ASTOR, UN SECOLO DI TANGO
A PARMADANZA LO SPETTACOLO
DEL BALLETTO DI ROMA
DEDICATO AD ASTOR PIAZZOLLA
Un concerto di danza a ritmo di tango
con le coreografie di Valerio Longo e la regia di Carlos Branca
per rendere omaggio al percorso umano e artistico di Astor Piazzolla
in occasione del centenario della sua nascita.
Con le musiche eseguite dal vivo da Mario Stefano Pietrodarchi alla fisarmonica e al bandoneon, arrangiate da Luca Salvadori
Teatro Regio di Parma
sabato 29 gennaio 2022, ore 20.30
Un viaggio tra le sonorità e le suggestioni del tango attraverso le musiche, le radici, l’esperienza umana e il percorso artistico del compositore che ha rivoluzionato questo genere musicale. Astor, un secolo di tango, è lo spettacolo del Balletto di Roma in scena al Teatro Regio di Parma sabato 29 gennaio 2022, ore 20.30 per ParmaDanza 2021-2022. Un “concerto di danza” sulle musiche che hanno scandito le tappe della vita di Astor Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneon e dalla fisarmonica di Mario Stefano Pietrodarchi, con le coreografie di Valerio Longo, la regia di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla, le luci di Carlo Cerri, i costumi di Silvia Califano.
Prodotto in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla, celebrato l’11 marzo 2021, lo spettacolo rievoca le radici profonde del tango andando oltre la sua purezza tecnica e rituale. Nato nei sobborghi di Buenos Aires dagli scambi tra diverse culture, lingue, tradizioni musicali portate con sé da chi approdava in quei porti durante le ondate migratorie di fine ’800, il tango ricorda qual è stato il percorso che ha unito e continua a unire umanità distanti, infrangendo barriere, oltrepassando oceani e confini. Ed è proprio il viaggio il fondamento dell’esperienza umana di Astor Piazzolla, figlio di una generazione di italiani emigrati in Argentina, cresciuto dall’età di quattro anni a New York: una vita continuamente in viaggio e un’identità costantemente in bilico tra il paese d’origine, gli Stati Uniti, l’Europa. Questo dialogo tra mondi lontani si riflette nella sua opera, in grado di rompere gli schemi formali del tango viejo portando con sé l’eredità classica degli studi classici giovanili, l’incontro con il jazz ed il blues, fino ad accogliere le sperimentazioni degli anni ’70-’80.
“Il mare – scrive la Compagnia – è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci sveleranno la fragilità dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto oggi una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata”.
In scena i danzatori Paolo Barbonaglia, Cecilia Borghese, Roberta De Simone, Alessio Di Traglia, Serena Marchese, Francesco Moro, Lorenzo Petri, Giulia Strambini danno corpo a quel viaggio in cui respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche astratte e fuse nel moto ondulatorio del bandoneón in un continuo perdersi e ritrovarsi che scandisce, in un ritmo incessante di partenze e ritorni, le storie di coraggio e di speranze dei viaggiatori di ieri e di oggi. “Un concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di un respiro mancato e quella di un abbraccio negato: primo atto d’amore dopo una violenza che tutto ha spazzato via, tranne la voglia di stringersi e ritrovarsi”.
Come un taccuino di viaggio, dunque, Astor, un secolo di tango ripercorre gli incontri, le amicizie e le influenze che hanno segnato la vita del compositore non solo attraverso la sua opera, ma anche attraverso le musiche che hanno segnato la sua epoca. “Così è nata una vera e propria colonna sonora – scrive il compositore Luca Salvadori, che ha curato gli arrangiamenti delle musiche – fatta principalmente dalle sue musiche indimenticabili, ma anche da altre, che lo hanno accompagnato e a volte influenzato: una serie di tracce e di memorie che provano a divenire racconto, ad allargare lo sguardo sui luoghi e le epoche in cui Astor Piazzolla è cresciuto e maturato come uomo e come artista. È il caso della musica di Johann Sebastian Bach, che appare a ricordarci il suo viaggio a Parigi nel 1954 quando si recò nella capitale della cultura europea di allora per studiare con la compositrice e organista Nadia Boulanger […]. O della musica di Glenn Miller, che ci riporta ai suoi anni difficili a New York, quelli in cui Piazzolla incontra e conosce la straordinaria cultura afroamericana del jazz. Mentre la celeberrima Volver di Carlos Gardel ricorda le sue prime esperienze musicali – quando incontrò Gardel aveva solo 12 anni – e la voce di Jorge Luis Borges ci ricorda la collaborazione con il più grande scrittore argentino e il loro legame complesso e innovativo con la tradizione del Tango”.
La Compagnia del Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 60 anni di vita il Balletto di Roma ha costruito un ensemble di elevato livello tecnico e interpretativo, producendo un repertorio di alto valore artistico e accogliendo numerosi coreografi, anche giovani ed emergenti. Nel corso degli anni Duemila, sotto la direzione generale di Luciano Carratoni e la direzione artistica di Cristina Bozzolini, la compagnia ha delineato il suo attuale profilo artistico, intraprendendo un felice percorso culminato nel 2012 con l’inaugurazione di una nuova sede, a Roma, in cui confluiscono le esperienze produttive della compagnia e le attività formative della Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio. Dal 2018 la direzione artistica della Compagnia è affidata a Francesca Magnini, che ne rafforza gli schemi e ne amplia gli obiettivi d’internazionalizzazione, con il coinvolgimento enti e istituzioni in grado di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione e di sviluppare la presenza della Compagnia in Europa e nel mondo. La Compagnia ha inoltre intrapreso una preziosa collaborazione con il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo dell’Università di Roma “La Sapienza”, con la realizzazione di attività progettuali congiunte che partono dalla formazione nel campo della danza e dello spettacolo teatrale.
PARTNER E SPONSOR
La Stagione del Teatro Regio di Parma è realizzata grazie al contributo di Comune di Parma, Parma Capitale Italiana della Cultura 2021, Ministero della Cultura, Reggio Parma Festival, Regione Emilia-Romagna. Major partner Fondazione Cariparma. Main partners Chiesi, Crédit Agricole. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Dallara, Opem. Sostenitori GHC Garofalo Health Care, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Glove ICT, CePIM, Oinoe, La Giovane, Agugiaro&Figna, Sicim, Mutti, Parmalat, Colser, Parmacotto, Grasselli. Legal counselling Villa&Partners. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Advisor AGFM. Hospitality Partner Novotel. Con il contributo di Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio di Parma Fondazione Monte Parma. La Stagione Concertistica è realizzati da Società dei Concerti di Parma, con il sostegno di Chiesi, in collaborazione con Casa della Musica. ParmaDanza è realizzata in collaborazione con Arci Caos. Il Concorso Voci Verdiane è realizzato in collaborazione con Comune di Busseto, Verdi l’Italiano. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Sostenitori tecnici Azzali editori, De Simoni, Milosped, MacroCoop, IgpDecaux, Cavalca, Graphital. Il Teatro Regio di Parma aderisce a Fedora, Opera Europa, Operavision, Emilia taste, nature, culture.
BIGLIETTERIA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Biglietti da €8,00 a €40,00 Riduzioni del 20% Under30 e Scuole di danza
Strada Giuseppe Garibaldi, 16/A 43121 Parma Tel. +39 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it
ORARI DI APERTURA dal martedì al sabato ore 11.00-13.00 e 17.00-19.00 e un’ora precedente lo spettacolo. In caso di spettacolo nei giorni di chiusura, da un’ora precedente lo spettacolo. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi. Il pagamento presso la Biglietteria del Teatro Regio di Parma può essere effettuato con denaro contante in Euro, con assegno circolare non trasferibile intestato a Fondazione Teatro Regio di Parma, con PagoBancomat, con carte di credito Visa, Cartasi, Diners, Mastercard, American Express. È inoltre possibile utilizzare i voucher di rimborso ricevuti a fronte degli spettacoli annullati per l’emergenza sanitaria. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.it.it. L’acquisto online non comporta alcuna commissione di servizio.
