La segretaria generale Maria Chiara Prodi in Svizzera per la cerimonia commemorativa in ricordo degli 88 operai, di cui 56 italiani, uccisi dalla valanga che travolse le baracche del cantiere per la costruzione della diga
Il 30 agosto del 1965 una valanga di ghiaccio e roccia seppellì 88 operai che lavoravano a Mattmark, in Svizzera, alla costruzione della diga più grande d’Europa situata nella parte più profonda della Valle di Saas, nel Canton Vallese. Tra le vittime anche 56 italiani, emigrati in cerca di lavoro all’estero provenienti dalle provincie di tutto il Paese, dalle Alpi alla Sicilia.
Un disastro che suscitò molto scalpore, accomunando nel dolore italiani e svizzeri, cui seguì una lunga vicenda giudiziaria – le baracche degli operai erano state costruite in una zona a rischio –, culminata nell’assoluzione degli imputati.
Una catastrofe naturale, ma anche un’altra grande tragedia sul lavoro in Europa nove anni dopo quella di Marcinelle.
Tragedie che, insieme a quella del 1907 a Monongah, negli Stati Uniti, hanno segnato la storia dell’emigrazione italiana nel mondo. Una storia che non va dimenticata e con essa il fondamentale contributo che la nostra diaspora ha fornito, e continua a fornire, allo sviluppo economico dei Paesi di accoglienza e dell’Italia.
Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero sarà presente alla celebrazione per il 60° anniversario di quella tragedia con la sua segretaria generale Maria Chiara Prodi e una delegazione composta da Filippo Ciavaglia, Giangi Cretti, Oscar De Bona, Giuseppe Rauseo, on. Toni Ricciardi, Barbara Sorce e Carmelo Vaccaro, per commemorare le vittime di quel disastro rendendo omaggio ai loro familiari, ricordare il contributo storico di quella tragedia alla riflessione sui temi connessi alla sicurezza sul lavoro e sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria del contributo delle generazioni di emigrati italiani attraverso un impegno concreto per la promozione dell’insegnamento della storia dell’emigrazione nei percorsi scolastici e attraverso i media. Obiettivo su cui sarà concentrata l’attività del CGIE nei prossimi mesi, anche grazie alla collaborazione con altre istituzioni come il Museo nazionale dell’emigrazione, nell’approssimarsi del quarantesimo anniversario dell’istituzione della rappresentanza delle comunità italiane all’estero.
Numerose le autorità svizzere e italiane e le associazioni che interverranno alla cerimonia commemorativa organizzata dall’Associazione ItaliaValais e dal comitato ad hoc “Mattmark 2025” con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna, del Consolato Generale d’Italia a Ginevra e del Governo del Cantone Vallese.
Di seguito il programma della cerimonia:
10:00 Raduno sul piazzale della Diga
10:30 Messa solenne di commemorazione concelebrata da
Mons. Jean-Marie Lovey, Vescovo di Sion
Mons. Renato Marangoni, Vescovo di Belluno-Feltre
La S. Messa sarà animata dal Coro degli Alpini “Monte Dolada” di Belluno
11:30 Interventi di saluto
- Domenico Mesiano, Presidente del Comitato ad hoc “Mattmark 2025”
- Alwin Zurbriggen, Presidente del Comune di Saas-Almagell
Discorsi delle Autorità italiane e svizzere
- Nicoletta Piccirillo, Console Generale d’Italia a Ginevra
- On. Toni Ricciardi, Presidente del Gruppo interparlamentare Italia Svizzera
- Maria Chiara Prodi, Segretaria Generale del CGIE
- Oscar De Bona, Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (ABM)
- Mathias Reynard, Presidente del Governo del Cantone Vallese
- Gian Lorenzo Cornado, Ambasciatore d’Italia in Svizzera
- Sen. Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento
Benedizione/posa della corona
13:00 Chiusura della Commemorazione a Saas-Almagell con un momento conviviale
offerto dal Comitato organizzativo e dal Comune di Saas-Almagell
