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LuganoMusica s’inaugura con Emmanuel Tjeknavorian e i Wiener Symphoniker: giovani stelle del podio e grandi interpreti per la nuova stagione

 

Domenica 25 settembre, alle ore 19 al LAC, la nuova stagione di LuganoMusica s’inaugura con il concerto dei Wiener Symphoniker diretti da Emmanuel Tjeknavorian. Il direttore austriaco di origini armene, che il pubblico di Lugano ha già conosciuto in veste di violinista, apre il nuovo ciclo di concerti con un programma raffinato che accosta l’Ouverture tragica e le Variazioni su un tema di Haydn di Johannes Brahms alla Sinfonia concertante per oboe, fagotto, violino, violoncello e orchestra dello stesso Franz Josep Haydn, per finire con la polka-mazurka Die Libelle di Josef Strauss e il valzer Wein, Weib und Gesang di Johann Strauss figlio. Un’immersione nelle suggestioni musicali della Vienna Romantica, che da Brahms arriva fino agli Strauss, la dinastia che aveva dato dignità sinfonica a «quel ballo straniero e indecente» come l’aveva descritto il London Times, ma bello e seducente come la città che una orchestra ricca di storia qual è quella dei Wiener Symphoniker rappresenta in tutto il mondo.

 

 

Tjeknavorian è il primo dei giovani talenti del podio, già richiesti e riconosciuti a livello internazionale nonostante la giovane età, che la nuova stagione porta sul palcoscenico del LAC: da Lahav Shani con la Rotterdam Philharmonic a Santtu-Matias Rouvali con la Philharmonia Orchestra e ancora Klaus Mäkelä con l’Orchestre de Paris.

Per gli appuntamenti sinfonici è atteso il ritorno di Daniel Harding, che guida il Concertgebouworchester, e di Iván Fischer alla testa della sua Budapest Festival Orchestra. Anche per la nuova stagione Daniele Gatti e l’Orchestra Mozart sono a Lugano per un concerto durante la settimana di Pasqua. È ospite della stagione per la prima volta l’Orchestre de Chambre de Lausanne con Renaud Capuçon, suo nuovo direttore artistico. Il programma lascia spazio alla musica barocca e all’esecuzione storicamente informata con la partecipazione di gruppi prestigiosi quali Ensemble Claudiana, Il Giardino Armonico, Le Concert des Nations e I Barocchisti. Tra gli artisti e gli ensemble della rassegna di concerti da camera ci sono Maurizio Pollini, il flautista Emmanuel Pahud che torna a Lugano dopo la sua residenza al LAC nel 2018, il pianista Arkadij Volodos’ e il sestetto vocale King’s Singers.

Nel centesimo anniversario della nascita, LuganoMusica rende omaggio al compositore ungherese György Ligeti, tra le voci più rappresentative del Novecento, con due appuntamenti: il Quatuor Diotima esegue i quartetti per archi n. 1 e n. 2, mentre Gabriele Carcano è interprete di una selezione degli Études per pianoforte.

«Il ritorno alla normalità stimola nuovamente l’interesse del pubblico verso l’ascolto» dice il direttore Etienne Reymond. «Per questo proseguo nella mia ricerca e proposta di interpreti sempre nuovi e di programmi sempre in grado di stimolare la curiosità degli ascoltatori e la loro voglia di conoscere».

 

 

 

Calendario 2022-23

 

Grandi orchestre e grandi direttori

 

La stagione si apre domenica 25 settembre con i Wiener Symphoniker guidati da Emmanuel Tjeknavorian. Il direttore d’orchestra e violinista, classe 1995, sceglie due composizioni di Johannes Brahms – l’Ouverture tragica in re minore, le Variazioni su un tema di Haydn – accostandole alla Sinfonia concertante in si bemolle maggiore di Haydn, alla polka-mazurka Die Libelle e al valzer Wein, Weib und Gesang di Josef Strauss.

 

Giovedì 27 ottobre la Sala Teatro ospita il concerto dell’Orchestre de Chambre de Lausanne, accompagnata dal suo nuovo direttore artistico Renaud Capuçon, nella doppia veste di direttore e solista al violino. Il programma tutto francese comprende la rapsodia da concerto Tzigane e Ma mère l’oye di Maurice Ravel, la romanza per violino e orchestra Rêverie et caprice di Hector Berlioz e la suite dalle musiche di Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré.