Teatro Regio di Parma
sabato 29 gennaio 2022, ore 20.30
ASTOR, UN SECOLO DI TANGO
Musica ASTOR PIAZZOLLA
Arrangiamenti LUCA SALVADORI
Bandoneón e fisarmonica MARIO STEFANO PIETRODARCHI
Coreografie VALERIO LONGO
Regia CARLOS BRANCA
Lighting design CARLO CERRI
Costumi SILVIA CALIFANO
Danzatori del Balletto di Roma
PAOLO BARBONAGLIA, CECILIA BORGHESE, ROBERTA DE SIMONE, ALESSIO DI TRAGLIA, SERENA MARCHESE, FRANCESCO MORO, LORENZO PETRI, GIULIA STRAMBINI
Parma, 22 gennaio 2022
Paolo Maier
Responsabile Comunicazione, Ufficio Stampa, Progetti speciali
Teatro Regio di Parma strada Garibaldi, 16/A, 43121 Parma – Italia
Tel. +39 0521 203969
p.maier@teatroregioparma.it
stampa@teatroregioparma.it
www.teatroregioparma.it
PARMADANZA 2021-2022
Teatro Regio di Parma
5 dicembre 2021
EZRALOW DANCE
Open
29 gennaio 2022
BALLETTO DI ROMA
Astor, un secolo di tango
5 febbraio 2022
ALMAMIA DANCE PROJECT
Carmen. Passo a due di un amore contemporaneo
31 marzo 2022
BALLETTO YACOBSON DI SAN PIETROBURGO
Giselle
6 maggio 2022
BALLETTO DI PARMA
Contemporaneamente
28 maggio 2022
NUOVO BALLETTO DI TOSCANA
Quartetto per la fine del tempo
CALENDARIO
OTTOBRE 2021
30 sab 15.30 e 18.00, Ridotto CARTOONS! per le famiglie
NOVEMBRE 2021
3 mer 20.30 ALEXANDER LONQUICH
17 mer 17.00 REGIO PARMA TEATRO DEL MONDO presentazione del libro
20 sab 15.30 e 18.00 RIGOLETTO. I MISTERI DEL TEATRO per le famiglie
25 gio 21.00 I SONNAMBULI Se non fosse per le donne
26 ven 10.00 LA BELLA ADDORMENTATA per le scuole
27 sab 16.00 LA BELLA ADDORMENTATA per le famiglie
28 dom 20.30 BEATRICE RANA
DICEMBRE 2021
3 ven 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Gran Teatro Reinach
4 sab 20.30 TRIO DI PARMA
5 dom 20.30 EZRALOW DANCE Open
11 sab 20.00 GRAN TEATRO REINACH
12 dom 15.30 GRAN TEATRO REINACH
GENNAIO 2022
8 sab 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Carmen
9 dom 20.00 CARMEN prova riservata agli under30
11 mar 15.30 CARMEN prova aperta
12 mer 20.00 CARMEN Opera A
14 ven 20.00 CARMEN Opera B
15 sab 17.00 CARMEN Fuori abbonamento
16 dom 15.30 CARMEN Opera D
19 mer 9.00, 11.00 IMPAROLOPERA per le scuole
21 ven 20.00 CARMEN Opera C
23 dom 15.30 CARMEN Fuori abbonamento
27 gio 11.30 Piazzale della Pace CERIMONIA IN MEMORIA DI VERDI
29 sab 20.30 BALLETTO DI ROMA Astor, un secolo di tango
FEBBRAIO 2022
3 gio 20.30 GIUSEPPE ALBANESE
5 sab 20.30 ALMAMIA DANZA PROJECT Carmen
17 gio 20.30 ANDRÀS SCHIFF
19 sab 10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie
17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO La Favorita
20 dom 20.30 RICHARD GALLIANO
25 ven 20.00 LA FAVORITA Opera A
27 dom 15.30 LA FAVORITA Opera D
MARZO 2022
12 sab 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Norma
14 lun 20.00 NORMA prova riservata agli under 30
16 mer 15.30 NORMA prova aperta
18 ven 20.00 NORMA Opera A
19 sab 10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie
20 dom 15.30 NORMA Opera B
21 lun 20.30 ANNA TIFU, GIUSEPPE ANDALORO
25 ven 9.00 e 11.00 DOLCE CENERENTOLA per le scuole
20.00 NORMA Opera C
26 sab 15.30 e 18.00 DOLCE CENERENTOLA per le famiglie
27 dom 15.30 NORMA Opera D
31 gio 20.30 BALLETTO YACOBSON DI SAN PIETROBURGO Giselle
APRILE 2022
9 sab 10.30 OPERA MENO 9 per le famiglie
22 ven 17.00 PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Ascesa e caduta…
23 sab 15.30 e 18.00 CENERENTOQUA CENERENTOLA per le famiglie
24 dom 15.30 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY prova aperta
26 mar 20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera A
28 gio 20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera B
30 sab 20.00 ASCESA E CADUTA DELLA CITTÀ DI MAHAGONNY Opera C
MAGGIO 2022
6 ven 20.30 BALLETTO DI PARMA Contemporaneamnete
8 dom 15.30 e 18.00 BLACK AIDA per le famiglie
20 ven 9.00 e 11.00 CENERENTOLA Grand Hotel dei sogni per le scuole
21 sab 15.30 e 18.00 CENERENTOLA Grand Hotel dei sogni per le famiglie
28 sab 20.30 NUOVO BALLETTO DI TOSCANA Quartetto per la fine del tempo
29 dom 17.30 DAVID RUSSELL
BALLETTO DI ROMA
direzione artistica Francesca Magnini
ASTOR
Un secolo di Tango
CONCERTO DI DANZA
con
Mario Stefano Pietrodarchi
bandoneón e fisarmonica
e i danzatori del Balletto di Roma
Paolo Barbonaglia, Cecilia Borghese, Roberta De Simone, Alessio Di Traglia, Serena Marchese,
Francesco Moro, Lorenzo Petri, Giulia Strambini
concept
Luciano Carratoni
coreografia
Valerio Longo
regia
Carlos Branca
musica
Astor Piazzolla
arrangiamenti e musiche originali
Luca Salvadori
light designer
Carlo Cerri
costumi
Silvia Califano
Produzione
con il contributo del
Il progetto è sostenuto dalla Regione Lazio
con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo
con il patrocinio di
La Compagnia del Balletto di Roma inizia un nuovo viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921), autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires. Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. Proprio il mare è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni. Astor, nuova produzione del Balletto di Roma, è un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci sveleranno la fragilità dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto oggi una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata. In scena, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle preziose immagini di Carlo Cerri, Valerio Longo porterà otto danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni saranno al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón. La parola chiave sarà “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo. A curare tutti gli elementi compositivi di quest’opera/concerto sarà la maestria e l’esperienza di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla. Astor rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee. Un concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di un respiro mancato e quella di un abbraccio negato: primo atto d’amore dopo una violenza che tutto ha spazzato via, tranne la voglia di stringersi e ritrovarsi.
Le musiche di Astor
di Luca Salvadori
La biografia di Astor Piazzolla è scandita da tappe musicali precise, come è giusto che sia per un musicista, momenti cruciali che si legano alle città e alle esperienze della sua vita. In un concerto di danza a lui dedicato perciò era quasi inevitabile ripercorrere quel cammino, già tracciato, per raccontarlo. Così è nata una vera e propria colonna sonora, fatta principalmente dalle sue musiche indimenticabili, ma anche da altre, che lo hanno accompagnato e a volte influenzato: una serie di tracce e di memorie che provano a divenire racconto, ad allargare lo sguardo sui luoghi e le epoche in cui Astor è cresciuto e maturato come uomo e come artista. È il caso, ad esempio della musica di J. S. Bach, che appare a ricordarci il suo viaggio a Parigi nel 1954 quando si recò nella capitale della cultura europea di allora per studiare con la compositrice e organista Nadia Boulanger. Il debito di Piazzolla verso la musica di Bach è stato ampiamente sottolineato dalla critica e lo stesso Piazzolla più volte lo ha ricordato in molte interviste. In questo spettacolo abbiamo provato a renderlo vivo, mettendo in scena una sorta di trasformazione da un celebre brano per organo di Bach – la toccata ‘dorica’ BWV 538 – ad uno dei sui brani più classici, caratterizzato da una scrittura contrappuntistica che rivela chiaramente il debito col maestro di Eisenach: la Primavera dalle Quatro estaciones porteñas. Altre musiche indicano varie tappe della vita di Astor: un celebre brano di Glenn Miller ci riporta ai suoi anni difficili a New York, quelli in cui Piazzolla incontra e conosce la straordinaria cultura afroamericana del jazz; la celeberrima Volver di Gardel ricorda le sue prime esperienze musicali – quando incontrò Gardel aveva solo 12 anni – e le sue radici nella tradizione musicale argentina. Importanti segnali tracciano il percorso di questa colonna sonora che racconta: la voce di Jorge Luis Borges ci ricorda la collaborazione tra il più grande scrittore argentino e Piazzolla e il loro legame complesso e innovativo con la tradizione del Tango. Il ricorrente suono del mare – anzi dell’oceano – prova invece a evocare le traversate piene di sogni e di speranze di tanti emigranti, come gli antenati di Astor, partiti nell’Ottocento dall’Italia per cercare fortuna nel Nuovo Mondo, ma anche i molti viaggi dello stesso Piazzolla tra le Americhe e l’Europa. Diversi suoni emblematici, infine, fanno irruzione nel tessuto musicale, come ad esempio il ticchettare di un orologio, poco prima della fine di questo viaggio. Il suono più importante, che incarna la figura stessa di Astor, è quello del bandoneon, suonato magistralmente dal vivo da Mario Stefano Pietrodarchi, che sulla scena con le sue interpretazioni da vita vera alle musiche immortali di Piazzolla. In questa sorta di taccuino di viaggio che è lo spettacolo Astor, anche gli arrangiamenti musicali provano a raccontare qualcosa della vita di Piazzolla. Lo fanno integrando le molte sfumature che il musicista argentino ha mostrato nella sua lunga carriera: l’amore per la musica classica, le radici profonde e ineludibili del Tango argentino, senza dimenticare le sperimentazioni degli anni ’70 e ’80, quando Piazzolla iniziò a servirsi di sonorità nuove, utilizzando anche strumenti tipici del blues e del rock come la chitarra elettrica, l’organo hammond, i sintetizzatori elettronici. Che l’idea del viaggio, dell’esilio e del ritorno, sia una delle anime profonde della musica di Piazzolla – anima che questo spettacolo prova a raccontare – sembra confermarlo un dato postumo ed eclatante: l’intitolazione, nel 2008, dell’aeroporto internazionale di Mar della Plata ad Astor Piazzolla.
