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Serena intervista Remo Anzovino pianista e compositore

 

Remo Anzovino pianista e compositore
Remo Anzovino
Nazionalità Italia Italia
Genere Musica classica
Pop
Jazz
Musica d’ambiente
Colonna sonora
Periodo di attività musicale 2006 – in attività
Strumento pianoforte
Etichetta Sony Music
Sony Music Classical Sony Masterworks EGEA Music

Album pubblicati 5 Studio, 4 Colonne Sonore, 1 Tribute, 1 Live
Sito ufficiale
Remo Anzovino (Pordenone, 12 febbraio 1976) è un compositore, musicista e avvocato italiano. Nei primi anni di attività artistica ha lavorato alla musica per il teatro e alle sonorizzazioni; in seguito trova la sua strada in un personale rapporto tra cinema muto e musica: capovolgendo nei suoi concerti il rapporto tra immagini e suoni, proponendo l’accompagnamento dei brani con sequenze di film muti che fungono da colonna visiva della musica. Peculiarità delle sue composizioni sono il forte elemento visivo, la fusione dei linguaggi utilizzati, l’immediatezza delle melodie.

Come compositore, attraverso progetti discografici e colonne sonore cinematografiche, ha legato il suo nome a personaggi e fatti della Storia, dell’arte, della letteratura e dello sport di valore universale quali Frida Kahlo, il disastro del Vajont[1], Vincent Van Gogh[2], Claude Monet[3], Paul Gauguin[4], Muhammed Ali[5], Pier Paolo Pasolini[6], l’ossessione nazista per l’arte degenerata[7], Buster Keaton[8], Galileo Galilei[9], Tina Modotti[10].

Biografia
Nato a Pordenone da genitori napoletani, si avvicina alla musica all’età di dieci anni e ben presto sviluppa una naturale attitudine per la scrittura.[11] In terza media fonda insieme ad amici di scuola The Left Hand Band. Il cantante del gruppo è il fratello Marco di tre anni più giovane, che diverrà apprezzato cantautore (targa Radio1 Premio Recanati 2001) e con cui condivide ogni successiva esperienza. Con la band incide nel 1994 un album intitolato Malìa (pubblicato su musicassetta), oggi introvabile.

Nel 1994 mentre frequenta ancora il liceo scientifico, viene scritturato per le sue prime musiche di scena a teatro dalla compagnia Ortoteatro di Fabio Scaramucci e trova la sua strada nel linguaggio strumentale.[12] Nel medesimo anno comincia a collaborare con alcune agenzie per le musiche di filmati promozionali e spot pubblicitari. Nel 2002 si cimenta per la prima volta con la musica per un film muto su commissione della Cineteca di Bologna. Nel periodo che va dal 2002 al 2007 musica più di trenta film muti, la maggior parte veri e propri capolavori del periodo, collaborando con importanti cineteche e partecipando ai festival di settore, tra cui il Cinema Ritrovato a Bologna (2004) e Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone (2003).[13]

Nel 2005 compone una partitura per orchestra sinfonica per il film Nanuk l’eschimese eseguita in prima assoluta, con la simultanea proiezione del film, nella suggestiva Piazza San Marco di Pordenone, ricevendo oltre 10 minuti di applausi. La colonna sonora vincerà l’anno successivo il premio Speciale del Pubblico al festival di Bolzano Rimusicazioni. Nel 2005 ottiene il secondo posto al Premio dedicato al M° Angelo Francesco Lavagnino. Nel 2007 riceve da una giuria di venti giornalisti del Friuli Venezia Giulia il Moret D’Aur come personaggio emergente nello spettacolo. Nel 2011 la stessa giuria, dopo soli quattro anni, lo premia con il Moret D’Aur come personaggio dello spettacolo più rappresentativo della sua regione.

Il 15 giugno 2006 pubblica il suo primo album Dispari (che raccoglie una milonga ispirata a Tina Modotti (Que viva Tina!) e alcuni dei temi in origine composti per il muto ma ripensati in forma del tutto autonoma dalle immagini).[14] Il disco raggiunge la posizione numero 1 nella classifica italiana jazz di iTunes, cosa che avverrà con tutti gli album successivi.

Nel marzo 2007, la sua composizione L’immagine ritrovata, tratta dall’album di esordio Dispari viene scelta da Simone Cristicchi quale tema principale che apre e chiude il film-documentario sui manicomi Dall’altra parte del cancello (regia Alberto Puliafito), allegato all’omonimo album di Simone Cristicchi (Sony BMG), pubblicato in concomitanza con la vittoria del Festival di San Remo, composizione utilizzata anche nello spettacolo teatrale dell’artista romano Centro di igiene mentale – Storie di matti e di manicomi.

Il 3 settembre 2007 Anzovino viene invitato dall’Ente dello Spettacolo e da La Rivista del Cinematografo ad esibirsi con uno spettacolo ad hoc alla 64ª Mostra del Cinema di Venezia. Propone un esperimento: invertire il consueto rapporto musica/immagine ovvero far accompagnare l’esecuzione dei brani da una sequenza di un film-capolavoro del periodo del muto, facendo sì che ad ogni brano cambi completamente il film. È la musica ad essere la protagonista e le immagini a commentarne il contenuto emotivo/psicologico, a fungere da vera e propria colonna visiva.[15] Il 17 gennaio 2008 partecipa al Maurizio Costanzo Show in onda su Canale 5.

Il primo ottobre 2008 esce il suo secondo album Tabù, una riflessione in musica sulle trasgressioni contemporanee, ed è l’album che lo impone come la nuova rivelazione della musica strumentale italiana. Un disco dalla forte vitalità ritmica e idealmente dedicato al movimento del corpo come strumento di liberazione degli istinti. Sezione ritmica affidata a U.T. Gandhi e Danilo Gallo, l’album vede la partecipazione anche di Mauro Ottolini al trombone.[16]

Il 26 aprile 2010 pubblica il suo terzo album Igloo – Piccola sinfonia per orchestra e duetti contemporanei, dove ai movimenti sinfonici codificati – affidati ad una orchestra di oltre 40 elementi – fanno da contrappunto i duetti tra Anzovino ed alcuni tra i più grandi strumentisti italiani sulla scena internazionale: con la batteria di Franz Di Cioccio (PFM), con il clarinetto di Gabriele Mirabassi, con il contrabbasso di Enzo Pietropaoli, con la chitarra di Bebo Ferra, e con i due Top Jazz 2009 (il referendum annuale indetto dalla storica rivista Musica Jazz) Francesco Bearzatti per il sassofono, Luca Aquino per la tromba. È un disco che rappresenta un ponte tra la musica classica ed il jazz più contemporaneo. La copertina è disegnata da Davide Toffolo, uno più importanti fumettisti italiani oltre che leader della band punk rock Tre Allegri Ragazzi Morti. Dopo la collaborazione per il duetto pianoforte-batteria della title-track dell’album Igloo, Remo Anzovino e Franz Di Cioccio consolidano il loro rapporto che sfocia nel progetto di un live insieme: Di Cioccio alla batteria e Remo Anzovino al pianoforte, uno contro l’altro, a rappresentare lo scontro tra due fuochi e l’incontro tra due generazioni di musicisti e due mondi.

