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Festival d’Autunno del Maggio Musicale Fiorentino

Domenica 27 novembre 2022 alle ore 20 il maestro Christoph Eschenbach, alla guida dell’Orchestra del Maggio, per il Festival d’Autunno: in cartellone la Sinfonia n. 7 di Anton Bruckner.

 

 

Firenze, 25 novembre 2022 – Continuano gli appuntamenti sinfonici del Festival d’Autunno del Maggio: domenica 27 novembre 2022 alle ore 20, il maestro Christoph Eschenbach, sale sul podio della sala Zubin Mehta alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per il concerto che segna il suo ritorno al Maggio a distanza di sei anni dal suo ultimo concerto.

Sui leggii dell’orchestra la magnifica Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner, composta fra il 1881 e il 1883 di impronta wagneriana anzi con un chiaro omaggio nei confronti di Richard Wagner verso il quale Bruckner  – che gli dedicò la sua Terza – nutriva una sorta di adorazione, e tenuta a battesimo al Gewandhaus di Lipsia il 30 dicembre 1884 da Arthur Nikisch con un esito di pubblico trionfale. Il concerto ha una durata complessiva di circa un’ora e dieci minuti.

Christoph Eschenbach, che a Firenze ha debuttato in veste di pianista nel novembre del 1969, torna dunque al Maggio a sei anni di distanza dal suo ultimo concerto, tenuto il 30 novembre del 2016; considerato uno dei massimi direttori d’orchestra sulla scena internazionale e acclamato inoltre nella doppia veste di direttore e pianista, vanta una formazione fortemente legata alla tradizione musicale tedesca: noto per il vasto repertorio e la profondità delle sue interpretazioni, ha diretto importanti orchestre ottenendo alcuni dei più prestigiosi riconoscimenti musicali.

Dopo aver studiato con Eliza Hansen al pianoforte e Wilhelm Brückner-Rüggeberg per la direzione d’orchestra, ha vinto importanti premi pianistici, come come l’ “ARD Competition” di Monaco di Baviera nel 1962 e il “Concorso Clara Haskil” nel 1965, che gli hanno aperto la strada a una crescente fama internazionale. Grazie al sostegno di direttori quali George Szell ed Herbert von Karajan, si è dedicato maggiormente alla direzione d’orchestra rivestendo ruoli prestigiosi fin dai primi anni di carriera: direttore principale e direttore artistico dell’Orchestra della Tonhalle di Zurigo dal 1982 al 1986; direttore musicale della Houston Symphony Orchestra dal 1988 al 1999; direttore musicale della NDR Symphony Orchestra dal 1998 al 2004, della Philadelphia Orchestra dal 2003 al 2008 e dell’Orchestre de Paris dal 2000 al 2010. Dal 2010 al 2017 Eschenbach ha ricoperto la carica di direttore musicale della Washington National Symphony Orchestra. Numerose le orchestre da lui dirette nel corso della sua carriera, come l’Orchestra Filarmonica di Vienna e quella di Berlino, la Chicago Symphony Orchestra, la Staatskapelle di Dresda, l’Orchestra della Scala Milano, la London Philharmonic Orchestra e la NHK Symphony Orchestra di Tokyo.

Eschenbach vanta anche un’imponente discografia, realizzata in cinquant’anni di carriera sia come direttore d’orchestra che come pianista, con un repertorio che si articola da Johann Sebastian Bach alla musica contemporanea; molte delle sue registrazioni, considerate dei modelli di riferimento, hanno ricevuto numerosi premi, tra cui il “German Record Critics’ Prize”, il “MIDEM Classical Award” e un Grammy Award.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi meriti artistici fra cui: Chevalier de la Légion d’Honneur; Commandeur des Arts et des Lettres e la Croce al merito della Repubblica Federale tedesca. Ha vinto, inoltre, anche il Leonard Bernstein Award e nel 2015 ha ricevuto l’Ernst von Siemens Award.

Il programma:

Anton Bruckner

Sinfonia n. 7 in mi maggiore

Composta da Bruckner tra il 1881 e il 1883, la Sinfonia n. 7 in mi maggiore non fu oggetto, come le altre, della tormentata pratica di ripensamenti e revisioni multiple divenuta una costante dell’autore. Il successo della Settima, tenuta a battesimo al Gewandhaus di Lipsia il 30 dicembre 1884 da Arthur Nikisch, segnò finalmente un punto di arrivo per il sessantenne Bruckner consolidandone la fama di sinfonista. Tuttavia non mancarono le solite voci discordanti, prima tra tutte quella del critico Eduard Hanslick che si definì incapace di formulare un giudizio equilibrato su quella sinfonia ritenuta “innaturale, rigonfia, malaticcia”. Le ragioni di tanta acrimonia affondavano le radici nell’impronta più che mai wagneriana che caratterizza la Settima: melodie segnate da cromatismi continui, elaborazioni armoniche ardite, oscillazioni tra momenti di intimità cameristica e squarci di grandiosità orchestrale, a cui va ad aggiungersi l’omaggio palese a Richard Wagner presente nel secondo movimento. Mentre Bruckner stava ultimando l’Adagio, infatti, fu raggiunto dalla notizia della morte di Wagner, avvenuta il 13 febbraio 1883. Per Bruckner fu un colpo terribile che lo sconvolse a tal punto da indurlo a inserire come coda dell’Adagio stesso un epicedio in memoria del musicista amato più di ogni altro. Un movimento nato sotto il presentimento della fine imminente del venerato maestro che raggiunge il suo culmine emotivo nel corale intonato dalle tube wagneriane, strumenti fortemente voluti e utilizzati da Wagner nella Tetralogia che trovano uno spazio privilegiato nella Settima Sinfonia di Bruckner.

 

La locandina:

ANTON BRUCKNER

Sinfonia n. 7 in mi maggiore

Allegro moderato / Adagio: Sehr feierlich, und sehr langsam / Scherzo: Sehr schnell / Finale: Bewegt, doch nicht schnell

Direttore

Christoph Eschenbach

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

 

Prezzi:

Settore D: 25€ – Settore C: 40€ – Settore B: 65€ – Settore A: 100€

 

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