[Brani tratti da La Repubblica, 22 maggio 1990, intervista a Piazzolla di Giacomo Pellicciotti]
«Per mio padre, Gardel era un dio. La mamma veniva da Massa Carrara, papà era di Trani e faceva il barbiere a Little Italy. Dall’Argentina si era portato dietro i dischi di Gardel e quelli dell’orchestra De Caro, la migliore dell’epoca. Io, da bambino, suonavo già il bandoneon, ma quasi mi vergognavo del tango. Preferivo suonare Bach o Haendel al bandoneon, come fosse un organo. Così quando nel 1934, grazie a mio padre, ho incontrato Gardel, volevo suonare musica classica. Ma lui, Gardel, era curioso del fatto che un bambino così piccolo suonasse il tipico strumento del tango. E così, alla fine dovetti fargli un tango. È stata una premonizione».
«Adesso è un po’ diverso, ma se in Argentina vengono mille persone ad un mio concerto, solo cinquanta capiscono la mia musica. Pensi che l’altro giorno a Buenos Aires, prima di venire qui, un tassista s’ è fermato, mi ha riconosciuto, Ah, lei è Piazzolla e non mi ha voluto portare all’ aeroporto».
Un rapporto difficile, quello di Piazzolla con la tradizione del tango. Da ragazzo, Piazzolla voleva suonare musica classica. Ma fu la celebre Nadia Boulanger che ha insegnato anche a Yehudi Menuhin, Dinu Lipatti, Leonard Bernstein, Aaron Copland e tantissimi altri a fargli scoprire la sua vera vocazione.
«Era il 1954 e io avevo vinto una borsa di studio per andare a studiare con lei a Parigi. La Boulanger era già una signora molto anziana, e io mi presentai tutto impettito con le mie partiture, ne avevo scritte tantissime sul modello di Hindemith, Stravinsky, Ravel. Pensavo di essere un genio, ma lei disse che non trovava Piazzolla in quelle pagine. Io mi vergognavo di dirle che suonavo anche il tango e il bandoneon con le orchestre di Anibal Troilo e di Fiorentino. Ma quando mi decisi, lei mi costrinse a suonare il mio tango al pianoforte. Appena finito, mi prese le mani e disse: Questo è Piazzolla, questa è la musica che devi suonare tu».
BALLETTO DI ROMA
Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 60 anni di vita, celebrati nel 2020, il Balletto di Roma ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico. Con il passare del tempo la compagnia romana ha costruito un ensemble di elevato livello tecnico e interpretativo, producendo un repertorio di alto valore artistico e accogliendo numerosi coreografi, anche giovani ed emergenti. L’attuale profilo artistico della struttura è frutto dell’attività manageriale di Luciano Carratoni, dai primi anni duemila direttore generale del Balletto di Roma: ampliatosi nel tempo, il gruppo romano sviluppa una fruttuosa sinergia, tra il 2001 e il 2007, con la direttrice artistica Cristina Bozzolini. Nuove coreografie, firmate da artisti italiani già affermati nel panorama della danza contemporanea, segnano l’inizio di un felice percorso artistico che culmina nel 2012 con l’inaugurazione di una nuova sede, a Roma, in cui confluiscono le esperienze produttive della compagnia e le attività formative della Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio. Nel 2015, al termine della direzione artistica del maestro Walter Zappolini, il Balletto di Roma affida la guida della compagnia a Roberto Casarotto, direttore di festival di danza contemporanea ed esperto curatore di progetti internazionali. Dal 2018 il direttore generale Luciano Carratoni porta un significativo cambio generazionale al vertice della struttura nominando alla direzione artistica Francesca Magnini. La nuova figura artistica rafforza gli schemi e amplia gli obiettivi d’internazionalizzazione coinvolgendo enti e istituzioni, attive in un importante processo di crescita in grado di coniugare al meglio la tradizione con l’innovazione e di sviluppare la presenza della Compagnia in Europa e nel mondo. Tra le collaborazioni anche quella con il Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte e Spettacolo dell’Università di Roma “La Sapienza”, impegnato per il triennio a realizzare attività progettuali congiunte che partono dalla formazione nel campo della danza e dello spettacolo teatrale, per andare ad implementare le pratiche della produzione e dello spettacolo dal vivo grazie anche all’importante sostegno della Comunità Europea.
MARIO STEFANO PIETRODARCHI
Mario Stefano Pietrodarchi nasce ad Atessa (Chieti) nel 1980; all’età di nove anni intraprende lo studio della fisarmonica e successivamente del bandoneón. Dal 1993 al 2001 frequenta i corsi del M° C. Calista e successivamente del M° C. Chiacchiaretta presso la Scuola Civica Musicale F. Fenaroli di Lanciano. Nel 2007 si diploma con lode presso il Conservatorio Musicale Santa Cecilia di Roma. Ha frequentato corsi di perfezionamento in Italia e all’estero con J. Mornet, W. Zubitsky, A. L. Castano, C. Rossi, Y. Shishkin. Esecutore brillante e di raffinata musicalità, ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali tra cui ricordiamo: 1°Premio assoluto al Concorso Nazionale «Città di Latina» (1996, 1997); 1° Premio assoluto al Concorso Nazionale «Città di Montese»(MO) (1997); 1° Premio assoluto al Concorso Internazionale «S. Bizzarri di Morro D ‘Oro » (TE) cat. Junior (1997); 1° Premio assoluto al Concorso Nazionale «Città di Rieti» (1999); 1° Premio «Adamo Volpi» al Concorso Città di Loreto (2000). Nel luglio 1998 è stato prescelto per rappresentare l’Italia al Trofeo Mondiale C.M.A. (Junior) a Recoaro Terme e, nel luglio 2000, per rappresentare l’Italia al Trofeo Mondiale C.M.A. (senior), svoltosi ad Alcobaca (Portogallo), laureandosi secondo classificato. Nel 2001 si laurea Primo Classificato al Trofeo Mondiale C.M.A. (senior) svoltosi a Lorient (Francia). Nel 2006 è ospite nella serata «I colori del Mare» a Montreal Jazz Festival al fianco di Gabriele Mirabassi e Pietro Tonolo per un progetto della casa discografica EGEA. Più volte è ospite alla trasmissione Domenica In (RAI 1) esibendosi al fianco dell’orchestra RAI diretta da Pippo Caruso. Il 25 maggio 2009, si esibisce in qualità di ospite, al Colosseo di Roma al fianco del M° Andrea Bocelli, Angela Gheorghiu e Andrea Griminelli con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese per l’evento “L’alba separa dalla luce l’ombra” in favore dei terremotati abruzzesi. Il 25 dicembre 2010 si esibisce al fianco dell’Orchestra Giovanile Italiana nel Concerto per la Vita e per la Pace trasmesso in mondovisione per la Rai da Betlemme. Il 1° giugno 2011 al fianco di Erwin Schrott si esibisce dall’Arena di Verona per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia trasmessi in diretta su Rai1. Nell’agosto 2011 in qualità di solista esegue al fianco dell’Orchestra Internazionale d’Italia, sotto la direzione del M° Omer Wellber, la prima esecuzione assoluta per Fisarmonica-Mandolino-Nastro Magnetico e Orchestra “The retourn of the Jackals” del compositore Israeliano Michael Wolpe. Nel 2012 al fianco di Anna Netrebko ed Erwin Schrott si esibisce alla Royal Albert Hall (London), a Copenaghen e nelle più importanti città della Germania.
Nel 2012 si esibisce in qualità di ospite al Concerto di Lajatico presso il “Teatro del Silenzio” al fianco di Andrea Bocelli, Giorgio Albertazzi, Riccardo Cocciante, Pino Daniele.
Dal 2018 inizia una fitta collaborazione con il violinista Andres Gabetta e l’incredibile ensemble barocco “Cappella Gabetta”; dopo innumerevoli concerti in giro per il mondo, nel 2019 esce per Sony un disco dal titolo “Tango Seasons” con Musiche di Vivaldi e Piazzolla arrangiate da Roberto Molinelli. Oltre all’imponente attività concertistica sul territorio nazionale, si è esibito in Inghilterra, Francia, Belgio, Croazia, Serbia, Germania, U.S.A., Polonia, Portogallo, Finlandia, Svizzera, Ungheria, Canada, Australia, Danimarca, Georgia, Libano, Armenia, Bahrein, Russia, Bosnia Erzegovina, Austria, Bielorussia e Cina.