Nel dicembre 2010 partecipa come special guest all’album Primitivi del dub (La Tempesta Dischi) di Tre Allegri Ragazzi Morti, prodotto da Paolo Baldini, suonando il Fender Rhodes e il Clavinet nel brano «La rivolta dell’avvocato», dalla band così intitolato in suo onore.[17]

Nel marzo 2012 partecipa insieme a Dargen D’Amico e Roberto Dellera (Afterhours), quale compositore della musica e special guest al pianoforte e direzione archi all’album Fili Invisibili (Metatron) di DJ Aladyn, nel brano a otto mani «Mi vuoi bene».[18]

Nel giugno 2012 firma la sigla e gli stacchi per LA7 della rassegna In Bianco e Nero dove settimanalmente e in prima serata l’emittente programma nel corso di tutta l’estate i più grandi capolavori in bianco e nero del cinema americano tra cui Rapina a mano armata e Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick, Testimone d’accusa di Billy Wilder, Il grande dittatore di Charlie Chaplin. Il tema scelto per la sigla è Giostra, tratto dall’album Igloo.[19]

L’8 ottobre 2012[20] viene pubblicato il suo quarto album Viaggiatore Immobile (EGEA Music), prodotto dal sound designer Taketo Gohara, con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni e la copertina firmata da Oliviero Toscani. Per la prima volta un suo disco viene pubblicato anche in formato LP. Al disco partecipano alcune prime parti dell’orchestra de la Scala di Milano, e alcuni musicisti di spicco, quali Vincenzo Vasi, Alessandro «Asso» Stefana, Mauro Ottolini, Edodea Quartet diretto da Edoardo De Angelis, Achille Succi. Il disco si chiude con il brano 9 ottobre 1963 (suite for Vajont), eseguito con le 42 voci maschili del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, in memoria della tragedia del Vajont.

Il 18 febbraio 2013 il quotidiano Il Fatto Quotidiano pubblica nella sua prima pagina il manoscritto dell’incipit di 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont) e l’immagine di Remo Anzovino nella rubrica «Colonna sonora della Settimana», riportando il seguente pensiero del compositore: » La musica può, a volte, aiutare la memoria».[21]

Il 15 settembre 2013, in occasione del 50º Anniversario del disastro, Remo Anzovino viene invitato dalla Fondazione Vajont (che riunisce, tra gli altri, i Comuni di Longarone, Erto e Casso, Castellavazzo e Vajont) a tenere un concerto sulla diga, nel cuore della frana in località Erto, che riesce a richiamare 2000 persone, in un clima di grande emozione.[22] La composizione 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), con cui Anzovino decide di aprire e chiudere il concerto, viene riconosciuta dalla Fondazione Vajont come musica ufficiale del ricordo della tragedia.[23]

Il 7 ottobre 2013 Anzovino ha ricevuto il Premio Anima «Per la crescita di una coscienza etica – sezione musica», per la sua composizione 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), brano composto dal pianista in ricordo della tragedia del Vajont. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica per valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell’arte e della cultura che nelle rispettive categorie si sono distinti per la valenza dei contenuti e la forza comunicativa del messaggio e per il contributo significativo apportato alla crescita della cultura dell’etica e della responsabilità del nostro Paese. La Giuria – presieduta da Luigi Abete – ha così motivato l’assegnazione del premio: “‘9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)’ è una composizione forte e travolgente che mostra la grande sensibilità umana e artistica di Anzovino e che solo un figlio di quella terra avrebbe potuto comporre”.[24]

Il 12 ottobre 2013 va in onda su Rai5, in prima visione nazionale, il suo concerto integrale tenuto nel Teatro Verdi di Pordenone, con la prima esecuzione pubblica di 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), preceduto dalla messa in onda della celeberrima orazione civile di Marco Paolini “Vajont, storia di una tragedia annunciata”, in una serata che Rai5 dedica interamente al ricordo del disastro del Vajont.[2]

Il 2 dicembre 2013, anticipato dal singolo No Smile (Buster Keaton) – omaggio al geniale comico statunitense – viene pubblicato l’album Vivo, il primo disco live, quinto della sua discografia, un cofanetto che contiene la registrazione del concerto tenuto il 20 dicembre 2013 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il DVD video del Concerto della Memoria sulla diga del Vajont e la cronaca per immagini del concerto della capitale in un libretto fotografico da collezione firmato da Gianluca Moro. La copertina del disco è la foto della band che ha accompagnato Anzovino nelle registrazioni, composta da Vincenzo Vasi, Marco Anzovino e Alberto Milani, scattata nella tenda-camerino pochi minuti prima del concerto sulla diga del Vajont.

In un’intervista rilasciata ad Ernesto Assante per Repubblica.it Anzovino spiega così la scelta: «Ho sempre sentito di essere un pianista anticonvenzionale, ho cercato di costruire una band e mettere attorno al piano dei suoni nuovi e originali. Volevo esprimere un’idea liberatoria del pianoforte, che diventa come il cantante di una band rock, in un concerto che è assolutamente una festa, dove la muisca cambia sera dopo sera».[25]

Il 7 dicembre 2013 la Fondazione Lelio Luttazzi invita Remo Anzovino a tenere un concerto speciale in piano solo in onore del grande artista triestino al Palazzo delle Esposizioni di Roma, quale evento della Mostra «Lelioswing 50 anni di storia italiana».[26]

Il 19 aprile 2014 “Vivo” viene pubblicato in doppio LP, vinile 180 grammi gatefold a due ante con il DVD dello storico Concerto della Memoria sulla Diga del Vajont, il tutto arricchito da un fascicolo fotografico di sedici pagine a colori in formato vinile da collezione firmato da Gianluca Moro.

