Serena conduce operaclassica eco italiano

Ufficio Stampa                                                                                                                                                                       30/04/2024

Grandi interpreti per la terza tappa dell’integrale brahmsiana al Teatro Filarmonico

I BRANI PIÙ ICONICI DI BRAHMS ESEGUITI

DAL MAESTRO FRANZ SCHOTTKY E DAL PIANO DI PIETRO DE MARIA

Il 3 e il 4 maggio, il virtuosistico Secondo concerto per pianoforte e la Terza sinfonia di Brahms

Venerdì 3 maggio ore 20

Sabato 4 maggio ore 17

Brahms 3 Schottky De Maria

Teatro Filarmonico di Verona

Doppio appuntamento nel fine settimana per uno dei concerti più attesi della stagione: venerdì 3 e sabato 4 maggio, al Teatro Filarmonico, Franz Schottky, allievo di Celibidache e maestro del repertorio tedesco, guida l’Orchestra areniana nella celebre Terza sinfonia di Brahms e nel Secondo concerto per pianoforte col raffinato solista Pietro De Maria. Veneziano, pluripremiato, forte di un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, De Maria è anche l’unico pianista italiano ad aver inciso ed eseguito dal vivo l’opera omnia di Chopin: per il terzo appuntamento dell’integrale brahmsiana, torna ad esibirsi con i complessi artistici di Fondazione Arena a ventisette anni dall’unica collaborazione in uno dei brani più impegnativi di tutto il repertorio pianistico. Dopo la prima di venerdì 3 maggio, alle 20, si replica sabato 4 maggio, alle 17.

Il concerto (il 6° della Stagione Sinfonica 2024) ha una durata di 85 minuti circa più intervallo. Biglietti da 10 a 26 euro, con tariffe speciali under30, abbonamenti e carnet disponibili al link www.arena.it/it/teatro-filarmonico, alla Biglietteria dell’Arena e, due ore prima di ogni concerto, alla Biglietteria del Filarmonico in via Mutilati.

Ad aprire il programma è il Secondo concerto per pianoforte e orchestra, pagina ricca, varia e soprattutto estesa (quattro movimenti in luogo dei canonici tre, “un piccolo concerto con un piccolo scherzo”, come ironicamente lo definiva lo stesso autore nel 1881, prima di darlo alle stampe) che esplora l’universo brahmsiano e le potenzialità espressive dello strumento, richiedendo al solista grande virtuosismo e resistenza. Dall’arioso primo movimento nella tonalità d’impianto di Si bemolle, in cui il pianoforte si confronta con l’orchestra, immerso in essa, si passa al “piccolo scherzo”, sorta di avventuroso “concerto nel concerto” in re minore. Una stupenda elegia affidata al dialogo col violoncello è il successivo Andante, prima di uno scoppiettante, ed elegantemente ammiccante, Rondò finale. Consacrata dal cinema e da un proprio fascino senza tempo, la Terza sinfonia poggia su una sorta di motto musicale di tre note che apre e chiude l’intera composizione, traducibile in italiano come “libero ma felice” in contrapposizione all’autoritratto giovanile di “libero ma solo”. L’Allegro con brio che apre la Sinfonia, scritta nel 1883, pare emergere da nordiche brume per esplodere in impetuosa melodia. L’autentica vena romantica e melanconica di Brahms emerge nei movimenti centrali, dopo il lirico Andante, dal celeberrimo Poco Allegretto di seducente introspezione (immortalato dal mèlo Le piace Brahms? di Anatole Litvak dal romanzo di Sagan). Il tempestoso Allegro finale si stempererà in un lungo diminuendo, in cui le ombre del tema iniziale sembrano rischiarate dalla luce calda di un sereno tramonto. Tramonto protagonista del prossimo concerto sinfonico che, il 10 e l’11 maggio, concluderà l’integrale brahmsiana con il maestro Eckehard Stier a dirigere la Quarta sinfonia e il Primo concerto per pianoforte con l’acclamata Lilya Zilberstein. Per l’ultimo appuntamento sinfonico di primavera, il 17 e il 18 maggio, Hansjörg Albrecht guiderà un programma dedicato a Richard Strauss, con i poemi sinfonici Don Juan e Vita d’eroe e il Primo concerto per corno, solista Paolo Armato.

La nuova BCC Veneta si conferma main sponsor della Stagione Artistica 2024 del Teatro Filarmonico.

Nella ricca programmazione di Arena Young per il mondo della scuolae i giovani, la rassegna Andiamo a teatro offre la possibilità di assistere ai concerti al Teatro Filarmonico e partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio al linguaggio sinfonico e alla musica in programma a cura di Fondazione Arena, nella prestigiosa Sala Maffeiana.È possibile partecipare al Preludio venerdì sera alle 19 e sabato pomeriggio alle 16. Info e prenotazioni: Ufficio Formazione scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933

BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona

Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45

Tel. 045 8005151

BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona

Aperta due ore prima dello spettacolo

Tel 045 8002880

biglietteria@arenadiverona.it

Call center (+39) 045 8005151

www.arena.it

Punti vendita TicketOne.it

venerdì 3 maggio ore 20.00

Sabato 4 maggio ore 17.00

Brahms 3 Schottky De Maria

Johannes Brahms

Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore, op. 83

Sinfonia n. 3 in Fa maggiore, op. 90

Direttore Franz Schottky

Pianoforte Pietro De Maria

Orchestra della Fondazione Arena di Verona

informazioni

Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona Via Roma 7/D, 37121 Verona

tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939-1847

ufficio.stampa@arenadiverona.itwww.arena.it

FRANZ SCHOTTKY

Direttore d’orchestra

Franz Schottky è Direttore Principale, Direttore Artistico e Fondatore della Munich Kammerphilharmonie dacapo, con cui registra opere di Haydn insieme al violinista Thomas Albertus Irnberger. Dalla sua fondazione nel 2000, l’orchestra vanta un vasto pubblico sia in Germania che all’estero e un posto permanente nella ricca vita culturale della capitale della Baviera.

Allievo di Sergiu Celibidache, direttore musicale dei Münchner Philharmoniker, diviene uno dei suoi ultimi e più stretti studenti fino alla morte del maestro. L’insegnamento comprende la cosiddetta Fenomenologia Musicale, la filosofia musicale propria di Celibidache, che oggi trasmette come docente ospite, recentemente all’Università di Shanghai e al Conservatorio di Praga.

Dal 2014 è membro della giuria della Verona International Piano Competition.

Nel 2019 debutta negli Stati Uniti con la Seconda Sinfonia di Brahms.

Dirige regolarmente come ospite in orchestre rinomate di tutto il mondo, tra le quali vi sono la Jerusalem Symphony Orchestra, la Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro, la Sinfonica Siciliana, la Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, la Moravian Philharmonic di Olomouc, la Capella Cracoviensis, la Filarmonica Oltenia Craiova, la Szolnok Symphony, la Kazakh State Chamber Orchestra Academy of Soloists e la Sinfónica del Estado de México OSEM.

Si esibisce su prestigiosi palcoscenici internazionali, quali il Musikverein di Vienna, la Smetana Hall di Praga, l’Accademia Liszt di Budapest, la Henry Crown Hall di Gerusalemme e il Gasteig di Monaco.

Accompagna solisti internazionali, tra cui Natalia Gutman, Anna Tifu e Ingolf Turban.

Da molti anni si dedica alle opere sinfoniche di Anton Bruckner: a Nur-Sultan (oggi rinominata Astana) dirige la prima esecuzione della Quarta Sinfonia, a Kharkiv la prima esecuzione della Sesta Sinfonia e a Chișinău le prime esecuzioni della Terza e della Sesta Sinfonia.

Debutta con l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico durante la Stagione Sinfonica 2014.

Torna al Filarmonico nel sesto appuntamento della Stagione Sinfonica 2024.

PIETRO DE MARIA

Direttore d’orchestra

Nato a Venezia nel 1967, Pietro De Maria inizia lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si diploma sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove consegue nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.

Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, riceve il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli viene assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.

È Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo e all’Accademia di Musica di Pinerolo.

La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Umberto Benedetti Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Daniele Rustioni, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb.

Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente realizza un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg.

Registra l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg, i Concerti di Chopin con Daniele Rustioni e l’ORT, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste. È attualmente impegnato nell’esecuzione dell’integrale delle Sonate e dei Concerti di Beethoven.

Collabora con Fondazione Arena per il Concerto di Natale del 1997 al Teatro Nuovo.

Dirige per la prima volta al Teatro Filarmonico al sesto appuntamento della Stagione Sinfonica 2024.

foto

manifesto concerti Brahms

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