LUCA SALVADORI
Luca Salvadori (Roma 1958), diplomato in Composizione, Organo e Direzione d’orchestra, ha studiato Composizione con Teresa Procaccini, Roman Vlad e Franco Donatoni; Organo con Giuseppe Agostini e Arturo Sacchetti; Direzione d’Orchestra con Daniele Paris e Franco Ferrara. Ha composto più di 80 lavori, teatrali, orchestrali e cameristici, eseguiti da interpreti di prestigio sia in Italia che all’estero. La maggior parte di queste opere è pubblicata dalle case editrici Carrara, Edipan, Ricordi-Bmg, Armellin Musica, La Bottega Discantica, Ut Orpheus. Tra i lavori teatrali citiamo l’atto unico Orto d’acqua su testo di Tonino Guerra, eseguito nel 1995 (Ferentino, EuropaFestival) e l’operina Controcanto su testo di Giovanni Fontana messa in scena a Lione (Festival Polysonneries) nel 1999. Ha scritto musiche per la danza; per Spellbound Dance Company: Le quattro stagioni (2010), Don Giovanni: il gioco di Narciso (2009), coreografia di Mauro Astolfi, Biennale Danza,Venezia 2008; per il Balletto di Roma, Libera risonanza, HuRobot, ecc.. Ha scritto musiche di scena per spettacoli teatrali – collaborando con Achille Millo, Mario Roberto Cimnaghi, VenetoTeatro, Teatro di Roma – e programmi radiofonici (RAI). Ha composto e realizzato la colonna sonora dei film muti: Parsifal del 1912, regia di Mario Caserini; (Museo del Cinema di Torino); L’uomo meccanico del 1921, regia André Deed; Hoffmanns Erzählungen (I racconti di Hoffmann), regia di Max Neufeld, Austria 1923 (Cineteca di Bologna); Malombra, del 1917, regia di Carmine Gallone (in collaborazione con Pasquale Menchise, e la Cineteca Lucana). Su commissione della Quincena Musical di San Sebastian, Spagna, ha composto Quadri da Pinocchio, per organo, eseguito nel 2016 da Juan Paradell e pubblicato da Chantelup Musique, Parigi. Numerose sono le sue collaborazioni – al fianco di Andrea Guerra – in qualità di orchestratore e music supervisor alle colonne sonore di più di 40 film, tra cui: Le fate ignoranti, Prendimi l’anima, La leggenda di Al, John e Jack, La finestra di fronte, Io no, Che ne sarà di noi, Alla luce del sole, Hotel Rwanda, Tu la conosci Claudia?, Cuore Sacro, Pursuit of happyness (La ricerca della felicità), Donkey Xote, Accidental Husband, Parlami d’Amore, Un giorno perfetto, Nine, Extraordinary measures, Letters to Juliet, Benvenuto presidente, Fan, Come un gatto in tangenziale, Copperman, Ma cosa ci dice il cervello, ecc. ; nonché a numerose fiction televisive: Nerone, Soraya, La guerra è finita, Le stagioni del cuore, Un posto tranquillo, Zodiaco, Il commissario De Luca, Coco Chanel, Il caso Mattei, S. Agostino, Pio XII Sotto il cielo di Roma, Violetta, Cenerentola, Aladin, Romeo e Giulietta, La Bella e la Bestia, ecc. Svolge parallelamente all’attività compositiva quella di solista d’organo. Premiato al concorso internazionale d’organo «Città di Ragusa» nel 1990, ha suonato in Europa, America e Asia. Si dedica in particolare al repertorio moderno e contemporaneo. Ha curato ed eseguito l’integrale della musica per organo di W. A. Mozart, G. Ligeti, A. Pärt, F. Busoni, L. Perosi, L. Refice. Ha preso parte nel 2002 al concerto per la ricorrenza della Dedicazione della Basilica di S. Giovanni in Laterano, con musiche in prima assoluta di Morricone, Frisina, Salvadori, ecc. concerto trasmesso da TelePace, Sat2000 e Radio Vaticana. Ha collaborato con l’orchestra della Rai di Roma e con altre orchestre. Ha registrato per la RAI e per Radio Vaticana. Ha inciso vari CD organistici, tra cui: Italian Organ Works (MUSIKSTRASSE), Donizetti all’organo (CARRARA CLASSIC), Pastorali italiane dell’Ottocento (TACTUS), L’avvenuta profezia (FINISTERRE) con Ambrogio Sparagna. È stato co-direttore editoriale della rivista Arte organaria e organistica, sulle cui pagine ha pubblicato circa 40 articoli e saggi di analisi, organaria e musicologia; è membro del comitato scientifico che ha curato la pubblicazione dell’Opera Omnia per organo di Marco Enrico Bossi (CARRARA, Bergamo). È docente di Composizione e Orchestrazione al Conservatorio Licinio Refice di Frosinone dove, da molti anni, è coordinatore del Dipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione. Tra il 1996 e il 2006 ha curato, come direttore artistico, numerosi festival musicali e di danza di rilevanza nazionale.
VALERIO LONGO
Nato a Roma nel 1976, si diploma nel 1994 presso il Liceo Coreutico di Torino. Durante gli anni di studio partecipa alle produzioni della Compagnia del Teatro Nuovo di Torino debuttando ne “Il tango delle ore piccole” di Robert North. Studia in seguito con maestri di fama internazionale e, tra il 1992 e il 1994, vince i concorsi “Giovani talenti” di Chiavari, “Città di Rieti” e “Vignale Danza”. Nel 1998 lavora come solista nella compagnia Danza Prospettiva di Vittorio Biagi e successivamente nel Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini. Nel 2001 entra a far parte della compagnia Aterballetto sotto la direzione di Mauro Bigonzetti (fino al 2008), Cristina Bozzolini (fino al 2017), Pompea Santoro e Gigi Cristoforetti. Interpreta i ruoli principali dell’intero repertorio della compagnia e le creazioni originali di Mauro Bigonzetti, Jiří Kylián, William Forsythe, Jacopo Godani, Ohad Naharin, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Johan Inger, Francesco Nappa, Giuseppe Spota, Jiří Pokorný. Parallelamente all’attività di danzatore avvia, nel 2004, la propria ricerca coreografica, creando opere per Aterballetto (oggi nel repertorio della compagnia e rappresentate nelle tournée internazionali), per Scapino Ballet Rotterdam, Teatro Massimo di Palermo, Artemis Danza, Kaos Balletto di Firenze, Eko Dance International Project, Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Gioco Vita di Piacenza, Balletto di Toscana. Nel 2016 e nel 2017 è tra i protagonisti della “Serata Bigonzetti” (a cura di Milleluci Entertainment) in qualità di interprete e di consulente artistico. Nel 2018, su segnalazione della giornalista e critica di danza Silvia Poletti, riceve alla Fortezza da Basso di Firenze il Premio alla Carriera “Danzainfiera”. Nello stesso anno crea e interpreta “Nine Bells”, produzione della Fondazione Nazionale della Danza sulla partitura di Tom Johnson eseguita dal vivo da Simone Beneventi. Sempre nel 2018, per il Teatro Bellini di Catania, crea la coreografia dell’opera moderna “La Capinera” con regia Dante Ferretti, musiche di Gianni Bella e testi di Mogol. Nel 2019 è coreografo ospite, in rappresentanza dell’Italia del Festival Colours – Meets the Talents di Soccarda diretto da Eric Gauthier. Nello stesso anno è invitato dal Teatro Massimo di Palermo per due creazioni coreografiche per la compagnia: “Plasma” e “Quadro Ravel”. Nel 2019 inizia a collaborare con il Balletto di Roma: crea per due danzatori della Compagnia il brano “L’albero dei sogni”, sulla musica originale di Riccardo Joshua Moretti, ed è autore delle coreografie per la produzione “Il piccolo re dei fiori”. Nell’ottobre 2020 viene nominato vicedirettore artistico del Balletto di Roma.