Venerdì 25 aprile 2014 è stato conferito a Remo Anzovino nel consiglio comunale di Pordenone il Premio San Marco 2014, massima onorificenza che la città attribuisce, per le mani del Sindaco, su indicazione della prestigiosa Accademia San Marco e della benemerita Propordenone, “a quei cittadini che si siano talmente distinti nei vari campi dell’attività umana (arti, lettere, scienze, economia, sport, impegno sociale) da dar risalto al nome della città e da poter essere proposti come esempio soprattutto delle giovani generazioni”[27]. La motivazione: “Compositore e pianista, classe 1976, nonostante la giovane età ha già dimostrato notevole talento con ottimi risultati in campo nazionale ed internazionale, ove si è fatto apprezzare per le sue doti artistiche ed umane. Ha composto le musiche per i maggiori capolavori del cinema muto e per importanti opere teatrali. Prestigiosi i suoi concerti che hanno riscosso notevole successo, fra tutti basti ricordare il concerto del 2013 alla diga del Vajont nel 50º anniversario della tragedia. È stato definito un musicista straordinario, un maestro della descrizione delle emozioni, che ha la magia di Rota e Morricone. Anche se i sempre maggiori successi lo conducono spesso fuori dalla sua città, rimane fortemente legato alla sua terra nei confronti della quale mantiene un forte legame affettivo”. Contestualmente è stato nominato accademico dall’Accademia San Marco che annovera i cittadini più illustri nella storia della città quali Lino Zanussi, Aldo Savio, Armando Cimolai e altri benemeriti.

Tiene concerti in orari e spazi naturalistici speciali. Tra gli altri, sono da annoverare i concerti all’alba tenuti in spiaggia a Cesenatico il 15 agosto 2010[28], nella riserva di Torre Guaceto (Brindisi) il 24 agosto 2012[29] e a Pordenone, davanti al fiume Noncello – luogo simbolo della città -, il 12 luglio 2014[30], e il concerto in alta quota a quasi 2000 metri a Sella Nevea il 10 agosto 2014[31] nel cartellone del No Borders Music Festival, il concerto del risveglio alle ore 7:30 del mattino a Udine in Piazza San Giacomo il 4 luglio 2015[32], a Vicenza nel Tempio consacrato di Santa Corona il 4 ottobre 2015 (e la sera del medesimo giorno a Ragusa Ibla in Piazza della Repubblica), il recital nella sala celebrazioni del Grand Hotel di Rimini, luogo iconico dell’immaginario felliniano, il 20 dicembre del 2015.

In una intervista rilasciata in occasione del concerto all’alba sul fiume Noncello a Pordenone dichiara: «L’alba è il momento in cui qualcosa nasce e qualcosa muore, è il momento più vicina all’anima. Essere la colonna sonora di quel momento mi piace molto».[33] Il concerto segna la storia artistica di Pordenone e si colloca tra gli eventi musicali all’alba con più partecipazione, stabilendo – come evidenziato dal giornalista musicale del quotidiano La Repubblica Ernesto Assante «un record o quasi. A memoria difficilmente ricordo così tanta gente per un concerto all’alba»[34]. Il quotidiano del Friuli Venezia Giulia, il Messaggero Veneto, chiede a Remo Anzovino di scrivere un editoriale per raccontare la costruzione del concerto all’alba, che la testata pubblica in prima pagina il 14 luglio 2014 con il titolo «Sinfonia di una Città».

Partecipa all’album tributo a Cesária Évora e alla musica capoverdiana in duetto piano e voce con Gino Paoli con il «Santo me», versione italiana di Sao Tomè no Equador di cui è produttore e arrangiatore.[35] Il disco «Capoverde Terra d’amore in Jazz viene pubblicato in allegato alla storica rivista Musica Jazz nel numero di maggio 2014 e vede la partecipazione tra gli altri di Stefano Bollani, Ornella Vanoni con Teofilo Chantre, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Enrico Pieranunzi, Antonella Ruggiero, Ron.

Partecipa all’album tributo a Lelio Luttazzi con una personale versione piano solo e melodica (da lui stesso suonata con il suo piano) di Buonanotte Rossana, che aveva già eseguito al vernissage della Mostra LelioSwing 50 anni di storia italiana ai mercati di Traiano a Roma.[36] Il disco viene anche in questo caso pubblicato in allegato alla storica rivista Musica Jazz nel numero di dicembre 2014 e vede la partecipazione tra gli altri di Mina, Lucio Dalla, Fabio Concato, Stefano Bollani, Franco D’Andrea, Danilo Rea e Rita Marcotulli, Enrico Intra.[37]

In occasione del 40º anniversario dalla morte di Pier Paolo Pasolini realizza il progetto L’Alba dei Tram, che si sviluppa a teatro, in un singolo, in un album e in una colonna sonora cinematografica: il 25 ottobre 2015 nel teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia va in scena «Recital in onore di Pasolini» con Lino Capolicchio (voce recitante), Mauro Ermanno Giovanardi (voce), Danilo Rossi (viola), Marco Anzovino (chitarre e percussioni), e Remo Anzovino (pianoforte). Lo spettacolo, inserito nella programmazione ufficiale del Ministero dei Beni Culturali Pasolini 40[38], riceve alla prima rappresentazione una commossa standing ovation e 10 minuti di applausi[39]. Lino Capolicchio ha raccontato che l’incontro con Anzovino «è avvenuto del tutto casualmente al festival cinematografico di Fondi, dedicato a Giuseppe De Sanctis; lí lessi, col suo accompagnamento, alcune poesie di Pasolini. La sua musica mi piacque molto. E così è nata l’idea di questo “omaggio”, per cui ha scritto dei pezzi molto belli e centrati: struggenti»[40].

Durante la prima del Recital viene eseguita, per la prima volta, la canzone L’Alba dei Tram, su musica di Remo Anzovino e versi di Giuliano Sangiorgi, leader del gruppo musicale Negramaro. Il brano, prodotto da Taketo Gohara e Remo Anzovino, viene pubblicato come singolo il 29 ottobre 2015 e supportato dal video ufficiale firmato da Gianluca Moro e Daniele Natoli che riprende gli artisti in sala durante la registrazione al Teatro delle Voci di Treviso. La canzone è interpretata dalla voce di Mauro Ermanno Giovanardi, dalla viola solista di Danilo Rossi, prima viola dell’Orchestra del Teatro La Scala di Milano e dall’Orchestra d’Archi Italiana, fondata da Mario Brunello, e per l’occasione diretta dal Maestro Stefano Nanni, che cura anche l’arrangiamento orchestrale[41]

Il 2 novembre 2015, giorno del 40º anniversario della morte di Pasolini, il TG1 della Rai, nell’edizione principale delle ore 20:00, lancia il brano L’Alba dei Tram con un servizio del giornalista Vincenzo Mollica, nel quale egli rimonta il video ufficiale della canzone interpolandolo con le immagini di archivio Rai di Pasolini a Sabaudia nel breve documentario trasmesso il 7 aprile 1974 «Pasolini e … la forma della città»[42]. Sempre la sera del 2 novembre 2015 il canale televisivo Sky Arte programma in prima TV e in prima serata il docufilm Pasolini Maestro Corsaro prodotto da La Repubblica/Sky Arte e 3D Produzioni, di Emanuela Audisio, voce recitante Fabrizio Gifuni, con Martin Scorsese, Dacia Maraini, Paolo Paoli, Dante Ferretti, Ninetto Davoli, Dino Pedriali e tanti altri, di cui Remo Anzovino firma per intero la colonna sonora.[43]