 

Domenica 13 novembre torna a Lugano Daniel Harding, alla testa dell’Orchestra reale del Concertgebouw. Il direttore britannico, che ormai da qualche anno si divide tra il podio e la cabina di pilotaggio, affronta la monumentale Nona Sinfonia di Gustav Mahler.

 

Venerdì 2 dicembre approda al LAC Lahav Shani, giovane direttore israeliano tra i talenti del podio di questa stagione, con l’orchestra che lo ha voluto come direttore stabile a soli due mesi dal debutto, la Rotterdam Philharmonic. Yefim Bronfman è solista al pianoforte per il terzo concerto in do minore op. 37 di Ludwig van Beethoven, seguito dalla Sinfonia n. 9 in re minore di Anton Bruckner.

 

Un appuntamento con il barocco quello di giovedì 9 febbraio: l’Ensemble Claudiana diretto da Luca Pianca, che è anche solista al liuto, interpreta un concerto interamente dedicato alla musica di Claudio Monteverdi, con le voci del mezzo-soprano Marie-Claude Chappuis e del basso Fulvio Bettini.

 

Domenica 5 marzo torna il concerto dell’orchestra e dei cori di Superar Suisse, il sistema europeo che incentiva nei bambini e negli adolescenti la pratica musicale come strumento formativo e di crescita, e che in Svizzera coinvolge oltre 500 ragazzi in più sedi. Le orchestre di Lugano, Zurigo e Basilea sono dirette da Pino Raduazzo e Carlo Taffuri.

 

Giovedì 9 marzo la Sala Teatro accoglie Giovanni Antonini insieme all’ensemble Il Giardino Armonico, che ha fondato riunendo artisti dalle migliori istituzioni europee. Le sorelle Katia e Marielle Labèque, formidabile duo pianistico, sono soliste nei concerti per due fortepiani e orchestra in fa e mi bemolle maggiore di Mozart. Completano il programma la Sinfonia n. 43 di Haydn e l’ouverture Olympie di Joseph Martin Kraus.

 

Lunedì 20 marzo è la volta di Iván Fischer con la sua Budapest Festival Orchestra, tra le dieci migliori orchestre al mondo secondo BBC Music Magazine. Li accompagna Rudolf Buchbinder, solista al pianoforte per il concerto n. 4 in sol maggiore di Ludwig van Beethoven, preceduto dai Symphonic Minutes di Ernő Dohnányi. La seconda parte del programma è dedicata a Richard Strauss, con Don Giovanni, la Danza dei sette veli dall’opera Salome e Till Eulenspiegel lustige Streiche.

 

Lunedì 3 aprile il direttore finlandese Santtu-Matias Rouvali dirige la Philharmonia Orchestra, di cui è direttore principale dal 2021, imponendosi all’attenzione internazionale a soli 35. Sui leggii uno dei brani più amati del repertorio per violino e orchestra, il Concerto in mi minore di Felix Mendelssohn, nell’interpretazione di Julian Rachlin, seguito dalla Sinfonia n. 5 in mi bemolle maggiore di Jean Sibelius.

 

Giovedì 13 aprile è in programma l’ormai consueto e sempre atteso appuntamento primaverile con l’Orchestra Mozart, diretta da Daniele Gatti. Il pubblico di Lugano ha imparato a conoscere la straordinaria energia dei musicisti della Mozart, impegnati questa volta nelle Variazioni su un tema di Haydn e nella Sinfonia n. 4 in mi minore di Johannes Brahms, e nell’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner.

 

Mercoledì 19 aprile Jordi Savall e Le Concert des Nations interpretano il brano di François Couperin che ha dato il nome all’ensemble. Savall è un instancabile scopritore di mondi sonori e nella suite ripercorre insieme ai musicisti dell’ensemble che ha fondato i ritratti delle nazioni dell’Europa Barocca.

 

Venerdì 12 maggio il ciclo di concerti sinfonici si chiude con Klaus Mäkelä e Beatrice Rana: il direttore finlandese affronta la Sinfonia n. 7 in do maggiore op. 60 Leningrado di Dmitrij Šostakovič, alla testa dell’Orchestre de Paris di cui è direttore musicale; la pianista italiana si misura con la Rapsodia su un tema di Paganini op. 43 di Sergej Rachmaninov.

 

Récital e musica da camera

 

Martedì 11 ottobre sono i King’s Singers a inaugurare la rassegna dei récital. Il “sestetto vocale superlativo” ha mantenuto la propria forte identità sonora nonostante negli anni si siano succeduti 28 solisti e interpreta un programma con le musiche di Zoltán Kodály, Johannes Brahms, György Ligeti, William Byrd, Ralph Vaughan Williams, Hugo Alfvén, Randy Newman ed Elton John.

 

Giovedì 17 novembre è atteso il ritorno dei Barocchisti, ensemble tra le eccellenze svizzere per il repertorio barocco, i cui musicisti, guidati dal direttore e fondatore Diego Fasolis, sono impegnati ancora una volta in una opera monumentale di Johann Sebastian Bach qual è L’arte della fuga.

 

Lunedì 5 dicembre è atteso il ritorno di Emmanuel Pahud, artista in residenza a Lugano per la stagione 2018-19. Il flautista francese, tra gli interpreti più richiesti a livello internazionale, è in duo con il pianista Yefim Bronfman per la sonata in si bemolle maggiore di Mozart, quella in mi bemolle maggiore di Johannes Brahms, Undine op. 167 di Carl Reinecke e la sonata in re maggiore op. 94 di Sergej Prokof’ev.

 

Domenica 15 gennaio la sala Teatro ospita Jean-Guihen Queyras e Alexandre Tharaud, affiatato duo violoncello-pianoforte che il pubblico di Lugano ha già potuto ascoltare nel 2019. In programma alcuni dei capolavori del repertorio per questo organico, come la Sonata per violoncello e pianoforte di Francis Poulenc, l’Arpeggione di Franz Schubert e due brani dai Pièces de Viole di Marin Marais.

 

Martedì 31 gennaio è in programma il recital di Francesco Piemontesi, raffinato interprete di un programma per pianoforte solo che accosta il secondo libro dei preludi di Claude Debussy alla Sonata in si bemolle maggiore D. 960 di Franz Schubert.

 

Mercoledì 15 febbraio il pubblico di LuganoMusica potrà ascoltare lo straordinario pianismo di Arkadij Volodos’, che ha sempre riservato uno spazio particolare ai récital per strumento solo. Volodos’ accosta i diciotto pezzi di Davidsbündlertänze di Robert Schumann a una selezione di Preludi e Sonate di Aleksandr Skrjabin.

 

Un altro atteso appuntamento del ciclo di concerti da camera è quello con Maurizio Pollini, icona indiscussa del pianismo internazionale, martedì 28 marzo. Il programma verrà annunciato successivamente sul sito www.luganomusica.ch.

 

Mercoledì 29 marzo il pianista Gabriele Carcano traccia un percorso tra diversi mondi sonori, tra musica contemporanea e Novecento storico: due dai 24 Studies in African Rhythm di Fred Onovwerosuoke, Allegro barbaro e la Sonata per pianoforte di Béla Bartók, una selezione dagli Études per pianoforte di György Ligeti, la nuova composizione di Silvia Borzelli e tre brani di Claude Debussy.

 

Weekend di Quartetti

 

Torna con tre nuovi ensemble ospiti il weekend che ogni anno LuganoMusica dedica al Quartetto d’archi, formazione musicale che dal Settecento in poi ha ispirato le sperimentazioni di molti compositori, da Haydn a Bartók.

 

Venerdì 10 febbraio il Quartetto Belcea inaugura la rassegna, con un programma che accosta la nuova composizione di Guillaume Connesson al quartetto n. 10 in mi bemolle maggiore di Franz Schubert e a quello n. 15 in mi bemolle minore di Dmitrij Šostakovič. Fondato nel 1994 al Royal College of Music di Londra, il quartetto riunisce diverse influenze europee.

 

Sabato 11 febbraio è protagonista il Quatuor Diotima, formazione ugualmente appassionata al repertorio romantico e a quello contemporaneo, come il nome lascia intendere. Il programma si immerge nella musica ungherese e slava, con i due quartetti di Leoš Janáček e altrettanti di György Ligeti.

 

Domenica 12 febbraio il ciclo si chiude con il Quartetto d’archi del Teatro alla Scala, impegnato nel Quartetto per archi in fa maggiore Kaiserquartett di Haydn, nel Quartetto d’archi n. 16 in fa maggiore di Beethoven e nel Quartetto d’archi n. 1 in do minore di Johannes Brahms.

