Serena conduce operaclassica eco italiano

Presentati a Roma al

Ministero della Cultura il

26° FESTIVAL VERDI

Parma e Busseto, 1 – 25 ottobre 2026

e il

BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Mondi lontani èil tema del Festival Verdi 2026,

per riflettere sulle diversità culturali nella società contemporanea e sull’importanza delle relazioni

tra popoli e individui.

Tre le opere in programma: Alzira e Nabucodonosor

in due nuovi allestimenti firmati da Manuel Renga e Pier Luigi Pizzi e Aida nell’allestimento storico di Franco Zeffirelli. Sul podio James Conlon, Francesco Lanzillotta, Giuseppe Mengoli. Ancora, come da tradizione, la Messa da Requiem, diretta da Daniele Rustioni, il Gala Verdiano, con il particolare sostegno degli International Friends of Festival Verdi,

il concerto dell’Accademia Verdiana.

Completano il programma principale gli appuntamenti di Ramificazioni, giunti alla III edizione.

Tra gli interpreti Eleonora Buratto, Daniel Luis De Vicente, Lidia Fridman, Ariunbaatar Ganbaatar, Michele Pertusi, Saimir Pirgu, Antonio Poli, Ekaterina Semenchuk, Roberto Tagliavini, Marta Torbidoni,insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana.

Tra i complessi artistici si rinnova la collaborazione con La Toscanini e con il Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani; torna l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Costante la collaborazione scientifica

con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

Ramificazioni moltiplica le suggestioni di Mondi lontani con 4 concerti che propongono musiche di Wagner, Debussy, Dvořák, Stockhausen, Henze, Ronchetti con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Ingo Metzmacher e da Susanne Blumenthal,

il Quartetto Luigi Magnani,

i pianisti Ciro Longobardi e Andrea Rebaudengo.

Verdi Off nella sua XI edizione apre con la Verdi Street Parade erinnova il suo impegno a portare il teatro fuori dal teatro, nelle strade, nelle piazze,

nelle periferie e nei luoghi di cura e di fragilità,

per raggiungere e coinvolgere pubblici

sempre più ampi e diversificati.

Il Bilancio di sostenibilità del Teatro Regio è lo strumento frutto di un percorso pluriennale con l’Università di Parma che coniuga rigore metodologico e responsabilità verso la comunità, restituendo in modo chiaro e comparabile la performance ESG e l’impatto culturale e sociale del Teatro, per poter assumere decisioni informate e condivise, migliorare la programmazione, rafforzando la fiducia degli stakeholder e rendendo misurabile il valore generato.

Sono stati presentati in conferenza stampa a Roma al Ministero della Cultura alla presenza del Sottosegretario di Stato on. Gianmarco Mazzi il 26° Festival Verdi e il Bilancio di Sostenibilità del Teatro Regio di Parma.

Il 26° Festival Verdi si svolgerà dall’1 al 25 ottobre 2026 a Parma e Busseto, nelle terre natali del Maestro, intorno al 10 ottobre, giorno del suo compleanno. Nuovi allestimenti realizzati nei laboratori del Teatro Regio, affidati a grandi maestri della regia e a giovani team creativi, concerti e incontri pensati per far vivere a pubblici diversi l’emozione della musica del Maestro nelle sue terre.

Questa edizione si ispira al tema Mondi lontani,evocando la fascinazione per l’esotico tipica della cultura europea ottocentesca, che lega i tre titoli in programma, le cui ambientazioni originarie toccano altrettanti continenti: Alzira(1845), ambientata nel Perù della metà del XVI secolo durante le conquiste spagnole; Nabucodonosor (1842) che ci porta nelle bibliche terre babilonesi; Aida(1871), che ancora oggi evoca nella cultura occidentale l’Antico Egitto, la cui prima ebbe luogo al Teatro dell’Opera del Cairo.

La scelta tematica contiene anche un forteriferimento al rapporto tra i “mondi culturali” lontani, sia dal punto di vista dell’incontro e scontro tra i popoli sia da quello dell’impatto sui destini individuali. Nessun uomo è un’isola. I Mondi lontani sono oggi vicini e i loro destini interconnessi. Il Festival Verdi intende così contribuire alla riflessione sulle diversità culturali nella società contemporanea e sull’importanza delle relazioni tra popoli e individui.

Il 26° Festival Verdi inaugura al Teatro Regio di Parma con un’opera verdiana di raro ascolto, Alzira (1, 8, 17 ottobre), che conta solamente un precedente al Festival Verdi nel 2002, avviando un percorso che proseguirà anche nei prossimi anni. L’opera sarà presentata in un nuovo allestimento firmato da Manuel Renga e diretta per la prima volta da James Conlon con un cast di interpreti tutti al debutto con protagonisti Marta Torbidoni, Antonio Poli, Daniel Luis De Vicente.

Segue Aida (2, 9, 16, 25 ottobre) nell’allestimento storico creato per lo scrigno del Teatro Giuseppe Verdi di Busseto da Franco Zeffirelli nel Centenario Verdiano 2001. Giuseppe Mengoli dirige l’opera per la prima volta e guida un cast di interpreti tutti al debutto con protagonisti Federica Vitali, Vincenzo Costanzo, Teresa Iervolino.

Nabucodonosor (3, 11, 18, 24 ottobre) debutta al Teatro Regio di Parma in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi realizzato in coproduzione col Teatro Comunale di Bologna;diretto da Francesco Lanzillotta, con protagonisti Ariunbaatar Ganbaatar, Lidia Fridman, Michele Pertusi.

Il Festival Verdi prosegue la sua crescita nel solco che gli è proprio della grande accuratezza filologica e scientifica al dettato originale verdiano delle opere che produce, grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Alzira e Nabucodonosor saranno eseguite nelle edizioni critiche per la University of Chicago Press e Casa Ricordi, rispettivamente a cura di Stefano Castelvecchi con la collaborazione di Jonathan Cheskin e di Roger Parker, che recuperano l’accuratezza del segno verdiano attraverso un lavoro capillare sulle partiture autografe e altre fonti dell’epoca. Nell’orchestrazione, in particolare, si potranno cogliere dettagli di fraseggio ed espressione che si discostano dalla tradizione dominante per ritornare, appunto, alle intenzioni del compositore.

La programmazione artistica si fonda sulla presenza di interpreti riconosciuti a livello internazionale e sulla valorizzazione dei giovani, una scelta significativa che ribadisce l’attenzione del Teatro Regio nel sostenere le nuove generazioni di interpreti e di autori nello spettacolo dal vivo. Così, grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo: Francesco Congiu, Erica Cortese, Maria Kosovitsa, Alessia Panza, Agostino Subacchi, Elzbieta Maria Warcaba.

Al Festival si rinnova la collaborazione del Teatro Regio con La Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani; tornal’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Ancora, come da tradizione, il Gala Verdiano (10 ottobre),realizzato con il particolare sostegno degli International Friends of Festival Verdi,diretto da James Conlon, dedicato all’attrazione verso l’esotico di Verdi con pagine da Il Corsaro e Jérusalem, la Messa da Requiem (23 ottobre)diretta da Daniele Rustioni con solisti Eleonora Buratto, Ekaterina Semenchuk, Saimir Pirgu, Roberto Tagliavini, il concerto dell’Accademia Verdiana (21 ottobre) e il gala benefico Fuoco di gioia (14 ottobre), organizzato dal Club dei 27, con la partecipazione amichevole di alcuni dei più celebri interpreti verdiani.

Ramificazioni, la sezione del Festival che intreccia l’eredità verdiana con la creatività di altri compositori, in 4 concerti ci accompagna in altrettanti luoghi nelle ambientazioni evocate dal tardo Ottocento di Wagner che in Parsifal (1877-1882) guarda al buddismo, dall’impressionismo di Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune,1891-1894; Quartetto in sol minore 1893; La Mer, 1903-1905), dal folclore etnico dei nativi americani di Dvořák (Quartetto in fa maggiore op. 96 “Americano”, 1893), dalla filosofia indiana delle avanguardie storiche degli anni ’70 di Stockhausen (Mantra, 1970), dall’attrazione verso il Giappone di Henze (Appassionatamente plus, 2003), sino al teatro musicale di Lucia Ronchetti (Zenobia Regina, 2024) che evoca la migrazione di persone e opere, oggi e nel passato. Protagonisti la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Ingo Metzmacher, per la prima volta al Festival Verdi (Auditorium Niccolò Paganini, 4 ottobre), il Quartetto Luigi Magnani (Ridotto del Teatro Regio, 7 ottobre); l’Ensemble Filarmonica Toscanini diretta da Susanne Blumenthal (Teatro Farnese, 15 ottobre, in collaborazione con Complesso monumentale della Pilotta), i pianisti Ciro Longobardi e Andrea Rebaudengo (Auditorium del Carmine, 22 ottobre).

Imprescindibile il Verdi Off, festival nel festival giunto alla sua XI edizione, che si apre con la Verdi Street Parade e rinnova il suo impegno a portare il teatro fuori dal teatro, nelle strade, nelle piazze, nelle periferie e nei luoghi di cura e di fragilità, per raggiungere e coinvolgere pubblici sempre più ampi e diversificati, stimolando a guardare all’opera e ai valori verdiani col coraggio di osare sguardi nuovi, in modo lieve, giocoso e aperto, per farlo conoscere e amare ancora di più.