Il 6 novembre 2015 viene rilasciato in formato CD, l’album L’Alba dei Tram – Dedicato a Pasolini che contiene la canzone, la sua versione strumentale (intitolata Inilosap, il nome del poeta al contrario) e tutte le musiche utilizzate da Emanuela Audisio per la colonna sonora del docufilm «Pasolini Maestro Corsaro». La copertina del singolo e dell’album L’Alba dei Tram è uno scatto di Dino Pedriali, risalente agli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, e appartenente alla serie destinata, si richiesta dell’intellettuale a Pedriali, ad illustrare il suo romanzo, pubblicato postumo solo nel 1992, Petrolio. La fotografia ritrae Pasolini all’alba nella sua ultima casa a Torre di Chia. Le note interne del disco sono curate dai giornalisti Tommaso Cerno, Jonathan Giustini, Angela Felice oltreché da Remo Anzovino che spiega: «La musica de L’Alba dei Tram è iniziata a crescere dentro di me due anni fa, dopo una visita di notte ad Ostia, all’Idroscalo, nel luogo dove Pasolini fu assassinato…La musica nacque dopo molti mesi e la chiamai Inilosap, pensando al nome del poeta al contrario, come se riavvolgendo la pellicola della sua vicenda intellettuale e umana il film restasse ogni volta ancor più intatto…Di Pasolini mi ha sempre colpito il lato visceralmente popolare…Ho, così, sentito che sarebbe stato magnifico se la musica fosse diventata una canzone e se a scrivere i versi fosse un mio coetaneo, uno cioè che, come me, è nato dopo la sua morte…. Ho fatto ascoltare la musica a Giuliano che mi ha voluto regalare versi bellissimi…Questo mio piccolo lavoro non ha nessuna pretesa di esaustività né tantomeno di spiegare Pasolini…Questo disco è solo un insieme di immagini, che spero possano scaturire dai suoni e stimolare a rileggere o – per i più giovani – scoprire per la prima volta, pagine e immagini universali e dalla forza dirompente, ancora oggi, e forse ancora più oggi, indispensabili».[44]

L’album L’Alba dei Tram – Dedicato a Pasolini entra per due settimane consecutive nella classifica FIMI degli album più venduti in Italia, raggiungendo la posizione n. 56.[45]

Il 25 febbraio il docufilm Pasolini Maestro Corsaro di Emanuela Audisio, di cui Remo Anzovino firma interamente la colonna sonora, riceve il Nastro D’Argento menzione speciale.[3]

Il 15 marzo 2016 il portale musicale Rockit inserisce la canzone L’Alba dei Tram tra le 10 canzoni di sempre dedicate in 40 anni dalla morte di Pasolini, insieme, tra gli altri, a Francesco De Gregori (A Pà), Fabrizio De Andrè (Una storia sbagliata), C.S.I. (Irata), Giovanna Marini (Lamento per la morte di Pasolini).[4]

L’11 maggio 2016 si esibisce piano solo di fronte a 12.000 persone all’Arena di Verona in apertura del concerto dei 2Cellos, prima data del loro tour europeo, ricevendo una standing ovation[46] e venendo definito da Sky Mag «il Van Gogh del piano 2.0″[47]. Il 21 maggio è tra i protagonisti del festival pianistico Piano City Music a Milano, in un suggestivo concerto al tramonto nello scenario del Bosco Verticale realizzato dall’architetto Stefano Boeri.[5]

Il 27 e 28 maggio 2016 viene scelto dalla testata Il Messaggero Veneto quale unico artista ospite della festa dei 70 anni del giornale, esibendosi in due concerti al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con la partecipazione, oltre al direttore Tommaso Cerno, tra gli altri, dei giornalisti Enrico Mentana, Franca Leosini, Myrta Merlino, Lirio Abbate, Emiliano Fittipaldi.[6]

L’8 luglio 2016 viene da scelto dalla Rai e dal Premio Strega quale compositore della partitura musicale originale della 70ma edizione del più prestigioso premio letterario italiano. La finale viene trasmessa in diretta nazionale si Rai 3 e Remo Anzovino accompagna dal vivo al pianoforte con la sua musica l’intera serata, sia con l’attrice Paola Pitagora che con il conduttore Pino Strabioli, che musicando in diretta filmati di epoca, che duettando con la cantautrice Chiara Civello nel brano di Gino Paoli «Senza Fine», incantando la platea sia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma Sala Sinopoli che quella televisiva.[6] [7]

Il 12 settembre 2016 il brano «L’Alba dei Tram – Canzone per Pasolini» è stata scelta dai 210 giornalisti giurati quale finalista del Premio Tenco per la Miglior canzone d’anno. [8]

Il 16 novembre 2016 Yamaha Pianos Europe ha annunciato di aver scelto Remo Anzovino come suo ambassador artist, dichiarando: «Yamaha sarà al fianco di Remo Anzovino nella sua carriera artistica, avendo riconosciuto nel suo linguaggio una assoluta unicità capace di coniugare una visione moderna e internazionale della scrittura musicale ed un gusto per la bellezza profondamente italiano.»[48]

Il 17 gennaio 2017, giorno in cui Mohammed Ali avrebbe compiuto 75 anni, viene pubblicato l’album «Fight for Freedom: Tribute to Muhammad Ali»[49] (Etnagigante, 2017), scritto a quattro mani con Roy Paci ed estratto dalla colonna originale per il film «Da Clay ad Ali – La metamorfosi» di Emanuela Audisio per Sky Arte HD e la Repubblica. L’album raggiunge il primo posto nella classifica di vendita di iTunes per la sezione colonne sonore.[50]

Il 21 febbraio 2017 debutta al Museo Archeologico Nazionale di Mantova «Guardiana», di e con Francesca Merloni, per la regia di Gianmarco Tognazzi che interpreta in scena il ruolo maschile. Anzovino firma le musiche di scena che esegue dal vivo. Un allestimento che unisce le discipline della poesia, del teatro e della musica dove l’io femminile, rappresentato dalla Merloni, e l’io maschile, rappresentato da Tognazzi, trovano nella musica la terza voce, protagonista della pièce, con la funzione di collante emotivo. Lo spettacolo raggiunge le 36 repliche nella sola stagione 2017.

Il 30 marzo apre il concerto dei 2CELLOS al Mediolanum Forum di Assago. Si esibisce in apertura delle due star del violoncello anche nelle successive date di Ljubljana (Arena Stožice), Roma (Foro Italico), Pistoia Blues Festival e a Piazzola sul Brenta (Postepay Festival).[51]

Il 20 maggio tiene un concerto nel carcere di Opera Milano su iniziativa di Piano City Milano Festival e Yamaha Pianos.