CARLOS BRANCA
Regista di teatro e di opera lirica, docente ed attore. Nato a Buenos Aires si è diplomato alla Scuola di Teatro di Buenos Aires diretta da Raul Serrano, col quale ha collaborato in numerosi progetti. Ha studiato regia di opera lirica all’Istituto Superior de Arte del Teatro Colon. Trasferitosi in Italia nel 2006, ha realizzato regie nei principali teatri italiani: Teatro Regio di Parma, Ambra Jovinelli di Roma, Manzoni di Bologna, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Verdi di Busseto, Accademia Chigiana di Siena, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Verdi di Milano, fra gli altri. In Argentina ha frequentato i grandi teatri di Buenos Aires. Come regista di opera lirica, ha diretto “Il barbiere di Siviglia” nel Teatro Lola Membrives di Buenos Aires; ha diretto per l’Istituto Superiore d’Arte del Teatro Colon “Il Sogno di Ulisse” del Maestro Bruno D’Astoli e “La Dirindina” di Scarlatti. Nella stagione 2005 ha diretto “La Scala di Seta” di Rossini nel Teatro Avenida e l’opera “Tlausicalpan” (prima mondiale) di E. Mastronardi nel Teatro Argentino di La Plata che nel 2006 ha ricevuto il premio della critica come miglior opera argentina dell’anno. Con il compositore Luis Bacalov ha realizzato numerosi lavori, fra i quali si segnala: “Estaba la Madre”, dal successo mondiale, “Concierto Baires”, “Y Borges cuenta que…”, “Una Di-Vino comedia”, “Mi Buenos Aires querido”. Fra i suoi lavori più importanti si segnalano: nel marzo 2016, per la commemorazione del “Día Nacional de la Memoria por la Verdad y la Justicia” e del 40º anniversario del colpo di Stato dell‘ultima dittatura militare in Argentina, ha realizzato la regia dell’opera lirica “Estaba la Madre” in Piazza del Plebiscito a Napoli. Nel giugno 2015 ha diretto il lavoro teatrale “Antigone, e la guerra continua” andato in scena al Teatro Comunale di Ferrara. Nel settembre del 2014, ha partecipato al Ravello Festival con lo spettacolo da lui ideato e diretto “Con il respiro del tango”, con la musica di Luis Bacalov e l’attore Michele Placido.
Tra i lavori più recenti: “Una vita da film: Luis Bacalov” con Maria Grazia Cucinotta e Vittorio De Scalzi, al Ravenna Festival 2020; “Sueno que duermo” con Carlos Belloso, tournée italiana e a Parigi, 2020; “Y Borges cuenta que…” opera-balletto di Luis Bacalov con regia di Giorgio Barberio Corsetti, recitando il ruolo di Jorge Luis Borges con l’orchestra francese Lutetia, a Parigi, e con l’Accademia Chigiana di Siena; la regia di “Mi Buenos Aires perdido” con Andrea Giordana e su musica di Giorgio Carnini, al Conservatorio Santa Cecilia di Roma 2019; idea e regia di “Buenos Aires y su mito: el Tango” con l’attore Alessandro Haber e Modern Bachianas Quartet al Festival Le X giornate Brescia; direzione scenica di “Così fan tutte” e “Rigoletto” presso l’Università della provincia di Henan, Cina 2019.
Nel teatro di prosa ha diretto più di cinquanta opere di autori argentini ed internazionali, fra i quali: “La madre” di B. Brecht, “Le furberie di Scapino”, “Il tartufo”, “Il malato immaginario” di Molière, “Storie tendenziose della classe media argentina” e “Marathon” di Ricardo Monti, “Gris de ausencia” di Roberto Cossa, “Nozze di sangue” di García Lorca e “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. Come attore ha interpretato diversi ruoli di teatro classico e contemporaneo internazionale e argentino.
CARLO CERRI
Nato a Roma, dopo le prime esperienze nel teatro di ricerca e lirico, nel 1989 diviene light designer residente presso il Balletto di Toscana e vi rimane sino al 2000. Dal 2001 al 2019 è light designer residente presso la Compagnia Aterballetto. Ha collaborato con molte compagnie internazionali tra cui: Alvin Ailey Dance Company, New York; Ballett Dortmund, Dortmund; Ballet Gulbenkian, Lisbona; Ballets Jazz Montréal; Ballet Next, New York; Basel Ballet; Bat Dor, Tel Aviv; Czech National Ballet, Praga; Companhia Nacional de Bailado, Lisbona; English National Ballet, Londra; Les Grands Ballets Canadiens de Montréal; National Ballet of China, Pechino; Stuttgarter Ballett; Staatsballett Berlin; Staatsballett Hannover. Ha inoltre firmato scene e luci per le seguenti produzioni: Giulietta e Romeo (coreografia di Fabrizio Monteverde), Balletto di Toscana; Don Giovanni (coreografia di Mauro Bigonzetti) Balletto di Toscana; Barbablù (coreografia di Fabrizio Monteverde) Maggio Musicale Fiorentino; Next (coreografia di Fabrizio Monteverde) Aterballetto; Caravaggio (coreografia di Mauro Bigonzetti) Staatsballett Berlin; Casanova (coreografia di Richard Wherlock ) Ballet Basel; Le Sacre (coreografia di Mauro Bigonzetti) Aterballetto; La Piaf (coreografia di Mauro Bigonzetti) Staatsoper Hannover; Canto per Orfeo (coreografia di Mauro Bigonzetti) Aterballetto; Don Q (coreografia di Eugenio Scigliano) Aterballetto; Alice (coreografia di Mauro Bigonzetti) Gauthier Dance; Der Prozess (coreografia di Mauro Bigonzetti) Staatsballett Hannover; Cinderella (coreografia di Mauro Bigonzetti) Corpo di Ballo Teatro alla Scala; Shahrazad (coreografia di Eugenio Scigliano) Corpo di Ballo Teatro alla Scala; Haendel (coreografia di Mauro Bigonzetti) Corpo di Ballo Teatro alla Scala; The Raven (coreografia di Joerg Mannes) Staatsoper Hannover.
SILVIA CALIFANO
Nata a Roma nel 1959, conclude gli studi nel 1978 presso il 4° Liceo Artistico di Roma e contemporaneamente si diploma alla Scuola del Balletto di Roma con Paola Jorio sotto la direzione di Franca Bartolomei. Tra il ’78 e l’80 si perfeziona a Roma, Londra, Venezia e Parigi con prestigiosi maestri (Raymond Franchetti, Serge Peretti, Gilbert Majer, Victor Rona, Victor Litvinov, Rossella Hightower, Matt Mattox). Nel ’79 comincia la professione di tersicorea lavorando in varie compagnie italiane (Balletto di Roma, Compagnia Italiana del Balletto Classico, Compagnia di Raffele Guerra) e nel 1983 approda a Trieste, dove inizia la professione di danzatrice presso il Teatro Verdi. Sempre a Trieste, nel 1990, fonda insieme ad alcuni colleghi la compagnia Arteffetto Danza. Parallelamente inizia un’intensa attività come costumista, dapprima per le scuole (Balletto di Roma, Scuola del Teatro dell’Opera di Roma e Balletto di Catania) e in seguito per compagnie e teatri. Per il Balletto di Roma disegna i costumi per “Antigone”, coreografie di Franca Bartolomei; “Don Chisciotte il cavaliere della fantasia” di Milena Zullo; “Carmen” di Luigi Martelletta. Per Astra Roma Ballet realizza i costumi per le coreografie di Diana Ferrara. Per il Teatro Verdi di Trieste firma i costumi per “Sheherazade” di Tuccio Rigano e per “Pierino e il lupo” regia di Giulio Ciabatti e per il Festival delle Operette di Trieste “La ballerina Fanny Elssler” coreografia e regia di Gino Landi. Per la compagnia Almatanz di Raffaele Paganini e Luigi Martelletta disegna i costumi di “Coppelia”, coreografia di Luigi Martelletta, e per l’Arena di Verona “I gentiluomini di Verona”, con le coreografie di Stefano Giannetti. Disegna inoltre i costumi per un programma di Telemontecarlo “The Beatles – 30 anni dopo” con le coreografie e la regia di Gino Landi e per due cortometraggi con la regia di Michele Truglio. Ma è per le coreografie di Mauro Bigonzetti che realizza la maggior parte del suo lavoro: “Sei in movimento” per l’Aterballetto e il Teatro dell’Opera di Roma; “Prova con Mozart” e “Furia corporis” per l’Aterballetto; “Turnpike” per il Balletto di Toscana, il National Ballet of Ankara, la Deuthsche Oper e per la Scuola del Teatro dell’Opera di Roma; “Voyeur”, “Seraphitus” e “Don Giovanni” per il Balletto di Toscana; “Foreaction” per il Teatro alla Scala di Milano. Nel 1999 apre a Trieste la scuola Arteffetto Danza, dove insegna danza classica per 19 anni e dove realizza i costumi per spettacoli e rassegne. Nel 2018 fa ritorno a Roma, dove inizia una collaborazione con la scuola da cui proviene, realizzando i costumi per lo spettacolo di fine anno. Nel 2019 inoltre disegna i costumi per “Quadro Ravel” con le coreografie di Valerio Longo presso il Massimo di Palermo, e per la compagnia Almamia Dance Project di Losanna “Carmen – passo a due di un amore tragico” coreografie di Mauro Bigonzetti.
The music of Astor
by Luca Salvadori
Astor Piazzolla’s biography is marked by distinct musical stages, as it should be for a musician, a series of crucial moments linked to the cities and experiences of his life. In a dance concert dedicated to him, it was therefore inevitable to retrace that already charted path in order to recount it. Thus, an actual soundtrack was born, crafted mainly by his unforgettable music, but also by other compositions which accompanied and sometimes influenced him; a series of traces and memories that try to become a story, that broaden a perspective on the places and eras in which Astor grew, maturing as a man and as an artist.