Il programma del 11° Verdi Off sarà presentato in primavera.

LA CAMPAGNA DI MEDIASET PER IL FESTIVAL VERDI

Mediaset, da sempre Media Partner del Festival Verdi, rinnova anche quest’anno la sua campagna televisiva con la quale contribuisce in modo straordinario alla promozione del Festival Verdi e di Verdi Off. Il valore della campagna realizzata nel 2025 è stato di oltre €1.58 MLN consentendo di raggiungere 242 MLN di utenti.

BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DEL TEATRO REGIO DI PARMA 2024

Il Bilancio di Sostenibilità del Teatro Regio di Parma 2024disponibile su teatroregioparma.it è l’esito di un percorso pluriennale che coniuga rigore metodologico e responsabilità verso la comunità. Le sue radici risalgono al 2017, quando, grazie alla partnership con l’Università di Parma, sono stati avviati l’Osservatorio permanente del Festival Verdi e la redazione del relativo report di impatto: un lavoro pionieristico, fondato su indicatori, ascolto degli stakeholder e calcolo del Social Return on Investment, che ha introdotto una solida cultura del dato all’interno della Fondazione.

Da questa pratica è maturata l’esigenza di estendere all’intera organizzazione il monitoraggio quantitativo e qualitativo delle attività. Così, tra il 2020 e il 2022, questo bisogno si è tradotto nella redazione del bilancio di esercizio corredato da una Relazione sulla Gestione Integrata, ossia arricchita da una rendicontazione non finanziaria strutturata. Dal 2023 la Fondazione, con il supporto dell’Ateneo cittadino, è passata a un Bilancio di Sostenibilità stand-alone capace di restituire in modo chiaro e comparabile la performance ESG e l’impatto culturale e sociale del Teatro, superando i limiti comunicativi legati al bilancio di esercizio.

La metodologia adottata nella costruzione del documento si fonda su tre pilastri. Primo, il coinvolgimento degli stakeholder (personale, governance, partner, istituzioni, pubblico) tramite survey, interviste e workshop. Secondo, l’analisi di materialità, che ordina i temi in base alla rilevanza per gli stakeholder e all’impatto sull’organizzazione, trasformandoli in priorità operative. Terzo, l’allineamento a standard e cornici internazionali (GRI/ESG e UNESCO Culture|2030 Indicators), con indicatori su attività, output, outcome e impatti, revisione periodica e miglioramento continuo. Questo ha permesso di rendere il bilancio di sostenibilità uno strumento con cui assumere decisioni informate e condivise, rafforzando la fiducia degli stakeholder e rendendo misurabile il valore culturale generato.

I benefici sono concreti: maggiore trasparenza; una base informativa solida per programmazione strategica e operativa; relazioni più forti con soci, sponsor e territorio; una narrazione d’impatto più completa su inclusione, educazione, patrimonio e partecipazione. Il Teatro proseguirà ampliando il perimetro di engagement e il set di indicatori, per rendere sempre più leggibile il contributo della Fondazione allo sviluppo sostenibile della città e del Paese.

Sono numerosi i portatori di interesse nei confronti dell’attività del Teatro Regio di Parma (pubblico locale, nazionale e internazionale, spettatori sensibili, international friends of festival verdi, community social, fornitori, media e stampa, sponsor e partner, associazioni, sostenitori istituzionali) che costituiscono una rete ideale di relazioni, dando valore aggiunto e traendo benefici.

Tra le risorse umane impegnate al Teatro Regio il 62% del personale amministrativo e tecnico e il 40% degli artisti sono donne; i giovani (under 35) rappresentano rispettivamente il 55% del personale e il 41% degli artisti.

Di seguito si evidenziano alcuni dati significativi, raccolti ed elaborati grazie alla collaborazione di tutte le aree che compongono la struttura organizzativa della Fondazione.

ATTIVITÀ

L’attività facente capo direttamente all’organizzazione della Fondazione conta 412 eventi per 79.407 presenze; a questa attività si aggiunge quella affidata in concessione a terzi per ulteriori 80 eventi. Il pubblico dell’Opera (stagione lirica di tradizione e Festival Verdi) ha espresso un livello di gradimento di 4,5/5 e nel 94% dei casi reputa che l’esperienza sia valsa il costo del biglietto. Al Regio si accede anche per le visite guidate, fruite da 18.957 visitatori. Significativa l’attività di noleggio (13), vendita (5) e coproduzione (2) di allestimenti con teatri nazionali e internazionali generando ricavi per €757.000 euro.

BENESSERE ECONOMICO E PROSPERITÀ

La dimensione economica pari a €15,4 MLN è composta in maniera equilibrata da 55% di risorse pubbliche (tra cui Comune di Parma 23%, Ministero della Cultura 21%) e da 45% di risorse private e proprie (tra cui 12% liberalità, 11% biglietteria, 7% Fondazioni). Con riferimento particolare al Festival Verdi, l’indice SROI (Social Return On Investment) è pari a 3,2 (ogni €10 investiti hanno indotto benefici per gli stakeholder stimabili in almeno €32).

AMBIENTE E RESILIENZA

Il Teatro si è mosso significativamente verso una politica di sostenibilità integrata attraverso la nomina di un responsabile della Sostenibilità, la definizione di una green policy e l’adozione di criteri di misurazione riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

Sono state fin qui mappate le emissioni dirette da attività operative (consumo di materiali, consumi energetici, idrici, produzione di rifiuti e trasporti interni) pari a 350 tonnellate di CO2 equivalente (sviluppate per il 70% dai consumi energetici elettrici e termici). Questa analisi dello stato di fatto ha consentito l’elaborazione di una strategia di mitigazione dell’impatto in linea con gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2030 che la città di Parma ha sottoscritto con l’Unione Europea assieme ad altre 9 città italiane.

CONOSCENZA E COMPETENZA

La formazione rappresenta un pilastro di sviluppo per la Fondazione sia attraverso l’Accademia Verdiana di canto lirico, che attraverso l’Accademia di Sartoria, che erogano rispettivamente 1.000 e 1.200 ore di formazione annue con un placement rispettivamente pari al 47% e 50%. L’offerta formativa si è arricchita con la Scuola di canto corale e Coro di voci bianche. Per quanto concerne la formazione interna sono state erogate 1.000 ore, con particolare riferimento alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all’adozione del MOG 231.

INCLUSIONE E PARTECIPAZIONE

Facendo seguito all’elaborazione (nel 2023) del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma, le attività volte a favorire inclusione e partecipazione hanno ricevuto ulteriore impulso. Verdi Off, con oltre 324 spettacoli gratuiti, ha registrato 19.000 presenze; il cartellone di appuntamenti dedicati a bambini, ragazzi e famiglie Regio Young ha visto 12.935 spettatori, coinvolgendo 105 scuole; Regio Insieme, dedicato a promuovere il benessere delle persone attraverso la musica, ha coinvolto 1.810 partecipanti grazie a un prezioso lavoro di coprogettazione con ENS, UICI, AUSL e Istituti Penitenziari; le 5 prove aperte delle opere dedicate agli under 30 hanno coinvolto 3.872 giovani.

La nuova architettura della comunicazione e il rebranding del Teatro sviluppati in maniera integrata nel 2024 hanno generato un OTS (opportunity to see) di 571 MLN di persone e un AVE (advertising value equivalency) di €7 MLN.

LA CONFERENZA STAMPA

Alla conferenza stampa di presentazione del 26° Festival Verdi e del Bilancio di Sostenibilità 2024 del Teatro Regio di Parma, trasmessa in diretta in live streaming sul canale YouTube del Ministero della Cultura e disponibile a a questo link, dopo l’introduzione dell’On. Gianmarco Mazzi, sono seguiti i video saluti di Michele Guerra, Sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma; Gessica Allegni, Assessora a Cultura e Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna; Stefano Nevicati, Sindaco di Busseto e gli interventi di Luciano Messi, Sovrintendente; Alessio Vlad, Direttore artistico; Barbara Minghetti, Curatrice di Verdi Off, Isabella Mozzoni, Professoressa di Economia e Organizzazione delle Aziende Culturali presso l’Università di Parma.

Erano presenti le Onorevoli Laura Cavandoli, Silvia Fregolent, l’Onorevole Fabio Pietrella; Valentina Gemignani Capo di Gabinetto del MiC; la Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna Elisabetta Riva; il Direttore generale relazioni esterne e internazionali Publitalia ’80 Mediaset Claudio Anselmi; Giovanni Marani Consigliere generale Fondazione Cariparma; Benedetta Benecchi Responsabile Area comunicazione Fondazione Cariparma; Vittorio Dall’Aglio Presidente ASCOM e Vicepresidente Camera Commercio dell’Emilia; il Direttore Gruppo ASCOM Parma Claudio Franchini; la Direttrice tecnica di Parma Incoming Nicoletta Perusin; Michele Soavi General Manager del gruppo Bstrò e Co-Founder Polo Parma, Sarah Jennifer Parenti Partner Relationship Manager Polo Parma; per l’occasione è giunto appositamente da New York Brian Dore Executive Director degli International Friends of Festival Verdi;i Membri del Collegio sindacale del Teatro Regio Simona Pizzighini, Luciano Ragone; Lucio Argano Docente di Project Management culturale; il Maestro del Coro del Teatro Regio di Parma Martino Faggiani, la compositrice e pianista Giulia Mazzoni.