Nel maggio 2017 Sony Music Italy ha annunciato la firma del Contratto discografico con Remo Anzovino e la pubblicazione alla fine dell’estate 2017 del Primo album di inediti per la grande major discografica, a 5 anni dal precedente album di inedito Viaggiatore Immobile. Il direttore artistico del dipartimento Sony Classical, Luciano Rebeggiani, ha in questa occasione affermato: “Siamo orgogliosi di annunciare questa importante novità, con la firma del contratto di Remo Anzovino si rinnova una lunga tradizione che ha visto Sony Music sempre all’avanguardia nel campo della musica contemporanea. Siamo convinti che attualmente sul mercato discografico italiano ed internazionale pochi artisti possano vantare la trasversalità di Anzovino, data da uno stile e un linguaggio musicale davvero unici. Il rigore, l’emozionalità e la costante ricerca di novità sono i tratti distintivi di questo straordinario compositore e interprete che già entro il 2017 ci regalerà un album di qualità artistica assoluta. Siamo entusiasti di averlo accolto nella grande famiglia Sony Music”[52].

Il 29 settembre 2017 esce il suo quinto album, “Nocturne”, che arriva a distanza di 5 anni dal precedente disco in studio ed è il primo con Sony Music, su etichetta Sony Classical. “Nocturne” è stato registrato tra Tokyo (JVC Victor Studio), Londra (Abbey Road), Parigi (Les Studios Saint Germain) e New York (Brooklyn Recording). È stato prodotto, registrato e mixato da Taketo Gohara, con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni che ha anche diretto la London Session Orchestra. Tra i musicisti internazionali che hanno collaborato al progetto ci sono, tra gli altri, al violino cinese Masatsugu Shinozaki, primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Tokyo, l’armeno Vardan Grygorian, considerato tra i migliori interpreti mondiali di duduk e la francese Nadia Ratsimandresy, tra le maggiori virtuose al mondo di ondes martenot e Gianfranco Grisi, inventore del suo cristallarmonio ed insuperabile nell’arte di suonare il vetro.

Firma la colonna sonora originale del film documentario «Canto alla Durata. Omaggio a Peter Handke», per la regia di Didi Gnocchi, con Peter Handke e Bruno Ganz, rispettivamente doppiati per la versione italiana da Michele Placido e Alarico Solaroli. La prima proiezione pubblica del film avviene il 27 settembre al Cinema Anteo di Milano, con la prima TV il 29 settembre su Sky Arte HD.

Il 23 novembre 2017 Il settimanale Famiglia Cristiana pubblica un servizio di tre pagine nella sezione «I Grandi della Musica» dedicato a Remo Anzovino a firma del giornalista Perazzoli e dal titolo «Il mio mestiere? Non giudicare». L’intervista ad ampio raggio si sofferma sulla composizione Hallelujah, traccia 3 dell’album «Nocturne». Anzovino rivela che l’ispirazione del brano è nata dopo aver ascoltato Papa Francesco rispondere alla domanda di un giornalista sul tema dell’omosessualità con un’altra domanda: «Chi sono io per giudicare?».[53]

Il 24 febbraio 2018 è stato invitato dal Professor Marco Goldin ad accompagnare con la sua musica l’apertura della mostra e la lectio magistralis «Vi presento Rodin», dedicata al celebre scultore francese. L’evento inaugurale, svoltosi nel Museo Santa Caterina a Treviso, è andato sold out in poche ore dal suo annuncio.[54]

Firma la colonna sonora originale del film evento «Hitler contro Picasso e gli altri» (Nexo Digital/3D produzioni), con Toni Servillo per la regia di Claudio Poli. In anteprima nei cinema italiani il 13 e 14 marzo 2018 il film viene programmato sugli schermi di 50 Paesi nel mondo. Anzovino compone una partitura per orchestra, coro di voci bianche, pianoforte, celesta, chitarra classica e percussioni. Il tema principale del film intitolato «The Innocents», scelto dalla produzione per il trailer, è eseguito dal Piccolo Coro Artemia di Torviscosa, diretto dal maestro Denis Monte.[55]

Firma la colonna sonora originale del film evento «Van Gogh – Tra il grano e il cielo» (Nexo Digital/3D produzioni), regia di Giovanni Piscaglia, con la partecipazione straordinaria di Valeria Bruni Tedeschi e la consulenza scientifica di Marco Goldin. In anteprima nei cinema italiani il 9, 10 e 11 aprile 2018 il film viene programmato sugli schermi di 50 Paesi nel mondo. Anzovino compone per il film una partitura per orchestra d’archi, fisarmonica, pianoforte, chitarra acustica, percussioni e rumori.[56] Il 5 aprile 2018 esegue in anteprima mondiale la Colonna sonora originale composta per il film «Van Gogh. Tra il Grano e il Cielo» al Teatro Olimpico di Vicenza nel recital di e con Marco Goldin «L’anima di Van Gogh», accompagnato da un ensemble composto da fisarmonica (Gianni Fassetta), quintetto d’archi (Josek Cardas, Sophie Chang, Aldo Zangheri, Anselmo Pelliccioni, Lorenzo Baroni) e chitarra acustica e percussioni (Marco Anzovino). La notte tra il 6 e il 7 aprile esegue in piano solo le musiche avvolto dai quadri più famosi di Van Gogh provenienti dal Kroller Müller Museum nella sala centrale della Basilica Palladiana, quale evento di chiusura della grande mostra dedicata all’artista olandese «Van Gogh. Tra il grano e il cielo» curata dal professor Marco Goldin.

Nello stesso anno lavora alla colonna sonora del film di debutto di Tea Falco «Ceci N’Est Pas Un Cannolo», prodotto da Sky Arte HD e Cinedance.[57]

Il 19 Novembre 2018 debutta al Teatro Nazionale di Milano lo spettacolo «La Grande Storia dell’Impressionismo» di e con Marco Goldin, le scenografie visive di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attili, di cui Remo Anzovino firma le musiche originali che esegue dal vivo al pianoforte. La tournée tocca i principali teatri italiani.[58]

A Novembre 2018 firma la colonna sonora de «Le ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce», il film evento prodotto da Ballandi Arts e da Nexo Digital che condurrà il pubblico a Parigi, tra il Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie e il Musée D’Orsay, a Giverny con la Fondation Monet, la casa e il giardino dell’artista, e tra i magnifici panorami di Étretat. A guidare gli spettatori alla scoperta dei luoghi, delle opere e delle vicende del maestro, ci sarà Elisa Lasowski (Trono di Spade e Versailles), mentre la consulenza scientifica è stata affidata allo storico e scrittore Ross King, autore del best seller Il mistero delle ninfee. Monet e la rivoluzione della pittura moderna, edito in Italia da Rizzoli. Tra gli altri interventi preziosi che attribuiscono nuova luce sulla figura di Monet e del suo lavoro anche quello della fotografa fiamminga Sanne De Wilde e quello della giardiniera della Fondation Monet, Claire Hélène Marron.[59]

Il 21 novembre 2018 tiene il suo primo concerto in Gran Bretagna, esibendosi in piano solo nel South Bank Centre per il prestigioso EFG London Jazz Festival[60], ricevendo una standing ovation[61].