This is the case, for example, with the music of J. S. Bach, which appears to remind us of his trip to Paris, the European cultural capital of the time, where he went to study with composer and organist Nadia Boulanger in 1954. Piazzolla’s debt to Bach has been extensively underscored by critics and Piazzolla himself has repeatedly mentioned it in many interviews. In this show we make it come alive, staging a sort of transformation from a famous piece for organ by Bach – the ‘Dorian’ BWV 538 – to one of Astor’s most prominent pieces: “Spring” from the “Quatro Estaciones Porteñas”, characterized by contrapuntal writing that clearly exposes his debt to the master from Eisenach.
Other stages in Astor’s life include a famous piece by Glenn Miller that takes us back to Piazzolla’s difficult years in New York where he became familiar with the extraordinary Afro-American culture of jazz. Also, Gardel’s famous “Volver” as it recalls Piazzolla’s first musical experiences – he met Gardel when he was only 12 years old – and defined his roots in Argentine musical tradition.
Important markers reveal the path of this soundtrack and tell a story: the voice of Jorge Luis Borges reminds us of the collaboration between the greatest Argentine writer and Piazzolla, highlighting their complex and innovative link with the Tango tradition. The recurring sound of the ocean evokes the hopes and dream-filled journeys of immigrant people, such as Astor’s ancestors, who left Italy in the nineteenth century to seek fortune in the New World as well as the many voyages made by Piazzolla himself between the Americas and Europe.
Several emblematic sounds burst into the musical fabric of this concert, such as the ticking of a clock, just before the end of this performative journey. The most important sound however, one that embodies the figure of Astor himself, is the bandoneon, masterfully played by Mario Stefano Pietrodarchi, whose onstage artistry breathes life into Piazzolla’s immortal music. In the sort of “travel log” that is the Astor show, even the musical arrangements try to tell us something about Piazzolla’s life. They do so by integrating the many nuances that the Argentine musician has shown throughout his long career: his love for classical music, the deep and inescapable roots of Argentine Tango and the musical experiments of the 70s and 80’s, a period when Piazzolla began to explore new sounds by using blues and rock instruments such as the electric guitar, the Hammond organ and electronic synthesizers. The idea of travel, exile and return is one of the profound souls of Piazzolla’s music – the very soul that this concert tries to evoke – and seems almost confirmed by a posthumous and striking fact: the 2008 dedication of the Mar Del Plata international airport, now named after Astor Piazzolla.
Artistic direction Francesca Magnini
Luciano Carratoni
& Massimo Nebuloni
present
ASTOR
A century of Tango
Concert of Dance
with
Mario Stefano Pietrodarchi
and the dancers of Balletto di Roma
Premiere 29 July 2021 | Teatro Rossini – Civitanova Marche
The Balletto di Roma dance company embarks on a new journey within the sounds and sensations of tango with Astor, a production created to honor the 100th anniversary of Astor Piazzolla (Mar del Plata, March 11, 1921), one of the leading performers and composers of this art form. Born in the suburbs of Buenos Aires, Tango emerged from a need to communicate between different languages, cultures and traditions, reminding us of who we are, where we came from and what events have united distant cultures in a common place by overcoming oceans and borders. It is within those very oceans that one can find a thread which unites or divides worlds and desires. A place characterized by vast distances where the chance of going adrift is high, where the rhythm of departures and homecomings ebbs and floods with the rolling waves.
Astor, a new production by Balletto di Roma, is a “dance concert” in which Piazzolla’s music will be arranged by Luca Salvadori, performed live by brilliant and globally acclaimed bandoneon player Mario Stefano Pietrodarchi in a novel expression of danced artistic harmony. A production where every breath and sigh of movement through music forms syllables that show us Piazzolla’s human fragility, mirroring anyone who has experienced an imposed separation, a dematerialized relationship, an interrupted connection or a broken life. On stage, Valerio Longo harnesses the inspiring presence of Mario Stefano Pietrodarchi and channels the exquisite scenes of Carlo Cerri, leading eight dancers from the Balletto di Roma in a transformative voyage. One where breaths, embraces and unions will be at the center of intense, abstract choreographies, seamlessly incorporated in the undulating magic of the bandoneon. To design the contours of the protagonists will be the costumes made by Silvia Califano, assiduous collaborator of Balletto di Roma and of the most important Italian and foreign theaters.
The key idea is courage: the virtue declaimed in the immortal texts of Jorge Luis Borges in his tangos and milongas, that was critical to Piazzolla’s role in breaking the musical norms of tango Viejo thus giving life to the nuevo tango that made him famous worldwide.
Blending the compositional elements of this concert/opus will be trusted to the mastery and experience of Carlos Branca, a globally acclaimed Argentinian director with a profound knowledge of Piazzolla’s world.
Astor evokes the feelings of today’s voyagers, of humankind as a whole, by surpassing the technical and ritual purity of tango and reinforcing the energy, desires and palpitations that we feel. A concert where spirits blossom through the audacity of kisses and embraces denied by that which has shattered everything but our desire to hold one another close once again.
MARIO STEFANO PIETRODARCHI
Mario Stefano Pietrodarchi was born in Atessa (Chieti) in 1980. At nine years of age, he began studying accordion and later bandoneon. From 1993 to 2001 he studied under Maestro Calista and Maestro Chiacchiaretta at the Scuola Civica Musicale F. Fenaroli in Lanciano. In 2007 he earned his diploma with honors at the Santa Cecilia Conservatory of Rome, perfecting his studies in Italy as well as internationally with J. Mornet, W. Zubitsky, A. L. Castano, C. Rossi, Y. Shishkin. A brilliant and refined performer, Pietrodarchi has won numerous national and international competitions, among these: 1°st prize at the Concorso Nazionale Città di Latina (1996, 1997); 1°st prize at the Concorso Nazionale Città di Montese (MO) (1997); 1st prize at the Concorso Internazionale S. Bizzarri di Morro D ‘Oro (TE) cat. Junior (1997); 1st prize at the Concorso Nazionale Città di Rieti (1999); the «Adamo Volpi» 1st prize at the Concorso Città di Loreto (2000). In 1998 he was chosen to represent Italy at the Trofeo Mondiale C.M.A. (Junior) in Recoaro Terme and, in July of 2000, to represent Italy at the Trofeo Mondiale C.M.A. (senior), held at Alcobaca (Portugal), graduating second place. In 2001 he earned first place at the Trofeo Mondiale C.M.A. (senior) held in Lorient (France). In 2006 he appeared at the Montreal Jazz Festival alongside Gabriele Mirabassi and Pietro Tonolo in «I colori del Mare» on behalf of the EGEA record label. Maestro Pietrodarchi has been a guest on National television multiple times at Domenica In (RAI 1) performing with the RAI orchestra conducted by Pippo Caruso. On the 25th of May 2009, he guest-starred alongside M° Andrea Bocelli, Angela Gheorghiu and Andrea Griminelli at the Coliseum in Rome with the Orchestra Sinfonica Abruzzese for the “L’alba separa dalla luce l’ombra” concert, to aid the victims of the Abruzzo earthquake. On the 25th of December 2010 he performed with the Orchestra Giovanile Italiana in the “Concerto per la Vita e per la Pace”, which was aired worldwide from Bethlehem. In June 2011 he performed with Erwin Schrott at the Arena in Verona for the 150th anniversary of the unification of Italy, broadcast live on national televison. In August of 2011 he performed as a soloist with the Orchestra Internazionale d’Italia, conducted by M° Omer Wellber, in the world premiere of: “The Return of the Jackals” for accordion-mandolin-tape recorder and orchestra, by Israeli composer Michael Wolpe. In 2012 alongside Anna Netrebko and Erwin Schrott, Pietrodarchi played at Royal Albert Hall (London), in Copenhagen and in Germany’s largest cities. In 2012 he appeared as a guest of the Concerto di Lajatico at the “Teatro del Silenzio” with Andrea Bocelli, Giorgio Albertazzi, Riccardo Cocciante, Pino Daniele. Since 2018 he has collaborated with violinist Andres Gabetta and the remarkable “Cappella Gabetta” baroque ensemble. Following numerous concerts around the world, in 2019 Sony published a record called “Tango Seasons” featuring music by Vivaldi and Piazzolla arranged by Roberto Molinelli.
On top of his notable concert activity in Italy, M. Pietrodarchhi has performed in England, France, Belgium, Croatia, Serbia, Germany, U.S.A., Poland, Portugal, Finland, Switzerland, Hungary, Canada, Australia, Denmark, Georgia, Lebanon, Armenia, Bahrein, Russia, Bosnia Herzegovina, Austria, Belarus and China.
LUCA SALVADORI
Luca Salvadori (Rome 1958) holds degrees in composition, organ and orchestral conducting. He studied composition with Teresa Procaccini, Roman Vlad and Franco Donatoni; organ with Giuseppe Agostini and Arturo Sacchetti; orchestral conducting with Daniele Paris and Franco Ferrara. He has composed more than 80 theatrical, orchestral and chamber pieces, performed by prestigious performers in Italy and internationally. The majority of his work has been published under Carrara, Edipan, Ricordi-Bmg, Armellin Musica, La Bottega Discantica and Ut Orpheus. Among his theatre works are: Orto d’acqua based on text by Tonino Guerra, performed in 1995 (Ferentino, EuropaFestival) and the “operina” Controcanto based on text by Giovanni Fontana staged in Lion (Festival Polysonneries) in 1999. He has written music for Dance with Spellbound Dance Company: Le quattro stagioni (2010), Don Giovanni: il gioco di Narciso (2009), coreography by Mauro Astolfi, Biennale Danza,Venice 2008; for Balletto di Roma, Libera risonanza, HuRobot, etc. He has written scores for theatre, collaborating with Achille Millo, Mario Roberto Cimnaghi, VenetoTeatro, Teatro di Roma – and a variety of radio broadcasts (RAI). Furthermore Salvadori has composed the soundtrack to two silent films: Parsifal (1912), directed by Mario Caserini; (Museo del Cinema in Turin); L’uomo meccanico (1921), directed by André Deed; Hoffmanns Erzählungen (Tales of Hoffmann), by Max Neufeld, Austria 1923 (Cineteca di Bologna); Malombra (1917) directed by Carmine Gallone (in collaboration with Pasquale Menchise, and Cineteca Lucana). Upon commission of the Quincena Musical of San Sebastian, Spain, he composed “Quadri da Pinocchio”, for organ, performed in 2016 by Juan Paradell and published by Chantelup Musique, Paris. Salvadori has worked many times, alongside Andrea Guerra, as orchestrator and music supervisor for over 40 film soundtracks, most notably: Le fate ignoranti, Prendimi l’anima, La leggenda di Al, John e Jack, La finestra di fronte, Io no, Che ne sarà di noi, Alla luce del sole, Hotel Rwanda, Tu la conosci Claudia?, Cuore Sacro, Pursuit of Happiness (La ricerca della felicità), Donkey Xote, Accidental Husband, Parlami d’Amore, Un giorno perfetto, Nine, Extraordinary measures, Letters to Juliet, Benvenuto presidente, Fan, Come un gatto in tangenziale, Copperman, Ma cosa ci dice il cervello, etc; In addition to feature films, he has also worked extensively on television series such as: Nerone, Soraya, La guerra è finita, Le stagioni del cuore, Un posto tranquillo, Zodiaco, Il commissario De Luca, Coco Chanel, Il caso Mattei, S. Agostino, Pio XII Sotto il cielo di Roma, Violetta, Cenerentola, Aladin, Romeo e Giulietta, La Bella e la Bestia, etc. In addition to his composition engagements, M. Salvadori performs as an organ soloist and has been commended at the international organ competition «Città di Ragusa». In 1990, he performed in Europe, America and Asia. Salvadori’s principal focus is contemporary repertoire. He has curated and performed the complete organ works of W. A. Mozart, G. Ligeti, A. Pärt, F. Busoni, L. Perosi, L. Refice. In 2002 he took part in the concert to commemorate the dedication of the Basilica of S. Giovanni in Laterano, featuring world premieres of work by Morricone, Frisina, Salvadori, etc. In a concert broadcast by TelePace, Sat2000 and Radio Vaticana. Furthermore, he has collaborated with the Rai Orchestra of Rome and other notable orchestras, recording for RAI and Radio Vaticana and releasing various organ CD’s, notably: Italian Organ Works (MUSIKSTRASSE), Donizetti all’organo (CARRARA CLASSIC), Pastorali italiane dell’Ottocento (TACTUS), L’avvenuta profezia (FINISTERRE) with Ambrogio Sparagna. Salvadori has also been editorial co-director of Arte Organaria e Organistica Magazine, to which he has contributed with around 40 articles and analytical essays of organ studies and musicology. He is also a member of the scientific committee that has curated the publication of the “Opera Omnia” for organ by Marco Enrico Bossi (CARRARA, Bergamo). Salvadori is currently a professor of Composition and Orchestration at the Licinio Refice conservatory of Frosinone where, for many years he has been coordinator of the Theory, Analysis, Composition and Conducting department. Between 1996 and 2006 he served as artistic director in many music and dance festivals of worldwide renown.
VALERIO LONGO
Valerio Longo was born in Rome in 1976 and earned his diploma in 1994 at the Liceo Coreutico of Turin. During his studies he participated in productions of the Teatro Nuovo’s dance company and debuted “Il tango delle ore piccole” by Robert North. Following his debut, he studied with world famous teachers. Between 1992 and 1994, Valerio won the following competitions: “Giovani talenti” in Chiavari, “Città di Rieti” and “Vignale Danza”.
In 1998 he worked as a soloist in the Danza Prospettiva company under Vittorio Biagi and went on to the Balletto di Toscana directed by Cristina Bozzolini. In 2001 he joined the Aterballetto company under Mauro Bigonzetti (until 2008), Cristina Bozzolini (until 2017), Pompea Santoro and Gigi Cristoforetti. During this time, he interpreted the principal roles of the company’s entire repertoire and the original works of Mauro Bigonzetti, Jiří Kylián, William Forsythe, Jacopo Godani, Ohad Naharin, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Johan Inger, Francesco Nappa, Giuseppe Spota, Jiří Pokorný.
While continuing his career as a dancer, in 2004, he began his venture into choreography, creating works for Aterballetto (currently featured in the company’s repertoire and represented on international tours, for the Scapino Ballet of Rotterdam, Teatro Massimo in Palermo, Artemis Danza, Kaos Balletto of Florence, Eko Dance International Project, Teatro Massimo Bellini in Catania, Teatro Gioco Vita in Piacenza, Balletto di Toscana. In 2016 and 2017 he was featured in the “Serata Bigonzetti” (for Milleluci Entertainment) as performer and artistic consultant. In 2018, he received the Danzainfiera career prize at the Fortezza da Basso of Florence. In the same year he creates and performes in “Nine Bells”, a production of the Fondazione Nazionale della Danza based on a score by Tom Johnson performed live by Simone Beneventi. Also, in 2018, for the Teatro Bellini of Catania, he choreographed the modern opera “La Capinera” as directed by Dante Ferretti, music by Gianni Bella with lyrics by Mogol. In 2019 he was guest choreographer, representing Italy at the Festival Colours – Meets the Talents in Stuttgart directed by Eric Gauthier. That same year he was invited to the Teatro Massimo of Palermo to choreograph two productions for the company: “Plasma” and “Quadro Ravel”. In 2019 he began his collaboration with Balletto di Roma by creating “L’albero dei sogni”, for two dancers with original music by Riccardo Joshua Moretti, followed by choreography and production for “Il piccolo re dei fiori”. In October 2020 he was nominated deputy artistic director of Balletto di Roma.
CARLOS BRANCA
Carlos Branca is a theatre and Opera stage director, educator and actor. A native of Buenos Aires he earned his diploma at the Buenos Aires theatre school under Raul Serrano, with whom he collaborated on numerous projects. He studied opera stage direction at the Istituto Superior de Arte of Teatro Colon. After moving to Italy in 2006, he has directed in Italy’s leading theatres: Teatro Regio di Parma, Ambra Jovinelli in Rome, Manzoni in Bologna, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Verdi of Busseto, Accademia Chigiana in Siena, Teatro Verdi of Pisa, Teatro Verdi of Milan, and more. In Argentina he was active in the major theatres of Buenos Aires. As an opera director, he has staged “Il barbiere di Siviglia” at the Teatro Lola Membrives in Buenos Aires; “Il Sogno di Ulisse” by Bruno D’Astoli for the Istituto Superiore d’Arte of the Teatro Colon in addition to “La Dirindina” by Scarlatti. During the 2005 season he directed “La Scala di Seta” by Rossini at Teatro Avenida and the opera “Tlausicalpan” (world premiere) by E. Mastronardi at the Teatro Argentino in La Plata, a production which earned the critic’s choice award in 2006 as best Argentinian opera. Branca has worked extensively with composer Luis Bacalov, among their collaborations are: “Estaba la Madre”, a global success, “Concierto Baires”, “Y Borges cuenta que…”, “Una Di-Vino comedia”, “Mi Buenos Aires querido”. Among his most important endeavors are: In March 2016, in honor of the “Día Nacional de la Memoria por la Verdad y la Justicia” marking 40th anniversary of the last military coup in Argentina, he crafted the staging for the opera “Estaba la Madre” in Piazza del Plebiscito, Naples. In June 2015 ha directed the play “Antigone, e la guerra continua” staged at the Teatro Comunale di Ferrara. In September of 2014, he participated in the Ravello Festival with a show he conceived and directed called “Con il respiro del tango”, with music by Luis Bacalov, starring actor Michele Placido. Among his recent work is “Una vita da film: Luis Bacalov” with Maria Grazia Cucinotta and Vittorio De Scalzi, at the 2020 edition of the Ravenna Festival; “Sueno que duermo” with Carlos Belloso, Italian tour+performance in Paris (2020); “Y Borges cuenta que…” a ballet-opera by Luis Bacalov staged by Giorgio Barberio Corsetti, acting out the role of Jorge Luis Borges with the French orchestra Lutetia, in Paris, and at the Accademia Chigiana in Siena; Furthermore he directed “Mi Buenos Aires perdido” featuring Andrea Giordana with music by Giorgio Carnini, at the Conservatorio Santa Cecilia of Roma 2019; concept and staging for “Buenos Aires y su mito: el Tango” with Alessandro Haber and the Modern Bachianas Quartet for the Festival Le X Giornate in Brescia; stage direction for “Così fan tutte” and “Rigoletto” at the Henan province university, Cina 2019. For theatrical performances M. Branca has directed more than fifty plays by Argentinian and international playwrights such as: B. Brecht’s “The Mother” in addition to “Scapin the Schemer”, “Tartuffe”, and “Le Malade Immaginaire” by Molière. Other plays include “Historia tendenciosa de la clase media argentina” and “Marathon” by Ricardo Monti, “Gris de ausencia” by Roberto Cossa, “Blood Wedding” by García Lorca e “Romeo and Juliet” by William Shakespeare. As an actor he’s interpreted a variety of different roles in Argentinian and international contemporary and classical theatre.
CARLO CERRI
Carlo Cerri was born in Rome and after his initial experiences in lyric and experimental theatre, in 1989 he became resident lighting manager at the Balletto di Toscana where he worked until 2000. Between 2001 and 2019 he worked as lighting designer for Compagnia Aterballetto. He has collaborated with a number of international dance companies, most notably: Alvin Ailey Dance Company, New York; Ballett Dortmund, Dortmund; Ballet Gulbenkian, Lisbon; Ballets Jazz Montréal; Ballet Next, New York; Basel Ballet; Bat Dor, Tel Aviv; Czech National Ballet, Prague; Companhia Nacional de Bailado, Lisbon; English National Ballet, London; Les Grands Ballets Canadiens de Montréal; National Ballet of China, Beijing; Stuttgarter Ballett; Staatsballett Berlin; Staatsballett Hannover. Maestro Cerri has also worked as a lighting and set designer for: “Giulietta e Romeo” (choreography by Fabrizio Monteverde), Balletto di Toscana; “Don Giovanni” (choreography by Mauro Bigonzetti) Balletto di Toscana; “Barbablù” (choreography Fabrizio Monteverde) Maggio Musicale Fiorentino; “Next” (Choreography by Fabrizio Monteverde) Aterballetto; “Caravaggio” (choreography by Mauro Bigonzetti) Staatsballett Berlin; “Casanova” (choreography by Richard Wherlock ) Ballet Basel; “Le Sacre” (choreography by Mauro Bigonzetti) Aterballetto; “La Piaf”(choreography Mauro Bigonzetti) Staatsoper Hannover; “Canto per Orfeo” (coreografia di Mauro Bigonzetti) Aterballetto; “Don Q” (choreography by Eugenio Scigliano) Aterballetto; “Alice” (choreography by Mauro Bigonzetti) Gauthier Dance; “Der Prozess” (choreography Mauro Bigonzetti) Staatsballett Hannover; “Cinderella” (choreography by Mauro Bigonzetti) Corpo di Ballo Teatro alla Scala; Shahrazad (choreography by Eugenio Scigliano) Corpo di Ballo Teatro alla Scala; Haendel (choreography by Mauro Bigonzetti) Corpo di Ballo Teatro alla Scala; “The Raven” (choreography by Joerg Mannes), Staatsoper Hannover.
SILVIA CALIFANO
Born in Rome in 1959, she attends the IV Artistic High School in Rome and at the same time the dance school Balletto di Roma with Paola Jorio as a teacher, under Franca Bartolomei’s direction. She graduates in 1978. From 1978 to 1980 she studies in Rome, London, Venice and Paris, under the guidance of important and famous teachers, such as Raymond Franchetti, Serge Peretti, Gilbert Majer, Victor Rona, Victor Litvinov, Rossella Hightower and Matt Mattox. In 1979, she starts working as a dancer in several Italian companies (Balletto d Roma, Compagnia Italiana del Balletto Classico, Compagnia di Raffaele Guerra). In 1983 she moves to Trieste, where she becomes part of the corps de ballet of the Verdi Theatre. There, in 1990, she founds Arteffetto Danza Company, together with a few colleagues. During these years, she takes on an intense activity as a costume designer, firstly for ballet schools (Balletto di Roma, school of Teatro dell’Opera di Roma and Balletto di Catania) and later for theatre companies. For Balletto di Roma, she designes the costumes for the following productions: “Antigone” (choreographies by Franca Bartolomei); “Don Chisciotte il cavaliere della fantasia” (by Milena Zullo); “Carmen” (by Luigi Martelletta).
For Astra Roma Ballet, she makes the costumes for Diana Ferrara’s choreographies. For Trieste’s Teatro Verdi, she makes the costumes for Tuccio Rigano’s “Sherazade”, for “Pierino e il lupo” (directed by Giulio Ciabatti), and for Trieste’s Festival delle Operette “La ballerina Fanny Elssler” (choreographies and direction by Gino Landi). For Raffaele Paganini and Luigi Martelletta’s Almatanz company, she designes the costumes for Coppelia choreographed by Luigi Martelletta, and for Arena di Verona “I gentiluomini di Verona”, choreography by Stefano Giannetti. Besides she makes the costumes for a Telemontecarlo’s show “The Beatles – 30 anni dopo”, choreography and direction by Gino Landi, and for two short films directed by Michele Truglio. She achieves most of her work as a costume designer for Mauro Bigonzetti’s choreographies: “Sei in movimento” for Aterballetto and for Rome’s Teatro dell’Opera; “Prova con Mozart” and “Furia corporis” for Aterballetto; “Turn pike” for Balletto di Toscana, the National Ballet of Ankara, the Deutsche Oper and for the school of Rome’s Teatro dell’Opera; “Voyeur”, “Seraphitus” and “Don Giovanni” for Balletto di Toscana; “Foreaction” for Teatro alla Scala. In 1999 she opens a dance school in Trieste, Arteffetto Danza, where she teaches ballet for nineteen years designing costumes for its shows and festivals. In 2018 she returns to Rome, where she starts a collaboration with her former school, Balletto di Roma, making the costumes for the end of the year ballet recital. In 2019 she designes the costumes for “Quadro Ravel”, choreography by Valerio Longo, performed at Massimo Theatre, Palermo, and for “Carmen – passo a due di un amore tragico”, choreography by Mauro Bigonzetti, for Losanna’s Almamia Dance Project.
BALLETTO DI ROMA
The Balletto di Roma dance company has pursued an ongoing quest to promote the production and circulation of Italian auteur ballet in Europe and around the world. Its mission is to do so through constant research and innovation while maintaining a strong bond to the history and tradition that have made it famous.
Balletto di Roma was founded in 1960, an artistic partnership between two icons of Italian dance: Franca Bartolomei and Walter Zappolini. During the course of its 61-year existence, Balletto di Roma has seen a succession of creative individuals that have contributed to increasing the quality and number of staged productions, enjoying a growing popular success. Over the years, the company has built a highly technically and interpretatively skilled ensemble, producing repertoire of significant artistic value while hosting numerous choreographers, including many young developing artists. The current artistic profile is a product of the executive vision of Luciano Carratoni who has directed the company since the early 2000’s. As the group expanded, a fruitful synergy developed between 2001 and 2007 with artistic director Cristina Bozzolini. New choreographies, developed by acclaimed contemporary artists, forged a path that culminated with the 2012 inauguration of a new headquarters where the production expertise of the company and the educational activities of the Scuola del Balletto di Roma directed by Paola Jorio were combined. In 2015, Balletto di Roma entrusted itself to the guidance of contemporary dance festival director and expert international project curator Roberto Casarotto. Between 2018-2020 the general manager Luciano Carratoni enacted a significant generational turnover at the top of the organization by nominating Francesca Magnini for the position of artistic director. The new appointment consolidated past work and expanded the company’s internationalization objectives by involving institutional bodies in an important growth-oriented process that would optimally unite tradition and innovation developing the company’s presence both in Europe and across the globe. Among the new collaborations is one with the Department of History, Anthropoly, Religion, Art and Performing Arts of the Università di Roma “La Sapienza”, which aims to foster projects that unite the elements of dance and theatre training to produce live performances. Amid the currently active European projects are: “UP2Dance_updating professional profiles towards contemporary dance” (Erasmus+, 2019–2021) and “CLASH! When classic and contemporary dance collide and new forms emerge” (Europa Creativa, 2018-2020), a network of selected partners with the goal of sharing ideas and artists in Europe, creating audience development strategies and new culture-driven business models.
CREDITS
Music ASTOR PIAZZOLLA
with Mario Stefano Pietrodarchi – bandoneon and accordion
and the dancers of Balletto di Roma
Paolo Barbonaglia, Cecilia Borghese, Roberta De Simone, Alessio Di Traglia, Serena Marchese,
Francesco Moro, Lorenzo Petri, Giulia Strambini
Luciano Carratoni – concept
Luca Salvadori – original musics and arrangements
Valerio Longo – choreography
Carlo Cerri – lighting design
Carlos Branca – direction
Silvia Califano – costumes
Premiere
29 July 2021
Teatro Rossini – Civitanova Marche
Civitanova Danza.