Le associazioni musicali di Parma sono state rappresentate dalla Presidente della Corale Verdi Enrica Valla e dal Presidente del Gruppo Appassionati Verdiani Club dei 27 Enzo Petrolini. È stata inoltre presente Eugenia Trivioli in rappresentanza del Comitato Locale Giovani, per Parma Capitale Europea dei Giovani 2027.

Al termine della conferenza stampa è stato servito un buffet con i prodotti delle 6 filiere di Parma Food Valley, coordinato da Parma Alimentare e con il supporto degli chef di Parma Quality Restaurants.

INTERNATIONAL FRIENDS OF FESTIVAL VERDI

IFFV è l’associazione non profit, fondata proprio negli Stati Uniti nel 2017, che nel 2019 ha ottenuto dall’IRS la qualifica 501 © (3) e che è tra le poche simili di cui sono dotate le istituzioni culturali italiane. È composta da un centinaio di membri – personalità della finanza, dell’editoria e dell’imprenditoria statunitense – e dalla sua fondazione ha contribuito al sostegno del Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi con più di €2 MLN.

Il 10 ottobre scorso, in occasione del Compleanno del Maestro e durante la loro partecipazione al Festival Verdi, gli International Friends of Festival Verdi, alla presenza del Presidente James E. Miller e dell’Executive Director Brian Dore, hanno annunciato la data dello IFFV Spring Gala che si terrà presso The Stanley H. Kaplan Penthouse al Lincoln Center di New York il 16 aprile 2026. Nel corso della serata sarà consegnato il Fortunino Award, terza edizione del premio che gli IFFV dedicano a giovani talenti protagonisti al Festival Verdi. Con questo annuncio, gli IFFV rinnovano e valorizzano il loro sostegno al Festival Verdi e continuano l’azione di supporto agli spettacoli, ai progetti speciali e ai programmi educativi.

PARTNER E SPONSOR

Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Reggio Parma Festival. Major partner Fondazione Cariparma. Main partner Chiesi. Cultural partner Crédit Agricole. Media partner Mediaset Publitalia ’80. Main sponsor Iren, Barilla. Sponsor Unione Parmense degli Industriali, Opem, Dallara, Agugiaro e Figna, Mutti, Amoretti. Identity partner Parma Calcio. Educational partner Parmalat. Sostenitori La Giovane, Glove ICT, Grasselli, Cavalca, CePIM, Bstrò, Sicim, Colser, Delicius. Mobility partner Tep. Tour Operator Partner Parma Incoming. Radio Ufficiale Radio Monte Carlo. Fairplay Partner Zebre Parma. Wine partner Oinoe. Digital counselling Unsocials. Con il supporto di “Parma, io ci sto!”. Legal counselling Villa&Partners. Partner scientifico Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Special thanks to International Friends of Festival Verdi. Con il contributo di Comune di Busseto, Ascom e Ascom Confcommercio Parma Fondazione, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione Monte Parma. Sostenitori tecnici DS Solutions, Milosped, Teamwork, Graphital. Partner artistici e istituzionali Coro del Teatro Regio di Parma, Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, Società dei Concerti di Parma, La Toscanini, Teatro Comunale di Bologna. Il Teatro Regio aderisce a Parma Città Climate Neutral 2023, ATIT, AGIS, Comitato per la Salvaguardia dell’Arte del Canto Lirico Italiano, Fedora, Opera Europa, Opera Vision, Emilia taste, nature & culture.

“Ho molto apprezzato il programma 2026 del Festival Verdi di Parma presentato oggi a Roma dal sovrintendente Luciano Messi e dal direttore artistico Alessio Vlad. Un calendario bello, ricco artisticamente e con il pregio di coinvolgere l’intero territorio. È stato inoltre illustrato un documento di analisi delle attività del Teatro Regio, strumento molto utile al management per affrontare al meglio la progettualità del futuro”.

On. Gianmarco Mazzi, Sottosegretario di Stato alla Cultura

“Un festival per riflettere sulle identità e diversità culturali, anche nella società contemporanea e sull’importanza delle relazioni tra popoli e individui. I Mondi lontani sono oggi vicini e i loro destini interconnessi. Il Festival Verdi rinnova e rilancia così la sua missione, forte della solida rete di partnership e della capacità produttiva del Teatro Regio di Parma, pilastri dei dati evidenziati nella presentazione del Bilancio di Sostenibilità”.

Luciano Messi, Sovrintendente del Teatro Regio di Parma

Roma, 19 novembre 2025

Paolo Maier

Responsabile Comunicazione istituzionale, Ufficio stampa, Archivio

Teatro Regio di Parma

strada Garibaldi 16/A, 43121 Parma – Italia

Tel. +39 0521 203969 

p.maier@teatroregioparma.it 

stampa@teatroregioparma.it

www.teatroregioparma.it

   

26° FESTIVAL VERDI

11° VERDI OFF

Parma e Busseto

1 – 25 ottobre 2026

Programma

OPERE

Alzira, tragedia lirica in un prologo e due atti su libretto di Salvadore Cammarano, da Alzire ou les Americains di Voltaire, è l’opera inaugurale del XXVI Festival Verdi, in debutto al Teatro Regio di Parma giovedì 1 ottobre alle ore 20:00 (recite giovedì 8 ottobre ore 20:00, sabato 17 ottobre ore 18:00). Presentata in un nuovo allestimento realizzato nei laboratori di scenografia e sartoria del Teatro Regio di Parma e firmata dal regista Manuel Renga, con scene e costumi di Aurelio Colombo e luci di Emanuele Agliati,l’opera è eseguita nell’edizione critica a cura di Stefano Castelvecchi, con la collaborazione di Jonathan Cheskin, The University of Chicago Press e Casa Ricordi, diretta per la prima volta da James Conlon sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Protagonisti, tutti al debutto nel ruolo, Marta Torbidoni (Alzira), Antonio Poli (Zamoro), Daniel Luis de Vicente (Gusmano), Alessio Cacciamani (Alvaro), Federico Bonghi* (Ovando), Agostino Subacchi* (Ataliba), Erica Cortese* (Zuma), Carlo Raffaelli (Otumbo). *già allievi di Accademia Verdiana

“La fama di opera più brutta di Verdi, per ammissione dello stesso autore – scrive Giuseppe Martini – è stata ridimensionata col tempo: col senno del poi, si può dire che Alzira regge il confronto tranquillamente con molta della produzione italiana operistica media degli anni Quaranta del XIX secolo, anche se non sfoggia quelle novità drammaturgiche che Verdi stava esplorando in quella prima fase di carriera, probabilmente per timore del tradizionalistico pubblico napoletano. Si aggiunga la malattia gastrica che lo aveva seriamente tormentato portandolo in collisione con il Teatro di San Carlo, che minimizzava quei problemi di salute, e si ha il quadro completo in cui fu composta Alzira. Se Verdi non fu stimolato dall’ambientazione peruviana per creare colori particolari, in compenso riempì l’opera di cavatine, arie, cabalette, cori e di un discreto pacchetto di virtuosismi tecnici nella veste di una partitura elegante e moderna, ma senza eccessi. Anche la vicenda ricalca un classico triangolo amoroso operistico, l’inca Alzira è oggetto del desiderio del capo tribù Zamoro e dello spagnolo conquistador Gusmano, ma la vera virtù dell’opera va cercata nella purezza morale dell’indio in confronto agli spagnoli: del resto il soggetto era tratto da Voltaire, il profeta della tolleranza, un altro passaggio verdiano nel suo percorso di esplorazione operistica delle letterature europee”.

Aida, opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni, debutta al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto venerdì 2 ottobre alle ore 20:00 (recite venerdì 9 ore 20:00, venerdì 16 ore 20:00, domenica 25 ottobre ore 15:30) nell’allestimento creato da Franco Zeffirelli nel Centenario Verdiano 2001, con i costumi di Anna Anni ripresi da Lorena Marin, le luci di Andrea Borelli, le coreografie di Luc Bouy riprese da Gaetano Petrosino. Giuseppe Mengoli dirige l’opera per la prima volta sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani.

Protagonisti, tutti al debutto nel ruolo, Federica Vitali (Aida), Vincenzo Costanzo (Radamès), Teresa Iervolino (Amneris), Hae Kang (Amonasro), Aleksei Kulagin (Ramfis), Lorenzo Mazzucchelli (Il Re), Francesco Congiu* (Un messaggero), Elzbieta Maria Warcaba* (Una sacerdotessa). *già allievi di Accademia Verdiana

“Grande spettacolone egizio, molta musica memorabile e orecchiabile compresi balletti, inni e marce, sfilate di schiavi, etiopi, soldati in trionfo, templi visti da fuori, da dentro e da sotto, e molti geroglifici invero non richiesti ma assolutamente connaturati a un’ambientazione fra le più difficilmente scindibili dalla sua musica – scrive Giuseppe Martini. Gli ingredienti c’erano tutti per far sprofondare la musica di Verdi, che all’estero cominciava ad essere annusata come il contraltare paesano di Wagner. E invece Aida ha rappresentato la vittoria di Verdi sul grand opéra, ottenuta con una soluzione che mescolava il meglio del palcoscenico francese con il meglio della tradizione musicale italiana, trascolorando continuamente dalla dimensione spettacolare a quella intimistica. Su una vicenda lineare si sovrappone infatti una musica che, a dispetto della fascinazione di melodie finto-esotiche, è ricca, intensa, a tratti raffinata e non priva di modernità, ma rinuncia alla psicologia, sostituendola con il gesto drammatico che definisce le passioni dei personaggi, in perfetta linea con i tempi che stavano cambiando. Verdi lo capì subito e decise di non andare oltre: dopo Aida depose la penna operistica dedicandosi alla musica sacra e a qualche opera vecchia da riaggiustare, finché a risvegliarla quindici anni dopo arriverà Otello”.