 

LuganoMusica Ensemble

 

Mercoledì 2 e venerdì 4 novembre tornano gli appuntamenti con il LuganoMusica Ensemble, straordinario laboratorio musicale che riunisce i migliori musicisti della regione in un gruppo coeso, versatile e modulare, in grado di affrontare un repertorio ampio che includa autori e brani poco frequentati e grandi pagine cameristiche. Questi musicisti si misurano con programmi sempre originali e innovativi, con grande padronanza tecnica e stilistica. Il tema di questa stagione è “Lieder ohne Worte”, cioè la musica vocale romantica (sia liederistica, sia operistica) in trascrizione.

 

Nuova Generazione

 

LuganoMusica dedica quattro appuntamenti ai migliori musicisti della nuova generazione: martedì 25 aprile il violinista svedese Johan Dalene, vincitore del Norwegian Soloist Prize e della Carl Nielsen Competition nel 2019, in duo con il pianista Christian Ihle Hadland; mercoledì 3 maggio il duo formato dalla violoncellista svizzera Nadège Rochat e dal chitarrista spagnolo Rafael Aguirre; mercoledì 10 maggio il récital pianistico di Nicolas Namoradze, vincitore dell’Honens International Piano Competition di Calgari; mercoledì 17 maggio il pianista italiano Filippo Gorini, allievo tra gli altri di Alfred Brendel e Mitsuko Uchida.

 

 

 

 

 

 

 

Contaminazioni

 

Al via anche le rassegne di LuganoMusica che aprono nuovi orizzonti di contaminazione tra generi e arti.

La serie EAR, Electro Acoustic Room presenta cinque concerti dedicati alla musica elettronica, elettroacustica e all’esperienza dell’ascolto, un progetto di Spazio21 del Conservatorio della Svizzera italiana in coproduzione con LuganoMusica. Il programma spazia dalla musica elettroacustica e acusmatica di Denis Dufour (28 ottobre) all’esibizione del compositore tedesco Clemens von Reusner (13 ottobre), che deciderà liberamente il programma della serata; dall’esperienza di ascolto binaurale della performance c e n e r e (10 marzo) all’ascolto immersivo curato dalla classe di composizione del Conservatorio della Svizzera Italiana (21 aprile) e al live elecronics (28 aprile). Il programma completo è disponibile su luganomusica.ch.

 

La sperimentazione tra linguaggi artistici e generi è il fil rouge che lega anche la programmazione di Early Night Modern, ciclo che rilegge i grandi classici attraverso nuovi linguaggi, dal jazz alla contemporanea, realizzato in coproduzione con OGGIMUSICA, in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera Italiana e con il sostegno di Fondo Swisslos, Città di Lugano e Pro Helvetia

Giovedì 27 ottobre per il primo appuntamento del ciclo Ulrike Mayer-Spohn (flauti dolci) e Javier Hagen (voce ed electronics) tornano al Lied romantico eseguendo un ciclo di Mathias Steianuer e una nuova composizione di Javier Hagen su testi di Kafka. Domenica 13 novembre il Lugano Percussion Ensemble mette in discussione l’immaginario sonoro degli strumenti a percussione, con un programma che ne esplora le sfumature e la raffinatezza timbrica. Venerdì 2 dicembre è in programma Spectrum Memoriae, progetto di trasfigurazione di dati scientifici in forma musicale e visuale, al fine di ricreare uno spazio artistico in grado di respirare ed entrare in sintonia con i musicisti che lo occupano. Sempre venerdì 2 dicembre il compositore e performer Pierre Alexandre Tremblay improvvisa con basso e laptop una ricomposizione del materiale del suo ultimo album su Empreintes DIGITALes. Lunedì 20 marzo Gilles Grimaitre alle tastiere e Julien Mégroz alle percussioni presentano HYPER STUCK, progetto iniziato con il lockdown che raccoglie le composizioni di Alex Paxton, Lucas Musy, Asia Ahmetjanova, Mathis Saunier, Colin Alexander, Sawyer Adler, che hanno partecipato a un concorso indetto dal duo.

 

 

Biglietteria

Orari biglietteria LAC:
martedì-venerdì: 11.00–18.00
sabato-domenica-festivi: 10.00–18.00
Vendita telefonica martedì-domenica 14.00-18.00. Tel. +41 58 866 42 22

Informazioni generali: +41 58 866 42 85, info@luganomusica.ch

 

Per informazioni:

Diana Ivanisevic

Comunicazione e stampa

+41 58 866 42 89

diana.ivanisevic@luganomusica.ch

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