I successi degli Abruzzesi all’estero sconosciuti in Abruzzo
Cinque diverse presentazioni con lo stesso messaggio, rimbalzato sui complessivi 15 relatori presenti e definito dall’attore comico abruzzese Federico Perrotta, una «Mission non difficile ma Impossibile». La missione è di far conoscere il valore degli Abruzzesi all’estero in…Abruzzo. E questo è il compito che si é prefissato Dom Serafini, l’autore del terzo volume de «I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo«, presentato assieme all’editore Arturo Bernava in cinque diversi paesi d’Abruzzo e coprendo tutte le province: Pescara, Giulianova e Tortoreto (Teramo), Castelnuovo (L’Aquila) e Montenerodomo (Chieti).
Due esempi sono serviti ad illustrare l’importanza dell’abruzzese all’estero: un personaggio di origini abruzzese ha acquistato una casa abbandonata ad Introdacqua ed ha convinto 100 dei suoi conoscenti in California ad acquistare altrettante case e ristrutturarle. Un altro importante personaggio abruzzese all’estero vorrebbe investire nell’aquilano, ma non si sente abbastanza valorizzato per giustificare questo passo. Come riferito dal consigliere del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) Pierluigi Spiezia durante una delle presentazioni, «gli abruzzesi all’estero sono discriminati e non valorizzati».
Il problema dell’Abruzzo che non valorizza i suoi abruzzesi all’estero è stato affrontato dall’autore de «I Messaggeri» anche con un’intervista ad una ricercatrice, esperta di emigrazione, ed uno dei motivi di questa apatia sta nel fatto che l’abruzzese all’estero non può votare per corrispondenza per le elezioni regionali e comunali. «Se non voti, non conti», sembra essere il motto della Regione, ed è una sfida che i politici regionali non vogliono considerare, trincerandosi dietro ad una serie di ostacoli che non hanno interesse ad affrontare.
Nel montaggio fotografico alcuni momenti delle cinque presentazioni. Dall’alto a sinistra: La prima tappa alla libreria Mondadori di Pescara, seguita da quella presso il Circolo Nautico di Giulianova. Poi verso il Gran Sasso a Castelnuovo e quindi ai piedi della Maiella a Montenerodomo (durante le anteprime del Premio Benedetto Croce e del John Fante Festival), per tornare come ultima tappa sulla costa a Tortoreto Paese in occasione della XVI Giornata dell’Emigrante.