«Carlo Michelstaedter. Un goriziano fra poesia e filosofia» a Gorizia il 27 novembre

Giovedì 27 novembre, a Gorizia, alle ore 11:30 presso il Salone Carlo V, si terrà un importante incontro su Michelstaedter, dal titolo “Tra poesia e filosofia”. In questa occasione, sarà presentato anteprima europea il libro “Carlo Michelstaedter. Un goriziano fra poesia e filosofia” con scritti di Carlo Bo e Pierfranco Bruni.

Ma perché un libro su Michelstaedter?

Come mai è così importante riscoprirlo oggi?

Ecco il punto di indagine di Bruni e del compianto Bo:

Carlo Michelstaedter è uno dei poeti filosofi “strategici” per comprendere il dato letterario di una comunità che porta sulla scena valenze certamente antropologiche.

È qui che si avverte quello “spirito di fratellanza” tra saperi e tradizioni che fanno di una cultura la civiltà di un sentire. Carlo Michelstaedter, dunque, è nel sentire di una civiltà tra lingue poesia e filosofia.

(Pierfranco Bruni)

La profondità della vita, il suo attaccamento alla vita: sono tutte cose che Michelstaedter ha immaginato e misurato prima e ci restituiscono le condizioni in cui si è presentato il 17 ottobre del 1910 al mare deserto, a Dio diremmo noi. Non tocca a noi giudicare, tanto più che ci è impossibile valutare le ragioni, i segreti della rottura: a noi tocca soltanto misurare e comprendere quello che Michelstaedter ci ha lasciato e tutti voi sapete che è molto.

(Carlo Bo)

Gli autori

Pierfranco Bruni

Nato in Calabria, archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’Estero, ricopre numerosi altri incarichi istituzionali inerenti alla promozione della cultura e della letteratura nei Paesi Esteri. E responsabile, per conto del MiBAC, del progetto di studio sulle Presenze minoritarie in Italia. Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato del Novecento letterario italiano, europeo e mediterraneo.

Carlo Bo

Critico letterario italiano (Sestri Levante 1911 – Genova 2001), dal 1939 prof, di lingua e letteratura francese all’Università di Urbino, della qua le fu, dal 1950, rettore, è stato inoltre dal 1984 senatore a vita della Repubblica. Si è occupato di letteratura italiana, francese, spagnola, specie contemporanea, svolgendo una intensa attività di critico militante

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