Nabucodonosor, dramma lirico in quattro parti su libretto di Temistocle Solera dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi, debutta al Teatro Regio di Parma sabato 3 ottobre alle ore 20:00 (recite domenica 11 ottobre ore 16:00; domenica 18 ottobre ore 20:00; sabato 24 ottobre ore 20:00) in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi,realizzato in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna.

Francesco Lanzillotta dirige l’opera nell’edizione critica a cura di Roger Parker (The University of Chicago Press e Casa Ricordi) sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e del Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coroMartino Faggiani. Protagonisti Ariunbaatar Ganbaatar (Nabucodonosor), Lidia Fridman (Abigaille), Michele Pertusi (Zaccaria), Ben Reisinger (Ismaele), Laura Verrecchia (Fenena), Adriano Gramigni (Il Gran Sacerdote di Belo), Simone Fenotti (Abdallo), Maria Kosovitsa* (Anna). *già allieva di Accademia Verdiana

“Il segnale della rivincita verdiana dopo gli inizi incerti è in realtà un’opera in cui Verdi non ha inventato nulla di nuovo rispetto a quello che si sentiva in giro all’epoca – scrive Giuseppe Martini. L’ambientazione anzi ricorda il Mosè in Egitto di Rossini, cavatine e cabalette non mancano e le novità vanno cercate semmai nel profluvio di fantasia melodica tagliata con l’accetta e negli scatti ritmici che alimentano continuamente l’azione, producendo un entusiasmo inevitabilmente destinato a contagiare il pubblico dell’epoca. In più, Verdi praticò una drastica concisione nelle strutture convenzionali come arie e duetti, e dilatò i cori facendoli protagonisti accanto al re assiro Nabucodonosor che, dopo aver conquistato Gerusalemme e deportato gli ebrei, si trova detronizzato dalla rabbiosa figlia Abigaille – personaggi che aprivano così anche il capitolo squisitamente verdiano della vocalità come espressione della loro psicologia. Questo protagonismo dei cori alimentò il mito risorgimentale di Nabucco, in realtà meno intriso di umori nazionalistici di quel che si pensa, e comunque contribuì alla mitologia di un’opera destinata ad accendere la miccia del successo verdiano, che non si è ancora spenta”.

GALA VERDIANO

Il Gala Verdianochiuderà i festeggiamenti del 213° compleanno di Giuseppe Verdi, sabato 10 ottobre 2026, ore 20:30. Affidato alla direzione di James Conlon, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani,è realizzato grazie al generoso sostegno degli International Friends of Festival Verdi.

Il programma, in linea con le suggestioni tematiche del Festival, è dedicato all’attrazione verso l’esotico di Verdi e presenta il secondo atto de Il Corsaro (melodramma tragico in tre atti e sette quadri su libretto di Francesco Maria Piave tratto da The Corsaire di George Byron) e il terzo atto di Jérusalem (Grand Opéra in quattro atti su libretto di Temistocle Solera con la traduzione francese di Alphonse Royer e Gustave Vaëz), interpretati da Alessia Panza* (Gulnara e Hélène), Daniel Luis de Vicente (Seid e Le Comte de Toulouse), Galeano Salas (Corrado e Gaston), Agostino Subacchi* (Giovanni e L’Èmir de Ramla), Carlo Raffaelli (Eunuco / Uno schiavo e Un Officier de l’Èmir). *già allievi di Accademia Verdiana

Le pagine verdiane, eseguite nelle edizioni critiche a cura rispettivamente di Elizabeth Hudson e di Jürgen Selk, The University of Chicago Press, Chicago, e Casa Ricordi, Milano, saranno intervallate dall’ouverture de Il Guarany, opera-ballo di Antônio Carlos Gomes, su libretto di Antonio Scalvini e Carlo d’Ormeville, dal romanzo O Guarani di José de Alencar, presentata per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 19 marzo 1870.

MESSA DA REQUIEM

Daniele Rustioni dirige la Messa da Requiem al Teatro Regio di Parma venerdì 23 ottobre 2026, ore 20:00.Il direttore milanese interpreta il capolavoro sacro di Verdi nell’edizione critica a cura di David Rosen, The University of Chicago Press e Casa Ricordi, sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Solisti Eleonora Buratto, Ekaterina Semenchuk, Saimir Pirgu, Roberto Tagliavini.

“Composizione sontuosa, monumentale – scrive Giuseppe Martini – la Messa da Requiem vide durante il crescente successo di Aida, quando a Verdi, ormai sempre più figura dominante della musica dell’Italia unita, non mancava ormai che l’investitura di una grande opera sacra. L’occasione arrivò con la scomparsa di Alessandro Manzoni, figura da sempre adorata da Verdi, un evento che lo toccò così profondamente da spingerlo a scrivere subito all’editore Ricordi: «Io pure vorrei dimostrare quanto affetto e venerazione ho portato e porto a quel grande che non è più e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarli) quattro o cinque cantanti principali». E proprio a un anno esatto dalla morte di Manzoni, il 22 maggio 1874, la Messa da Requiem fu eseguita presso la Chiesa di San Marco a Milano, offerta alla cittadinanza in suffragio del grande poeta e scrittore. Da allora Verdi passò definitivamente dallo status di grande musicista a monumento della cultura italiana. Ma la Messa è manzoniana nell’omaggio, non nello spirito: nella sua musica, terribile e dolorosa, non c’è l’ottimismo della Provvidenza ma il dubbio dell’essere umano fragile, la consapevolezza della solitudine della vita, l’incertezza e lo sgomento del morente. Solo nei momenti di tenerezza struggente la musica sembra far passare qualche spiraglio di luce, ed è forse proprio nella forza del sentimento che per Verdi si possono ritrovare gli sparuti segnali di un conforto che la vita sembra continuamente negare”.

A metà tra melodramma sacro e musica sacra propriamente detta, la Messa da Requiem riflette la spiritualità di un compositore che, nonostante le posizioni convintamente anticlericali e il suo spirito razionale, estraneo al misticismo, non si è mai tirato indietro di fronte alla necessità di misurarsi con la dimensione trascendente della natura umana: in tutta la produzione operistica emerge quella dialettica tra sacro e profano di un uomo che si pone i grandi interrogativi dell’esistenza umana, ma le cui convinzioni più profonde restano un mistero.

ACCADEMIA VERDIANA

Il Concerto di Gala dell’Accademia Verdiana, al Teatro Regio di Parma mercoledì 21 ottobre, ore 20:30 (ingresso libero, con biglietto), coronerà il percorso formativo degli allievi del Corso di Alto Perfezionamento in Repertorio Verdiano del Teatro Regio di Parma, giunto alla sua IX edizione. Una prestigiosa occasione di esibizione per i giovani artisti e di scoperta per il pubblico che potrà ascoltare i nuovi talenti che hanno maturato una profonda consapevolezza dello stile, della vocalità e delle pratiche esecutive verdiane durante i mesi di lavoro al Regio, conseguendo una preparazione musicale, vocale, teatrale d’eccellenza grazie ai più rinomati interpreti verdiani che li guidano nelle 1000 ore di lezione previste. Nel concerto saranno accompagnati quali madrina e padrino d’eccezione, da due rinomati artisti.

Nata nel 2017, progetto cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo plus e dalla Regione Emilia-Romagna, l’Accademia Verdiana si articola in nove mesi di lezioni, incentrate sullo studio del repertorio e del perfezionamento della tecnica vocale, laboratori dedicati ai movimenti coreografici e scenici, seminari e incontri di approfondimento, moduli dedicati alle materie storiografiche e alle materie contrattualistiche e manageriali volti a formare un artista lirico dal profilo completo.

Direttore didattico dell’Accademia Verdiana è Francesco Izzo, musicologo, pianista e coach, professore ordinario di musicologia presso l’Università di Southampton, dove tiene corsi di storia e teoria della musica. Dal 2022 ricopre inoltre l’incarico di Referente scientifico dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani per il Festival Verdi.

RAMIFICAZIONI

Ramificazionila sezione del Festival che ha l’obiettivo di stabilire relazioni e sollecitare confronti stimolanti con la produzione verdiana e il tema che ispira questa edizione – in quattro concerti in altrettanti luoghi ci accompagna nelle ambientazioni evocate dal tardo Ottocento di Wagner che in Parsifal (1877-1882) guarda al buddismo, dall’impressionismo di Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune,1891-1894; Quartetto in sol minore 1893; La Mer, 1903-1905), dal folclore etnico dei nativi americani di Dvořák (Quartetto in fa maggiore op. 96 “Americano”, 1893), dalla filosofia indiana delle avanguardie storiche degli anni ’70 di Stockhausen (Mantra, 1970), dall’attrazione verso il Giappone di Henze (Appassionatamente plus, 2003), sino al teatro musicale di Lucia Ronchetti (Zenobia Regina, 2024) che evoca la migrazione di persone e opere, oggi e nel passato.

Ingo Metzmacher, per la prima volta al Festival Verdi, domenica 4 ottobre, ore 18:00 all’Auditorium Niccolò Paganini, dirige la Filarmonica Arturo Toscanini in un concerto sinfonico che presenta il preludio del Parsifal di Richard Wagner, Appassionatamente plus di Hans Werner Henze, Prélude à l’après-midi d’un faune e La Mer di Claude Debussy.

Proprio negli anni in cui l’esperienza verdiana stava per concludersi nelle nuove strade additate al genere operistico da Falstaff e nella spiritualità memore dell’antico dei Pezzi sacri, l’arte europea stava vivendo una delle sue crisi più profonde in un forte ripiegamento verso le voluttà e le morbosità, verso l’intimità e le ombre. Rivolgersi verso mondi e civiltà lontane, e quindi spesso oscure o misteriose, rispecchiava in pieno queste esigenze. Wagner lo aveva presentito e, nella sua visione totalizzante dell’arte, ne aveva cercato l’ultimo approdo nella dimensione mistica di Parsifal, influenzata dalla filosofia buddista e dalla cultura orientale che in quegli anni si stava diffondendo in Europa. In Francia è invece Claude Debussy che intuisce la necessità per la musica di rivolgersi altrove, liberandosi dai gioghi formali e sostituendoli con la poesia astratta del timbro, delle dinamiche e di una forma che si costruisce lentamente sulla base delle sensazioni: un percorso che comincia nel 1894 con il Prélude à l’après-midi d’un faune e trova la sua manifestazione più matura in La Mer del 1905.

Per molti, Debussy è uno dei padri del Novecento musicale. Il Novecento ha però intrapreso anche strade più complesse ed estreme come lo strutturalismo radicale o l’apertura verso i generi più diversi. Quest’ultima fu percorsa da Hans Werner Henze, grande compositore, mai convenzionale, curioso, infallibile uomo di teatro, appassionato divulgatore di un’idea di musica intesa anche come educazione e fonte di liberazione del pensiero, che non è però stato immune dal fascino dei timbri, come dimostra Appassionatamente plus (2003), lavoro sinfonico per grande orchestra, che deriva dalla versione in lingua giapponese, ribattezzata Gogo no Eiko (2003), dell’opera, tratta da una novella dello scrittore giapponese Yukio Mishima, Das Verratene Meer (Lo Sdegno del Mare) composta tra il 1986 e il 1989.

Il Quartetto Luigi Magnani (violini Paolo Mora, Michele Rossi; viola Novella Bianchi; violoncello Giacomo Fossa) mercoledì 7 ottobre, ore 20:30 al Ridotto del Teatro Regio di Parma rievoca il fascino che due compositori europei nutrirono per le culture, le voci e le tradizioni di regioni lontane.

Da un lato Claude Debussy, compositore fortemente affascinato dall’Oriente, che nel 1893, in una Parigi ancora dominata dall’impressionismo e dal simbolismo, compone il Quartetto in sol minore ispirandosi a un linguaggio musicale fantasioso, quasi rapsodico, che trova un suo ripiegamento lirico nel sognante movimento lento. Dall’altro Antonín Dvořákche, recatosi a New York come direttore del Conservatorio, rimase trascinato dai ritmi e dalle melodie del folklore di quelle terre che egli farà rivivere, attraverso la propria sensibilità, non solo nella Sinfonia dal Nuovo Mondo, ma anche nelle pagine del Quartetto in fa maggiore op.96, composto nello stesso anno del Quartetto in sol minore di Debussy e universalmente noto come «Americano».

In prima esecuzione in lingua italiana e araba, al Teatro Farnese giovedì 15 ottobre alle ore 21:00 debutta Zenobia Regina, teatro musicale per attrice, vocalist, mezzosoprano, ensemble vocale femminile, ensemble d’archi e percussioni, libretto di Mohammad Al Attar e musica di Lucia Ronchetti, commissione della Munchener Biennale 2024, con frammenti da Zenobia, regina de’ Palmireni di Tomaso Albinoni su libretto di Antonio Marchi (1694). Susanne Blumenthal dirige l’Ensemble della Filarmonica Arturo Toscanini, il mezzosoprano Silvia Regazzo, lavocalist Mais Harb e il percussionista Elias Aboud.

“Il punto di partenza del progetto – scrive Lucia Ronchetti – è la lettera di Zenobia, regina di Palmira, all’imperatore romano Aureliano, in un periodo in cui Aureliano stava attaccando tutti i territori da lei riconquistati in Medio Oriente, come riportato nella Historia Augusta, scritta nel IV secolo. Nel capitolo XXVI, leggiamo che Aureliano si lamentava dell’abilità di Zenobia come combattente e di come avesse deciso di scriverle per chiederle la resa. Nel capitolo XXVII è riportata la risposta di Zenobia, che mostra il rifiuto e l’impressionante audacia di questa regina siriana di grande cultura. La figura di Zenobia era mitica nella cultura barocca veneziana e l’unica opera di Tommaso Albinoni sopravvissuta alla distruzione della Biblioteca di Stato Sassone a Dresda causata dai bombardamenti britannici e americani del 1945, fu la sua prima partitura d’opera Zenobia, regina de’ Palmireni (1694), presentata per la prima volta nel Teatro dei SS. Giovanni e Paolo nel 1694. La partitura fu salvata grazie all’acquisto del famoso antiquario musicale tedesco Leonhard Liepmannssohn (1840-1915), che in seguito la vendette alla Biblioteca del Congresso di Washington. Questi eventi e la migrazione della partitura dovuta a guerre e scambi culturali, nonché il suo viaggio sintomatico, costituiscono il soggetto nascosto dell’opera.
In collaborazione con il librettista Mohammad Al Attar, la cantante Mais Harb e il percussionista Elias Aboud, tre artisti siriani rifugiati a Berlino, abbiamo cercato di definire una nuova visione di Zenobia e Palmira. Palmira oggi più che il luogo mitico di una grande civiltà è il sito dell’atroce prigione di Tadmur, dove molti dissidenti furono imprigionati e torturati, e il sito archeologico distrutto dall’ISIS nel 2015”. 

L’ultimo appuntamento di Ramificazioni, all’Auditorium del Carmine giovedì 22 ottobre, ore 20:30, ci conduce alla filosofia indiana delle avanguardie storiche degli anni ’70 di Karlheinz Stockhausen in Mantra, composizione per due pianoforti, con wind blocks e cimbali antichi, ed elettronica, che sarà eseguita da Ciro Longobardi e Andrea Rebaudengo

Stockhausen, pioniere della musica elettroacustica, descrive così la genesi di Mantra, opera tra le più significative del Novecento, concepita a Osaka nel 1970: “Ero seduto accanto all’autista e mi sono lasciato andare all’immaginazione canticchiando tra me e me. Ho sentito questa melodia e tutto si è evoluto rapidamente. Ho avuto l’idea di rappresentare una singola figura musicale, una “formula”, che si sarebbe poi espansa in un arco temporale più lungo, intendo cinquanta o sessanta minuti. Ogni nota sarebbe diventata un centro attorno al quale si sarebbe sviluppata la stessa “formula”, contraendosi in una forma più piccola. Così ho trascritto questa melodia su una busta…”.

Dopo aver sperimentato il serialismo, la forma “a gruppi” e quella “a momenti”, costantemente proiettato alla ricerca della profonda sostanza universale della musica, alla fine degli anni Sessanta Stockhausen cominciava ad approdare a una visione mistico-scientifica nella quale il suono diventa il mezzo di connessione spirituale con le forze cosmiche: di cui l’enunciazione della formula di Mantra è di per sé atto fondante, archetipo, seme procreativo di un organismo. È però una procreazione accuratamente calcolata, geometrica, attraverso una ripetizione di matrice orientale in cui intelletto e anima, razionalità e contemplazione diventano un tutt’uno.

“Questa è musica di risonanze non eteree – scrive Mario Gamba. Musica di elaborazione del pensiero che procede per addensamenti, accrescimenti e contrazioni, per rimandi tra «motivi», frasi sonore in qualche modo definite. Musica sospesa più in una esaltazione matematica (e costruttivista) che in una perdizione fuori dal tempo. I pianisti dispongono di cembali antichi per i rintocchi che aprono ciascuna delle tredici sezioni dell’opera. Come sono tredici le note su cui tutto si regge. Un «tema» si potrebbe dire. Una serie anomala (il serialismo integrale dello Stockhausen precedente è abbandonato). Non il mantra, perché mantra è tutto il lavoro, ispirato dalla tensione verso la ripetizione. 

 

CONCERTI E INCONTRI

Il Coro in prova presso l’Associazione Parma Lirica, venerdì 11 settembre alle ore 21:00,vede il Maestro Martino Faggiani con il Coro del Teatro Regio di Parma presentare le opere verdiane in debutto, nella prova aperta con introduzione all’ascolto.

Prima che si alzi il sipario è il ciclo di incontri a ingresso libero per approfondire Giuseppe Verdi e le opere in programma al Festival, la loro genesi e i capolavori letterari a cui si ispirano, con l’esecuzione dal vivo dei brani più celebri interpretati dai cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi.

Appuntamento al Ridotto del Teatro Regio di Parma per gli incontridi sabato 12 settembre (Alzira) e sabato 26 settembre (Nabucodonosor) alle ore 17:00 a cura di Giuseppe Martini e domenica 20 settembre (Aida) a Busseto al Museo Casa Barezzi alle ore 21:00, a cura di Dino Rizzo.

Faraway Worlds: Exoticism in Literature, Music, and the Arts, 1800-1900

è la conferenza in lingua inglese, in programma all’Aula Magna, presso la sede centrale dell’Università di Parma, venerdì 25 settembre alle ore 11:30

aperta al pubblico e soprattutto rivolta alle studentesse e agli studenti dell’ateneo e delle scuole superiori, che intende esplorare i modi in cui l’esotismo diventa un potente motore creativo nelle arti europee del XIX secolo. Con un’attenzione particolare alla letteratura, all’opera e alle arti visive di Gran Bretagna, Italia e Francia, l’incontro offrirà una panoramica, arricchita da approfondimenti specifici, di come questi contesti culturali, nel corso dell’Ottocento, hanno costruito ‘mondi lontani’ in cui si riflettono curiosità e fascinazione, così come le tensioni e ansie legate alla tuttora rilevante storia dell’imperialismo e delle colonizzazioni.

In Café Concerto, rinverdendo la tradizione culturale della musica dal vivo nei caffè, che fino alla prima metà del Novecento era estremamente diffusa, gli allievi di Accademia Verdiana saranno protagonisti di quattro concerti lirici al Gran Caffè del Teatro interpretando celebri arie verdiane: venerdì 2, 9, 16, 23 ottobre alle ore 12:00, ingresso libero.

Le voci degli artisti già allievi dell’Accademia Verdiana, accompagnate al pianoforte, fanno vibrare le sale di uno dei più bei palazzi storici della città che si apre al pubblico per l’occasione per la rassegna domenicale del Festival Verdi Mezzogiorno in Musica, al Palazzo Ducale nel Parco, domenica 4, 11, 18, 25 ottobre, ore 12:00. Un’occasione per godere della musica di Giuseppe Verdi, in un luogo speciale e approfondirne alcuni aspetti con l’introduzione all’ascolto a cura di Istituto Nazionale di Studi Verdiani. In collaborazione con Comando Provinciale Arma dei Carabinieri.

Cinque appuntamenti al Ridotto del Teatro Regio di Parma compongono la rassegna Cori al Ridotto per scoprire le grandi pagine corali verdiane interpretate dalle corali cittadine: domenica 4 ottobre ore 15:00 il Coro di voci bianche della Corale Giuseppe Verdi”, maestro del coroNiccolò Paganini;

domenica 11 ottobre ore 11:00 il Coro di voci bianche e giovanile Ars Canto Giuseppe Verdi”, maestro del coro Eugenio Maria Degiacomi; sabato 17 ottobre ore 15:00 il Coro di voci bianche Parma Musicale, maestro del coro Roberto Barrali; domenica 18 ottobre ore 17:00 la Corale Giuseppe Verdi”, maestro del coro Claudio Cirelli; sabato 24 ottobre ore 17:00 il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma, maestro del coroElena Scamuzzi.

In Barezzi Lab, martedì 20 ottobre alle ore 10:30 al Teatro Regio di Parma con ingresso libero, gli studenti delle scuole potranno ascoltare giovani artisti e band, che si sono distinti per originalità, talento e qualità, invitati a eseguire re-interpretazioni di brani del repertorio verdiano, secondo i rispettivi linguaggi musicali. In collaborazione con Barezzi Festival.

L’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, in collaborazione con il Teatro Regio di Parma, organizza al Ridotto del Teatro Regio martedì 20 ottobre, ore 14:30 con ingresso libero una Giornata di studi.

CERIMONIA IN ONORE DI VERDI

La festa per i 213 anni del Maestro sabato 10 ottobre, si apre alle ore 11.30 presso il Monumento a lui dedicato, con la Cerimonia in onore di Verdi, il tradizionale omaggio che la città gli offre sulle note del “Va pensiero” interpretato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Verdi, con la partecipazione di istituzioni e associazioni cittadine, degli International Friends of Festival Verdi e dell’Associazione Viva Verdi. Un’occasione per incontrarsi e condividere due secoli di passione.

FUOCO DI GIOIA

Fuoco di gioia è il gala lirico benefico, organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27”, con la partecipazione amichevole dei più celebri interpreti verdiani. Per la sua XIV edizione torna al Teatro Regio di Parma mercoledì 14 ottobre, ore 20:30.

PROVE APERTE

Il pubblico potrà assistere alle ultime prove delle opere prima del loro debutto: momenti cruciali nei quali la complessità del lavoro in scena e dietro le quinte trova un’emozionante sintesi.

Appuntamento al Teatro Regio di Parma lunedì 28 settembre, ore 20:00 per la prova di Alzira e mercoledì 30 settembre, ore 15:30 per la prova di Nabucodonosor; al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto martedì 29 settembre, ore 20:00 per la prova aperta di Aida.

PROVE UNDER 30 E AFTERSHOW CON DJ-SET IN RIDOTTO

Agli Under30 sono invece riservate la prova di Alzira venerdì 25 settembre, ore 20:00 e quella di Nabucodonosordomenica 27 settembre, ore 20:00. Per entrambe con la possibilità di prendere parte, al termine dell’opera, all’aftershow nelle sale del Ridotto: un aperitivo con dj-set per vivere appieno con gli amici la serata a teatro.

CALENDARIO DI VENDITA

È possibile creare il proprio carnet scegliendo almeno 3 spettacoli tra quelli in programma, con una riduzione del 20% sul prezzo intero di ciascun biglietto.

Riduzioni del 50% per under 35 e del 5% per gruppi di oltre 20 persone.

Prelazione carnet Festival Verdi 2025

dal 4 al 14 febbraio 2026

Nuovi carnet Festival Verdi 2026

dal 18 al 27 febbraio 2026

Biglietti

dal 4 marzo 2026 in biglietteria

dal 5 marzo 2026 on-line

BIGLIETTERIA ON-LINE

I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili anche su teatroregioparma.vivaticket.it

Per tutti gli acquisti online è prevista una commissione di servizio.

BIGLIETTERIA

Strada Giuseppe Garibaldi, 16 A – 43121 Parma

Tel. +39 0521 203999  biglietteria@teatroregioparma.it

Orari di apertura

martedì, giovedì e sabato 10-13; mercoledì e venerdì 10-13, 16-18

Nei giorni di spettacolo, a partire da un’ora e mezza prima dell’inizio della recita. Chiuso il lunedì, la domenica e i giorni festivi.

Il prezzo dei biglietti e le informazioni di vendita sono disponibili su teatroregioparma.it

VERDI OFF

XI EDIZIONE

Città in festa in occasione del Festival Verdi

Verdi Off scalda i motori del Festival Verdi, anticipandone il debutto con progetti speciali e gratuiti in grado di portare il Festival fuori dai teatri verso il pubblico, invitando tutti a condividere le emozioni e la passione per Verdi nelle strade e nelle piazze di Parma ancora accese dal sole di fine estate, diffondendo la grandezza dell’uomo e dell’artista, in modo lieve, giocoso e aperto.

Verdi Off è l’occasione di scoprire, abitare e vivere nel nome del Maestro i luoghi più belli, sorprendenti e unici della città, grazie a progetti che aprono il cuore all’incontro con gli altri attraverso la musica, il teatro, la danza, coinvolgendo un pubblico ampio e di ogni età: famiglie, giovani, bambini, anziani e, in particolare, coloro che vivono situazioni di fragilità e nelle periferie o che si trovano in luoghi di cura o detenzione. Innovazione, multidisciplinarietà, contemporaneità, attenzione ai giovani e alla creatività emergente e insieme partecipazione, inclusione, accoglienza e cura.

Verdi Off trasforma in creatività i legami e le relazioni create negli anni sul territorio, rilanciando la dimensione diffusa e festosa dell’opera verdiana, grazie alla collaborazione con molti artisti e compagnie che hanno aderito con sempre maggiore entusiasmo a questo spirito, nel forte desiderio di rinnovare l’emozione dello spettacolo dal vivo, perché Verdi parla a ciascuno di noi nella nostra diversità.

VERDI STREET PARADE

Parma, Centro storico e Oltretorrente

sabato 19 settembre 2025

Uno spettacolo diffuso accende strade e piazze del centro storico cittadino e dell’oltretorrente, offrendo al pubblico una grande festa in musica, una mappa ricca di spettacoli, concerti, sorprese, con performance ispirate alla musica e alla figura di Giuseppe Verdi e dedicate al pubblico di ogni età che coinvolge le scuole di danza, gli istituti scolastici insieme alle numerose associazioni con cui Verdi Off collabora.

VERDI SPIP PARADE

Parma, Quartiere SPIP

sabato 26 settembre 2025

Lo spirito festoso del Verdi Off abbraccia il cuore industriale del Quartiere SPIP di Parma, con la Verdi SPIP Parade, giunta alla sua IV edizione: una giornata di festa nella quale le aziende del quartiere si aprono al pubblico ospitando concerti e spettacoli a ingresso libero per famiglie e bambini, per scoprire il grande spazio urbano nel quale ferve lo spirito e l’attività imprenditoriale di aziende e imprese di Parma. Realizzata da Teatro Regio di Parma, insieme a Comune di Parma, Comitato SPIP, Associazione “Parma, io ci sto!”, la Verdi SPIP Parade rinnova la sua atmosfera giocosa, accogliente e inclusiva che le è valsa la menzione speciale al prestigioso Premio CULTURA + IMPRESA 2024 fra i 123 progetti presentati e provenienti da 14 regioni italiane.

In occasione della Verdi SPIP Parade, alcune aziende dell’area SPIP, nell’ambito del progetto Imprese aperte, aprono le porte al pubblico per condividere il proprio ricco patrimonio di conoscenze e competenze facendo scoprire il “dietro le quinte” delle dinamiche produttive. Imprese aperte,realizzato da Unione Parmense degli Industriali, in collaborazione con “Parma, io ci sto!” e l’ente di formazione Cisita Parma, con il patrocinio di Comune di Parma e Università di Parma, celebra il ruolo chiave che la cultura d’impresa ricopre per il territorio.

XXVI FESTIVAL VERDI

Parma e Busseto,

1 – 25 ottobre 2026

Mondi lontani

Opere e Concerti

Teatro Regio di Parma

1, 8, 17 ottobre

ALZIRA

Nuovo allestimento

Teatro Giuseppe Verdi

di Busseto

2, 9, 16, 25 ottobre

AIDA

Teatro Regio di Parma

3, 11, 18, 24 ottobre

NABUCODONOSOR

Nuovo allestimento

Teatro Regio di Parma

10 ottobre

GALA

VERDIANO

Teatro Regio di Parma

14 ottobre

FUOCO

DI GIOIA

Teatro Regio di Parma

21 ottobre

CONCERTO

DI GALA DELL’ACCADEMIA VERDIANA

Teatro Regio di Parma

23 ottobre

MESSA

DA REQUIEM

Il programma completo su teatroregioparma.it

XXVI FESTIVAL VERDI

Parma e Busseto,

1 – 25 ottobre 2026

Mondi lontani

Ramificazioni

Parma, Auditorium Niccolò Paganini

4 ottobre

CONCERTO SINFONICO

Ridotto del Teatro Regio di Parma

7 ottobre

DEBUSSY, DVOŘÁK

Parma, Teatro Farnese

15 ottobre

ZENOBIA REGINA

prima esecuzione in lingua italiana e araba

Parma, Auditorium del Carmine

22 ottobre

MANTRA

Teatro Regio di Parma

Giovedì 1 ottobre, ore 20:00

Giovedì 8 ottobre, ore 20:00

Sabato 17 ottobre, ore 18:00

Prova under 30 Venerdì 25 settembre, ore 20:00

Prova aperta Lunedì 28 settembre, ore 20:00

ALZIRA

Tragedia lirica in un prologo e due atti su libretto di Salvadore Cammarano, da Alzire ou les Americains di Voltaire.

Prima rappresentazione il 12 agosto 1845 al Teatro di San Carlo di Napoli

Musica GIUSEPPE VERDI

Edizione critica a cura di Stefano Castelvecchi, con la collaborazione di Jonathan Cheskin, The University of Chicago Press e Casa Ricordi

Direttore James Conlon

Regia Manuel Renga

Scene e costumi Aurelio Colombo

Luci Emanuele Agliati

Alvaro Alessio Cacciamani

Gusmano Daniel Luis de Vicente

Ovando Federico Bonghi*

Zamoro Antonio Poli

Ataliba Agostino Subacchi*

Alzira Marta Torbidoni

Zuma Erica Cortese*

Otumbo Carlo Raffaelli

*già allievi di Accademia Verdiana

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coroMartino Faggiani

Nuovo allestimento

Teatro Regio di Parma

Spettacolo con sopratitoli in italiano e inglese

Teatro Giuseppe Verdi di Busseto

Venerdì 2 ottobre, ore 20:00

Venerdì 9 ottobre, ore 20:00

Venerdì 16 ottobre, ore 20:00

Domenica 25 ottobre, ore 15:30

Prova aperta Martedì 29 settembre, ore 20:00

AIDA

Opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni

Prima rappresentazione il 24 dicembre 1871 al Teatro khediviale dell’Opera del Cairo

Prima rappresentazione italiana l’8 febbraio 1872 al Teatro alla Scala di Milano

Musica GIUSEPPE VERDI

Casa Ricordi, Milano

Direttore Giuseppe Mengoli

Regia Franco Zeffirelli ripresa da Stefano Trespidi

Scene Franco Zeffirelli

Costumi Anna Anni ripresi da Lorena Marin

Luci Andrea Borelli

Coreografie Luc Bouy riprese da Gaetano Petrosino

Aida Federica Vitali

Radamès Vincenzo Costanzo

Amonasro Hae Kang

Amneris Teresa Iervolino

Ramfis Aleksei Kulagin

Il Re Lorenzo Mazzuchelli

Un messaggero Francesco Congiu*

Una sacerdotessa Elzbieta Maria Warcaba*

*già allievi di Accademia Verdiana

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coroMartino Faggiani

Allestimento creato

per il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto

nel Centenario Verdiano 2001

Spettacolo con sopratitoli in italiano e inglese

Teatro Regio di Parma

Sabato 3 ottobre, ore 20:00

Domenica 11 ottobre, ore 16:00

Domenica 18 ottobre, ore 20:00

Sabato 24 ottobre, ore 20:00

Prova under 30 Domenica 27 settembre, ore 20:00

Prova aperta Mercoledì 30 settembre, ore 15:30

NABUCODONOSOR

Dramma lirico in quattro parti su libretto di Temistocle Solera dal dramma Nabuchodonosor di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu e dal ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi

Prima rappresentazione il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano

Musica GIUSEPPE VERDI

Edizione critica a cura di Roger Parker, The University of Chicago Press, Chicago, e Casa Ricordi, Milano

Direttore Francesco Lanzillotta

Regia, scene, costumi e luci Pier Luigi Pizzi

Nabucodonosor Ariunbaatar Ganbaatar

Ismaele Ben Reisinger

Zaccaria Michele Pertusi

Abigaille Lidia Fridman

Fenena Laura Verrecchia

Il Gran Sacerdote di Belo Adriano Gramigni

Abdallo Simone Fenotti

Anna Maria Kosovitsa*

*già allieva di Accademia Verdiana

ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coroMartino Faggiani

Nuovo allestimento

Teatro Regio di Parma

In coproduzione con

Teatro Comunale di Bologna

Spettacolo con sopratitoli in italiano e inglese

Teatro Regio di Parma

sabato 10 ottobre, ore 20:30

GALA VERDIANO

213° compleanno di Giuseppe Verdi

Direttore James Conlon

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coroMartino Faggiani

Il Corsaro, atto II

Melodramma tragico in tre atti e sette quadri su libretto di Francesco Maria Piave tratto da The Corsaire di George Byron.

Prima rappresentazione il 25 ottobre 1848 al Teatro Grande di Trieste.

Musica GIUSEPPE VERDI

Edizione critica a cura di Elizabeth Hudson, The University of Chicago Press, Chicago, e Casa Ricordi, Milano

Gulnara Alessia Panza*

Eunuco, Uno schiavo Carlo Raffaelli

Seid Daniel Luis de Vicente

Corrado Galeano Salas

Giovanni Agostino Subacchi*

Il Guarany, ouverture

Opera-ballo, su libretto di Antonio Scalvini e Carlo d’Ormeville, dal romanzo O Guarani di José de Alencar.

Prima rappresentazione il 19 marzo 1870 al Teatro alla Scala di Milano.

Musica ANTÔNIO CARLOS GOMES

Jérusalem, atto III

Grand Opéra in quattro atti su libretto di Temistocle Solera con la traduzione francese di Alphonse Royer e Gustave Vaëz.

Prima rappresentazione, il 26 novembre 1847 all’Académie Royale de Musique di Parigi.

Musica GIUSEPPE VERDI

Edizione critica a cura di Jürgen Selk, The University of Chicago Press, Chicago, e Casa Ricordi, Milano

Un Officier de l’Èmir Carlo Raffaelli

L’Èmir de Ramla Agostino Subacchi*

Hélène Alessia Panza*

Gaston Galeano Salas

Le Comte de Toulouse Daniel Luis de Vicente

*già allievi di Accademia Verdiana

Made possible by the generous support of International Friends of Festival Verdi

Teatro Regio di Parma

Venerdì 23 ottobre, ore 20:00

MESSA DA REQUIEM

Per coro, voci soliste e orchestra.