Tra gennaio e febbraio 2019 Sony Masterworks USA pubblica in tutto il mondo le colonne sonore composte per i tre film capolavoro sul mondo dell’arte: «Le Ninfee di Monet», «Hitler contro Picasso e gli altri» e «Van Gogh tra il grano e il cielo».[62]

Il 21 febbraio 2019 Repubblica TV, canale televisivo del quotidiano La Repubblica, pubblica in anteprima esclusiva il video del brano “Vincent”, tema principale della colonna sonora del film “ Van Gogh tra il grano e il cielo“ che Anzovino esegue circondato da alcuni capolavori di Vincent Van Gogh, tra cui il celeberrimo Giardino dell’ospedale di Saint Remy, che nel video è posto alla sinistra del musicista. Il video è girato nella sala centrale della Basilica Palladiana di Vicenza, in occasione del recital di Marco Goldin, – curatore della mostra “Van Gogh tra il grano e il cielo” – e Remo Anzovino tenutosi, in occasione della chiusura della mostra la notte tra il 6 e il 7 aprile 2018, per soli 80 spettatori[63].

Il 27 febbraio 2019 riceve a Roma il Nastro d’Argento con menzione speciale per le colonne sonore composte per i film «Hitler contro Picasso», «Van Gogh tra il grano e il cielo» e «Le Ninfee di Monet». La Giuria gli attribuisce questo riconoscimento per la «Musica dell’Arte».[64]

A marzo 2019 firma la colonna sonora de «Gauguin a Tahiti. Il paradiso perduto», il film evento prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital, con la partecipazione di Adriano Giannini e interamente girato a Tahiti. Contemporaneamente Sony Masterworks USA pubblica in tutto il mondo l’album della colonna sonora originale «Gauguin in Tahiti. Paradise lost».[65]

Il 23 marzo 2019 si esibisce al Teatro Persiani di Recanati con uno spettacolo intitolato «Sovrumani Silenzi» nell’ambito delle celebrazioni per i 200 anni della composizione «L’Infinito» di Giacomo Leopardi, unendo alla sua musica le immagini del fotografo Mario Giacomelli. Nello spettacolo Anzovino scompone la celebre poesia di Leopardi sovrascrivendo sulle fotografie di Giacomelli proiettate sullo schermo una coppia di parole estratte dalla canzone, creando dei veri e propri capitoli emotivi del concerto. La critica osserva «se c’era un pianista e compositore in Italia capace di trascrivere in musica L’Infinito di Giacomo Leopardi, quello era sicuramente il Maestro Remo Anzovino. E così è stato. Un connubio perfetto per un delle serate più intese del programma di eventi che la città di Recanati ha voluto a dedicare al suo illustrissimo cittadino.»[66]

Il 22 e 23 maggio 2019 debutta dal vivo in Giappone con due concerti in piano solo a Tokyo, all’Auditorium Umberto Agnelli, e a Osaka, all’International House, entrambi in collaborazione con gli Istituti di cultura italiana delle rispettive città. Entrambi i concerti registrano il tutto esaurito[67], «rivelandosi un successo senza precedenti per un musicista italiani della sua generazione».[68][69]

