Martha Argerich e Charles Dutoit a Lugano con i giovani musicisti della European Philharmonic of Switzerland
Venerdì 17 novembre 20:30 LuganoMusica presenta uno dei concerti più attesi della stagione: la grande pianista Martha Argerich torna a esibirsi a Lugano con Charles Dutoit e i giovani della European Philharmonic of Switzerland. Sono le meraviglie del Tombeau de Couperin di Ravel e il Concerto per pianoforte di Schumann del programma musicale a confermare che la regina del pianoforte è ancora saldamente sul trono. Nella seconda parte Dutoit dirige la Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92 di Beethoven, nuovo appuntamento del percorso attraverso i capolavori beethoveniani. Dopo aver ascoltato la n. 4 e la n. 5 con Daniele Gatti, con la n. 7 sono danza e ritmo a permeare questa partitura che conquista già al primo ascolto.
Prima del concerto, mercoledì 15 novembre 2023 ore 18.30 è il musicologo Fabio Sartorelli a guidare il pubblico e approfondire la conoscenza del corpus della musica sinfonica con la conferenza Le Sinfonie di Beethoven.
«Penso che sia il temperamento. Penso di avere un temperamento giovane. Non nella vita, ma quando suono. Credo» dice Martha Argerich a proposito della sua luminosa freschezza che da sempre accompagna le sue esibizioni. E come il pubblico di Lugano ricorda grazie al “Progetto Martha Argerich”, una reciproca fascinazione lega la pianista argentina alle nuove generazioni di musicisti: mito di tanti giovani pianisti, è stata instancabile nel cercare per loro occasioni di affermazione e crescita. Accade anche in questa collaborazione artistica con la European Philharmonic of Switzerland (EPOS), fondata nel 2015 dai membri della Gustav Mahler Youth Orchestra (GMJO) per continuare il percorso musicale degli ultimi 15 anni. Con musicisti di oltre 20 nazionalità di età compresa tra i 20 e i 35 anni, l’EPOS è senza dubbio una delle più eccitanti e promettenti giovani orchestre di oggi.
La EPOS e Charles Dutoit si sono incontrati in occasione dei concerti al Festival di Montreux nel 2018: «Quando ho iniziato con l’orchestra sono rimasto molto stupito di quanto velocemente siamo giunti al risultato, veramente spettacolare in soli due giorni. Sono pieno di ammirazione, hanno dei grandi solisti ed è molto facile lavorare con loro», racconta Dutoit. Anche in quell’occasione c’era Martha Argerich, che con Dutoit condivide un profondo rapporto artistico e personale.
«Che piacere ascoltare il mirabile equilibrio che si instaura tra Martha Argerich e l’orchestra. E se il piacere è totale, è certamente perché rende tangibile l’ispirazione musicale che Martha Argerich suscita nei musicisti intorno a lei… Con quale avidità musicale li cerca per dialogare meglio! Martha Argerich non suona verso il pubblico: è rivolta verso l’orchestra. Vuole farne parte, attinge agli altri per poi reinventarsi meglio nelle pagine che ha esplorato più e più volte», scrive Thomas Muller su Bachtrack.
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