Musica GIUSEPPE VERDI

Edizione critica a cura di David Rosen, The University of Chicago Press, Chicago, e Casa Ricordi, Milano

Direttore Daniele Rustioni

Soprano Eleonora Buratto

Mezzosoprano Ekaterina Semenchuk

Tenore Saimir Pirgu

Basso Roberto Tagliavini

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coroMartino Faggiani

Teatro Regio di Parma

Mercoledì 21 ottobre, ore 20:30

ingresso libero con biglietto

CONCERTO DI GALA

DELL’ACCADEMIA VERDIANA

Brani interpretati dagli allievi di Accademia Verdiana e da ospiti illustri

Teatro Regio di Parma

Mercoledì 14 ottobre, ore 20:30

FUOCO DI GIOIA

Gala lirico benefico organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani – Club dei 27

Ramificazioni

Parma, Auditorium Niccolò Paganini

Domenica 4 ottobre, ore 18:00

CONCERTO SINFONICO

Direttore Ingo Metzmacher

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

Richard Wagner

Parsifal, preludio

Hans Werner Henze

Appassionatamente plus

Claude Debussy

Prélude à l’après midi d’un faune

La Mer

Ridotto del Teatro Regio di Parma

Mercoledì 7 ottobre, ore 20:30

DEBUSSY, DVOŘÁK

QUARTETTO LUIGI MAGNANI

Violini Paolo Mora, Michele Rossi

Viola Novella Bianchi

Violoncello Giacomo Fossa

Claude Debussy

Quartetto in sol minore

Antonín Dvořák

Quartetto in fa maggiore op.96 «Americano»

Ramificazioni

ZENOBIA REGINA

Teatro musicale per attrice, vocalist, mezzosoprano, ensemble vocale femminile, ensemble d’archi e percussioni. Con frammenti da Zenobia, regina de’ Palmireni di Tomaso Albinoni su libretto di Antonio Marchi (1694). Libretto di Mohammad Al Attar.

Musica LUCIA RONCHETTI

Casa Ricordi, Milano

Direttore Susanne Blumenthal

Mezzosoprano Silvia Regazzo

Voce Mais Harb

Percussionista Elias Aboud

ENSEMBLE FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

In collaborazione con

Complesso monumentale della Pilotta

MANTRA

Per due pianoforti, con wind blocks e cimbali antichi, ed elettronica (1970)

Musica KARLHEINZ STOCKHAUSEN

Pianoforte Ciro Longobardi, Andrea Rebaudengo

Concerti e Incontri

IL CORO IN PROVA

Associazione Parma Lirica, ingresso libero

Venerdì 11 settembre, ore 21:00

Con il Maestro del coro Martino Faggiani e il Coro del Teatro Regio di Parma.

PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO

Ridotto del Teatro Regio, ingresso libero

Alzira, sabato 12 settembre, ore 17:00

Nabucco, sabato 26 settembre, ore 17:00

Busseto, Museo Casa Barezzi, ingresso libero

Aida, domenica 20 settembre, ore 21:00

A cura di Giuseppe Martini, Dino Rizzo, con Cantanti del Conservatorio Arrigo Boito di Parma coordinati da Donatella Saccardi.

FARAWAY WORLDS

Aula Magna dell’Università di Parma, ingresso libero

Venerdì 25 settembre, ore 11:30

Conferenza in lingua inglese aperta al pubblico e agli studenti, a cura dell’Università di Parma

CAFÉ CONCERTO

Gran Caffè del Teatro, ingresso libero

venerdì 2 ottobre, ore 12:00

venerdì 9 ottobre, ore 12:00

venerdì 16 ottobre, ore 12:00

venerdì 23 ottobre, ore 12:00

Con gli allievi di Accademia Verdiana.

MEZZOGIORNO IN MUSICA

Parma, Palazzo Ducale

domenica 4 ottobre, ore 12:00

domenica 11 ottobre, ore 12:00

domenica 18 ottobre, ore 12:00

domenica 25 ottobre, ore 12:00

Con gli artisti già allievi di Accademia Verdiana.

In collaborazione con Comando Provinciale Arma dei Carabinieri.

CORI AL RIDOTTO

Ridotto del Teatro Regio di Parma

Domenica 4 ottobre, ore 15:00

CORO DI VOCI BIANCHE DELLA CORALE VERDI
Maestro del coro Niccolò Paganini

Domenica 11 ottobre, ore 11:00

CORO DI VOCI BIANCHE E GIOVANILE ARS CANTO “GIUSEPPE VERDI”
Maestro del coro Eugenio Maria Degiacomi

Sabato 17 ottobre, ore 15:00

CORO DI VOCI BIANCHE PARMA MUSICALE
Maestro del coro Roberto Barrali

Domenica 18 ottobre, ore 17:00

CORALE GIUSEPPE VERDI DI PARMA
Maestro del coro Claudio Cirelli

Sabato 24 ottobre, ore 17:00

CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Maestro del coro Elena Scamuzzi

CERIMONIA IN ONORE DI VERDI

Parma, Monumento a Verdi

sabato 10 ottobre, ore 11:30

L’omaggio che la città offre al Maestro sulle note del Va pensiero interpretato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Verdi, con la partecipazione di istituzioni e associazioni cittadine, degli International Friends of Festival Verdi e dell’Associazione Viva Verdi.

BAREZZI LAB

Teatro Regio di Parma

martedì 20 ottobre, ore 10:30 ingresso libero, per le scuole

Artisti e Band, che si sono distinti per originalità, talento e qualità, sono invitati ad eseguire re-interpretazioni di brani del repertorio verdiano, secondo i rispettivi linguaggi musicali. In collaborazione con Barezzi Festival.

GIORNATA DI STUDI

Ridotto del Teatro Regio, ingresso libero

Martedì 20 ottobre, ore 14:30

A cura di Istituto Nazionale di Studi Verdiani

CALENDARIO

SETTEMBRE

ven 11    ore 21:00   Parma Lirica IL CORO IN PROVA

sab 12    ore 17:00   Ridotto Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Alzira

sab 19                     VERDI STREET PARADE

dom 20   ore 21:00   Busseto, Casa Barezzi PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Aida

ven 25    ore 11:30   Aula Magna FARAWAY WORLDS

              ore 20:00   Teatro Regio ALZIRA prova under 30

sab 26    ore 17:00   Ridotto Teatro Regio PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO Nabucodonosor

                               VERDI SPIP PARADE

dom 27   ore 20:00   Teatro Regio NABUCODONOSOR prova under 30

lun 28     ore 20:00   Teatro Regio ALZIRA prova aperta

mar 29    ore 20:00   Busseto Teatro Verdi AIDA prova aperta

mer 30    ore 15:30   Teatro Regio NABUCODONOSOR prova aperta

OTTOBRE

gio 1       ore 20:00   Teatro Regio ALZIRA

ven 2      ore 12:00   Gran Caffè CAFÉ CONCERTO

              ore 20:00   Busseto Teatro Verdi AIDA

sab 3      ore 20:00   Teatro Regio NABUCODONOSOR

dom 4     ore 12:00   Palazzo Ducale MEZZOGIORNO IN MUSICA

              ore 15:00   Ridotto Teatro Regio CORI AL RIDOTTO

              ore 18:00   Auditorium Paganini CONCERTO SINFONICO

mer 7      ore 20:30   Ridotto Teatro Regio DEBUSSY, DVOŘÁK

gio 8       ore 20:00   Teatro Regio ALZIRA

ven 9      ore 12:00   Gran Caffè CAFÉ CONCERTO

              ore 20:00   Busseto Teatro Verdi AIDA

sab 10    ore 11:30   Monumento a Verdi CERIMONIA IN ONORE DI VERDI

              ore 20:30   Teatro Regio GALA VERDIANO

dom 11   ore 11:00   Ridotto Teatro Regio CORI AL RIDOTTO

              ore 12:00   Palazzo Ducale MEZZOGIORNO IN MUSICA

              ore 16:00   Teatro Regio NABUCODONOSOR

mer 14    ore 20:30   Teatro Regio FUOCO DI GIOIA

gio 15     ore 21:00   Teatro Farnese ZENOBIA REGINA

ven 16    ore 12:00   Gran Caffè CAFÉ CONCERTO

              ore 20:00   Busseto Teatro Verdi AIDA

sab 17    ore 15:00   Ridotto Teatro Regio CORI AL RIDOTTO

              ore 18:00   Teatro Regio ALZIRA

dom 18   ore 12:00   Palazzo Ducale MEZZOGIORNO IN MUSICA

              ore 17:00   Ridotto Teatro Regio CORI AL RIDOTTO

              ore 20:00   Teatro Regio NABUCODONOSOR

mar 20    ore 10:30   Teatro Regio BAREZZI LAB

              ore 14:30   Ridotto Teatro Regio GIORNATA DI STUDI

mer 21    ore 20:30   Teatro Regio CONCERTO GALA ACCADEMIA VERDIANA

gio 22     ore 20:30   Auditorium del Carmine MANTRA

ven 23    ore 12:00   Gran Caffè CAFÉ CONCERTO

              ore 20:00   Teatro Regio MESSA DA REQUIEM

sab 24    ore 17:00   Ridotto Teatro Regio CORI AL RIDOTTO

              ore 20:00   Teatro Regio NABUCODONOSOR

dom 25   ore 12:00   Palazzo Ducale MEZZOGIORNO IN MUSICA

              ore 15:30   Busseto Teatro Verdi AIDA

foto

bilancio

festival Verdi 2026 brochure

Deja una respuesta

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *