Serena conduce operaclassica eco italiano

Mercoledì 22 giugno alle ore 20 il maestro Myung-Whun Chung, al pianoforte e alla guida dell’Orchestra del Maggio, sul podio della Sala Mehta per uno degli ultimi appuntamenti sinfonici nel corso dell’84º Festival del Maggio Musicale Fiorentino.

In locandina le composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven.

 

Firenze, 20 giugno 2022 – A distanza di poco più di un anno dal suo ultimo concerto a Firenze tenuto nel maggio 2021, il maestro Myung-Whun Chung torna sul podio del Maggio per uno degli ultimi concerti sinfonici nel corso dell’84º Festival del Maggio mercoledì 22 giugno 2022 alle ore 20. In programma un appuntamento caratterizzato dalle composizioni di due dei massimi esponenti della prima Scuola di Vienna come Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven. In programma l’Ouverture de Idomeneore di Creta dramma in tre atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto dell’abate Antonio Varesco che debuttò il 29 gennaio 1781 al Residenztheater di Monaco e commissionato al compositore di Salisburgo dal Principe elettore Karl Theodor; si prosegue con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore, K 488, sempre di Mozart e realizzato nella primavera del 1786 in vista di una delle tante accademie in cui il Salisburghese si esibiva nella doppia veste di autore ed esecutore e che vede sedersi al pianoforte proprio il maestro Chung; in conclusione la Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68, la celebre Pastorale di Ludwig van Beehtoven composta tra il 1807 e il 1808 contemporaneamente alla Sinfonia n. 5 e insieme a essa tenuta a battesimo da Beethoven stesso il 22 dicembre del 1808 a Vienna.

Per il maestro Myung-Whun Chung, che nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera è stato numerose volte sul podio del Teatro del Maggio a partire dal suo debutto avvenuto nel marzo del 1985, sarà il primo concerto nella Sala Zubin Mehta: fra i più apprezzati direttori degli ultimi decenni, ha iniziato il suo percorso musicale come pianista, debuttando all’età di 7 anni con la Seoul Philharmonic. Nel 1974 ha vinto il secondo premio al “Concorso pianistico Čajkovskij” di Mosca. Ha completato gli studi musicali alla Juilliard School di New York e nel 1978 è diventato assistente di Carlo Maria Giulini alla Los Angeles Philharmonic e poi direttore associato presso la stessa orchestra. Dal 1984 al 1990 è stato direttore musicale dell’Orchestra della Saarländischer Rundfunk; dal 1987 al 1992 direttore ospite principale del Teatro Comunale di Firenze; dal 1989 al 1994 direttore musicale dell’Opéra Bastille, dal 1997 al 2005 direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia e nel 1999 della KBS Symphony Orchestra in Corea del Sud. Dal 2000, inoltre, ha assunto la direzione musicale dell’Orchestre Philharmonique de Radio France fino al 2015, dal 2001 al 2010 è Special Artistic Adviser della Tokyo Philharmonic Orchestra della quale dal 2011 è Direttore Onorario e dal 2005 della Seoul Philharmonic Orchestra. Dal 2006 collabora costantemente con l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano e con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia. Nella stagione 2012/2013 Myung-Whun Chung è il Direttore Ospite Principale della Sächsische Staatskapelle Dresden.

Ha diretto le più prestigiose orchestre al mondo, fra cui i Berliner Philharmoniker, il Concertgebouw di Amsterdam, la London Symphony Orchestra e la London Philharmonic, i Münchner Philharmoniker, l’Orchestre National de France e l’Orchestre de Paris, l’Orchestra Filarmonica della Scala, i Wiener Philharmoniker, la Boston Symphony Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, l’Orchestra di Cleveland, la New York Philharmonic e la Philadelphia Orchestra. Al Metropolitan Opera House di New York dirige la ripresa di Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi con Anna Tomowa-Sintow nel 1986, Madama Butterfly con Leo Nucci nel 1988 e Don Carlo nel 1997. Al Teatro Comunale di Firenze dirige la ripresa di Simon Boccanegra con Maria Chiara e Giorgio Zancanaro nel 1988 e la prima rappresentazione de La leggenda dell’invisibile città di Kitež e della fanciulla Fevronija di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov con Sara Mingardo nel 1990. Artista esclusivo della Deutsche Grammophon dal 1990, le sue numerose incisioni hanno spesso ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti della critica musicale. La sua discografia include, tra l’altro, una serie dedicata alla musica sinfonica di Dvořák, realizzata con i Wiener Philharmoniker, ed una dedicata alla musica sacra con la Filarmonica di Santa Cecilia. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività artistica, tra cui, in Italia, il “Premio Franco Abbiati” della Critica Musicale Italiana e il “Premio Arturo Toscanini”. Nel 1991 è stato nominato «Artista dell’anno» dall’Associazione dei Teatri Francesi e l’anno dopo, nel 1992, il governo francese gli ha conferito la “Legion d’Onore” per il contributo dato all’Opéra di Parigi. Nel 1995 è stato insignito tre volte del Premio «Victoire de la Musique» e nel 2002 è stato nominato accademico onorario dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il governo della Corea del Sud gli ha conferito il Kumkuan, il più importante riconoscimento in campo culturale, per il suo contributo alla vita musicale coreana; attualmente è Ambasciatore onorario per la Cultura della Corea del Sud, il primo nella storia del suo Paese. Myung-Whun Chung e i musicisti della Orchestra Philharmonique de Radio France sono stati nominati nel 2007 Ambasciatori dell’UNICEF e nel 2008 il Maestro ha ricevuto l’incarico di “Goodwill Ambassador” dall’UNICEF come riconoscimento per il suo impegno a favore dell’infanzia. Nel 2012 Myung-Whun Chung è riuscito a riunire, per la prima volta per un concerto alla “Salle Pleyel” a Parigi, la Unhasu Orchestra della Corea del Nord e la Orchestre Philharmonique de Radio France.

Il programma:

Wolfgang Amadeus Mozart

Idomeneore di Creta, Ouverture

 

Nell’estate del 1780 Mozart fu chiamato a comporre un’opera seria per il Principe elettore Karl Theodor. Nei mesi autunnali realizzò Idomeneore di Creta dramma in tre atti su libretto dell’abate Antonio Varesco che debuttò il 29 gennaio 1781 al Residenztheater di Monaco. Si dice che il Principe – che aveva anche indicato il soggetto per il libretto – fu conquistato dalla nuova opera di Mozart, così come la schiera di musicisti e intenditori presenti in teatro; il grande pubblico, invece, l’accolse con un tiepido consenso e Idomeneo venne replicato solo due volte. L’Ouverture si presenta come sintesi grandiosa dell’argomento dell’opera che vede contrapposti sentimenti e onore. La pagina si apre infatti con una fanfara scandita a piena orchestra di tono solenne ed eroico che, come la violenta tempesta che assale Idomeneo di ritorno a Creta, subito viene increspata da turbolente virate in tonalità minore, sforzati e ritmi sincopati che gettano un bagliore sinistro sul proseguo del discorso musicale.

Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 in la maggiore, K 488

Tra i numerosi gioielli concertistici composti negli anni viennesi, il Concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore K. 488 è uno tra i più apprezzati ed eseguiti del catalogo mozartiano. Fu realizzato nella primavera del 1786 in vista di una delle tante accademie in cui il Salisburghese si esibiva nella doppia veste di autore ed esecutore alla tastiera. Nella compagine orchestrale di questo concerto Mozart rinuncia alle trombe e ai timpani e sostituisce gli oboi con gli amatissimi clarinetti per ottenere un impasto timbrico più morbido e dolce e una speciale trasparenza sonora. L’Allegro si apre con una lunga introduzione orchestrale e con l’esposizione di due temi assai affini distribuiti in modo equilibrato tra solista e orchestra. L’Adagio che segue è considerato da molti tra le pagine più ispirate e poetiche composte da Mozart in virtù del tema accorato e malinconico in ritmo di Siciliana esposto dal solista. Chiude la partitura un vivacissimo Allegro in forma di rondò che con il brio e la spensieratezza tipici dei movimenti finali mozartiani cancella la mestizia del secondo movimento.

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68, Pastorale

La Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 ‘Pastorale’ fu composta tra il 1807 e il 1808 contemporaneamente alla Sinfonia n. 5 e insieme a essa fu tenuta a battesimo da Beethoven stesso il 22 dicembre del 1808 a Vienna. Per evitare che l’appellativo creasse fraintendimenti, Beethoven scrisse di seguito al sottotitolo «più espressione del sentimento che pittura», volendo precisare che la sua nuova creatura sinfonica era ispirata più alle impressioni suscitate dalla Natura che al descrittivismo musicale tout court. Nei cinque movimenti in cui è articolata la Sinfonia n. 6 Beethoven si mette in ascolto della Natura trasfigurando in suono i molteplici sentimenti provati dall’uomo al suo cospetto e il risultato è una pagina di idilliaca bellezza in cui si mescolano sensazioni e ricordi di vita campestre da sempre tanto cari al musicista. Il diletto che ristora il cuore all’arrivo in campagna prende vita in un primo movimento – Allegro ma non troppo –  in cui per la prima volta nella produzione sinfonica beethoveniana manca lo scontro dialettico tra primo e secondo tema in favore di due temi parimenti amabili che dialogano armoniosamente. L’Andante molto mosso pare voler sospendere il tempo nella scena al ruscello con quel tema cullante su ritmo di barcarola interrotto solo alla fine dai richiami onomatopeici di usignolo, quaglia e cuculo affidati ai legni. Lo Scherzo esprime tutta la gioia di un’allegra brigata di contadini che danzano festosi finché un temporale non li coglie di sorpresa: tremoli degli archi, scale cromatiche e una brusca virata di tonalità – da fa maggiore a fa minore – offuscano nel quarto movimento l’atmosfera bucolica della Sinfonia. Ma dopo la tempesta ecco giungere nell’ultimo movimento – Allegretto – una pace ritrovata. Il canto che si leva in orchestra è il sentito ringraziamento alla Divinità che ha placato la furia degli elementi ripagando l’animo umano di ogni turbamento.

La locandina:

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Idomeneo, re di Creta K. 366: Ouverture

Versione da concerto con Finale di Carl Reinecke

WOLFGANG AMADEUS MOZART

Concerto in la maggiore K. 488 per pianoforte e orchestra Allegro / Adagio / Allegro assai

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 Pastorale

Allegro non troppo / Andante molto mosso / Allegro / Allegro / Allegretto

 

Direttore e pianoforte

Myung-Whun Chung

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Prezzi:

Settore D: 25€

Settore C: 40€

Settore B: 70€

Settore A: 100€

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *