Quello della progettazione è un duro lavoro che richiede tempi, risorse (umane e capitali) e coerenza. Pertanto, in prossimità delle festività natalizie e all’indomani della pubblicazione della graduatoria comunale per i contributi degli eventi a esse legati, desideriamo spiegare perché, in quanto Associazione Contaminazioni, abbiamo scelto di non partecipare al bando e offrire una lettura costruttiva della situazione.
A Taranto operano moltissime realtà associative, capaci di offrire competenze radicate nel tessuto cittadino e una conoscenza capillare della società civile e delle sue esigenze. Tuttavia, affinché esse possano svolgere al meglio la propria missione, è necessario porre le condizioni adeguate alla concretizzazione efficace degli obiettivi sociali, culturali e ricreativi legati al territorio.
E queste condizioni sono mancate.
Le risorse disponibili meritano una ripartizione che tenga conto del tessuto comunitario e dei tempi necessari per progettare eventi di qualità, vicini alle esigenze della città. Siamo ovviamente disponibili a confronti costruttivi per individuare criteri di partecipazione che garantiscano maggiore coerenza tra proposte e contesto locale e rendano così l’offerta natalizia davvero significativa per Taranto e chi la popola.
Di seguito, perciò, le nostre riflessioni punto per punto.
- Carenza delle risorse destinate: a fronte delle più di 52 associazioni presenti, i 100.000 euro stanziati dal Comune di Taranto risultano essere una risorsa estremamente limitata soprattutto se si tiene conto che alcune di esse, all’indomani della pubblicazione dei risultati, hanno ricevuto fondi che si aggirano attorno a poco più di cento euro. Certo, il bando prevede che si possa anche rinunciare ed è comprensibile che molti lo faranno. Realizzare eventi richiede un esborso di denaro abbastanza importante, soprattutto se la maggior parte di essi vuol essere gratuita (incoraggiando così anche le fasce più povere della popolazione a partecipare, in un’ottica realmente inclusiva!) e se è prevista la partecipazione di ospiti provenienti da altri luoghi. Inoltre, bisogna tener conto del costo delle location, di quello del loro allestimento, di quello di eventuale musica e SIAE e luci oltre che di quello dei professionisti addetti ai lavori.
Per evitare simili risultati, quindi, occorre tenere conto in maniera più attenta di questi fattori e delle necessità delle realtà locali, operando scelte meglio orientate sul territorio.
- Tempi troppo ristretti: le tempistiche attuali, con risultati pubblicati a ridosso degli eventi, rischiano di compromettere la qualità delle proposte e ridurre la capacità di una programmazione pertinente con il contesto tarantino. La progettazione di eventi richiede, infatti, tempi più ampi e fondamentali per l’individuazione di un’offerta commisurata al territorio e alla sua risposta. Le location così come le richieste di partecipazione agli ospiti, fra l’altro, vanno sempre presentate con largo anticipo, cose non possibili in un contesto simile a quello che si è presentato oggi.
Dietro gli eventi ci sono sempre dei professionisti e come tali vanno rispettati.
- Mancanza di interlocutori: come denunciamo da tempo, manca a Taranto la presenza di un interlocutore diretto per le realtà associative e culturali (c.he devono fare cultura e non sono industria!) È indispensabile la nomina di un Assessore alla Cultura, soprattutto in una città come la nostra che auspica un rilancio culturale e turistico oltre alla convocazione di una consulta delle associazioni culturali, così come era stato richiesto già un mese fa da noi. Manca, ad oggi, un anello di congiunzione fra le associazioni e le istituzioni e ciò non favorisce un dialogo mirato davvero alla crescita della città.
Al termine, ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo costruttivo.
Associazione Contaminazioni