Discografia
Dispari, CNI/Rai Trade, 2006.
Tabù, EGEA Music, 2008.
Igloo, EGEA Music, 2010.
Viaggiatore Immobile, EGEA Music, 2012.
Vivo, EGEA Music, 2013.
L’Alba dei Tram – Dedicato a Pasolini, EGEA Music, 2015.
Fight for Freedom: Tribute to Muhammad Ali (colonna sonora originale del docufilm «Da Clay ad Ali. La metamorfosi»), Etnagigante, 2017.
Nocturne, Sony Classical, 2017.
Water Lilies Monet, The Magic of Water and Light (Original Motion Picture Soundtrack), Nexo Digital Soundtracks, Sony Masterworks, 2019.
Hitler versus Picasso and the Others (Original Motion Picture Soundtrack), Nexo Digital Soundtracks, Sony Masterworks, 2019.
Van Gogh of Wheat Fields and Clouded Skies (Original Motion Picture Soundtrack), Nexo Digital Soundtracks, Sony Masterworks, 2019.
Gauguin in Tahiti. Paradise lost (Original Motion Picture Soundtrack), Nexo Digital Soundtracks, Sony Masterworks, 2019.
Frida. Viva la Vida (Original Motion Picture Soundtrack), Nexo Digital Soundtracks, Sony Masterworks, 2019.
Art Film Music (cofanetto contenente 5 cd delle colonne sonore integrali dei film «Water Lilies Monet», «Hitler versus Picasso and the Others», «Gogh of Wheat Fields and Clouded Skies», «Gauguin in Tahiti. Paradise lost» e «Frida. Viva la Vida») Nexo Digital Soundtracks, Sony Masterworks, 2019.
Colonne sonore
Cinema sonoro
Film evento «Frida.Viva la vida» diretto da Giovanni Troilo (produzione Ballandi Arts – Nexo Digital, 2019), con la partecipazione straordinaria di Asia Argento.
Film evento «Gauguin a Tahiti. Il paradiso perduto» diretto da Claudio Poli (produzione 3D Produzioni e Nexo Digital, 2019), con la partecipazione straordinaria Adriano Giannini.
Film evento «Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e di luce» diretto da Giovanni Troilo (produzione Ballandi Arts e Nexo Digital, 2018), con la partecipazione straordinaria dell’attrice Elisa Lasowski, della fotografa Sanne De Wilde, della giardiniera della Fondation Monet a Giverny, Claire Hélène Marron.[59]
Film evento «Van Gogh – Tra il grano e il cielo» regia di Giovanni Piscaglia (produzione 3D Produzioni e Nexo Digital), con la partecipazione straordinaria di Valeria Bruni Tedeschi e la consulenza scientifica di Marco Goldin.
Film evento «Hitler contro Picasso e gli altri» regia di Claudio Poli e soggetto di Didi Gnocchi (produzione 3D Produzioni e Nexo Digital), con Toni Servillo.
Film «Ceci n’est pas un cannolo» diretto da Tea Falco (produzione Sky Arte HD e Cinedance, 2018).
Film documentario «Canto alla Durata – Omaggio a Peter Handke» regia Didi Gnocchi (produzione 3D Produzioni/B&B Italia, 2017), con Peter Handke e Bruno Ganz, rispettivamente doppiati per la versione italiana da Michele Placido e Alarico Solaroli.
Film documentario «Da Clay ad Ali – La Metamorfosi» regia Emanuela Audisio (produzione La Repubblica/SKY Arte – 3D Produzioni, 2017), voce narrante di Lella Costa, letture di Andrea Renzi. Con Lonnie Ali, Khalilah Ali, Thomas Hoepker, William Kleine, Anna Leibovitz, Julian Schnabel, Gianni Minà, Furio Colombo, Oliviero Toscani, Franco Nero. Colonna sonora scritta con Roy Paci.
Film documentario «Pasolini Maestro Corsaro» regia Emanuela Audisio (produzione La Repubblica/SKY Arte – 3D Produzioni ), letture di Fabrizio Gifuni. Con Martin Scorsese, Dacia Maraini, Paolo Poli, Ninetto Davoli, Dante Ferretti, Nico Naldini, Dino Pedriali.
Film documentario «Lei è mio marito» regia Annamaria Gallone (Kenzi Production), storia dell’avvocato Alessandra Gracis.
Simone Cristicchi – film documentario Dall’altra parte del cancello (2007 – Sony BMG, DVD) – tema musicale principale L’immagine ritrovata dall’album Dispari.
Film cortometraggio Can Can, regia Matteo Oleotto (Centro Sperimentale di Cinematografia), con Roberto Citran.
Film documentario Il Lupo in calzoncini corti regia Lucia Stano e Nadia Delle Vedove (Faro Film e Graffiti Doc).
Film documentario «Fuori onda – 1916-2016 100 anni di cronache dai cantieri navali di Pietra Ligure» regia Marco Lorenzi (un’idea di Massimo Ciricillo e Max Tomasinelli).
Cinema muto
Metropolis – di Fritz Lang.
Il circo – di C. Chaplin.
Nosferatu – di F.W. Murnau.
Le finanze del Granduca – di F.W. Murnau.
Aurora – di F.W. Murnau.
Mussolini visita gli stabilimenti della FIAT – Pittaluga.
Il gabinetto del dr. Caligari – di R. Wiene.
Il diario di una donna perduta – G.W. Pabst.
Beggars of life – di W. Wellman.
Lulù il vaso di Pandora – G.W. Pabst.
I misteri di un’anima – G.W. Pabst.
The Cameraman – B. Keaton.
The Navigator – B. Keaton.
One week – B. Keaton.
The Cops – B. Keaton.
Nanook l’eschimese – R.J. Flaherty.
Travelling in artic – Sakan Palsi.
Il gabinetto delle figure di cera – P. Leni e L. Birinski.
Nuova Babilonia – Trauberg.
Os Lobos – Lupi.
Mandrin – Fescaurt.
La Maison du Maltes.
Le voyage dans la lune – G. Melies.
La Glace à trois faces – J. Epstein.
L’uomo meccanico – di A. Deed.
Tabù – F.W. Murnau e R.J. Flaherty.
Sonorizzazioni
Sonorizzazione della mostra del pittore Ottavio Sgubin Barboni (Roma, Stazione Termini, spazio Galleria Nazionale).
Sonorizzazione della mostra dello scultore Guerino Dirindin Entrare nella terra (Pordenone, Ex Cerit).
Featuring
DJ Aladin feat. Remo Anzovino, Dargen D’Amico e Roberto Dellera. Mi vuoi bene – Traccia 2. Fili Invisibili (2012 Metatron/Audioglobe) – musica, arrangiamento archi e pianoforte.
Gino Paoli e Remo Anzovino. Santo me – Traccia 1. Capo Verde terra d’amore vol. 3 (2012 Numar Un/EGEA Music) – elaborazione musica del brano originale Sao tomé na equador interpretato da Cesária Évora.
Tre Allegri Ragazzi Morti cd-album Primitivi del dub (2010 La Tempesta Dischi) – fender rhodes nel brano “La rivolta dell’avvocato”.
Compilation
Chill out-Blue (2007) – La Repubblica – Espresso – brano Cammino nella notte (da Dispari).
Chill out–Green (2008) – La Repubblica – Espresso – brano Amante (dall’album Tabù).
Capo Verde Terra D’Amore in Jazz (2014) – Allegato al mensile Musica Jazz/Maggio – con il brano Santo me in duetto con Gino Paoli
Lelio Swing (2014) – Allegato al mensile Musica Jazz/Dicembre – con il brano Buonanotte Rossana
Musiche per il teatro
La Grande Storia dell’Impressionismo – di M. Goldin, con M. Goldin, scenografie e visual di F. M. Iaquone e L. Attili. Musiche di scena eseguite dal vivo.
Guardiana – di F. Merloni, con F. Merloni e G. Tognazzi (regia G. Tognazzi). Musiche di scena eseguite dal vivo.
Recital in onore di Pier Paolo Pasolini – Casarsa della Delizia, 25 ottobre 2015 , Teatro Pasolini, nell’ambito degli eventi ufficiali per il 40mo anniversario dalla morte del Poeta. Con R. Anzovino, M.E. Giovanardi, D. Rossi e M. Anzovino. Voce recitante: L. Capolicchio.
La calzolaia ammirevole – di G. Lorca (regia F. Scaramucci).
L’ispettore generale – di N. V. Gogol (regia F. Scaramucci).
La donna volubile – di C. Goldoni (regia C. Pontesilli).
La nuvola in pantaloni – di V. V. Majakovskij (regia F. Scaramucci).
Il pais de cucagne – di P. Biasatti (regia F. Merisi).
Dyonisus – liberamente tratto da T. Suzuki (regia F. Merisi).
Le sette berrette di Gaspare Berretta – (testo e regia F. Scaramucci).
Storia del gatto che se ne andava per i fatti suoi (testo e regia F. Scaramucci).
Come Pierino diventò Pierone e incontrò la strega bistrega (testo e regia F. Scaramucci).
La pulce mingherlina (testo e regia F. Scaramucci).
Il signor Bonaventura – di S. Tofano (regia C. Manzon).
Musiche per la pubblicità
Alitalia – istituzionale e campagna promozionale di bordo[70]
New Holland Fiat – istituzionale[71]
Chimento Gioielli – commercial
Lotto – commercial
Palazzetti – commercial
Seleco – istituzionale
Electrolux – istituzionali
Valcucine – istituzionale
A.M.I.U – G.E.A. – istituzionale
Euroflex – commercial
Premek – istituzionale
Video
Tabù (2008, produzione e regia di Francesco Guazzoni).
Spasimo (2012, produzione Grapevine Studio, regia di Chiara Sergio).
Natural Mind/Teaser 3 (2012, produzione e regia di Francesco Guazzoni).
9 ottobre 1963 (Suite for Vajont) (2012, scritto diretto da Francesco Guazzoni, Marco Diodà e Liana Chiarot)
No Smile (Buster Keaton), (2013, produzione e regia di Francesco Guazzoni).
L’Alba dei Tram – Canzone per Pasolini (2015, regia e fotografia Gianluca Moro).
I’m not leaving (2017, direzione e montaggio Michele Mally).
Galilei (2017, regia e fotografia Gianluca Moro / Daniele Natali).
Hallelujah (2017, regia e fotografia Gianluca Moro / Daniele Natali).
Artists live forever from «Hitler versus Picasso and the Others » Original Motion Picture Soundtrack (2018, regia Claudio Poli).
Avec ma nymphe from «Water Lilies of Monet» Original Motion Picture Soundtrack (2019, regia Giovanni Troilo).
Vincent from «Van Gogh – Of Wheat Fields and Clouded Skies» Original Motion Picture Soundtrack (2019, regia Michele Piazza).
Tehamana from «Gauguin in Tahiti – Paradise Lost» Original Motion Picture Soundtrack (2019, regia Claudio Poli).
Concerti
Dispari Tour, 2006-2008 (Formazione: Remo Anzovino pianoforte, Gianni Fassetta fisarmonica, Marco Anzovino chitarra acustica. Elementi aggiunti in occasione di alcuni concerti: Antonino Puliafito violoncello, Mauro Zavagno contrabbasso).
Tabù Tour, 2008-2010 (Formazione: Remo Anzovino pianoforte, Gianni Fassetta fisarmonica, Marco Anzovino chitarra acustica e chitarra elettrica.)
Igloo Tour, 2010-2012 (Formazione: Remo Anzovino pianoforte, Gianni Fassetta fisarmonica, Marco Anzovino chitarra acustica e chitarra elettrica. Guest: Francesco Bearzatti sax tenore, Franz Di Cioccio batteria, Enzo Pietropaoli contrabbasso, Gabriele Mirabassi clarinetto, Bebo Ferra chitarra acustica, Luca Aquino flicorno).
Viaggiatore Immobile Tour, 2010-2012 (Formazione: Remo Anzovino pianoforte, Vincenzo Vasi theremin, glockenspiel, basso elettrico, campionatore, voce, Marco Anzovino chitarra acustica e percussioni, Alberto Milani chitarra elettrica. Elementi aggiunti in occasione di alcuni concerti: Edodea Ensemble archi, Valeria Sturba violino, theremin, glockenspiel, basso elettrico, campionatore, Andrea Lombardini basso elettrico).
Vivo in Tour, 2014 (Formazione: Remo Anzovino pianoforte, Vincenzo Vasi theremin, glockenspiel, basso elettrico, campionatore, voce, Valeria Sturba violino, theremin, glockenspiel, basso elettrico, campionatore, Marco Anzovino chitarra acustica e percussioni e Alberto Milani chitarra elettrica).
Premi e riconoscimenti
2019 – Nastro d’Argento – Menzione Speciale per la «Musica dell’Arte».[64]

