona con la storica regia di Giorgio Strehler, produzione che riprende personalmente, al Teatro Kursaal di San Sebastiàn. Nel 2002 inizia la sua collaborazione con la Fondazione Arena di Verona come aiuto regista, lavorando per le produzioni del Festival estivo e, dal 2016 al 2023, ne diventa Capo Ufficio Regia. Lavora per i più importanti teatri italiani ed esteri tra cui: Scala di Milano, Opera di Roma, San Carlo di Napoli, Regio di Torino, Regio di Parma, Massimo di Palermo, Carlo Felice di Genova, Lirico di Cagliari, Maestranza di Siviglia, Municipal di Santiago del Cile, Municipal de São Paulo, Wielki di Varsavia, National Theatre di Maribor, National Theatre di Sofia, Abao Bilbao Opera. Per la Fondazione Arena di Verona firma le scene per: Il parlatore eterno di Ponchielli a Lecco, Una notte nel bosco di Zanon, Cerimonia di Apertura del IV Convegno Ecclesiale Nazionale C.E.I. tenuto all’Arena di Verona, gli spettacoli di balletto Cenerentola di Prokof’ev, Jago, l’onesta poesia di un inganno di Antonioni e Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn, quest’ultimo ripreso più volte in diversi teatri. Come regista e scenografo si possono ricordare le produzioni: Il mondo della luna di Galuppi, L’elisir d’amore di Donizetti, Don Giovanni e Bastiano e Bastiana di Mozart, Historia di Jephte e Balthazar di Carissimi, Il Telefono di Menotti, Il maestro di musica di Pergolesi, il musical Il gatto con gli stivali di Tutino. Nel 2014 firma la regia di Carmen di Bizet al Theatro Municipal de São Paulo e nel 2016 regia, scene e luci di Turandot di Puccini al National Theatre di Maribor ripresa poi per l’inaugurazione della Stagione lirica 2016-2017 al Filarmonico di Verona e, successivamente, al Comunale di Sassari e al Verdi di Padova. Tra il 2017 e il 2019 firma regia, scene e luci di Il Trovatore di Verdi per il National Theatre di Maribor, ripreso al Teatro Verdi di Padova e di Trieste; Nabucco di Verdi per i National Theatre di Maribor, Teatro Verdi di Padova e Sociale di Rovigo; una nuova produzione di Il Trovatore per il National Theatre di Sofia. Nel 2021 realizza le scene per Il Parlatore eterno di Ponchielli al Filarmonico di Verona ripreso l’anno successivo sempre al Filarmonico. Nel settembre 2022 firma regia, scene e costumi per la nuova produzione di La Gioconda di Ponchielli, coproduzione tra il National Theatre di Maribor, Arena di Verona e i teatri di Opera Lombardia. Nell’estate 2023 firma una nuova scenografia per il balletto Zorba il greco di Massine-Theodorakis ripreso dallo stesso Lorca Massine al Teatro Romano di Verona. Nel 2024 firma regia, scene e costumi per Madama Butterfly di Puccini, coproduzione tra il Teatro Sociale di Rovigo, il Teatro Verdi di Padova e il Teatro Mario del Monaco di Treviso.
Cagliari, 3 febbraio 2025
Pierluigi Corona
Responsabile Ufficio Stampa
Teatro Lirico di Cagliari, via Efisio Cao di San Marco, 09128 Cagliari – Italia
telefono +39 0704082209 – stampa@teatroliricodicagliari.it – www.teatroliricodicagliari.it




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