Serena scrive e dedica una poesia dal titolo «perchè lui è musica» a Jordi Bernacer, direttore d’orchestra.
Perché lui è musica.
E’ come quando si passeggia tra i tulipani
in Olanda, ne avverti la fragranza e ne cogli i variopinti colori,
immaginando gocce di infinite cromature.
E’ come quando accogli la melodia come un mulino al vento
Sospinta dall’armonico movimento delle pale, porti l’acqua al bisogno.
E’ come quando il mare brilla al sole e si agita nei fondali,
calma e turbinio di forze ataviche, di correnti armoniche,
di improvviso movimento, di affascinante sconvolgimento.
E’ come quando un sirena si abissa nelle profondità di un oceano,
in quei posti profondi e sconosciuti che restituiscono arcani di affascinante sapere,
la scoperta di angoli segreti sconosciuti eppure ricchi di tesori
e col suo canto melodioso ti conduce con se verso incanti mitologici.
E’ come quando si arriva sulla cima di una alta montagna, dominatrice di paesaggi,
e dopo tanta scalata, in vetta, di fronte il sole caldo e luminoso che accarezza il viso
e l’anima e dà gioia, cosicché fatica e affanno culminano in un sospiro.
E’ come quando la bora soffia forte su Trieste, arriva improvvisa, forte, energica
Colpendo i profili delle case, entrando tra i capelli della gente, batte sul viso e agitando il mare,
la sensazione di essere trascinati via e la corrente soffia, impietosa su di noi sconvolgendo
il nostro essere, dando spazio a emozioni e sensazioni insolite e fulminee.
E’ come quando cammini ed osservi un paesaggio e scruti con attenzione,
angoli, decori, colori, profili, luci e riflessi, e camminando e mirando le meraviglie
senti il profumo di agrumi, fiori, del mare ed i sensi gioiscono a tale tripudio.
E’ come quando i sakura giapponesi fioriscono e i loro colori sfavillanti riempiono
gli occhi, il cuore, l’anima, la mente, i sensi di opulente splendore.
E’ come quando mani generose e gentili ti sollevano, ti conducono con la loro generosità
verso musiche di armonie lontane, e afferrando quelle mani, si cerca di capire, di afferrare
almeno in parte, il mistero delle armonie in note.
E’ come quando l’orologio batte le ore, i minuti, i secondi,
e l’attesa del tempo che verrà, i palpiti del non noto che sarà esperienza,
la tensione che danza tra gli avvenimenti intessuti nella trama dello scorrere del tempo,
che mette alla prova il nostro sentire, come musica dei giorni, delle notti, dell’esistenza,
le cui ore sempre uguali, sono sempre differenti nel nostro vivere.
E’ come quando le vele spiegate di una nave conducono verso nuove terre, terre da esplorare,
da osservare in cui cercare e ricercare il senso e i significati.
E’ come il cielo stellato d’Arabia, dove osservando le stelle luminose
Proviamo sensazioni profonde come se ogni stella corrispondesse ad un nuovo sogno
Ed ogni sogno ad una nuova emozione.
E’ come quando d’estate arriva la pioggia,
fresca e abbondante si riversa su di noi e ci ristora,
e non servono impermeabili ed ombrello,
perché si vuole vivere il momento, la sensazione gradevole di quell’abbraccio.
E’ come quando un pittore, ispirato, vede nei suoi colori il suo mondo interiore
Da rappresentare, seguendo le immagini della mente, dei suoi occhi, della sua anima, del suo cuore.
E’ come un ruscello che scorre sempre nello stesso punto e sempre diverso,
con il suo suono, il suo brillio, la sua freschezza che rigenera e il cui pensiero ci addolcisce.
E’ come quando si sorride davanti ad una tazza di caffè, un dolce preferito, il cibo adorato,
come lo stupore davanti a ciò che ci interessa, è la gioia che proviamo quando davvero ci emozioniamo.
Come rugiada mattutina sui fiori, come i tasti di un pianoforte pronti nell’attesa di essere suonati,
come il silenzio ad inizio di una opera ed alla fine quando poi inizia l’applauso,
è l’overture delle emozioni, l’intermezzo dei pensieri, l’aria dei ricordi, il finale della speranza, i
il palcoscenico dell’esperienza, l’orchestra dei pensieri, la danza dei sentimenti.
il tramonto che prelude all’alba, il sole che sorge dalle montagne e illumina e brilla sul mare
Tutte queste metafore e simboli è la musica
Del maestro Jordi Bernacer per me
Lui è la gioia di vivere la sua musica,
in lui confluiscono amore, passione, armonia e sensibilità.
Gioia, passione, dedizione, coinvolgimento che ci dona attraverso la sua direzione appassionata,
dove senti vibrare il suo amore per la musica, come una rappresentazione del suo io più profondo
che ci mostra ad ogni nota, senza mai risparmiarsi un sospiro, una carezza alle armonie, il sudore, la fatica,
senza mai limitare il tempo alla sua passione e trasporto per quella magia chiamata musica.
Artista di armonie, direttore di sogni.
Perché lui è musica,
e la musica è la sua strada dell’armonia e della gioia.
Serena Amato.


Link di instagram di Jordi Bernacer jordibernacer