2014 – Premio San Marco[72]

2013 – Premio Anima[73]

2011 – Moret d’Aur[74]

Collaborazioni
In carriera ha, tra i tanti, collaborato con Franz Di Cioccio, Roy Paci, London Session Orchestra, Vardan Grigoryan, Masatsugu Shinozaki, Nadia Ratsimandresy, Giuliano Sangiorgi, Gino Paoli, Oliviero Toscani, Mauro Ermanno Giovanardi, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Danilo Rossi, Dino Pedriali, Lino Capolicchio, Enzo Pietropaoli, Tre Allegri Ragazzi Morti, Davide Toffolo, Simone Cristicchi, Taketo Gohara, Paolo Baldini, Vincenzo Vasi, Francesco Bearzatti, Bebo Ferra, Gabriele Mirabassi, Luca Aquino, Mylious Johnson, Gabriele Lazzarotti, John Lui, Vito Scavo, Tommaso Cerno, Orchestra D’Archi Italiana, Coro Polifonico di Ruda, Luisa Prandina, Gianfranco Grisi, Giuseppe Ettorre, Giuseppe Cacciola, Alessandro «Asso» Stefana, Fondazione Lelio Luttazzi, Dj Aladyn, Dargen D’Amico, Roberto Dellera, Emanuela Audisio, Didi Gnocchi, Marco Goldin, Nexo Digital, 3D Produzioni.

Curiosità
Nel novembre 2003 presso l’Università degli Studi di Bologna facoltà DAMS sezione Cinema è stata discussa una tesi di laurea dal titolo “La musica nel cinema muto oggi: il commento musicale di Remo Anzovino per il film Diario di una donna perduta di G.W. Pabst”, un lavoro interamente dedicato alle musiche realizzate dal compositore per il capolavoro del cinema espressionista tedesco e che vede come protagonista Louise Brooks, eseguite per la prima volta al Cinema Lumiere di Bologna durante la rassegna Louise Brooks, la ribelle.
Remo Anzovino si è laureato all’età di 24 anni con il massimo dei voti e la lode in giurisprudenza con una tesi in diritto penale sui casi di favoreggiamento del cliente da parte dell’avvocato difensore ed un’appendice sui casi di concorso esterno nei reati associativi di stampo mafioso da parte professionista. Esercita la professione di avvocato penalista.
Il primo film muto musicato è Nanuk L’eschimese di Flaherty. La musica è stata eseguita per la prima volta con il solo pianoforte nel dicembre 2002 presso la Cineteca di Bologna al Cinema Lumiere, durante la rassegna Il cinema del circolo polare artico.
Il disegno di copertina del primo album Dispari è uno scarabocchio sugli appunti di missaggio di Ado Scaini, precursore del punk italiano (The Great Complotto; Tampax) e imprenditore culturale, che ha seguito la produzione esecutiva del disco.
La fotografia della copertina del secondo album Tabù è di Gianluca Moro (autore delle cover dei dischi, tra gli altri, di Baustelle), che si è ispirato allo Studio di Francis Bacon.
La copertina e le illustrazioni interne dell’album Igloo sono di Davide Toffolo, apprezzato fumettista italiano, oltre che leader della rock band Tre Allegri Ragazzi Morti, che ha immaginato il mondo musicale di quella opera con due orsi, altri da se stessi, che osservano un relitto di ghiaccio, come un avanzo di grattacielo, avanzare nel nulla, in uno scenario polare.
Fonte wikipedia

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